Adattamento al freddo

Adattamento al freddo

Messaggioda antaniAA » dom nov 29, 2009 13:23 pm

ciao io ho problemi ad adattarmi alle basse temperature nn c'è qualche modo x adattarsi di + all freddo??
antaniAA
 
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Re: Adattamento al freddo

Messaggioda crodaiolo » dom nov 29, 2009 13:32 pm

antaniAA ha scritto:ciao io ho problemi ad adattarmi alle basse temperature nn c'è qualche modo x adattarsi di + all freddo??

un inverno di qualche anno fa un amico fuori di... ehm, casa + esattamente sul balcone
aveva appeso un'amaca per abituarsi ai gelidi bivacchi ... 8O

ma aveva 20anniogiùdilì ... :roll:
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Messaggioda Roberto » dom nov 29, 2009 13:45 pm

Non credo che si riesca ad abituarsi più di tanto, è una questione di temperatura corporea, circolazione sanguigna. Resistere al freddo per temprarsi aiuta solo ad avere più capacità di sopportazione, non a sentire meno freddo. Oggi, con le nuove tecnologie dei tessuti, si può ovviare alla freddolosità attrezzandosi bene, facendoi previdenti e portandosi tuto quello che occorre per sopportatare meglio, oltre che alimentandosi nel modo adatto prima della giornata da passare al freddo.
Mia moglie va in montagna da quasi trent' anni, ha fatto gite scialpinistiche in condizioni di freddo ed in quota ed è sempre stata freddolosa. Eppure va e resiste molto bene, per poi mettere tre coperte e bardarsi come un' eskimese che dorme in un igloo, mentre è nel letto, in casa, con il riscaldamento acceso :roll:
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Re: Adattamento al freddo

Messaggioda marco* » dom nov 29, 2009 14:35 pm

crodaiolo ha scritto:
antaniAA ha scritto:ciao io ho problemi ad adattarmi alle basse temperature nn c'è qualche modo x adattarsi di + all freddo??

un inverno di qualche anno fa un amico fuori di... ehm, casa + esattamente sul balcone
aveva appeso un'amaca per abituarsi ai gelidi bivacchi ... 8O

ma aveva 20anniogiùdilì ... :roll:


fantastico 8O 8O però con l'amaca è troppo comodo...i veri gelidi bivacchi si fanno in terra,possibilmente senza materassino o telo termico e non sdraiati ma rannicchiati,dillo al tuo amico !!
A parte l 'OT anche per me non si aumenta l'adattamento al freddo,proprio perchè generalmente la sensibilità più o meno elevata alle basse temperatura è legata a un discorso di circolazione;al limite puoi migliorare il tuo grado di sopportazione "temprandoti" un pò, ma al di là di questo ti conviene forse di + sceglierti capi adeguati all'attività che devi fare e spopratutto mantenere un comportamento adeguato ai tuoi problemi es. non togliere inutilmente i guanti (o se proprio li devi togliere mantienili in un posto caldo),se devi stare fermo lungo tempo al freddo (es. soste su vie ) cerca di mantenere sempre attiva la circolazione con massaggi e/o rotazioni veloci delle braccia.
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Messaggioda brando » dom nov 29, 2009 15:32 pm

il sottoscritto ha problemi di circolazione, ossia ha le estremità poco irrorate... ho parzialmente risolto scegliendo molto bene guanti e calzature (ma quanti soldi... :cry: ), evitando di vestirmi leggero e non togliendo mai i sottoguanti (che è un bel dire "tieni guanti al caldo", ho provato, se metto i guanti caldi sulla mano fredda si raffreddano i guanti, non il contrario)
inoltre, come ti hanno detto, continua a muoverti (quel che puoi) anche se sei fermo im un posto... e portati una giacca imbottita da mettere addosso quando stai fermo e che toglierai quando riparti
altro particolare, se hai problemi di circolazione alle mani puoi fare "esercizi" per migliorare l'elasticità vascolare, immergendo le mani in acqua calda e fredda in modo alternato (lo puoi fare anche sotto il rubinetto)
quest'anno io sto provando pure una "cura" a base d'aglio, dovrebbe fare da vasodilatatore... vedremo se ci saranno risultati apprezzabili



però io ho problemi di circolazione non di adattamento al freddo :roll:
A volte in montagna l'unica soluzione sono la preghiera o la bestemmia... stessa roba suppergiù

