Trono di Osiride - "Via delle Spade di Luce"

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Trono di Osiride - "Via delle Spade di Luce"

Messaggioda supergiovane » gio lug 13, 2006 12:14 pm

Ancora un bel viaggio nell'arrampicata piemontese anni 80.
Questa volta col mio forte amico Gianpaolo sono andato al Trono di Osiride, nel vallone di Sea, Val Grande di Lanzo.
E' una parete non molto alta, 200m, ma con molti itinerari severi da artificialisti. Noi abbiamo salito la Via delle Spade di Luce, TD+, 6a/A1 max, V+/A1 o A2 obb, aperta da Grassi e Meneghin nel 1982

Ecco la relazione e qualche foto.

Avvicinamento
Da Forno Alpi Graie si segue dapprima la strada sterrata che si inoltra nel Vallone di Sea e poi il sentiero che porta alla baita di Balma Masset. Appena prima delle baite si attraversa il torrente Stura di Sea grazie ad un ponticello e per tracce si risale il ripido pendio che porta alla base della parete, puntando verso il canale/camino che incide la prima metà dello Schienale del Trono.

Salita
L1 ? Si sale per qualche metro nel canale (sul lato sinistro) per poi piegare a sinistra su rocce articolate. Superato un diedrino si giunge alla base di un bel diedro di 30 metri (sosta a spit con 2 moschettoni di calata). V
L2 ? Si sale nel diedro, superando al suo termine uno strapiombino. Usciti dal diedro si prosegue qualche metro fino alla sosta a spit. 6a
L3 ? Si attraversa a destra per una cengia erbosa sin sotto ad una placcha con fessurina con chiodi. Si supera (A0 o A1) per raggiungere un diedrino ed una larga fessura, giungendo così sul fondo del canale che segna l?attacco della via. Si sosta sotto ad un tetto, sosta da fare.
L4 ? Si attraversa decisamente verso sinistra, prima su blocchi instabili e poi per placche, sino ad una sosta posta all?inizio di una enorme placca ed a sinistra del diedro strapiombante su cui passa poi la via. Sosta con chiodi e spit. IV+
L5 ? Si attraversa verso sinistra fino alla base del diedro strapiombante. All?inizio presenta rocce articolate (chiodi, 6a), poi, dove strapiomba è necessario chiodare interamente (A1 o A2). Al termine del diedro si risale una placca dove si sosta. Sosta da fare.
L6 ? Si attraversa verso destra per cenge erbose e placche, sino a portarsi sotto all?ultimo diedro. V
L7 ? Si risale nel diedro sino ad un terrazzino. IV+
L8 ? Si continua nel diedro sin sotto ad uno strapiombo che, superatolo sulla destra, consente di raggiungere l?ultimo diedro che, salendo verso destra, porta alla fine della via. 6a

Discesa
In doppia sulla via (le prime 2 calate su alberi, portare cordini da abbandono, poi usufruendo le soste a spit della via)
A piedi verso la parete dei Titani

Materiale
Una serie di nuts, una di friends sino al 4 Camalot (utile raddoppiare le misure medio-grandi), indispensabili 10/15 chiodi (knife blade e lost arrow)

Bibliografia: Marco Blatto, "Vallone di Sea - Un mondo di Pietra", Edizioni Vivalda


Il tracciato
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Il materiale... faccio notare le Cobra: 2 sinistri!!!!! Ma questo non ferma Gianpaolo!!!!
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Gianpaolo sul quinto tiro
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Messaggioda Danielino » gio lug 13, 2006 12:24 pm


:D :D
:wink: :wink:

Bravo SG,

...... bella via ...... mi pare di capire da proteggiere qs tutta ...... :D :D

ma è così ke ti alleni x il Perù :?: :?: :!: :?: :!: :?: :?:

:D :D 8) :lol: :o :) :) 8) :lol: :D :D

:wink: Danielino
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Messaggioda supergiovane » gio lug 13, 2006 12:33 pm

Ciao Dani!

Sai, c'è sempre la Esfinge da quelle parti!!!! :wink: :wink: :wink:

Un po' ghiacico e misto mi toccherà, ma ho visto gli itinerari che farò là e mi sembrano tranquilli...

Ciao!!! :D
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Messaggioda Pierluigi Vesica » gio lug 13, 2006 12:44 pm

supergiovane ha scritto:Ciao Dani!

Sai, c'è sempre la Esfinge da quelle parti!!!! :wink: :wink: :wink:

Un po' ghiacico e misto mi toccherà, ma ho visto gli itinerari che farò là e mi sembrano tranquilli...

