Val del Sarca-VIA LUCE DEL PRIMO MATTINO. Chi l'ha fatta?

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Val del Sarca-VIA LUCE DEL PRIMO MATTINO. Chi l'ha fatta?

Messaggioda Bep » mer apr 07, 2004 0:11 am

Alcuni giorni fa, assieme all?ormai mio immancabile amico Mauro di Padova, eravamo per l?ennesima volta in quel del Sarca, con la volontà di fare questa volta una via sul ?grande? Piccolo Dain. L?idea era quella, in considerazione della bella giornata, di fare ?Luce del primo mattino?; questa via infatti mi aveva incuriosito, prima perchè avevo guardato la relazione sulla guida di Diego Filippi della Val del Sarca, la quale veniva relazionata con diversi passi di A0, A2 e A3 sul grande tetto. Successivamente, confrotando quest?ultima con la guida di M. Furlani delle Pistard Volants, notavo che si poteva salire quasi interamente in libera;
praticamente il Filippi e il Furlani relazionavano la via nel seguente modo:

Relazione Diego Filippi
1.A0; VII; VI+
2.V+; A0
3.VI; A2 (pancia rossa)
4.IV; A0; VI+
5.V+; IV
6.VI+,A0
7.Diedro bianco VI+,A0
8.Diedro VI+,A0
9.Placca VI+,A0
10.Pance rosse A1; A2
11.Placca grigia A0; A3; VI+; VI
12.Grande tetto A2; A3
13.V+; A0; VI+
14.A0; VI

Relazione Marco Furlani
1. 7°
2. 6°+; 6a
3. 6°; 6a (pancia rossa); 6°+
4. 6°+
5. 5°+
6. 6b; A0; 6°+
7. Diedro bianco 6°+
8. Diedro 6b; A2; 6b; 6°+; A2
9. Placca 6°+
10. Pance rosse A2,7a
11. Placca grigia 7°-
12. Grande tetto (non si sa ?)
13. 6°
14. 6°

Alla base di quanto sopra, come abitualmente faccio ogni volta che ripeto una via, mi piace relazionare man mano che salgo tutta la salita, praticamente ad ogni sosta riporto (nel limite del possibile) la quantità delle protezioni esistenti, la lunghezza del tiro, la qualità e le condizioni delle soste e le difficoltà (se superate in libera). Pertanto di seguito, riporto secondo la mia valutazione, le difficoltà trovate e altro che a mio avviso potrebbe ritornare comodo:
Nota: quando metto la barra tra la difficoltà e l?A0, intendo il grado in libera (superato da me), oppure ci si può tirare sulle protezioni esistenti.

1.VII/A0; VI+ uscita un pò friabile !, sosta comoda con 2 fettuccie su albero. 3 ch+2 spit, 40 m

2.V+ friabile!; VII/A0, sosta comoda con cordino su albero. 2 ch+1 spit, 35 m.

3.VI; pancia rossa 6c/A0, sosta scomoda con 3 ch e cordone. 5 ch+3 spit, 25 m

4.Traverso orizzontale a sx, poi placca. IV; VI+/A0 (non facile); VI+, sosta comoda su albero con cordone. 3 ch+1 spit, 40 m.

5.Diedro grigio faticoso. V+ (utili friend), sosta comoda su albero con cordone. 1 ch, 30 m

6.Dritti, poi in placca diagonalmente a sx. VII/A0, sosta scomoda con 1 spit+1 ch e cordone. 8 ch+3 spit, 40 m.

7.Diedro bianco fantastico. VI+/A0, sosta comoda su terrazzino con 1 spit+2 ch e cordone. 6 ch+2 spit, 25 m.

8.Si supera a dx un tetto, poi dritti per diedro e fessura strapiombante. VI+/A0; 6b+/A0, sosta comoda su 2 spit e cordone. 10 protezioni, 30 m

9.Placca stupenda. VI+/A0, sosta scomoda su 2 spit da attrezzare. 12 protezioni, 30 m.

10.Pance rosse. Probabilmente si riesce a fare in libera con difficoltà di 7a (come dice il Furlani) ma noi siamo andati via veloci in A0 per il vento freddo. A0 con tanti ch e spit, sosta comoda su 3 spit da attrezzare. Almeno 16 protezioni, 40 m.

