Campanile Basso via Stenico - Navasa

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Hercules » mar ago 28, 2007 16:36 pm

il traverso della via Armani?
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Messaggioda SCOTT » mar ago 28, 2007 16:41 pm



Bella esposta... :wink: ...peccato il video sia così "breve"... :)

Questo topic mi sta galvanizzando... =D> ...spero migliori il tempo... :roll:

Una domandina: il bagnato nella parte bassa di cui parli (non solo tu)...
...secondo te c'è sempre o è dovuto alle ultime precipitazioni? :?

Grazie :)

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Messaggioda Hercules » mar ago 28, 2007 16:45 pm

Secondo me sarà raro trovarlo tanto asciutto...

per quanto riguarda il filmatino... come vedi non ero in posizione tanto comoda da permettermi virtuosismi da cineasta...
Ultima modifica di Hercules il mar ago 28, 2007 16:46 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda SCOTT » mar ago 28, 2007 16:46 pm

Hercules ha scritto:il traverso della via Armani?


Penso emanuele si riferisse alla Stenico - Franceschini allo spigolo Nord-ovest dello Spallone del Campanile Basso... :?

...forse...


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Messaggioda SCOTT » mar ago 28, 2007 16:47 pm

Hercules ha scritto:Secondo me sarà raro trovarlo tanto asciutto...

per quanto riguarda il filmatino... come vedi non ero in posizione tanto comoda da permettermi virtuosismi da cineasta...


:lol: ...capisco... :wink:

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Messaggioda Hercules » mar ago 28, 2007 16:50 pm

alla sosta da cui partono i due tiri sui gialli in artificiale sulla sinistra si vedono dei chiodi tradizionali (piuttosto ravvicinati) di un esposto traverso che penso sia della via Armani Federizzi (mi pare lo disse uno dei miei soci).

Immagine

M Stenico Navasa, L Federizzi Armani

tratta da:

http://www.summitpost.org/view_object.php?object_id=42983
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Messaggioda SCOTT » mar ago 28, 2007 16:58 pm

Hercules ha scritto:alla sosta da cui partono i due tiri sui gialli in artificiale sulla sinistra si vedono dei chiodi tradizionali (piuttosto ravvicinati) di un esposto traverso che penso sia della via Armani Federizzi (mi pare lo disse uno dei miei soci).


8O ... non ne sapevo nulla... :smt102 ... :smt115 ...buono a sapersi... :wink:

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Messaggioda alberto60 » mar ago 28, 2007 17:07 pm

I tiri iniziali nella ostica e faticosa fessura camino credo proprio siano spesso bagnati e in qualche punto anche viscidi come del resto specifica Rabanser sul suo schema.

La via che incrocia, da destra a sinistra, la Stenico prima della parte in artificiale, è la Armani-Fedrizzi che relazione anche Furlani sulla sua guida . Si vedono benissimo i vecchi chiodi che vanno a sinistra, mentre la Stenico sale dritta. Senza dubbio una grande prestazione rispetto ai tempi.

La Stenico-Franceschini che sale lo spigolo a sinistra della Rovereto, fatta qualche annetto fa, anche questa è una via che merita di essere salita.

Alberto
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Messaggioda Hercules » mar ago 28, 2007 17:51 pm

Qualche altra foto...

L7:

Immagine

Sul traverso finale di L12 alla fine dei gialli:

Immagine

Il chiodo con le zeppe 'regalato' alla via da I. Rabanser:

Immagine
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Messaggioda LimaMike » mer ago 29, 2007 10:07 am

SCOTT ha scritto:Una domandina: il bagnato nella parte bassa di cui parli (non solo tu)...


L'ho ripetuta a fine luglio e il diedro/fessura del secondo tiro era asciutto con unica eccezzione della nicchia posta sotto lo strapiombino d'uscita e il bagnato trovato non i ha dato fastidio ma considerando che si tratta di una S che assomiglia tanto ad una N direi che è molto più facile trovarlo per lo meno umido ma è pure molto ben proteggibile (friends medi) e l'uscita meno ostica di quanto sembri.

Ciao Hercules
Certo che vedo le foto e sono certo di aver ripetutola stessa via, leggo il commento e non mi trovo...

? così il materiale in parete spesso non offre ottime garanzie e non sempre è facile integrare con protezioni veloci.


Personalmente non ho trovato tutta questa difficoltà ad integrare con protezioni veloci e i chiodi presenti in parete eccetto un paio di lamette artigianali sono sicuramente più che discreti e anche i due cunei di legno con il filo di ferro sono sempre accoppiabili con un friend oppure vicini ad altro chiodo (strapiombo in uscita del secondo tiro e lo strapiombino dopo il traverso della lama rovescia).

come a volte la via originale segua delle fessure chiodabili e arrampicabili a staffe, ignorando le fessure proteggibili con friends e scalabili in libera lì vicine.


