scheggia ha scritto:uno stimolo troppo blando non porta alcun miglioramento ... affinché l'allenamento porti miglioramenti (non solo specifici, ma generali) devi lavorare entro certi range ... questo non toglie che devi perforza correre come un ossesso, perché saresti sopra questo limite ... il primo test al tuo massimo non prevvede di farti stramazzare a terra, ma semplicemente di correre quando ce la fai e camminare quando sei stanco, la volta successiva che ti allenerai, però con il gap di aumento del tempo, farai lo stesso, ma in modo più "leggero" ...
... l'affaticamento del quale tu mi parli è una stanchezza fisica, ma se i reni faticano o meno a purificare il sangue è una fatica che noi non percepiamo ...
poi te fa come credi ... mio padre che segue questi semplici accorgimenti è arrivato a salire 400 mt di dislivello positivo con otto chilometri di percorso in 1h06' e senza stramazzare al suolo arrivato in cima ... se conti che è una persona che 1 anni fa è stata asportata parte del fegato, che ha il diabete ed è anemico non mi pare malvaggio come tempo (e che non si allena tanto costantemente, ma solo quando può avere la sua guardia del corpo) ... applicare uno schema scentifico da rispettare e seguire nell'allenamento per me è meglio che allenarsi così tanto per ... poi io sono un maniaco dell'allenamento lo so e lo ametto!

Mah... ti ripeto, per me 'sti discorsi che fai sono anche giusti... ma applicarli nel concreto al caso mio di max. 40 minuti di corsa, suddivisi in 4 corse di 10'... mi sembra eccessivo. Io ti ripeto che per me la questione adesso è arrivare, sempre con una corsa blanda, a correre continuativamente la mezz'ora, poi i 40 minuti, senza accellerazioni, corse al mio limite, ecc. Questo è il mio range. Quando avrò consolidato questo risultato, che direi appena necessario per "manovrare" con il "tuo" sistema, ci penserò a suddividere le sessioni di allenamento nell'arco della settimana e/o nell'arco della sessione stessa tra i diversi aspetti. Anche in funzione di un obbiettivo poi concreto. Per adesso il mio obiettivo è appunto quello di togliere un po' di ruggine... e certamente il discorso lavorare su frequenze intorno al 70%, riposi, test, ecc... è anche giusto in teoria, ma mi sembrano, ripeto, cose un po' fuori misura, non sbagliate in assoluto, ma nel mio caso concreto sovradimensionate.
Per fare un parallelo con la bici (che conosco meglio anche se son anni che non pratico) adesso se ritornassi ad usarla comincerei con pedalate blande su percorsi pianeggianti intorno ai 30/50 km... e vedrei un po' come butta. Poi un po' alla vota alzerei il kilometraggio e la varietà del percorso, ecc. Ma fino a che sto sotto i 70/80 km e non faccio salite durette tutto il discorso allenamento specifico ecc. mi sembra inutile.
Non è che se riprendo la bici mi metto il cardio per fare 25 km e suddivederli in 3 minuti a 80%, 5 a 75, 25 a 70 e via così. Non conosco le metodologie gli allenamenti attuali, però quando andavo io non avevo manco il contakilometri e si pedalava, poi certo se qualcuno si preparava seriamente ad una gara allora interveniva un metodo, ma di base tocca macinare km... In sintesi io dico che fino a che non hai un tot di kilometraggio realizzato è quasi inutile star a menarsela cun teurie... ma serve PEDALARE!!!
