Via Ronchi alla Cima dell'Auta

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Via Ronchi alla Cima dell'Auta

Messaggioda bep1 » dom set 03, 2006 12:02 pm

Finalmente dopo giorni d?instabilità è arrivata l?alta pressione e con lei, la voglia di tornare in luoghi isolati, dove sicuramente non si rischia di trovare l?affollamento da Moiazza?Emanuele mi da come al solito la sua disponibilità, visto che sono ancora pochi i giorni che lo separano dal lavoro.
Questa volta, abbiamo deciso di andare a ripetere la Via Ronchi alla Cima dell?Auta; raggiungo Emanuele a Comeàn alle 6.20 e in 2.30 h di ripida salita superiamo i 1000 m di dislivello che ci separano dall?attacco. L?avvicinamento è paesaggisticamente spettacolare come del resto la giornata e tra un fitto bosco e la magnifica accoglienza di Rino, il proprietario della baita dei cacciatori, felice di vedere qualcuno che va a ripetere questa via, ci troviamo già imbracati pronti per il via.
La salita si presenta subito ostica con un primo camino per niente facile di roccia ottima e così sarà quasi tutta la via, lungo quella serie di fessure che in alto si incuneano nel giallo diedro, la cui direttrice è, parallela a destra, della Via Tissi. Nella quinta lunghezza, dove Ivo Rabanser descrive dettagliatamente nella sua guida, la mancanza di un chiodo nel passaggio di A3, ora è stato aggiunto un ottimo ?universale?, rendendo il passaggio VII+ oppure A1. Per notizia, agli eventuali ripetitori , abbiamo aggiunto e lasciato 6 ch, rispetto a quelli relazionati nella guida di Rabanser-Bonaldo e posso assicurare che trovarne due in più nel penultimo tiro, dove la roccia e particolarmente insidiosa, fa veramente piacere? Come è stato un piacere essere in cima ad una montagna, dalla quale si poteva ammirare il magnifico scenario della parete Sud della Marmolada? fantastico!!!
La soddisfazione più grande è stata, quando arrivati alla Baita dei cacciatori, Rino Da Rif, il proprietario, ci ha quasi abbracciato per avergli regalato una giornata emozionante, con il binocolo sempre puntato alla parete.
Ciao Beppe
Il tracciato della via
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Emanuele nel 1° tiro
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Nel 2° tiro
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Emanuele nella magnifica fessura del 3° tiro
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Sempre Emanuele nel faticoso camino del 7° tiro
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Messaggioda MarcoS » lun set 04, 2006 20:58 pm

minchia, 6 chiodi 6 lasciati! con quello che costano oggi!!
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Messaggioda Paolo Marchiori » mar set 05, 2006 11:01 am

luigi dal re ha scritto:alcuni anni fà ho fatto la Tissi e devo dire che l'ambiente è veramente splendido e anche la roccia è buona.


deve esser bella la Tissi. E tempo che la tengo da parte per farla prima o poi...la consigli?
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Messaggioda samu » mar set 05, 2006 18:39 pm

Complimenti per le bellissime foto e per la via.
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via tissi alla cima d'auta orientale

Messaggioda emanuele » mar set 05, 2006 19:36 pm

la via tissi è molto bella, con roccia buona e arrampicata talvolta faticosa, occorre salire delle svasature in fessura e per proteggersi sono utili friends grossi, in uno di questi passaggi("svasi") emilio ronchi volò e cadde mortalmente e il fratello giorgio fu tra i soccorritori: decise di dedicare al fratello la direttissima tre anni dopo;
sulla destra della ronchi c'è un'altra via dura interessante, la danilo busin, che conta qualche ripetizione
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Messaggioda baretta30 » mar set 05, 2006 23:10 pm

In effetti quella che colpì Giorgio Ronchi fu una vera tragedia, suo fratello Emilio a soli sedici anni cadde dalla Tissi e morì. Giorgio rimase terribilmente scosso da quell'incidente, che di fatto limitò moltissimo in futuro la sua attività, e senza il quale avrebbe compiuto certamente altre rilevanti imprese alpinistiche. Era fortissimo, il più forte dei valladini in quel periodo, parente degli Andrich, compì la prima solitaria invernale della Tissi sull'auta, prime invernali sulle vie sulla sud della Venezia, infatti le invernali erano il suo forte, si pensi anche alla couzy in lavaredo con Sorgato. Qualche anno fa l'ho incontrato a Sachet e mi ha raccontato quel che si ricordava di quell'episodio e mi ha fatto venire la pelle d'oca. Per ciò che riguarda la via Danilo Busin è una via che dev'essere davvero tosta. Quest'estate parlando col bareta (che tra l'altro ne fece la prima ripetizione e la prima invernale) mi diceva che secondo lui era più dura della via di Ronchi, per la maggior difficoltà di chiodatura nei tratti d'artificiale.... Ovviamente non gli ho chiesto se secondo lui era A1, A2 o A3 perchè tanto si sa lui non fa testo con le sue gradazioni... per lui i tratti più duri sono tutti V+ A.
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Messaggioda lamontagnadiluce » mar gen 25, 2011 18:29 pm