Ciao!!! :D


Perchè ghiaccio e misto sull'Esfinge :?: 8O Forse qualche nevaietto in discesa.
Che obiettivi hai?
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Messaggioda supergiovane » gio lug 13, 2006 12:50 pm

Era una battuta!!! Figurati se vado su quella parete!
Gli obbiettivi sono dei tranquilli 5000 ed un classico 6000.
Danielino si stupiva che in questo periodo scalassi invece di fare vie in alta quota per allenarmi al Perù :wink:
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Messaggioda Danielino » gio lug 13, 2006 15:25 pm

:) :)

luggiù portati le scarpette, qualche rinvio .... e ricordati di chiedere a Giancarlo e Marina dove ci son le falesiette vicine a Marcarà ......

..... l'anno scorso abbiam aiutato i ragazzi a completare alcune viette vicine alla casa di Marcarà ...... :wink:

:arrow:

8O 8O 8O 8O :D :D l'Esfinge merita una visita ginecologica molto accurata :!: :!: :!: ..... vai a vederla, sinceramente il tragitto è di quelli "ti spacchi il cul@" ma ne val la pena .......e la laguna Paron è unica ....

:wink:
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Re: Trono di Osiride - "Via delle Spade di Luce"

Messaggioda lucasignorelli » ven lug 14, 2006 1:00 am

supergiovane ha scritto:Ancora un bel viaggio nell'arrampicata piemontese anni 80.
Questa volta col mio forte amico Gianpaolo sono andato al Trono di Osiride, nel vallone di Sea, Val Grande di Lanzo.
E' una parete non molto alta, 200m, ma con molti itinerari severi da artificialisti. Noi abbiamo salito la Via delle Spade di Luce, TD+, 6a/A1 max, V+/A1 o A2 obb, aperta da Grassi e Meneghin nel 1982


Ultra-complimenti per aver avuto ripetuto e riportato alla ribalta una gran bella via, soprattutto in un'area che avrebbe ancora moltissimo da dare nel settore "vie ingaggiose con lunghe sezioni di artificiale moderno"
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Messaggioda Maurizio » ven lug 14, 2006 9:18 am

chissà che invece, prima o poi, non venga fuori qualcuno che liberi queste vecchie vie di artificiale senza aggiungere spit, come è stato fatto in Yosemite. Sarebbe un caso più unico che raro, ma forse il Piemonte è troppo "francesizzato" perchè qualcuno arrivi a pensare a tanto...
La mia via Gente Distratta, prima che a qualcuno venga l'idea di spittarla, come già l'altra Seta di Venere, è piena di bellissime fessure salibili in libera. Una piccola Yosemite vicino a Torino, ma nessuno se ne accorge...forse perchè i torinesi lavorano troppo, e la domenica invece di fare il pic-nic in Corso Allamano preferiscono farlo sugli spit dello Sperone Rivero... :twisted: :cry:
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Messaggioda supergiovane » ven lug 14, 2006 11:32 am

Mi piace salire vie belle non alla moda, in posti che hanno una storia, segnati dai sogni di chi ci è stato prima di me. Perchè lì non c'è solo arrampicata, c'è altro.

Maurizio, in Rock Paradise, scrivi a proposito della Cresta dei Prosces: "... sono anche un luogo straordinario dove vale la pena immergersi totalmente, ritrovandosi un po' fuori dal tempo, anche da quei magici anni ottanta che appaiono oggi lontanissimi, di cui l'unica traccia che ci è rimasta è qualche trafiletto sulle cronache alpinistiche".
Secondo me questo discorso vale anche per Sea, con la differenza che è un po' più alla portata di mano, ma per nulla famoso ed appetibile come altri posti.

Per la riqualificazione del posto, sono d'accordo sul discorso di provare la libera su vie artificiali, ovviamente per chi ne è in grado, cercando di lasciarle come sono, spittando magari solo le soste.
Secondo me su Sogno di Sea hanno fatto un bel lavoro, mettendo 2 spit alle soste (non collegati) e solo 2 spit su tutti i tiri, uno sul primo ed uno da cui fare il pendolo. Non toglie nulla allo stato originale della via.
Seta di Venere è la prossima via che vorrei fare a Sea. non è stata spittata anche questa nella stessa ottica? Oppure è stata più snaturata?
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Messaggioda quchibu » ven lug 14, 2006 11:34 am

supergiovane ha scritto:Mi piace salire vie belle non alla moda, in posti che hanno una storia, segnati dai sogni di chi ci è stato prima di me. Perchè lì non c'è solo arrampicata, c'è altro.



