Tenenza di piedi - come e perché

Tenenza di piedi - come e perché

Messaggioda Franz the Stampede » ven giu 29, 2012 12:59 pm

OK, questo potrebbe essere il mio topic più asinino di sempre, però mi butto lo stesso.

Avendo cominciato ad arrampicare fuori costantemente da pochi mesi, sto ancora imparando ad usare i miei piedi inebetiti dalla plastica.

Mi chiedevo quali possono essere i fattori che influenzano il riuscire ad appoggiarsi su appoggi minuscoli (non spalmo/aderenza)

Ad occhio e croce, che importanza dareste a questi fattori:

1 - tecnica: la maniera in cui ci si mette il piede sull'appoggio e come si posiziona il resto del corpo

2 - forza: esiste avere le dita dei piedi "forti"? Ho letto che Ben Heason (noto arrampicatore trad britannico, quindi non esattamente un tirazanche) faceva esercizi particolari per le dita dei piedi

3 - scarpetta: avere il giusto strettume, avere scarpette da "edging" piuttosto che non da spalmo etc, livello di usura della gomma etc

Grazie :)
"Das Gehirn ist der wichtigste Muskel beim Klettern"
W. Güllich

"Die Truthühner ist der wichtigste Vogel im Forum"
FtS
Franz the Stampede
 
Messaggi: 1662
Iscritto il: ven giu 18, 2010 21:39 pm
Località: Oslo/Milano/cheneso

Messaggioda Roberto » ven giu 29, 2012 14:18 pm

I piedi tengono quando il corpo è bilanciato nel modo giusto, la regola base è quella che se tiri con la mano destra, devi poggiare con il peide sinistro.
Da questa relgotetta detta e ridetta, viene appresso tutta la tenenza dei piedi. La rogola ha ovviemente mille varianti, alternative, tutte difficili da insegnare, visto che è il nostro corpo che deve assimilare certi automatismi dell' arrampicata.
Metti un piede li e senti che non tiene, sposti il ginocchio e capisci che quell' appoggio, prima inutile, diventa sufficente a sorregerti.
C' è chi ce lo ha nel DNA e chi deve imparare a forza di sbagliare.
Poi, suole, scarpette, tutto quello che vuoi, ma è il corpo ha dare la tenenza dei piedi.
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda funkazzista » ven giu 29, 2012 15:09 pm

Impossibbile non quotare Roberto.

Aggiungo i miei 2 cent: voto i punti 1 e 2 in ordine di importanza.

1: a volte basta angolare diversamente il piede di pochi gradi (più di punta, piuttosto che più sul lato esterno o interno), oppure alzare o abbassare leggermente il tallone, per far si che l'appoggio tenga o no. Come diceva Robbè c'è chi ce l'ha nel sangue, mentre i comuni mortali imparano a forza di provare e con l'esperienza.

2: su certi terreni (piccole tacche, buchi dove entra solo la punta della scarpetta, ...) indubbiamente un piede forte aiuta, ma se manca il punto 1...

La scarpetta conta, ma sicuramente meno degli altri componenti IMHO.
funkazzista
 
Messaggi: 8847
Images: 10
Iscritto il: mar giu 28, 2011 16:03 pm

Messaggioda funkazzista » ven giu 29, 2012 15:43 pm

Certo che se vai su una placca da spalmo con le scarpette più rigide che hai, o su un muro verticale a microtacche con le ciabatte che usi sulle classiche di IV... :roll:
funkazzista
 
Messaggi: 8847
Images: 10
Iscritto il: mar giu 28, 2011 16:03 pm

Messaggioda Franz the Stampede » ven giu 29, 2012 16:10 pm

Grassie a tutti.

Al momento ho le Python di La Sportiva, qui ad Oslo c'è molto granito in placca, mi sembrava la scarpa giusta. Qualcuno mi ha detto che avere ballerine quando si è principianti è un po' un'arma a doppio taglio perché si ha ancora le dita "deboli" e le ballerine (come le Python, alla fin fine) danno poco sostegno.

Ma allo stesso modo, questa mancanza di sostegno obbliga le dita a rafforzarsi più rapidamente.
"Das Gehirn ist der wichtigste Muskel beim Klettern"
W. Güllich

"Die Truthühner ist der wichtigste Vogel im Forum"
FtS
Franz the Stampede
 
Messaggi: 1662
Iscritto il: ven giu 18, 2010 21:39 pm
Località: Oslo/Milano/cheneso

Messaggioda giubi_pd » ven giu 29, 2012 16:18 pm

Oppure diventi come lui..