http://www.dolomismo.com/it/news/Via_Ro ... l_Auta.php

CIMA DELL'AUTA - VIA RONCHI - 11 ottobre 2010
Alla fine ce la siamo GODUTAAAAAA... ZI, ZI, oggi sole e buona roccia, non senza fatica già che dalla macchina alla parete ci separavano più di due ore di passeggiata e 1000 metri di dislivello!

Il mio obiettivo era lo spigolo nord dell'Agner, ma la voce giovane e saggia di Marco Bergamo ci a portato a sud, alla poco visitata parete della Cima dell'Auta. Il posto é isolato e di più un lunedì fuori stagione, così non abbiamo litigato con nessuno, meglio!

Verso le 8:30, Marco nasconde lo zaino che lasciamo sotto la parete, sopra di noi uno zoccolo e più di 20 stambecchi passivi che non ci degnavano ne di uno guardo, così infiliamo verso la parete ancora 150 metri sopra di noi. Lo zoccolo senza essere difficile é uno di quelli dove ?non si può? cadere... classico no!?

C?é una placa che ricorda Ronchi, poverino con a 17 anni... brrr!

La via inizia giusto a sinistra della placa per una bella fessura/camino che Marco affronta senza problemi. Il secondo tiro tocca a me, ho la testa ancora in ?vacanza? e mi sorprende uno strapiombo su chiodi. Faccio fatica e devo impegnarmi tanto, non riesco a liberare quei passaggi: non ero pronto a questo! Marco da secondo riesce a liberarlo e al passaggio diamo VII°. Sul 3° tiro diamo VI+ al passaggio di A1, l'arrampicata é bellissima, la roccia fantastica e la giornata meravigliosa, anche se un filo d'aria insiste a raffreddare l'ambiente.

Supero il 4° tiro con un passaggio non difficile di VI+ e arrivo alla sosta ancora all'ombra, brrr... Marco qui parte per il 5° tiro, quello chiave. All'A3 diamo VII+ (di blocco): Bella e buona roccia. Dopo 45 metri spettacolare nel 6° tiro dove si trova una doppia fessura che può portare confusione già che un chiodo in quella di sinistra indica la fessura sbagliata! Comunque si riesce a tornare a quella di destra (un pò bagnata) dove in dulfer si riesce a spostarsi ed arrampicarla: esposta e spettacolare. Diamo VII° al passaggio di uscita fatto in libera. Dopo c?é il tiro del "camino molto faticoso". Lo fa Marco senza tanta difficoltà anche se sembra un verme arrampicando! Da lì in su non é difficile e la roccia perde un pò di qualità.

Che spettacolo in cima: la vista sulle Dolomiti unica: Marmolada, Pelmo, Scottoni, Civetta...

Abbiamo impiegato 4½ ore per salire la via, più le 2 d'avvicinamento e quasi altre 2 raccogliendo funghi scendendo... la birra fredda fa dimenticare la sofferenza e rimana solo il male alla pelle, scherzi e banalità...

La via é abbastanza attrezzata, con più chiodi di quelli descritti nella relazione di Ivo Rabanser, comunque un set di friends fino al 2°, e qualche nuts aiutano a rilassare il cervello nei passaggi più ostici.




http://picasaweb.google.com/dolomiticus ... I11102010#
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Messaggioda Giorgio Travaglia » sab ago 27, 2011 14:44 pm

In due belle giornate di agosto, dopo aver fissato i primi due tiri al pomeriggio, una dormita nella grotta sullo zoccolo e una bella giornatina in parete
Qualche foto poco significativa della via (da soli si è troppo impagnasti a salire per fare belle foto) :wink:

Un po' di robetta all attacco
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L'ultimo tiro, l'unico dove bisogna fare un po' attenzione a qualche pilastrino poco solido, ma si possono mettere due bei chiodi dove servono
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Il maiale sulla cima , pieno zeppo e pronto per essere trasportato a valle
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Re: Via Ronchi alla Cima dell'Auta

Messaggioda lamontagnadiluce » gio giu 11, 2015 19:32 pm

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Re: Via Ronchi alla Cima dell'Auta

Messaggioda basi » ven giu 12, 2015 8:44 am

come si dice ...chapeau
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