C'è poco da ridere - Pania di Corfino/Sasso Rosso

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

C'è poco da ridere - Pania di Corfino/Sasso Rosso

Messaggioda delendais_18 » mar lug 23, 2013 22:00 pm

Vi relazioniamo con piacere questa notevole via in stile "trad" aperta qualche anno addietro da Roberto Vigiani in un angolo ombroso e nascosto dell'Appennino toscano.

La gravina, per non dire "canyon", della Pania di Corfino è poco conosciuta fuori della Toscana.

In estate, godendo di esposizione nord ovest, dove l'ovest mitiga molto il nord, potrebbe essere una gradevole opportunità di visitare la Tuscia.

E di mettere nel libro delle salite una bella realizzazione di livello abbastanza alto nello stile "da proteggere".

Se in occasione della vostra visita notate, come non farlo, la bella pagina sud est della gola sappiate che acceso e scalata vi sono interdetti.

Per le indicazioni stradali vi rimando ai siti in calce, come per i dettagli della salita e le relazioni.

Descrivo invece le ragioni di questo entusiasmo: l'ambiente è bello e solitario, non si sente alcun rumore se non il fiume in basso, la roccia è buona, stile appennino ed apuane s'intende!

Bisogna sempre proteggersi sistematicamente su tutti i tiri, le soste comunque ci sono più o meno tutte, affidabili ma non a spit.

L'obbligatorio, sapendosi proteggere con perizia e velocità non è poi proibitivo, azzardo 6b+/6c.

Il passo chiave è all'inizio del 5° tiro, si tratta di raggiungere un chiodo molto alto rispetto alla sosta con appoggi aleatori e prese mal disposte.

Il primo ed il secondo tiro rappresentano lo stato dell'arte del salire dal basso piazzando dadi e friend, almeno per la Toscana.

Sovrastimato il quarto tiro, ma forse solo per coloro che dispongo di considerevole allungo.

Nel luogo dimora l'etica del "pulito"? No, senza dubbio no.
Altrimenti come giustificare gli spit a fianco del primo tiro che consentono, va detto, di deviare verso la sosta seguendo un moribondo tentativo di via sportiva?

Dettaglio a parte vi invito a visitare il Sasso e ad ingaggiarvi in questa bella e degna sfida che vi regalerà emozioni forti senza pero' compromettere troppo le vostre aspettative di vita.

Relazione originale:

http://www.toscoclimb.it/public/v2/modu ... toryid=116

Nostra relazione:

http://www.gulliver.it/itinerario/58528/
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Messaggioda flow » mar lug 23, 2013 22:20 pm

Complimenti per la salita! Per fare diverse vie di Vigiani bisogna saper viaggiare con molta aria sotto i piedi...
Lì in zona ho scalato alcuni anni fa Il diedro nord ovest e mi ricordo che l'ambiente è bello e piuttosto isolato.
Spero di tornarci prima o poi
Ciao
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Messaggioda delendais_18 » mar lug 23, 2013 22:31 pm

flow ha scritto:Complimenti per la salita! Per fare diverse vie di Vigiani bisogna saper viaggiare con molta aria sotto i piedi...
Lì in zona ho scalato alcuni anni fa Il diedro nord ovest e mi ricordo che l'ambiente è bello e piuttosto isolato.
Spero di tornarci prima o poi
Ciao


Grazie per i complimenti che vanno al mio socio che ha fatto il più della salita.

Ecco, immaginati un "Diedro nord ovest" senza spit.

Però neppure con quel grado massimo in libera, tranquillo.

La più bella via della parete, andate e provate!
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Messaggioda flow » mar lug 23, 2013 22:55 pm

delendais_18 ha scritto:Ecco, immaginati un "Diedro nord ovest" senza spit.

Però neppure con quel grado massimo in libera, tranquillo.

La più bella via della parete, andate e provate!

Qualcosa mi dice che con un 6c+ obbligatorio e proteggibilità R3 non c'è da stare tanto tranquilli :wink:
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Messaggioda VYGER » mer lug 24, 2013 7:06 am

Raccomando di prestare attenzione, su L5, ai ch presenti.
Alcune sono lamette da artif., che non reggerebbero un volo serio.
Via di notevole ingaggio.
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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