Immagine

Che aveva forte tenenza di alluce..
Avatar utente
giubi_pd
 
Messaggi: 1834
Iscritto il: mar gen 17, 2012 13:16 pm
Località: Alla Pendice della trachite

Re: Tenenza di piedi - come e perché

Messaggioda alemaiale » ven giu 29, 2012 17:55 pm

Franz the Stampede ha scritto:OK, questo potrebbe essere il mio topic più asinino di sempre, però mi butto lo stesso.

Avendo cominciato ad arrampicare fuori costantemente da pochi mesi, sto ancora imparando ad usare i miei piedi inebetiti dalla plastica.

Mi chiedevo quali possono essere i fattori che influenzano il riuscire ad appoggiarsi su appoggi minuscoli (non spalmo/aderenza)

Ad occhio e croce, che importanza dareste a questi fattori:

1 - tecnica: la maniera in cui ci si mette il piede sull'appoggio e come si posiziona il resto del corpo

2 - forza: esiste avere le dita dei piedi "forti"? Ho letto che Ben Heason (noto arrampicatore trad britannico, quindi non esattamente un tirazanche) faceva esercizi particolari per le dita dei piedi

3 - scarpetta: avere il giusto strettume, avere scarpette da "edging" piuttosto che non da spalmo etc, livello di usura della gomma etc

Grazie :)


Credo che l'unico punto a cui prestare attenzione, e molta...., e il punto 1. Il resto sono pippe.....
WORK LESS CLIMB MORE
Avatar utente
alemaiale
 
Messaggi: 1883
Images: 11
Iscritto il: ven ago 22, 2008 16:55 pm
Località: Ivrea

Messaggioda alemaiale » ven giu 29, 2012 18:00 pm

Franz the Stampede ha scritto:Grassie a tutti.

Al momento ho le Python di La Sportiva, qui ad Oslo c'è molto granito in placca, mi sembrava la scarpa giusta. Qualcuno mi ha detto che avere ballerine quando si è principianti è un po' un'arma a doppio taglio perché si ha ancora le dita "deboli" e le ballerine (come le Python, alla fin fine) danno poco sostegno.

Ma allo stesso modo, questa mancanza di sostegno obbliga le dita a rafforzarsi più rapidamente.


Si però le python sono scarpe assimetriche, quindi più che il movimento su placca si apprezzano su terreni verticali a tacche o in strapiombo. Su placca la scarpa assimetrica, sopratutto all'inizio, non permette di usare la pianta del piede che è quella fondamentale per scalare su questo terreno.
WORK LESS CLIMB MORE
Avatar utente
alemaiale
 
Messaggi: 1883
Images: 11
Iscritto il: ven ago 22, 2008 16:55 pm
Località: Ivrea

Messaggioda EvaK » ven giu 29, 2012 22:28 pm

Quoto anche io il punto 1 di Roberto
non ho mai sentito che la gente alleni la forza nelle dita dei piedi 8O
scarpe precise servono, ma se non le sai usare non te ne fai niente.

Una delle cose che mi piacciono di più dell'"arte di arrampicare" è vedere come spostamenti anche minimi di peso o di angolatura rendono un appoggio da inutillizzabile a essenziale, una posizione da intenibile a comoda.... spesso più che chiudere un tiro mi da soddisfazione il trovare la posizione comoda, vedere prese e appoggi diventare buoni anche se non lo sembrerebbero...
"Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne" (Immanuel Kant)

http://evak.altervista.org
Avatar utente
EvaK
 
Messaggi: 3330
Images: 10
Iscritto il: mar mag 20, 2008 17:08 pm
Località: Brescia

Messaggioda Piero26 » ven giu 29, 2012 22:40 pm

EvaK ha scritto:Quoto anche io il punto 1 di Roberto
non ho mai sentito che la gente alleni la forza nelle dita dei piedi 8O
scarpe precise servono, ma se non le sai usare non te ne fai niente.

Una delle cose che mi piacciono di più dell'"arte di arrampicare" è vedere come spostamenti anche minimi di peso o di angolatura rendono un appoggio da inutillizzabile a essenziale, una posizione da intenibile a comoda.... spesso più che chiudere un tiro mi da soddisfazione il trovare la posizione comoda, vedere prese e appoggi diventare buoni anche se non lo sembrerebbero...


sì ok, però chiudilo sto tiro che son quà che aspetto :roll: :lol: :wink:
Avatar utente
Piero26
 
Messaggi: 1133
Images: 39
Iscritto il: gio ago 06, 2009 22:43 pm
Località: a Nord del Lago di Garda

Messaggioda EvaK » ven giu 29, 2012 22:43 pm

Piero26 ha scritto:
EvaK ha scritto:Quoto anche io il punto 1 di Roberto
non ho mai sentito che la gente alleni la forza nelle dita dei piedi 8O
scarpe precise servono, ma se non le sai usare non te ne fai niente.