Sto seriamente pensando di aver fatto un'altra via!gli unici tratti in artificiali sono i tiri 11 e 12 anche nella relazione originale di Stenico inoltre a quei tempi Hercules friends, dadi e scarpette non esistevano o per lo meno non erano in uso e Stenico cercava di passare dove pensava di potersi proteggere chiodando.

Alcuni dei chiodi a pressione dei tiri sommitali (i famosi chiodini di Marino Stenico?) hanno un occhiello di diametro molto stretto: fare attenzione a a non portarsi rinvii troppo grossi?


Fidati sono i suoi con buco da 32mm.

I tiri di artificiale sono attrezzati con chiodi a pressione artigianali, a pressione tradizionali, e tradizionali. Riconoscibile il chiodo con le zeppette di legno lasciato gentilmente da Rabanser durante la sua ripetizione. La roccia non si presta all'uso di friends, ma su un passo siamo saliti in A1 su un piccolo nut. Non abbiamo chiodato.
Non so se quei tiri siano stati liberati, le guide non ne parlano. Abbiamo però incontrato tracce di magnesite.


Il primo dei due tiri l?ho superato in libera con difficoltà continue di VI+ con l?eccezione di un passo dove mi sono fermato per piantare un chiodo ad U nero poi lasciato mentre sul secondo tiro prima parte, fino alla strapiombo, con molta libera e passi in artificiale e abbiamo aggiunto altri due chiodi uno in una nicchietta subito sopra la sosta visto che quello a pressione che la proteggeva era saltato e anche Ivo accenna ad un passo molto duro e pericoloso e uno in una lama poco sotto il tetto.

Cmq un gran bel viaggio e un itinerario di gran valore. Complimenti.

Salut
LM

PS: Le mie foto non sono così belle e più o meno fatte negli stessi posti.
LM
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Messaggioda alberto60 » mer ago 29, 2007 10:58 am

Per LimaMike

Intanto complimenti per la tua ripetizione trovando magnesite avevo visto che la via era stata ripetuta recentemente.

I primi tiri non li abbiamo trovati piuttosto bagnati con qualche tratto piuttosto viscido forse dovuto alle piogge recenti.

Quanto riguarda quello che ha scritto il mio giovane compagno Hercules bisogna tenere conto che è molto giovane e spesso ragiona con mentalità attuale non pensando ai tempi in cui certi itinerari sono stati aperti, al tipo di attrezzatura che avevano Stenico e Navasa che non possedevano certo i friends, quindi cercavano le fessure dove potevano chiodare e avevavo dei bei scarponi rigidones invece delle attuali scarpette . Questa cosa di mettersi nei panni dei primi salitori non è facile per lui anche se spesso io gliela ricordo.

Sempre per il fatto che è molto giovane e non abituato alla scalata artificiale, non è un mago delle staffe,(qui in Apuane l'artif. è roba da matusa) ed attaccarsi ai quei piccoli chiodini a pressione , soprattutto quei 2 di sosta, anche se poi sotto ce ne sono altri 3 a fessura, penso gli abbia fatto venire qualche preoccupazione sul secondo tiro di artif.

Sul secondo tiro di artif. confermo che il primo chiodo a pressione manca e abbiamo trovato il tuo chiodo , se ricordo bene un universale dorato bello nuovo, in una nicchietta subito sopra la sosta.

Anche noi sul primo e sul secondo tiro in artif. abbiamo fatto diversi tratti in libera, soprattutto il primo.

ciao, Alberto.
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Messaggioda LimaMike » mer ago 29, 2007 12:30 pm

Ho pensato molto se scrivere quel post, temendo venisse giudicato come uno svillimento della vs ripetizione cosa che non voleva essere.
Tanto più che ritengo sia te che H. come persone affidabili anche se non vi conosco di persona.

alberto60 ha scritto:I primi tiri non li abbiamo trovati piuttosto bagnati con qualche tratto piuttosto viscido forse dovuto alle piogge recenti.


Infatti noi siamo stati contenti di trovarli in buone condizioni, sono stati una difficoltà in meno.

... non è un mago delle staffe, attaccarsi ai quei piccoli chiodini a pressione , soprattutto quelli di sosta, anche se poi ce ne sono altri 3 a fessura, penso gli abbia fatto venire qualche preoccupazione.


