micheluzzi-domanda storica.

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

micheluzzi-domanda storica.

Messaggioda Paolo Marchiori » lun giu 13, 2005 9:11 am

ciao a todos,
sabato, con un freddo boia, ho ripetuto questa famosa e frequentata via (ehmm...metà via... :oops: ) al ciavazes.
Come centinaia di crucchi ogni anno ho ammirato la bellezza del famoso traversone....tecnico, divertente, mai banale.

E mi son chiesto: minchia....e nel '35? Oggi e facile con le scarpette, ma coni scaponazzi?? 8O 8O 8O

Poi ci siam diretti verso l'abituale brirra+salama al rif. Pian Schiavaneis, all'interno del quale è appeso sul muro un articoleto-intevista fatta al Micheluzzi il quale, a riguardo della traversata da lui percorsa, dice (circa): "estrema, sesto superiore, fatta senza batter un chiodo".
Ora: ok che era un mostro atleticamente aprlando...Ma....senza un chiodo? 8O 8O
Chi sa raccontare la storia di quella via?
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Messaggioda orietta » lun giu 13, 2005 9:34 am

Ciao Paolo.
Hai dato un'occhiata alla parte alta? era molto bagnata?
A proposito della storia di questa via ti riporto un brano del bell'articolo che Ivo Rabanser ha scritto per la monografia di Alp sul Sella (e comunque ti ricordo che all'epoca non usavano scarponazzi bensì scarpette con la suola di feltro :wink: ):

Proprio sul Piz de Ciavazes, dove lo aveva iniziato, Luigi Micheluzzi (1900-1976) conclude il ciclo delle sue imprese alpinistiche, realizzando il 26 settembre 1935, in cordata con Ettore Castiglioni, quella che diventerà una delle massime classiche delle Dolomiti. La via, ?lungamente tentata invano in precedenza?, sale nel mezzo del compatto settore centrale della parete Sud, ed è caratterizzata da una spettacolare traversata di 90 metri, in grande esposizione. Nella parte alta segue una serie di rampe, diedri e fessure che conducono alla terrazza sommitale. Micheluzzi ha iniziato ad arrampicare a 18 anni e diventa ben presto una guida affermata. Di origine contadina, carattere schivo e taciturno, ha una forte detterminazione nelle cose che intraprende. Punta all?essenziale, alla sostanza e rifugge dal complicarsi la vita interiore con oscure e sconclusionate elucubrazioni. Sul fronte opposto si colloca caratterialmente Ettore Castiglioni. Proveniente da famiglia milanese benestante, è uomo di vasta cultura: viaggi in Europa per musei e sale da concerto hanno raffinato il suo senso estetico. Eppure appare spesso malinconico e non pienamente soddisfatto. Scrive nei suoi diari: ?Il Piz Ciavazes non è stato per niente mio: mi sono semplicemente prestato ad accompagnare Micheluzzi in una salita cui lui teneva molto, ma io niente, e l?ho seguito passivamente, ma senza metterci nulla di mio, quasi come un compito che mi era del tutto indifferente. Un sesto grado sprecato. E poi con Micheluzzi non potrei mai trovare quell?affiatamento della cordata, che è condizione essenziale per godersi e vivere un?ascensione?. Nella sua guida Odle-Sella-Marmolda tuttavia, Castigioni caratterizzerà la scalata come ?la più ardua nel gruppo di Sella?. La via verrà ripresa soltanto dopo la guerra, da Hermann Buhl e Walter Streng, che ? e ne riparleremo ? tracciano nella parte inferiore, una variante che evita la lunga traversata, raggiungendo direttamente la cengia dei camosci. La ripetizione del percorso integrale è dunque di Erich Abram e Matthias Mayr il 12 giugno 1952. Negli anni Cinquanta è una via temuta e viene affrontata soltanto raramente. La prima solitaria è di Cesare Maestri, il ragno delle Dolomiti, nel giugno 1956, in otto ore di arrampicata, mentre la prima cordata a salire la via nella stagione fredda è composta da Peter Haag e Günther Strobel, il 27 e 28 dicembre 1963. In seguito la via viene ripresa con sempre maggiore frequenza, anche se buona parte degli arrampicatori preferiscono interrompere la scalata sulla cengia dei camosci, rinunciando alla parte alta, dove la roccia è meno ripulita, ripetendo di conseguenza soltanto la metà della Micheluzzi!
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Messaggioda Paolo Marchiori » lun giu 13, 2005 9:46 am

Ciao Ori!
Conosco quel brano che hai riportato, è interessante.

guarda, per la parte alta io aspetterei tempi migliori...sabato si erano parzialmente riformate le candele di ghiaccio a destra della gola Solda e a destra del camino Gluck (mi pare sia una gluck, ma non son sicurissimo... :oops: ) e la parete (anche i basso) era bagnata in vari punti...

