Questa volta è andata!! L'anno scorso avevo salito solo la prima parte, poi per un problema intestinale del mio compagno, abbiamo dovuto scendere e comunque a tre doppie da terra ha iniziato a piovere, posso solo immaginare se fossimo stati nella seconda parte...meglio così.
Quest'anno invece, fino all'altro giorno sembrava che le speranze di fare vie lunghe, visto i numerosi temporali pomeridiani, fossero svanite, ma all'improvviso Arabba dava per Martedi e Mercoledi e specialmente Mercoledi tempo stabile 0-20, 0-20. Che si fa? Naturalmente Gogna!!
Ed eccoci alla sera al Rifugio Falier, in compagnia di un'altra cordata che la mattina seguente sarebbe salita con noi. Un saluto a Walter e Francesco per l'ottima compagnia, me la sono veramente passata, grazie.
E veniamo alla via, che dire se non stupenda, magnifica, veramente molto bella, l'anno scorso avevo seguito la variante dei Roveretani per giungere in cengia. Si trattava di una serie di placche sul 5°,5°+, dove era quasi impossibile proteggersi per la compattezza della roccia, ma stupende, questa volta invece, ho seguito la via originale, ma di non facile intuizione, infatti, verso la fine del sesto tiro, quando si è in vista della sosta, bisogna traversare bassi verso destra (1 ch) e proseguire per alcuni metri fino ad una fessura un pò marcia, qui si sosta. Da qui poi, si prosegue verso il diedro/camino finale, di solito bagnato (sosta su 2 ch alla base).
Effettivamente la parte iniziale di 4°+, per alcuni metri era bagnata, mentre la parte alta completamente asciutta. Bel tiro e assolutamente non facile.
Dalla cengia, seguire la fessura di destra, in quanto su quella di sinistra, corre Tempi moderni.
Si segue infatti la fessura (chiodi), poi quando questa diventa strapiombante, bisogna proteggersi con nut e friend medi per arrivare ad un chiodo con cordino e il passaggio successivo per uscire dalla fessura, l'ho trovato particolarmente impegnativo avendolo fatto in libera, credo proprio che il 7° ci sia bello pieno.
Finito il primo tiro, dirigersi verso sinistra per andare a prendere il filo dello spigolo e da qui inizia la cavalcata fino in cima, con difficoltà, avendola fatta in libera, in qualche punto un pò strettine; inoltre è vero che per essere in Marmolada i chiodi ci sono, ma in alcuni passi impegnativi e non proprio di roccia compatta come la parte bassa, bisogna aver un bel gioco di friend.
Per il resto, posso solo fare un'osservazione sulle difficoltà date da alcune guide e sui disegni. Per esempio, sul secondo tiro del diedrino, la relazione del Planet valuta 4°-?, il Dinoia 6°+, invece nel primo tiro dopo la cengia, il Planet da 6°-?, il Giordani 7°, inoltre lo schizzo del Planet è molto approssimativo, quello del Giordani, abbastanza buono, anche se le valutazioni ...sono di Giordani..., mentre il Dinoia, credo sia il migliore.
A chi non l'avesse ripetuta, un invito a farla, merita veramente, specialmente con una giornata stabile con un sole che ti spacca e allora si che passi una giornata indimenticabile e in un ambiente mozzafiato.
Buona scalata
Beppe
Sulla fessura di 7° dopo la cengia
Sul 5° tiro
P.ta Rocca e Civetta viste dall'uscita della via
Sul penultimo tiro di 6°

NON SI PROGREDISCE CERCANDO DI MIGLIORARE CIO' CHE GIA' E' STATO FATTO, BENSI' CERCANDO DI REALIZZARE CIO' CHE ANCORA NON ESISTE...