L'arrampicata è interessante e la roccia nel complesso buona (salvo in due tratti!), tutta chiodata ma integrare con stopper e friend.
Buona salita.
I.
DOLOMITI
Gruppo del Pùez
Ciampanil de Val ? 2022 m
Parete Nord-Est ?Goldmarie?
Prima salita: Ivo Rabanser e Stefan Comploi, 6 maggio 2005.
Dislivello: 220 m.
Difficoltà: VI, VI+ e 2 passaggi di A1 (oppure VII e VII+).
Orario: primi salitori 7.15; ripetitori 3 ? 4 ore.
Ultima in ordine di tempo fra le vie sul Cìampanil del Val, quest?itinerario supera la parete sul suo lato destro, oltre la via Lisa, interpretando una linea di diedrini gialli intercalati da alcune placche grige. Presenta un arrampicata interessante, sostenuta ed esposta, su roccia buona con tuttavia alcuni tratti friabili e da ripulire, nel quarto e quinto tiro.
I primi salitori hanno impiegato e lasciato in posto 10 chiodi di sosta (di cui 2 spit) e 33 chiodi intermedi (di cui 5 chiodi a pressione). Attenzione alla tenuta di alcuni chiodi spessorati con dei piccoli cunei di legno. Utili una serie di stopper e friends delle misure piccole e medie, da integrare con le protezioni in loco.
Accesso ? Dal parcheggio allo sbocco della Vallunga, si sale per tracce di sentiero verso la Val da Udera, che delimita sulla destra la Steviola. Giunti sotto le rocce si traversa a destra e si rimonta il ripido pendio erboso, costeggiando la giallastra parete del Cìampanil de Val. L?attacco è posto nel punto dove il canale si restringe, in corrispondenza di una clessidra con cordino sulla parete di destra (30 minuti).
Relazione ? 1. Risalire una netta fessura gialla, spostandosi sotto gli incombenti strapiombi verso sinistra ad un pilastrino; superare una placca gialla molto compatta (3 ch) ed un seguente diedrino (2 ch), traversando poi verso destra ad un diedro parallelo, che si risale fino alla scomoda sosta con 2 chiodi (40 m; V+, VI, VI+ e 1 passaggio di A1 oppure VII+).
2. Superare lo strapiombo che chiude il diedro (1 ch) e per una fessurina ed un breve muretto (1 ch) alzarsi ad una cornice erbosa (1 ch); continuare su una placca grigia (clessidra con cordino e 1 ch), obliquando in alto verso sinistra (1 ch e 1 ch a pressione) e poi a destra (2 ch), quindi per una fessurina (clessidra con cordino) ad una cengia con 2 chiodi di sosta (45 m; V+, VI? e VI+).
3. Salire una placca verticale (3 ch) ed una fessurina (2 ch), quindi spostarsi su una cengia erbosa a sinistra (1 ch) ed alzarsi ad una cengia successiva (1 ch), sulla quale si traversa a destra alla sosta con 1 chiodo e 1 spit (30 m; V+, VI e VI+).
4. Salire su placca per alcuni metri (1 ch), spostarsi verso destra e percorrere un diedrino giallo-nero, obliquando poi su roccia gialla e friabile, ma ben appigliata, verso sinistra (2 ch), superando da ultimo uno strapiombo (clessidra con cordino) e raggiungendo un gradino con 1 spit e 1 chiodo di sosta (25 m; V+, VI e VI+).
5. Alzarsi su roccia friabile verso sinistra (1 ch) e superare uno strapiombo giallo (1 ch e 2 ch a pressione), poi per una placca gialla (2 ch e 1 ch a pressione) ed un diedrino strapiombante (1 ch) ad un sile gradino con 2 chiodi di sosta (25 m; V+, VI, VI+ e 1 passaggio di A1 oppure VII). 6. Spostarsi un poco a sinistra e salire una placca nera con toppe d?erba (1 ch), poi verso sinistra, superando uno strapiombo fessurato (1 ch) ed un breve caminetto, fino ad una cengia erbosa con 2 chiodi di sosta (25 m; IV+, V+ e 1 passaggio di VI?).
7. Risalire la gialla fessura-camino terminale, uscendo sulla sommità in corrispondenza di un albero (20 m; V e 1 passaggio di V+).
Discesa ? Usciti dalla parete (libro delle salite), per crestine con facili roccette ed erba, si raggiunge in 10 minuti la vetta del Cìampanil de Val. Discendere lungo la cresta erbosa opposta, seguendo tracce di passaggio, fino sopra un risalto, dove sulla destra è posto un ancoraggio di calata. Calarsi per 20 m ad una piccola cengia, seguirla verso destra ed abbassarsi su rocce articolate (II e III) ad una forcella erbosa. Da qui si può:
a) seguire il canalone ad Ovest scendendo nella Val da Udera, percorsa da una traccia di sentiero che conduce al parcheggio allo sbocco della Vallunga. Soluzione consigliabile poiché più rapida e priva di difficoltà (ore 1).
b) dalla forcella discendere il canalone ad Est, oltrepassando una traccia di camoscio che si diparte verso sinistra, fino sopra un risalto dove il canale si restringe. Con 2 corde doppie di 25 m raggiungere il fondo della gola sottostante e proseguire su detriti superando da ultimo un breve salto roccioso (1 passaggio di III), pervenendo infine alla base della parete. Alternativa pratica per il recupero dello zaino all? attacco, ma più laboriosa e con pericolo di cadute sassi, specialmente con altre cordate sul posto (ore 1.15).
Ripulendo la roccia del 4. tiro...
Sul diedro strapiombante del 5. tiro.