Una delle cose che mi piacciono di più dell'"arte di arrampicare" è vedere come spostamenti anche minimi di peso o di angolatura rendono un appoggio da inutillizzabile a essenziale, una posizione da intenibile a comoda.... spesso più che chiudere un tiro mi da soddisfazione il trovare la posizione comoda, vedere prese e appoggi diventare buoni anche se non lo sembrerebbero...


sì ok, però chiudilo sto tiro che son quà che aspetto :roll: :lol: :wink:


problema di testa.... se non chiudo un tiro difficile che lo riprovi, preferisco sempre "spostare il problema" e farne un altro.
recentemente mi è capitato di riprovarne uno perchè avevo cannato un rinviaggio. Fatto quel passo bene, ho sbagliato la sequenza dopo. E allora fanculo eh :evil: per me può anche restare lì, io mica mi offendo :oops:
"Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne" (Immanuel Kant)

http://evak.altervista.org
Avatar utente
EvaK
 
Messaggi: 3330
Images: 10
Iscritto il: mar mag 20, 2008 17:08 pm
Località: Brescia

Messaggioda Ciorte » mer lug 11, 2012 23:29 pm

Piede sta dove mano tiene.......

Scherzi a parte sono d'accordo con tutto quello che è stato detto, aggiungo che su un appoggio davvero molto piccolo alle volte entra in gioco l'effettivo numero di kg che può sorreggere, e una persona pesante e con forza di dita non eccezionale potrebbe nonostante un ottima tecnica superare questo limite, ma credo si tratti di una minuscola casistica.

Se posso permettermi credo che le python non siano affatto scarpe da placca ma siano davvero molto molto troppo morbide per quel terreno salvo spalmi di sensibilità..... senza cambiare marca l'esempio più vicino potrebbe essere una miura sv, che da un sostegno decisamente più adatto ai microappoggi. poi in allenamento.... sono un fun del morbido
Avatar utente
Ciorte
 
Messaggi: 612
Images: 1
Iscritto il: ven apr 03, 2009 19:12 pm
Località: Misurina

Messaggioda mikesangui » gio lug 26, 2012 17:41 pm

Beh... dopo diverse vie di placca a me succede di avere il piede stanco, a volte insensibile, a volte proprio stanco cioè che il polpaccio tiene meno...
secondo me lì la tenenza del piede conta.. ma la fai solo scalando.. affinando tecnica per ottimizzare e stancare meno!
mikesangui
 
Messaggi: 450
Iscritto il: mer feb 22, 2006 18:02 pm

Messaggioda flaviop » gio lug 26, 2012 22:58 pm

E.........il piede sta quando la mano tiene....
SEM AL MUND EN DU E V'UN ME STA SUI BALL!
flaviop
 
Messaggi: 973
Images: 11
Iscritto il: mer set 10, 2003 22:20 pm
Località: bovisio m (mi)

Messaggioda icon » lun ago 27, 2012 21:21 pm

Ciorte ha scritto:Piede sta dove mano tiene.......

Scherzi a parte sono d'accordo con tutto quello che è stato detto, aggiungo che su un appoggio davvero molto piccolo alle volte entra in gioco l'effettivo numero di kg che può sorreggere, e una persona pesante e con forza di dita non eccezionale potrebbe nonostante un ottima tecnica superare questo limite, ma credo si tratti di una minuscola casistica.


Concordo sul fatto dei kg ma te ne accorgi sui gradi vicino al tuo limite; inoltre aggiungerei la questione "fiducia" nella scarpetta, che secondo me vale soprattutto per lo spalmo ma anche per la tacchetta.
Quando guardi dove mettere il piede (la famosa microtacca) prova a non chiederti troppo se tiene o non tiene e vai su a mente libera... se cadi il problema è un altro! :lol:
Se ti senti affaticato forse è perchè tieni il tallone troppo alto... prova a mantenerlo basso e vai in punta solo quando devi allungare al massimo.
"Soli davanti alla pietra cieca e sorda, senz'altri aiuti che le proprie mani e la propria testa." [Into the Wild]
Avatar utente
icon
 
Messaggi: 68
Iscritto il: sab mar 17, 2012 20:20 pm
Località: Pontebba (UD)

Messaggioda Franz the Stampede » lun ago 27, 2012 23:18 pm

L'altro giorno sono andato in palestra con le python (che solitamente uso solo fuori) invece delle tarantula. Mi son buttato sul muro appigliato, quello fatto in similroccia, che ha anche vie senza appigli colorati.