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Messaggioda genk » dom nov 29, 2009 20:53 pm

io sono ormai 3 anni che per comodità mi avvicino all'inverno tenendo (come d'altronde per tutto il resto dell'anno) la finestra un po' aperta. dormo aggiungendo meno coperte possibili e vestendomi poco, non però da patire il freddo (voglio pur dormire). durante il giorno non metto giacche o altro sopra il maglione. finora mi son sempre trovato bene, sopporto meglio il freddo e lo sento meno. anche se le punte dei piedi si ghiaccian lostesso, ma come situazione fisica generale trovo dei grossi benefici. io però inizio già a settembre, quando qualcuno nelle giornate più fredde inizia a mettersi le prime giacchettine leggere :wink:
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Messaggioda ettore » dom nov 29, 2009 22:59 pm

nella mia ridottissima esperienza col freddo ho notato che la resistenza alle basse temperature cresce più va avanti la stagione:
se a novembre tendo a coprirmi molto e patisco i geloni, a marzo riesco con lo stesso abbigliamento a stare mezz'ora in sosta nella neve, provando più o meno lo stesso stress...

quindi mi è sembrato che sia una questione di abitudine sia per quanto riguarda il corpo, sia per la mente (che ricopre un grande ruolo nella "sopportazione").

una cazzata che faccio per accellerare l'abituine al freddo (sopratutto a mani e piedi dove lo patisco di più) è l'andare in motorino in università d'inverno senza guanti e con scarpe leggere... :wink:
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Messaggioda marco* » lun nov 30, 2009 11:26 am

brando ha scritto:quest'anno io sto provando pure una "cura" a base d'aglio, dovrebbe fare da vasodilatatore... vedremo se ci saranno risultati apprezzabili


di sicuro i risultati saranno "apprezzabili" per chi ti sta vicino :wink: :wink:
Ciao Marco Amantedellaglio
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Messaggioda pasasò » lun nov 30, 2009 11:39 am

una cazzata che faccio per accellerare l'abituine al freddo (sopratutto a mani e piedi dove lo patisco di più) è l'andare in motorino in università d'inverno senza guanti e con scarpe leggere...


Se vuoi ti porto all'Elefantentreffen così ti prepari un po' 8)

I metodi sono diversi... in passato c'era chi si faceva chiudere nella cella frigorifera del macello comunale, chi dormiva sul pavimento di piastrelle nudo...

C'erA anche chi diceva che per prepararsi bene alle ascensioni invernali bisogna passare un bel po' di tempo difronte al focolare e non faceva nulla di cui sopra...

fate vobis
Ultima modifica di pasasò il lun nov 30, 2009 12:13 pm, modificato 1 volta in totale.
Le previsioni davano brutto tempo, ma noi siamo Guzzisti e per noi l'acqua non è un problema, purché non ci tocchi di berla...by G.C Mandello
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Messaggioda asalalp » lun nov 30, 2009 11:40 am

Non sono un medico però secondo me il fisico si adatta...
ad esempio d'inverno in casa prima usavo le ciabatte superimbottite, ora che uso i sandali anche d'inverno sento meno freddo ai piedi
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Messaggioda Gigi64 » lun nov 30, 2009 16:13 pm

Chi abita dalle mie parti avrà sentito parlare di un tipo che è andato a vivere in Val Grande (quella in provincia di Verbania), un certo Gianfri (o come si scrive...).

Io ho conosciuto questo personaggio anni fa durante un'escursione. Non voglio entrare nel merito della sua scelta, del vederla come positiva, negativa o altro, perchè non sarebbe argomento per questa discussione, ma ritengo sia piuttosto rilevante ai fini della stessa riportare ciò che ha fatto per prepararsi a fare quella vita.

Lui ha pochi abiti, e non usa le scarpe da molto tempo, perciò gira a piedi nudi. La sua scelta non è stata improvvisa ma è maturata nell'arco di alcuni anni. Prima di andare in Val Grande viveva in un paese adiacente a quello dove abito io, perciò ho sentito alcuni che lo conoscono personalmente che mi hanno parlato di come si è preparato per quel cambio radicale.