11.Fantastica placca grigia a goccie. 6c/A0; VI+/A0; VI, sosta su cengia molto comoda (eventuale uscita a sx sulla Loss) con 3 ch e cordino. Tanti ch a pressione con anellino (scomodi da moschettare), 40 m.

12.Grande tetto. A0 o A1 per i più piccoli, sosta scomoda su 2 spit+1 ch da attrezzare. Tanti spit e ch pressione con anellino, 25 m.

13.Bel tiro su buone prese. V+; VI+/A0; VI+, sosta scomoda su 1 spit+1 ch da attrezzare. 8 protezioni, 25 m.

14.Bel tiro sempre su roccia sana con un blocco iniziale duro. VI+/A0; VI, sosta su albero da attrezzare. 4 protezioni, 15 m.

Confido nel giudizio di qualcun?altro che ha avuto modo di ripeterla per confrontare le valutazioni da me date.
Cmq consiglio vivamente questa stupenda via, sia per l?expo che per la qualità della roccia e dei passaggi.
Altro piccolo particolare: per quanto riguarda l?avvicinamento, camminando piano si impiega 30 min. e non 1 h, inoltre l?attacco e contraddistinto da 2 ch rossi attaccati con cordone bianco penzolante. Mentre per la discesa...ocio che xe ripida ea prima parte...e l?ora per scendere ci vuole tutta.
Spero di essere stato utile.
Ciao Beppe
Le foto sono nel seguente ordine: dall'alto sul 6° tiro, 3° tiro e 9° tiro
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Messaggioda MarcoS » mer apr 07, 2004 9:04 am

ciò, a te ghe fato propio ben a metare a reassion de sta via semisconossiuta su cui, xe veramente el caso de dirlo, xe anca 'bastansa facile perdarse.

:lol:

:wink:

_________
bella vero?
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Messaggioda meteo » mer apr 07, 2004 19:03 pm

MarcoS ha scritto:ciò, a te ghe fato propio ben a metare a reassion de sta via semisconossiuta su cui, xe veramente el caso de dirlo, xe anca 'bastansa facile perdarse.

:lol:

:wink:

_________
bella vero?


no 'na relasion solo, ma tre
e pensare che chea volta i me gavea dito che basta ndar drio ai ciodi :D
...Ma quanto magnesio che use :wink:

molto bella :!:
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Messaggioda Feo » mer apr 07, 2004 19:11 pm

Ciao Bep,
anche il buon Iacopelli nella sua prima guida a fumetti la recensisce... con alcuni particolari inquietanti (leggi lista dei suoi voli... 8O )

P.S: ma il tuo amico si fa la ceretta? :lol: :lol:
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Messaggioda Bep » mer apr 07, 2004 22:29 pm

No, sono io che mi faccio la ceretta, così quando il mio compagno arriva in sosta mi carezza le gambe con tanto amore...atu capio?
Ciao Beppe
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Messaggioda Feo » gio apr 08, 2004 0:22 am

Bep ha scritto:No, sono io che mi faccio la ceretta, così quando il mio compagno arriva in sosta mi carezza le gambe con tanto amore...atu capio?
Ciao Beppe


non te la sarai mica presa? Complimenti per la via :lol: :lol:
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Messaggioda Bep » gio apr 08, 2004 8:07 am

Ma stai scherzando, nemmeno per idea. Ciao
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Messaggioda Max The Carret » gio apr 08, 2004 9:54 am

Feo ha scritto:P.S: ma il tuo amico si fa la ceretta? :lol: :lol:



hahahahaha... LOL :mrgreen: , ti hanno scambiato con il tuo secondo, evidentemente ti immaginavano con un look più alpinoide e meno tecno sportivo :mrgreen:
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Messaggioda Feo » gio apr 08, 2004 10:04 am

Max The Carret ha scritto:
Feo ha scritto:P.S: ma il tuo amico si fa la ceretta? :lol: :lol:



hahahahaha... LOL :mrgreen: , ti hanno scambiato con il tuo secondo, evidentemente ti immaginavano con un look più alpinoide e meno tecno sportivo :mrgreen:


In effetti ho preso una cantonata :lol: :lol:
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Messaggioda wp » sab apr 10, 2004 15:02 pm

