a dire il vero da questa bastionata ero rimasto stupefatto quando a 5 anni nonna mi portava spesso ai pascoli del Branchino dove suo padre aveva baita e animali da badare..
avevo solo 5 anni,ma il fronte nord del Secco..Fop..piu scostata la Corna Valcanale..poi la Valmorta..e appena piu staccata lArera mi avevo lasciato a bocca aperta..
mentre gli altri ragazzini giocavano a rincorrersi..io restavo a bocca aperta a guardar quel versante e sognavo che un giorno mi sarei misurato con questa parete..
..e i ragazzini mentre giocavano e si divertivano,non capivano perche' io stavo li immobile con gli occhi all'insu'..
ma per chi nasce con l'alpinismo dentro...capiva al volo che sognavo ad occhi aperti
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era la fine degli anni 70'..mi ricordo che quell'ottobre era assai freddo,la neve allora era gia buona ad ottobre,manon ne aveva messa tanta,una spolverata,che rendeva la nord del Fop piu maestosa di quel che gia e'..
ci fermammo ad aspettare l'alba nel catino inferiore della parete al di la del torrente,l'idea di salire una nuova linea ea intrigante,ma ben presto optammo per ripercorrere le tracce del Locatelli che apri la via..e del Longo che porto' a casa la prima ripetizione
con le prime luci iniziammo a salire,la spolverata inconsistente richiedeva attenzione nella progressione,ma i salti verticali erano puliti e poco umidi e senza problemi arrivammo al camino,dove faceva capolino un chiodo del Locatelli(o quel che restava..)e appena sopra uno del Longo,il breve camino riocrdo che ci aveva fatto tribolare per via dell'umidita' e della brina..in queste condizioni il IV dichiarato era ben un V bello pieno!
usciti dal caminetto guadagnammo in conserva quasi 200 mt,mantenendoci probabilmente un po' piu a sx degli apritori,e ci fermammo per una pausa nella grotta evidente,che permette di godere la sotto la valle,Zanetti e i pascoli a salire a monte
dopo una bella fetta di lardo

uscimmo sulla caratteristica cengia erbosa che divide la parete praticamente in 2(e che in pratica separa la prima parte basale della via..dallo sperone finale superiore..
la cengia,che normalmente e' praticamente un sentiero,in realta' aveva accumolato delle leggere scariche,e la percorremmo verso dx con molta attenzione..fin quando sbattemmo il naso nello sperone finale che e' poi il seguito della via
qui finalmente godemmo di una buona arrampicata su ottima roccia e scalata elegante(max 3°+)..intervallata da tratti un po' friabili,ma che non crearono problemi..
vincemmo poi un caminetto leggermente aggettante,dove un canapino in una bella clessidra mi riporto' indietro nel tempo ed indico' che erano passati da qui..
ancora una lunghezza di III e uscimmo in cresta dopo ben 6 ore di piacevole lotta con l'alpe

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ricordo sempre con piacere questo giorno,per le continue cazzate raccontate col socio di salita..
e ci stavano azzeccate in una parete cosi selvaggia e tetra...
per non parlar della fiasca che svuotammo da li a poco al passo del Re

caro Italo ...lo so che da lassu' stai sorridendo ancora al solo ripensar a quella nostra avventura..