Mi hanno raccontato che in inverno girava con pochi indumenti, con magari una maglietta addosso e senza altro. Mi hanno anche detto che si è beccato addirittura delle bronchiti, ma (dopo averle ovviamente curate) ha continuato imperterrito nel suo auto-addestramento e piano piano si è abituato a resistere al freddo.

Tenete presente che sono storie che mi sono state riportate, perciò si possono prendere con il beneficio del dubbio, ma è un dato di fatto che riesce a vivere in ambienti freddi con pochi indumenti addosso, e un tempo non era così, perciò un adattamento, e anche molto consistente, c'è stato.

Personalmente cerco anch'io di adattarmi al freddo (beh, non come il personaggio che ho citato! ;) :D ), cercando di non coprirmi molto, anzi, il minimo indispensabile. Questo vale anche e soprattutto quando mi alleno, sia quando corro e faccio il relativo defaticamento (tipicamente stretching) e sia quando faccio allenamenti muscolari a casa.
Per questo di solito vado nel mio garage, che è in un seminterrato, ma non riscaldato, con una differenza magari di un grado rispetto alla temperatura esterna.
Quando sento il corpo che si scalda per l'allenamento mi scopro, rimanendo spesso per lunghi periodi in maglietta anche in questa stagione. Poi quando smetto e faccio il defaticamento mi rimetto addosso qualcosa, ma non più di tanto.

In più io pratico giornalmente yoga, tipicamente al mattino, anche molto presto (ad esempio alle 6). Apro la finestra e lo faccio con addosso solo... le mutande! :D La parte più interessante ai fini dell'adattamento al freddo è alla fine della sessione, quando faccio 15 o 20 minuti di meditazione. In quel caso il metabolismo si abbassa in modo consistente, la respirazione a volte diventa poco più di un filo, ma con il distacco del proprio io dal corpo, anche e soprattutto dalla mente, prendendo quella che viene definita come "la posizione dell'osservatore", si scopre che sino ad un certo livello ci si può non identificare con le proprie sensazioni, anche e soprattutto quando queste sono sensazioni sgradevoli, quali il dolore, il freddo o altro.

Concordo poi con chi diceva che l'organismo si adatta in parte da solo in base alle stagioni, perciò avere magari 15 gradi in inverno ti permette di stare in maglietta se appena fai un po di movimento, mentre la stessa temperatura in estate a parità di attività ti fa venire voglia di metterti un maglione.

Penso che nell'addattamento rispetto a quanto è stato scritto la verità stia nel mezzo (come in quasi tutte le cose! ;) ), ovvero in parte l'organismo si adatta piano piano a gestire il metabolismo e la circolazione in rapporto alle basse temperature, e in parte si adatta la mente a convivere con il freddo. I due adattamenti poi interagiscono migliorandosi l'un l'altro.

Si può fare un paragone con chi magari per lavoro dorme poco. Io ho avuto esperienze di lavori a turni dove il sonno si sfasava e dormivo spesso poche ore. Ovviamente non parlo di una o due notti una tantum di (semi) insonnia, ma di situazioni che diventano abituali.
Alla mancanza di sonno in parte c'è un adattamento corporeo per il quale la mente rimane un po più lucida di quanto succede a uno che non è abituato, probabilmente migliorando la gestione di alcuni neurotrasmettitori, e in parte la stessa mente si abitua a "lavorare" in quelle condizioni dal punto di vista psicologico, accettandole e considerandole (quasi) normali. La stessa cosa è per il freddo.

Da tenere presente è però di fare questi adattamenti con molta gradualità, la gradualità è quella cosa che ci può far raggiungere i traguardi più lontani, ma soprattutto bisogna acquisire la capacità di sentire se stessi in modo da capire sino a dove si può forzare e dove andare oltre comporterebbe dei rischi per la salute.
Forza SCOTT!!!
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Messaggioda Ciorte » lun nov 30, 2009 18:19 pm

Eh eh, io non posso esser d'aiuto xkè ho il problema opposto, con 17-18 gradi sudo in modalità suino e so uno di quelli psicopatici che quando parte per il tentativo buono rigorosamente a petto nudo nonostante i 10 gradi. Forse l'abitare a 1800 metri aiuta.
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