Pelmo - Simon Rossi

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Pelmo - Simon Rossi

Messaggioda zorro2 » dom gen 15, 2006 18:22 pm

Visto che sul topic delle "Belle sorprese" Manuel ha citato come bella sorpresa questa storica via, che non ho mai nemmeno considerato in quanto la pensavo severa e pericolosa a causa della roccia (vedi "camino rosso").
Qualcuno che l'ha fatta può darmi un giudizio? è una via che è solo un monumento di storia o offre anche una bella salita? è impegnativa, severa o addirittura pericolosa?
Dov'è un chiodo??? Guarda sulla guida che me sto cagando nelle mudande!
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Messaggioda Vik » lun gen 16, 2006 15:37 pm

Iacopelli l'ha ripetuta nel 2004 e, come consueto, ha anche steso un'accurata relazione:
http://www.dolomitesmountainguide.com/

Contattalo, ti saprà dare tutte le info di cui hai bisogno.

Ciao
Vik
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Re: Pelmo - Simon Rossi

Messaggioda alberto60 » lun gen 16, 2006 16:07 pm

zorro2 ha scritto:Visto che sul topic delle "Belle sorprese" Manuel ha citato come bella sorpresa questa storica via, che non ho mai nemmeno considerato in quanto la pensavo severa e pericolosa a causa della roccia (vedi "camino rosso").
Qualcuno che l'ha fatta può darmi un giudizio? è una via che è solo un monumento di storia o offre anche una bella salita? è impegnativa, severa o addirittura pericolosa?


due miei amici l'hanno ripetuta l'estata scorsa , a causa del freddo hanno attaccato non molto presto, così , anche perchè in alcuni punti non era facile trovare l'itinerario e la relazione del Buscaini alquanto generica,
hanno bivaccato circa 100 m. sotto l'uscita soffrendo un gran freddo. Rispetto alla relazione di Buscaini hanno incontrato maggiori difficoltà , credo sia meglio avere la relazione della guida del Cai. E' un gran vione.
Credo che Iacopelli abbia fatto la variante di attacco Steger.

Alberto.
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Messaggioda Siloga66 » lun gen 16, 2006 17:03 pm

Confermo che Iacopelli ha fatto la variante Steger in quanto la via l'ha fatta con uno che viene in montagna con me da vari anni. Loro sono partiti in giornata (uno da Cavalese e l'altro da Bolzano) ma questo non fa testo in quanto il mio amico è l'arrampicatore piu veloce che conosco di persona. Per dirla, un giorno si è fatto Lacedelli alla Scotoni al mattino e Pilastro della Tofana al pomeriggio. Ho visto Iacopelli quest'estate e mi ha detto che nel complesso è meno impegnativa e piu corta della Solleder al Civetta (per fare un paragone). Comunque ha molto "quinto più" in alto. Manca anche a me questa via e ce l'ho nel mirino. Mi piacerebbe farla senza variante Steger.
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Re: Pelmo - Simon Rossi

Messaggioda Drugo Lebowsky » lun gen 16, 2006 17:37 pm

zorro2 ha scritto:....è una via che è solo un monumento di storia o offre anche una bella salita? è impegnativa, severa o addirittura pericolosa?


mi pare se ne fosse già scritto..., più o meno....
http://www.forum.planetmountain.com/php ... ight=pelmo

la via è bella e non è pericolosa nè più nè meno delle altre classiche del genere.
ad essere sincero io la via non la ho salita: per perdere meno tempo ho evitato i primi 2-300 metri salendo per la variante steger.
lungo questa cengia ci vuole un attimo d'occhio a capire dove riprendi la via, o meglio, anzichè l'originale la variante mediana: belle fessure su roccia ottima.
ti ricongiungi all'originale e continui su.
sul traverso a dx se segui i chiodi fa una variante: può essere comoda però, anche se per pochi metri vai sul duro. l'originale prevede invece di scendere un attimo, traversare e quindi risalire con diff logiche per il suo tempo.
su, avanti col coro ed arrivi al camino rosso: anzichè salire, traversare a sx nel camino, io ho preferito partire direttamente dalla cengia alla base del camino.
questo è l'unico tiro dove conviene stare con le orecchie alte perchè in effetti è marcetto, però è protetto (roba vecia,ovviamente) e proteggibile con la ferramenta attuale.
alla fine del camino non farti invitare ad uscire per la scampanatura dove vedi i chiodi: entra nella grotta anche se piove ed esci in alto per il foro.
facendo così è facilissimo!
segui la sequnza logica delle successive fessure ed arrivi sul pilastro finale dove ti girano le palle perchè ahi gli ultimi 2-3 tiri facili in cui però devi salire con calma perchè la roccia non è gran che.
questi sono i miei ricordi.

per quanto concerne la relazione, quella di buscaini ricalca fedelmente quella presente sulla guida angelini sommavilla.


siloga, ma sacramento! ... basta co e marzaure! aggiornati ed impara a fare le vie moderne o, meglio ancora... i BLOCS!!!!! :twisted: :lol: :lol: :lol:
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Re: Pelmo - Simon Rossi

Messaggioda Siloga66 » lun gen 16, 2006 18:33 pm

siloga, ma sacramento! ... basta co e marzaure! aggiornati ed impara a fare le vie moderne o, meglio ancora... i BLOCS!!!!! :twisted: :lol: :lol: :lol:[/quote]
Drugo. Par ti te giuro gò el massimo del rispetto perchè te ricalchi fedelmente quel che entendo mi pàr "nàr a rampegàr".
Però staolta te mando cordialmente a cagàr. Vai ti a fàr i blocks con qualche locals, e se te senti fai na multipitch, de quele con almeno 3 janiro dentro. E prima studia train. :wink:
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Messaggioda Toni » sab gen 21, 2006 12:00 pm

Visto la sua storia, consiglierei di salirla ricercando i passaggi originali, con l'unica eccezione della salita completa del diedro grigio poco sotto al famoso camino. Ne esce un tiro favoloso.

3 altri ricordi:
La prima traversata non segue la gengia più grande.
La variante centrale è sicuramente più diretta e logica, ma anche il corrispondente diedro della via originale è molto bello.
A differenza del Drugo, ricordo gli ultimi tiri divertenti. (salendo lungo lo spigolo del pilastro)

Ciao
Toni
 
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