Ritornando all'argomento del 3D, non ho letto la tua rel. tiro per tiro (troppo noioso) ma posso dire che quando ripetei la via in oggetto, la guida di Filippi non c'era ancora e la rel. di Furlani mi sembrava appropriata. Un particolare importante per chi volesse ripeterla è che è molto continua (e faticosa) e in alto il tiro strapiombante della placca rossa prima del tetto è attrezzata con particolari tasselli con anellino che non si possono moschettonare al volo...
Complimenti per la salita.
Sullo stesso genere consiglio anche "Senza chiedere permesso" sulla stessa parete con partenza dal basso, al contrario di quanto dice Filippi, perchè a parte i primi 3 tiri friabili presenta delle lunghezze molto interessanti primma di incrociare la Loss
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Messaggioda Davide62 » mar apr 13, 2004 7:29 am

Ma che Bravo Bep!
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Messaggioda Ivo Rabanser » mar apr 13, 2004 10:04 am

Bep ha scritto: "Luce del primo mattino"; questa via infatti mi aveva
incuriosito, prima perchè avevo guardato la relazione
sulla guida di Diego Filippi della Val del Sarca, la quale veniva
relazionata con diversi passi di A0, A2 e A3 sul grande tetto.
Successivamente, confrotando quest'ultima con la guida di M. Furlani
delle Pistard Volants, notavo che si poteva salire quasi interamente in
libera;
...............
9.Placca stupenda. VI+/A0, sosta scomoda su 2 spit da attrezzare.
12 protezioni, 30 m.
10.Pance rosse. Probabilmente si riesce a fare in libera con difficoltà
di 7a (come dice il Furlani) ma noi siamo andati via veloci in A0 per il
vento freddo. A0 con tanti ch e spit, sosta comoda su 3 spit da
attrezzare
. Almeno 16 protezioni, 40 m.
11.Fantastica placca grigia a goccie. 6c/A0; VI+/A0; VI, sosta su cengia
molto comoda (eventuale uscita a sx sulla Loss) con 3 ch e cordino.
Tanti ch a pressione con anellino (scomodi da moschettare), 40 m.
12.Grande tetto. A0 o A1 per i più piccoli, sosta scomoda su 2 spit+1 ch
da attrezzare. Tanti spit e ch pressione con
anellino, 25 m.
..................
Confido nel giudizio di qualcun'altro che ha avuto modo di ripeterla per
confrontare le valutazioni da me date.
Cmq consiglio vivamente questa stupenda via, sia per l'expo che per la
qualità della roccia e dei passaggi.
Altro piccolo particolare: per quanto riguarda l'avvicinamento,
camminando piano si impiega 30 min. e non 1 h, inoltre
l'attacco e contraddistinto da 2 ch rossi attaccati con cordone bianco
penzolante. Mentre per la discesa...ocio che xe ripida ea prima
parte...e l'ora per scendere ci vuole tutta.
Spero di essere stato utile.


Ciao Bep,
questa non l' ho capita: ti aspettavi forse che oltre ai due spit di sosta ci
fosse anche la fettuccia, il moschettone a ghiera e un cioccolatino?

Dai, scherzo naturalmente...
Concordo che si tratta di una via di primo ordine e sarebbe stato bello
se oltre a dilungarsi sugli aspetti tecnici e di valutazione avessi
speso anche qualche parolina di elogio per i primi salitori, che la via
l'hanno attrezzata ed hanno avuto la (dispendiosa) bontà di lasciare su
tutti i chiodi e spit, in modo che i ripetitori la possano godere
diluita dal suo reale impegno.
Riguardo ai chiodi a pressione con l'anellino, così scomodi da
moschettonare ed ancora più scomodi da piantare, c'è da dire che si
tratta di chiodini aleatori, lunghi 2 cm, quindi è buona abitudine non
tirarli in A0 (dove inevitabilmente il chiodo viene sollecitato in
estrazione) ma caricarli in verticale con una staffa. Fosse altro per
non rischiare di trovarsi con il chiodo in mano e magari altri due o tre
appesi alla corda. E allora il passaggio, come d'incanto, da A0 torna ad
essere A2... o magari anche A3, a secondo di come uno se la cava a
usare il martello (oppure 7a... vento permettendo).