Hai mai percorso niente nella parte alta del Ciavazes?
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Messaggioda orietta » lun giu 13, 2005 13:00 pm

Le due Vinatzer. Meritevoli entrambe.
ciao
ps sì, è una Gluck, la prima via della parete
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Messaggioda David77 » lun giu 13, 2005 17:59 pm

Molti diranno che è un dato poco significativo, ma lo riporto comunque:

Mariacher la percorse slegato d'inverno con tanto di moonboot ai piedi....
(ALP GM23)
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Messaggioda Paolo Marchiori » lun giu 13, 2005 18:06 pm

David77 ha scritto:Molti diranno che è un dato poco significativo, ma lo riporto comunque:

Mariacher la percorse slegato d'inverno con tanto di moonboot ai piedi....
(ALP GM23)


ciao David!

si, ho visto quella foto...ma a sorprende come uno, seppur dotatissimo come lo era Micheluzzi, nel '35 riuscisse a scalar placche del genere senza piantar un chiodo, neanche per una sicura a spalla a metà traverso... 8O
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Messaggioda flaviop » lun giu 13, 2005 19:19 pm

Penso che erano molto forti, che usavano le pedule e non gli scarponi, che quando l'ho fatta la prima volta non mi ricordo tanti chiodi!
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Re: micheluzzi-domanda storica.

Messaggioda Drugo Lebowsky » lun giu 13, 2005 19:51 pm

Paolo Marchiori ha scritto:
E mi son chiesto: minchia....e nel '35? Oggi e facile con le scarpette, ma coni scaponazzi?? 8O 8O 8O



Paolo, ecchecavolo! ... di esempi simili dei vari Vinatzer, Micheluzzi, Carlesso ecccc... se ne possono trovare a bizzeffe!
Quanti chiodi aveva con sè Vinatzer su Punta Rocca? Ha dato sesto (reale) dove vent'anni dopo chiodavano come bestie!
Non è un esempio originale, ma credo sia uno dei più significativi, vista la frequentazione della via...

ah! te ga da lexar de novo "Sentieri Verticali" di Gogna!
STUDIA!!! :wink:

e approposito: sempre per stare su Punta rocca.
...e la placca della diretta Messner? vabbè, è roba di quasi quarant'anni dopo, ma quel V+ (a scala chiusa) è ben più impegnativo di tanti 6a/b (attuali!) di Arco!!! :roll:
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Re: micheluzzi-domanda storica.

Messaggioda MarcoS » lun giu 13, 2005 21:21 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:e approposito: sempre per stare su Punta rocca.
...e la placca della diretta Messner? vabbè, è roba di quasi quarant'anni dopo, ma quel V+ (a scala chiusa) è ben più impegnativo di tanti 6a/b (attuali!) di Arco!!! :roll:


come xe vero, come xe vero! ma tien presente l'impegno fisico richiesto a pasar tuti i fix che ghe xe... fa grado anca queo eh!
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Re: micheluzzi-domanda storica.

Messaggioda Paolo Marchiori » mar giu 14, 2005 8:56 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
Paolo Marchiori ha scritto:
E mi son chiesto: minchia....e nel '35? Oggi e facile con le scarpette, ma coni scaponazzi?? 8O 8O 8O



Paolo, ecchecavolo! ... di esempi simili dei vari Vinatzer, Micheluzzi, Carlesso ecccc... se ne possono trovare a bizzeffe!
Quanti chiodi aveva con sè Vinatzer su Punta Rocca? Ha dato sesto (reale) dove vent'anni dopo chiodavano come bestie!
Non è un esempio originale, ma credo sia uno dei più significativi, vista la frequentazione della via...

ah! te ga da lexar de novo "Sentieri Verticali" di Gogna!
STUDIA!!! :wink:

e approposito: sempre per stare su Punta rocca.
...e la placca della diretta Messner? vabbè, è roba di quasi quarant'anni dopo, ma quel V+ (a scala chiusa) è ben più impegnativo di tanti 6a/b (attuali!) di Arco!!! :roll:


non c'è dubbio....esempi del genere ce ne sono moltissimi...è che il mio stupore è tanto grande proprio perchè ora su certe vie (Micheluzzi ad es.) ci sono centinaia di chiodi e hanno migliaia di ripetizioni l'anno di gente con le scarpette suola stealth, con nuts, con friends.... mentre una volta avevano solo manico...
Cio' mi fa sentire ammirato e "pippone"...

cio' Drugo, te sa che no go mai leto "sentieri verticali"....xe tanto mal?
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Re: micheluzzi-domanda storica.

Messaggioda MarcoS » mar giu 14, 2005 9:03 am

Paolo Marchiori ha scritto:cio' Drugo, te sa che no go mai leto "sentieri verticali"....xe tanto mal?


non hai MAI letto sentieri verticali di gogna!!?? AAAAARGH! :lol:
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Re: micheluzzi-domanda storica.

Messaggioda Drugo Lebowsky » mar giu 14, 2005 9:20 am

Paolo Marchiori ha scritto:cio' Drugo, te sa che no go mai leto "sentieri verticali"....xe tanto mal?


STUDIAAAAA!!!!! :wink:
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