A me l'artificiale piace ma ho sempre un non so chè quando trovo quei chiodi artigianali tutto buco e poco altro.
E quella sosta mi ha fatto molto pensare. Quel chiodo nè è stata la logica conseguenza dopo aver provato a passare alcune volte e con il pericolo di piazzare un volo su quella sosta.

http://www.forum.planetmountain.com/php ... c_id=22511

Infine alcune foto

Il diedro giallo del secondo tiro
http://www.forum.planetmountain.com/php ... c_id=22512

Subito dopo la delicata lama rovescia
http://www.forum.planetmountain.com/php ... c_id=22513

Salut
LM
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Messaggioda alberto60 » mer ago 29, 2007 12:58 pm

Il chiodo che hai messo sopra la sosta alla partenza del II tiro di Artif. è stata la manna dal cielo .

Quando sono arrivato in sosta lì per lì essendo in un buco non lo avevo visto e vedendo il pressione bello alto mi sono detto

"e ora chi ci arriva lassù? qui si rischia un bel volo sulla sosta"

per altro con un bel buco sotto il culo. Naturalmente anche noi abbiamo collegato tutto i 2 pressione e i 3 fessura.

Poi guardando meglio ho visto il tuo bel chiodo bello nuovo e ti ho ringraziato non sapendo che era tuo.

Comunque secondo me i chiodini a pressione di Marino sono sempre buoni, messi con molta maestria utilizzando, per un ottima tenuta una baretta di piombo, un pò come facevano qui in Apuane i vecchi cavatori quando dovevano fissare dei perni di ferro nel marmo. Inoltre sono su roccia compatta quindi senza infiltrazioni d'acqua a differenza dei chiodi normali che sono nelle fessure , questi si che marciscono.

Quello che fa pensare è che questi chiodini sono artigianali e assai più corti di quelli a pressione della Cassin o Camp ma basta caricarli in verticale usando una staffa senza stiracchiarli in AO verso l'esterno e non ci sono problemi. Se ne trovano anche qui in Apuane su alcune vecchie vie in Artif. ad esempio sulla via dei "Fiorentini" al Monte Nona oppure sul tetto della via "Gamm" al Procinto e ancora al Procinto sulla via "Gabriella".

Il tiro della "lama pericolante" noi l'abbiamo fatto un pò più diretto a destra. L'avevo detto hai miei compagni che era più a sinistra dove era fessurato da chiodi. Infatti in alto prima dello strapiombo guardando a sinistra ho visto i chiodi che proteggevano il traverso da sinistra a destra.

Ripeto il concetto "immedesimarsi nei primi salitori nella mentalità, nella tecnica e nell'attrezzatura della loro epoca" Ma non sempre è facile. Magari ci vuole un pò più di esperienza.

ciao Alberto
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Messaggioda Ivo Rabanser » mer ago 29, 2007 15:12 pm

Sono contento che vie come la Stenico/Navasa al Basso vengono adesso frequentate ed apprezzate nel modo dovuto :wink:
Fino pochi anni fa era più che altro appannaggio degli arrampicatori trentini (quelli tosti :wink: ) e contava ben poche ripetizioni.

La ricordo come una notevole salita, che supera la parete più repulsiva di questo splendido obelisco, e ciò che mi è rimasto impresso di quel giorno di fine settembre, è la sensazione come se dall'ombra (di quella tera gola basale) ci fossimo innalzati verso la luce del sole 8) :P

Penso che la via abbia risolto alla perfezione il 'problema' della Sud del Basso, affrontato soltanto in parte dalla precedente via Armani.
E lo fa con una linea che con intuito ricerca il 'facile nel difficile'. E questo credo sia una delle attrattive principali di questo tipo di salite, che sopravvivono il tempo, al di là delle mode e degli orientamenti del momento.

I.
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Messaggioda alberto60 » mer ago 29, 2007 15:25 pm

Ivo, hai proprio ragione.

"Il facile nel difficile" ecco questa frase mi è rimasta impressa. Ce la disse nel 1985 Bruno Detassis quando eravamo al rif. Brentei per la via della "Guide".

Gli avevamo chiesto informazioni sulla via e lui tranquillamente ci rispose: "cercate il facile nel difficile e non vi potete sbagliare" .

Alberto
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Messaggioda Ivo Rabanser » mer ago 29, 2007 15:36 pm

alberto60 ha scritto:Ivo, hai proprio ragione.

"Il facile nel difficile" ecco questa frase mi è rimasta impressa. Ce la disse nel 1985 Bruno Detassis quando eravamo al rif. Brentei per la via della "Guide".

Gli avevamo chiesto informazioni sulla via e lui tranquillamente ci rispose: "cercate il facile nel difficile e non vi potete sbagliare" .

