Sono sempre stato attratto dalle pareti dei Monti del Sole, con i suoi Viàz, con i suoi sentieri quasi impossibili, ma soprattutto dalle sue pareti così lontane e così vicine a vista d?occhio.
La catena dei Feruch, per esempio, questa estesa bastionata rocciosa ben visibile dalla località ?La Muda? mi aveva sempre attratto per questa sua Cima Nord e con la voglia di salirla attraverso una via alpinistica, ecco che decido, complice il tempo stabile e asciutto, di ripetere la Miotto-Bee, aperta il 21 maggio del 1978?
Poche le informazioni, ma queste son bastate a mettermi la ?pulce? al naso per andarla a ripetere.
Purtroppo per la sua logistica, ossia avvicinamento abbastanza lungo e severo lungo la Val Pegolera, la discesa dalla cima, sebbene quasi tutte doppie, è lunga e per niente banale, decidiamo con Angelo di bivaccare alla base per salirla il giorno successivo.
La linea segue una successione di camini/diedri nella parte iniziale, un traverso di 50 m (non banale) nella parte centrale e delle compatte placche nere nella parte alta. La roccia è sempre molto buona/ottima, la chiodatura? Bè, noi abbiamo trovato 8 chiodi del Signor Miotto, di cui diversi ad anellino saldato?che risalenti al 1978?lasciano a pensare alla loro tenuta... Ci si protegge molto bene con nut e friend, mentre per quanto riguarda le soste, si effettuano ?volanti? su clessidre e mughi, mentre qualcuna è da chiodare.
La discesa relazionata dalla guida di Veniero Dal Mas, riportante informazioni risalenti al 1991, è alquanto succinta e non precisa (oserei dire sbagliata?).
Invece delle 4 doppie recensite, bisogna effettuarne 6, (l?ultima attrezzata da noi con 2 ch che deposita direttamente a terra) tutte attrezzate con moschettoni (due lasciati da noi), oltre che arrampicare in discesa su terreno friabile (III), fare attenzione.
Tempistiche: avvicinamento 4 h per la Val Pegolera, salita 7/7.30 h, discesa dalla cima fino alla base 2 h, in più aggiungere altre 2.30 h fino all?auto?insomma, una giornatina ?no stop? che ti porta ad assaporare aria di vero alpinismo, ma soprattutto a ripercorrere una delle tante e belle linee che il Signor Miotto e Bee ci hanno regalato.
Ps. Contrariamente a quanto si possa pensare, non ci siamo presi (ma nemmeno visto?) neanche una zecca?a tutt?oggi non ci crediamo ancora?
Ciao
Beppe
In tenuta antizecche
Benvenuti nel mondo della zecca
Al bivio per Forcella Coraie
Vecchio materassino di cacciatori
La Muda ormai lontana
Ci si prepara per la nanna
Il tracciato
Primi camini
Bel traverso prima del diedro L5
Risalendo il diedro del L5
Diedro L6
Lungo e delicato traverso L8
Placca nera e compatta L11
Verso il Burel