yura ha scritto:Minchiazza Giudirel, Accept troppo facile ??
Una volta credevo di essere un ganzo. Ma mi sbagliavo.
Evvai. Zoppico a destra!
yura ha scritto:Ma cos' hai fatto al ginocchio ??
Molti anni fa, evidentemente però gia un po' consunto sull'Ultima via di Monte Cucco volli fare il checcazzo e mi lanciai in una
lolotte, sai quella roba con la gamba sghemba che si vede nelle riviste, beh ho sentito un crack...
Ginocchio come un melone e superzoppo.
Diagnosi: legamento crociato e consiglio di farmi operare con lista di attesa.
Camminavo a fatica e non potevo fare una cippa...
Mi comprai una Mountain Bike (il mitico "Cancello") e cominciai a pedalare di brutto.
Dopo 6 mesi quando mi convocarono per l'operazione mi sentivo bene a parte il fatto che non avevo un millimetro quadro delle ginocchia e dei gomiti che non fosse perennemente ricoperto di croste... e non mi presentai neanche.
Qualche anno dopo una caduta nella neve pesante (scendendo dal poncione di Cascina Baggio) mi lasciò zoppicante per 15 giorni ma rientrò brillantemente... ma era pur sempre dieci anni fa... ginocchio quarantenne... non cinquantenne.
Questa primavera stavo alla grande e mi stavo allenando per spezzare le reni agli americani.
Per scalare negli states non serve un gran livello in falesia (e vorrei vedere... mettendo le protezioni fare più del 6b non è come dirlo!) ma zampine robuste vengono buone.. quindi correvo in montagna.
Ho cercato di andare almeno una volta alla settimana in cima al Palanzone da casa e ritorno. Sono 1000 metri di dislivello e di solito in un paio d'ore facevo tutto... evidentemente in discesa correvo...
Ovviamente da bravo furbone non ho mai usato i bastoncini in vita mia: bell'asino che sono.
Una settimana prima di partire per gli States (sono stato lì due mesi) sono andato a scalare al Sasso Cavallo e sul sentiero di ritorno ho cominciato a sentire male al ginocchio.
Dopo una settimana di riposo, antiinfiammatori e ghiaccio mi pareva assolutamente OK e a due giorni dalla partenza mi sono accordato con un amico per andare a scalare al Forcellino.
La giornata era loffia ed allora abbiamo deviato al Cinquantenario (non è bello prendere un'acquata sul Forcellino: la ritirata è disagevole) ma a metà della salità il ginocchio ha cominciato a farmi sempre più male.
La via non è stata un grosso problema ma tornare ai resinelli una vera tragedia: ci ho messo più di due ore trascinandomi in un modo penoso.
Negli Stati Uniti all'inizio avevo problemi a camminare in città... tipo che dovevo sedermi ogni dieci metri, poi pian piano la situazione è migliorata, gli ultimi giorni ho fatto qualche via ben protetta e in arrampicata sportiva ho chiuso qualche 10d e 11a a vista.
Ora a casa ho chiuso un po' tentennante qualche 6c che conosco, fatto a vista da primo il tiro chiave di Altri Tempi al Medale (6c+ regalato) e zoppicato da primo su Luna Nascente integrando le protezioni molto di più di quanto non abbia mai fatto...
E poi ho ritirato fuori il Cancello e mi sono fatto qualche giretto mettendo a dura prova il mio culo disallenato (ho subito cambiato sella

)
In poche parole faccio fatica a camminare e sono un po' titubante ad arrampicare.
Un avvicinamento lungo per me è off limits.
Una via difficile ed expò (relativamente al mio livello, of course, magari sentiero per altri) è pure off limits perchè sono poco fiducioso e certi movimenti di spinta sulla gamba mi sono totalmente impossibili.
Ovviamente se la cosa capita su un grado basso si trova un'altra soluzione e se capita vicin(issim)o ad una buona protezione si può improvvisare una ritirata strategica e/o un
bricolage d'urgence.
In base ai risultati della TAC saprò se sono da operare o da "fisioterappizzare" ma ho paura che sarà una storia lunghetta. Ormai ho elaborato il lutto ma il primo mese in America, a parte che andava molto peggio, ho martirizzato la mia intera famiglia e non ho neanche voluto vedere le rocce con il binocolo.
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.