Ivo
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Messaggioda stefano michelazzi » mar apr 13, 2004 21:04 pm

ho ripetuto questa stupenda via qualche anno fa seguendo la relazione di Furlani che all'epoca era l'unica:
a mio avviso le difficoltà date da Furlani sono esatte e la chiodatura molto buona oltrechè abbastanza abbondante.
Il tiro che ricordo più bello ed entusiasmante è la grande placca prima del tetto.
Sicuramente non è una via aperta in ottica sportiva, anzi, ed è così che va interpretata e salita.
ciao stefano
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Messaggioda Bep » mer apr 14, 2004 0:18 am

Ivo Rabanser ha scritto:
Bep ha scritto: "Luce del primo mattino"; questa via infatti mi aveva
incuriosito, prima perchè avevo guardato la relazione
sulla guida di Diego Filippi della Val del Sarca, la quale veniva
relazionata con diversi passi di A0, A2 e A3 sul grande tetto.
Successivamente, confrotando quest'ultima con la guida di M. Furlani
delle Pistard Volants, notavo che si poteva salire quasi interamente in
libera;
...............
9.Placca stupenda. VI+/A0, sosta scomoda su 2 spit da attrezzare.
12 protezioni, 30 m.
10.Pance rosse. Probabilmente si riesce a fare in libera con difficoltà
di 7a (come dice il Furlani) ma noi siamo andati via veloci in A0 per il
vento freddo. A0 con tanti ch e spit, sosta comoda su 3 spit da
attrezzare
. Almeno 16 protezioni, 40 m.
11.Fantastica placca grigia a goccie. 6c/A0; VI+/A0; VI, sosta su cengia
molto comoda (eventuale uscita a sx sulla Loss) con 3 ch e cordino.
Tanti ch a pressione con anellino (scomodi da moschettare), 40 m.
12.Grande tetto. A0 o A1 per i più piccoli, sosta scomoda su 2 spit+1 ch
da attrezzare. Tanti spit e ch pressione con
anellino, 25 m.
..................
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Cmq consiglio vivamente questa stupenda via, sia per l'expo che per la
qualità della roccia e dei passaggi.
Altro piccolo particolare: per quanto riguarda l'avvicinamento,
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l'attacco e contraddistinto da 2 ch rossi attaccati con cordone bianco
penzolante. Mentre per la discesa...ocio che xe ripida ea prima
parte...e l'ora per scendere ci vuole tutta.
Spero di essere stato utile.


Ciao Bep,
questa non l' ho capita: ti aspettavi forse che oltre ai due spit di sosta ci
fosse anche la fettuccia, il moschettone a ghiera e un cioccolatino?

Dai, scherzo naturalmente...
Concordo che si tratta di una via di primo ordine e sarebbe stato bello
se oltre a dilungarsi sugli aspetti tecnici e di valutazione avessi
speso anche qualche parolina di elogio per i primi salitori, che la via
l'hanno attrezzata ed hanno avuto la (dispendiosa) bontà di lasciare su
tutti i chiodi e spit, in modo che i ripetitori la possano godere
diluita dal suo reale impegno.
Riguardo ai chiodi a pressione con l'anellino, così scomodi da
moschettonare ed ancora più scomodi da piantare, c'è da dire che si
tratta di chiodini aleatori, lunghi 2 cm, quindi è buona abitudine non
tirarli in A0 (dove inevitabilmente il chiodo viene sollecitato in
estrazione) ma caricarli in verticale con una staffa. Fosse altro per
non rischiare di trovarsi con il chiodo in mano e magari altri due o tre
appesi alla corda. E allora il passaggio, come d'incanto, da A0 torna ad
essere A2... o magari anche A3, a secondo di come uno se la cava a
usare il martello (oppure 7a... vento permettendo).