:) :wink: condivido.
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Messaggioda alberto60 » ven lug 14, 2006 12:50 pm

Le vie artificiali di SEA non vanno snaturate per dare spazio alla libera, ma vanno lasciate come sono perchè sono una testimonianza dello spirito dei pionieri: Grassi, Meneghin, Manera ect. e della loro abilità .

Io spero che SEA rimanga un luogo fuori moda e ricco di fascino.

Alberto
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Messaggioda Maurizio » ven lug 14, 2006 17:50 pm

supergiovane ha scritto:Mi piace salire vie belle non alla moda, in posti che hanno una storia, segnati dai sogni di chi ci è stato prima di me. Perchè lì non c'è solo arrampicata, c'è altro.

Maurizio, in Rock Paradise, scrivi a proposito della Cresta dei Prosces: "... sono anche un luogo straordinario dove vale la pena immergersi totalmente, ritrovandosi un po' fuori dal tempo, anche da quei magici anni ottanta che appaiono oggi lontanissimi, di cui l'unica traccia che ci è rimasta è qualche trafiletto sulle cronache alpinistiche".
Secondo me questo discorso vale anche per Sea, con la differenza che è un po' più alla portata di mano, ma per nulla famoso ed appetibile come altri posti.

Per la riqualificazione del posto, sono d'accordo sul discorso di provare la libera su vie artificiali, ovviamente per chi ne è in grado, cercando di lasciarle come sono, spittando magari solo le soste.
Secondo me su Sogno di Sea hanno fatto un bel lavoro, mettendo 2 spit alle soste (non collegati) e solo 2 spit su tutti i tiri, uno sul primo ed uno da cui fare il pendolo. Non toglie nulla allo stato originale della via.
Seta di Venere è la prossima via che vorrei fare a Sea. non è stata spittata anche questa nella stessa ottica? Oppure è stata più snaturata?



mettiamoci d'accordo, spittare le soste non è lasciare inalterata la via, mettere due spit a tiro lo è ancor meno, metterne ancora di più come su Seta di Venere (6a aperto con protezioni naturali e fatto in libera) si chiama STRAVOLGERLA! Farlo poi senza il consenso degli apritori è, poi, ancor peggio.
Farle in libera non significa chiodarle, anzi semmai il contrario, significa riqualificarle agli occhi delle nuove generazioni. Significa togliere, non mettere...con relativo incazzo di tutti quelli che odiano gli spit, e che poi però non saprebbero mettersi un chiodo per riuscire a salire lo stesso. Prova ne sia la famosa schiodatura della Bonatti al Gran Cap da parte di Droyer...quando fu fatta, tutte le guide non furono più in grado di salire e s'incazzarono. Tutti volevano fare la Bonatti, ma nessuno era praticamente in grado di farla, nemmeno di piantarsi qualche chiodo...


saluti

M
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Messaggioda supergiovane » ven lug 14, 2006 18:11 pm

Non ho idea di come sia lo stato spittatura di Seta di Venere.
La questione spittare senza chiedere agli apritori... immagino faccia incazzare e deluda anche molto. Come scrive Bonatti a proposito della sua via al Gran Cap, dove, ripetendola, si stupisce nel trovare chiodi a pressione dove lui era passato senza.

Per quanto riguarda liberare le vie classiche, ho in mente quello che aveva iniziato a fare Massimo Farina in Valle dell'Orco, dove prima sostituiva gli ancoraggi presenti con altri migliori, ma dello STESSO tipo (chiodi con chiodi e non con spit, per intenderci), e poi saliva la via integrando con protezioni veloci dove era necessario.

Invece, per quanto riguarda il discorso soste a spit, non saprei che risponderti...
Tu che apri vie sai meglio di me cosa voglia dire trovarsi spittata la sosta dove sei passato senza, ma dal mio punto di vista è molto peggio trovarsi degli spit in via nei tiri piuttosto che 2 per sostare.
Poi, ovvio che la cosa migliore è una via come Conto Fino a Zero, soste a spit e nulla sui tiri perchè tanto ci si puo' proteggere sempre bene.

Ciao!
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Messaggioda alberto60 » ven lug 14, 2006 19:32 pm

non sputtanate SEA per il solo fatto di voler salire in libera a tutti i costi.
Se non siete capaci o non vi interessa salire le vie come le hanno salite i Grassi, Meneghin ect, andate a cercare la vostra strada da un'altra parte.
Non si valorizza un luogo come SEA mettendo gli spit.

Ciao Alberto
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