Alberto


Espressione efficace, vero, di quelle che si dovrebbero insegnare ai corsi roccia :wink:
Tipo: "Meglio un chiodo in più che un alpinista in meno (sopratutto quando quel alpinista sarei io)" 8)
oppure
"Non esiste roccia cattiva ma solo cattivi alpinisti" :twisted:

Da Livanos si possono attingere numerosi di questi aforismi...
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Messaggioda alberto60 » mer ago 29, 2007 17:15 pm

A proposito del Greco oggi ho prestato "Al di la della verticale" al mio giovane compagno della Stenico-Navasa .
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Messaggioda Hercules » gio ago 30, 2007 10:10 am

Ho molto apprezzato i commenti e le precisazioni di LM, che alberto60 ha già commentato meglio di quanto potessi fare io.
Ci tengo solo a specificare un paio di cose.

- non sono certo uno storico dell'alpe ma so in che epoca è stata aperta la via e con quale tipo di materiali!!! Tant'è che la mia osservazione, espressa forse con poca chiarezza voleva dire: in alcuni punti della via IO sarei passato dalla fessura proteggibile a friends un metro più a destra mentre i chiodi di Stenico stavano dove LUI poteva salire e proteggersi coi suoi mezzi. Dunque stiamo dicendo la STESSA COSA!

- per la 'scarsa proteggibilità' di ALCUNI passi (e avevo ben specificato ALCUNI) il mio riferimento preciso anche se inespresso era al nono tiro, questo:

Immagine

che ricordo molto bene perchè toccato a me. Dalla sosta si partiva a destra rientrando poi sotto al tetto a sinistra in direzione di un chiodo con vecchio moschettone dal quale si ritraversava sotto al tetto a destra uscendo poi su terreno più facile e ben proteggibile. In quel tratto i chiodi a me (ma forse sono un FFPA frociofalesistapseudoalpinista :D ) sono parsi davvero uno peggio dell'altro e nonostante i quintali di ferraglia che mi spenzola dall'imbrago nella foto non mi è riuscito di piazzare nulla.

Per quanto riguarda la libera quasi integrale sui tiri del giallo, non so che dire: bravo e basta!!! Solo che, come dire... VI+?... mettici almeno qualcosa di più... Per i chiodi aggiunti li ho notati, li ho notati, e quanto li ho benedetti... scusa se non ho specificato nel topic, mia dimenticanza. Anzi ho notato la maestria con cui l'universale color ottone era stato ficcato nel buco...

Infine Alberto ha pienamente ragione a dire che dopo buoni 45 minuti, a occhio, passati a quella sosta appeso scomodamente senza riuscirmi a muovere (vedevo i chiodi collegati in basso... ma non è che fossero 'sto spettacolo... e poi davanti agli occhi mi spiccavano quei due pressioncini...) un pochino stressato lo ero!!!

Ti ringrazio comunque del tuo correttissimo intervento.
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Messaggioda LimaMike » gio ago 30, 2007 11:17 am

Ciao Hercules quando dicevo che ho pensato molto prima di scrivere il messaggio era proprio perchè non volevo apparire saccente e neppure ricevere complimenti che non merito x la libera o i chiodi aggiunti e lasciati. Il martello per toglierli c?era ma abbiamo deciso che potevano essere utili x integrare quanto già c?era.
Ho arrampicato come mi sentivo e lì è arrivata la libera ma non l?ho cercata a tutti i costi tanto più che le staffe le avevo e le ho usate senza sentirmi svilito.

? il mio riferimento preciso anche se inespresso era al nono tiro?


Se non sbaglio si tratta su quel tiro il primo è un chiodo a lama con l?anello rotto, brutta protezione infatti, ma l?ho riforzato con un dado poco sopra e poi non ho trovato difficoltà ad integrare e il resto delle protezioni non le ricordo così oscene.
Cmq ci tengo a ribadire complimenti al ?FFPA? come ti definisci per la via che è tutt?altro che da FFPA.

Per quanto riguarda la libera quasi integrale sui tiri del giallo, non so che dire: bravo e basta!!! Solo che, come dire... VI+?... mettici almeno qualcosa di più...


Ripeto non cercavo complimenti. Ho solo risposto a chi chiedeva se questa era possibile con la mia esperienza. Altri sicuramente potranno fare meglio.
Per la difficoltà mi sembra una valutazione ragionevole tanto più che ho aggiunto continuo e sostenuto non si tratta certo di pochi singoli passaggi.

Per i chiodi aggiunti li ho notati, li ho notati, e quanto li ho benedetti...


Io sono certo che se non ci fossero stati li avreste messi voi e li avrei benedetti io durante la ripetizione.
Quindi nessun merito solo, se vuoi, abbiamo messo in pratica quello che spesso scriviamo nei nostri topic ?che bisognerebbe cambiare o sostituire le protezioni presenti?.
Questa volta è toccato a me ed al mio compagno, la prossima a te e la prossima ancora ad altri e così via.

Salut
LM
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