Beh, con le python un altro mondo. Tenenza e sensibilità da paura. Ha ragionissima Dave MacLeod quando dice che un scarpa quanto meno buona (magari non stresttissima di numero ma per lo meno con gomma di buona qualità e design da perfomance) è necessaria per imparare a usare i piedi bene e che, al contrario, usare scarpe di bassa lega perché "tanto siamo indoors" fa male.

Onestamente sono convinto che se passassi questo inverno in palestra con le python a scalare sul muro non liscio, al mio livello, magari cercando apposta appoggi brutti, guadagnerei parecchio...
Tra l'altro, tendo a dimenticarmi le vie molto in fretta, dopo 2 settimane qualunque cosa ritorna ad essere a vista per me...
"Das Gehirn ist der wichtigste Muskel beim Klettern"
W. Güllich

"Die Truthühner ist der wichtigste Vogel im Forum"
FtS
Franz the Stampede
 
Messaggi: 1662
Iscritto il: ven giu 18, 2010 21:39 pm
Località: Oslo/Milano/cheneso

Messaggioda LucaSaetta » mer ago 29, 2012 12:45 pm

Ciao,
per me le regole fondamentali per un buon utilizzo dei piedi sono:

- usare la punta il più possibile perchè a parità di forza con una superficie minore la pressione aumenta e la mescola si adatta meglio;

- fidarsi dei piedi e quindi caricare il peso sui piedi. Se non ti fidi dei piedi non li carichi e quelli non tengono e cadi. Bisogna sforzarsi di caricarli anche se sembra che non tengano per imparare a fidarsi e quindi ad usarli come si deve. Male che vada si cade...

Ciao
Luca
Avatar utente
LucaSaetta
 
Messaggi: 282
Images: 4
Iscritto il: mer ago 22, 2012 14:53 pm
Località: Torino

Messaggioda CMauri » mer ago 29, 2012 12:56 pm

Le mie invece:

LucaSaetta ha scritto:- usare la punta il più possibile perchè a parità di forza con una superficie minore la pressione aumenta e la mescola si adatta meglio;


Usa la punta meno possibile altrimenti dopo poche uscite l'hai bella e consumata, sfrutta anche gli altri angoli tentando lo spalmo il più possibile dietro le punte.

LucaSaetta ha scritto:- fidarsi dei piedi e quindi caricare il peso sui piedi. Se non ti fidi dei piedi non li carichi e quelli non tengono e cadi. Bisogna sforzarsi di caricarli anche se sembra che non tengano per imparare a fidarsi e quindi ad usarli come si deve. Male che vada si cade...


Concordo, risparmiare al massimo le dita e usarle solo quando capisci che stai per venir via.

C.-
Avatar utente
CMauri
 
Messaggi: 731
Images: 6
Iscritto il: mer apr 02, 2008 14:25 pm
Località: Tra Monza e Lecco

Messaggioda funkazzista » mer ago 29, 2012 14:26 pm

CMauri ha scritto:... risparmiare al massimo le dita e usarle solo quando capisci che stai per venir via.

8O
A me succede ad ogni passo, è grave?!?


:smt003
funkazzista
 
Messaggi: 8847
Images: 10
Iscritto il: mar giu 28, 2011 16:03 pm

Messaggioda coniglio » mer ago 29, 2012 15:25 pm

Franz the Stampede ha scritto: Ha ragionissima Dave MacLeod quando dice che un scarpa quanto meno buona (magari non stresttissima di numero ma per lo meno con gomma di buona qualità e design da perfomance) è necessaria per imparare a usare i piedi bene e che, al contrario, usare scarpe di bassa lega perché "tanto siamo indoors" fa male.

Onestamente sono convinto che se passassi questo inverno in palestra con le python a scalare sul muro non liscio, al mio livello, magari cercando apposta appoggi brutti, guadagnerei parecchio...


esatto!!!
fai così. usa le pyton indoor e in strapiombo e comprati le miura VS.
sotto il tuo limite scala con una mano sola e cerca sempre l'appoggio brutto :-)

ps. si dice retroflash!!!che razza di falesistaplasticaro sei!!! :D :D :D :D :D :D

a muerte.
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Prossimo

Torna a Allenamento - Alimentazione - Medicina

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.