Ivo

Nooo...non mi aspettavo tutte queste comodità, ma una bionda sud tirolese che mi preparasse una birra radler, si!! E invece ho dovuto servirmi da solo...
Scherzi a parte, effettivamente è vero, mio malgrado, mi sono dimenticato di elogiare lo sforzo e l'impegno con cui gli apritori si sono cimentati nella crezione di questo meraviglioso itinerario, anche se mentre arrampicavo, mi continuavo a ripetere che ci vogliono le "palle"per aprire una via del genere.
Dunque da parte mia e sicuramente dal mio compagno va un forte "BRAVI, BRAVI e ancora BRAVI.
Per quanto riguarda i chiodi a pressione, giustamente come dici tu, scomodi da moschettare, non avevo proprio idea che fossero lunghi 2 cm, (non si finisce mai di imparare!) e infatti non li avevo mai trovati in parete.
Sono convinto anch'io dunque, che essendo così corti, conviene attaccare la staffa per non sollecitare l'eventuale estrazione (mi è andata bene); ma è vero anche che mi sono permesso di relazionare forse in "ottica sportiva", come dice Stefano Michelazzi una via che sono io il primo a dire che di sportivo non c'è nulla e sicuramente è proprio questo quello che mi stimola a ripetere vie del genere.
Dunque la mia relazione era finalizzata a questo punto solo a far capire che molti passaggi di A0 o adirittura A3, possono essere percorribili in arrampicata libera con difficoltà, a volte non elevatissime.
Faccio un esempio: mi è capitato di ripetere delle vie in Val del Sarca con alcuni tiri dove le difficoltà venivano espresse in A0, A1 o anche A2, ma in questi casi non con chiodi a pressione e anellino, bensì spit da 12, pertanto sicuri e comodi da moschettare, inoltre assicuro che qui le staffe non servivano.



Ciao Ivo
Beppe
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Messaggioda meteo » mer apr 14, 2004 9:40 am

Premessa la bravura e la generosità degli apritori, mi sembra che sta via sia più sportiva che altro.
In definitiva i chiodi a pressione sono intervallati da altri ben più consistenti che limitano eventuali voli e la chiodatura è abbondante ( tutti passano in A0, o con qualche riposo, se non in libera).
é vero che se schiodata il grado cambia, ma l'A3 che si trova in altre pareti è ben altra cosa rispetto a questo, con potenziali voli molto più lunghi e passaggi molto più aleatori.
forse poi di dovrebbe gradare AE.
ripetetela se ne avete l'occasione, ne vale proprio la pena
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Messaggioda Bep » mer apr 14, 2004 23:01 pm

meteo ha scritto:Premessa la bravura e la generosità degli apritori, mi sembra che sta via sia più sportiva che altro.
In definitiva i chiodi a pressione sono intervallati da altri ben più consistenti che limitano eventuali voli e la chiodatura è abbondante ( tutti passano in A0, o con qualche riposo, se non in libera).
é vero che se schiodata il grado cambia, ma l'A3 che si trova in altre pareti è ben altra cosa rispetto a questo, con potenziali voli molto più lunghi e passaggi molto più aleatori.
forse poi di dovrebbe gradare AE.
ripetetela se ne avete l'occasione, ne vale proprio la pena

Sicuramente hai ragione tu per quanto riguarda la parte alta (come distanza di protezione), ma nei primi 5 tiri di sportivo non c'è proprio nulla. E comunque questa via nel complesso non può assolutamente rientrare nelle sportive (secondo me).


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Messaggioda meteo » gio apr 15, 2004 8:55 am

Bep ha scritto:
meteo ha scritto:Premessa la bravura e la generosità degli apritori, mi sembra che sta via sia più sportiva che altro.
In definitiva i chiodi a pressione sono intervallati da altri ben più consistenti che limitano eventuali voli e la chiodatura è abbondante ( tutti passano in A0, o con qualche riposo, se non in libera).
é vero che se schiodata il grado cambia, ma l'A3 che si trova in altre pareti è ben altra cosa rispetto a questo, con potenziali voli molto più lunghi e passaggi molto più aleatori.
forse poi di dovrebbe gradare AE.
ripetetela se ne avete l'occasione, ne vale proprio la pena

Sicuramente hai ragione tu per quanto riguarda la parte alta (come distanza di protezione), ma nei primi 5 tiri di sportivo non c'è proprio nulla. E comunque questa via nel complesso non può assolutamente rientrare nelle sportive (secondo me).


Beppe


Effettivamente la parola "sportiva" ha valenza in parte soggettiva.
Io chiamo così una via con caratteristiche di sicurezza elevate, non una via che ha un chiodo ogni 2 m.
Questa ha sempre soste ottime, nei primi tiri una chiodatura sicura anche se fatta con chiodi normali, a distanze inferiori ai 4-5 m., intervallati da spit, dove i chiodi non danno garanzie sufficienti.
Non ricordo di aver avuto, anche solo il pensiero, di dover integrare la chiodatura.
Sicuramente altre vie "sportive", della valle, hanno chiodature più ravvicinate e sempre a spit, (anche dove si potevano evitare) qui in qualche occasione ci si deve allontanare un pò di più dal chiodo.

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