Cadere...

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Cadere...

Messaggioda Wagoo » lun mag 15, 2006 15:21 pm

Ciao a tutti!
Ieri ho visitato per la prima volta Traversella in compagnia di un amico tecnicamente più abile che già conosceva il posto. Abbiamo affrontato più viette (urca ma i gradi a Traversella mi sembrano un pò tirati...)a comando alternato sino a quando,una volta abbastanza caldi,abbiamo iniziato qualche vietta un attimino più difficoltosa. A questo punto il mio amico ha deciso di tirare da primo sempre lui sostenendo che su quei tiri fosse neccessario "saper cadere".
Sino a ieri non avevo mai arrampicato su pareti appoggiate di gneiss. Abituato al calcare verticale del lecchese dove quando cadi voli giù a piombo e difficilmente prendi qualche brutta botta (il protendere le gambe verso la parete,oltre che essere la giusta prevenzione,è anche un atto abbastanza istintivo penso),non mi ero mai posto il problema del "come cadere" su placca appoggiata,specialmente laddove la chiodatura è anche abbastanza lontana (5 o 6 metri tanto per). Qualcuno sa dirmi se esiste un modo giusto per limitare i danni da una caduta in queste condizioni?
Ciao a tutti e grazie!
Wagoo
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Re: Cadere...

Messaggioda Paolo Marchiori » lun mag 15, 2006 15:31 pm

Wagoo ha scritto:Ciao a tutti!
Ieri ho visitato per la prima volta Traversella in compagnia di un amico tecnicamente più abile che già conosceva il posto. Abbiamo affrontato più viette (urca ma i gradi a Traversella mi sembrano un pò tirati...)a comando alternato sino a quando,una volta abbastanza caldi,abbiamo iniziato qualche vietta un attimino più difficoltosa. A questo punto il mio amico ha deciso di tirare da primo sempre lui sostenendo che su quei tiri fosse neccessario "saper cadere".
Sino a ieri non avevo mai arrampicato su pareti appoggiate di gneiss. Abituato al calcare verticale del lecchese dove quando cadi voli giù a piombo e difficilmente prendi qualche brutta botta (il protendere le gambe verso la parete,oltre che essere la giusta prevenzione,è anche un atto abbastanza istintivo penso),non mi ero mai posto il problema del "come cadere" su placca appoggiata,specialmente laddove la chiodatura è anche abbastanza lontana (5 o 6 metri tanto per). Qualcuno sa dirmi se esiste un modo giusto per limitare i danni da una caduta in queste condizioni?
Ciao a tutti e grazie!
Wagoo


:lol: :lol: :lol:

ok, scusa per lo svacco.
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Messaggioda Wagoo » lun mag 15, 2006 15:34 pm

:lol:
Mi pare di capire che condividi..
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Messaggioda Paolo Marchiori » lun mag 15, 2006 15:39 pm

Wagoo ha scritto::lol:
Mi pare di capire che condividi..


a dire il vero non sono mai stato...ma ho sentito (letto) diversi commenti a riguardo.. :lol:
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