Per la ripetizione, noi avevamo a disposizione ben tre relazioni, quella di Antonio Bernard (Catinaccio), Giuliano Bressan (Dolomiti perdute) ed infine quella di Ivo Rabanser e l?Orietta Bonaldo (Vie e vicende in dolomiti), ebbene, mettendole a confronto tutte e tre, erano diverse sia negli schizzi che nelle difficoltà. Ma cosa più strana è che il Bernard per il superamento dei tetti, ti manda da sinistra verso destra, mentre quella di Ivo da destra verso sinistra?Effettivamente quella giusta era la seconda (Ivo), infatti delle tre, la più precisa è quest?ultima. Ma questo è solo uno dei punti non compatibili, per esempio, anche l?attacco non è chiaro, noi siamo saliti a destra del pilastro giallo, seguendo le indicazioni di Bernard, ma dovendo poi fare un traverso con abbassamento delicato tra zolle d?erba e roccia friabile per andare a ricollegarci con la via. Probabilmente anche qui era giusta quella di Ivo. Per quanto riguarda la discesa, seguire la relazione di Rabanser, è dettagliata e corretta; volevo solo aggiungere che dopo le due doppie da 50 m, ci si abbassa come da relazione per cenge erbose, trovando poco dopo un altro ancoraggio su albero che deposita direttamente nel fondo del canalone. Calcolare 1.30 h fino alla,base della parete.
Se qualche forumista l?avesse ripetuta di recente, sarei grato ricevere pareri in merito .
Grazie
Ciao Beppe
Sul 6° tiro
Sul 10° tiro della lama gialla