funkazzista ha scritto:Realizzarli è assolutamente secondario.



da il Duca » mer feb 11, 2015 13:14 pm
funkazzista ha scritto:Realizzarli è assolutamente secondario.
da ncianca » mer feb 11, 2015 13:22 pm
il Duca ha scritto:funkazzista ha scritto:Realizzarli è assolutamente secondario.
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ma ci credi davvero?
da il Duca » mer feb 11, 2015 13:26 pm
da dieguitos » mer feb 11, 2015 13:31 pm
ncianca ha scritto:Danilo ha scritto:rassegnazione e umiltà ragazzi
rassegnazione
Riferito all'arrampicata se stai scherzando o meno importa poco; l'arrampicata è una perdita assoluta di tempo, sia che si stampi il 9a sia che si munga il 4a, con lo scopo unico di sollazzare i suoi praticanti a livelli più o meno psico fisici, con diversi gradi di infermità mentale...
Ma, provo a fare il serio, quello che scrivi racchiude una mentalità perdente, tutta italica, che vive in tanta, troppa gente, e non sto parlando di scalata e neanche di te nello specifico visto che non ti conosco neanche. Umiltà non lo discuto, anzi, è alla base di ogni miglioramento imfho. Ma rassegnazione, mi spiace... è horribilis. Non si tratta di abbracciare la mentalità opposta del fuck yeah yankee che è deprimente quanto la rassegnazione italica, ma di credere di poter fare quel "mezzo grado in più". Sempre. Non di sfondare il culo ai passeri, ma di credere di poter fare "meglio".
Tornando all'arrampicata e al topico presente, ovviamente tra un aleduro e un vengacavron qui si ischerza oltremodo. Ma non stiamo mica parlando di gradi olimpici. Se uno scala sul 6b da tutta una vita non è che ha raggiunto il suo limite psico fisico, oh jesus madre natura è stata crudele con isso. È che non ha voglia di mettersi in gioco per fare il 6b+. Ma saranno anche cazzi suoi. E viceversa, egli non ha il diritto di giudicare chi invece ci dà dentro di trave. Se invece uno vuole giocarsi un paio di mesi di impegno scoprirà che scalare il 7a non è una cosa da fenomeni. Che non bisogna vivere da topi di falesia, mandare a cagare moglie, figli, amici, perdere il lavoro, etc. Impegnarsi non è più di moda, questo lo capisco, è un po' da sfigati. Io nella fattispecie sono sfigato da quando ho 5 anni e a scuola mi impegnavo a fare tutto bene, da quando alzavo sempre la mano per primo da secchione quale sono sempre stato. I figaccioni erano sempre gli altri. Lo stesso approccio ce l'ho con la scalata. I figaccioni sono ancora sempre gli altri. Forse sbaglio, ma visto che mi piace scalare voglio farlo al meglio delle mie possibilità. Non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma per godere di un percorso in tutte le sue parti. Non è il mio scopo ultimo stare su scavi con le picche, ma mi permette di realizzare dei piccoli sogni nel weekend e di sognare ancora. Non è il mio scopo ultimo dargliene di burde nella polvere tra bestemmiatori poco edificanti, ma è solo così che poi in montagna sentirò di avere quel margine per provare qualcosa di bello e magari riuscire anche bene. Anche perché c'è chi fa centinaia di vie all'anno. Io non penso di avere 100 vie in tutta la vita e non so quando arriverò a 100. Ci tengo davvero tanto a fare vie che hanno un significato per me, e devo fare bene, devo andare da uno, scalare in libera. Questo sono io. Ognuno viva la scalata come crede. E poi mi piace troppo tutto, mi piace seguire un percorso di miglioramento mettermi in gioco e provare cose che fino a ieri pensavo infattibili per me. Non riesco? Ci riprovo. Col c***o che mi rassegno. Non mi pongo l'obiettivo di scalare come Honnold, non sono un fenomeno, non sono neanche sicuro di avere un talento per la scalata e non ci penso neanche a pisciare fuori dal vaso. Ma quel mezzo grado ce l'ho sempre. È mio. E me lo prendo.
DAGLIENE DI BURDEEEE DIE!!!
da funkazzista » mer feb 11, 2015 13:41 pm
il Duca ha scritto:Si, ma a porsi obbiettivi e a non raggiungerli si diventa paranoici.
Non sto dicendo che il bello non stia nel percorso, ma il raggiungimento non è secondario. Se uno è convinto di questo (secondo me) non parte nemmeno.
da il Duca » mer feb 11, 2015 13:58 pm
funkazzista ha scritto:il Duca ha scritto:Si, ma a porsi obbiettivi e a non raggiungerli si diventa paranoici.
Non sto dicendo che il bello non stia nel percorso, ma il raggiungimento non è secondario. Se uno è convinto di questo (secondo me) non parte nemmeno.
Intanto prova, vai a vedere, mettiti in gioco, datti da fare.
Se non riesci a realizzare proprio quello che volevi, non è una "sconfitta" perché tanto qualcosa porti a casa lo stesso.
Io la vedo così, o almeno ci provo...
da coniglio » mer feb 11, 2015 14:18 pm
il Duca ha scritto:Si, ma a porsi obbiettivi e a non raggiungerli si diventa paranoici.
Non sto dicendo che il bello non stia nel percorso, ma il raggiungimento non è secondario. Se uno è convinto di questo (secondo me) non parte nemmeno.
da coniglio » mer feb 11, 2015 14:20 pm
E come si può dire, quando si è mossi dal desiderio, che realizzare o no quel desiderio sia secondario?
da il Duca » mer feb 11, 2015 14:34 pm
coniglio ha scritto:autoconsapevolezza dell'esser(ci)[/i]"...come detto, ancor più del raggiungimento dell'obiettivo.
da PIEDENERO » mer feb 11, 2015 14:39 pm
da ncianca » mer feb 11, 2015 14:53 pm
PIEDENERO ha scritto:la mentalità FROCIO FALESISTA ha ucciso il forum di planetmountain e ancor prima l'arrampicata, ancor più del grado che ne giustifica l'inutile esistenza
da funkazzista » mer feb 11, 2015 14:54 pm
PIEDENERO ha scritto:la mentalità FROCIO FALESISTA ha ucciso il forum di planetmountain e ancor prima l'arrampicata, ancor più del grado che ne giustifica l'inutile esistenza![]()
da tacchinosfavillantdgloria » mer feb 11, 2015 14:57 pm
da Q » mer feb 11, 2015 16:07 pm
da die » mer feb 11, 2015 16:15 pm
Q ha scritto:die, facci sapere quando sfondi il plateau.
Vogliamo vederti stampare un 7b+.
La rassegnazione non fa per noi.
da coniglio » mer feb 11, 2015 16:48 pm
il Duca ha scritto:coniglio ha scritto:autoconsapevolezza dell'esser(ci)[/i]"...come detto, ancor più del raggiungimento dell'obiettivo.
L'esserci, per muoversi verso la propria autoconsapevolezza, deve presupporre alla fine l'Essere. In fin dei conti anche il povero Heidegger ricade nella metafisica, lui stesso se ne accorge e lascia incompiuto Essere e Tempo. Se togli l'obbiettivo sei sicuro che regga il resto? O il resto per reggere deve comunque e sempre presupporre un obbiettivo (anche se alla fine rimane ideale)?
Dostoevskij ha scritto:Potete star certi che Colombo non era felice nel momento in cui scoperse l'America, bensì quando era in viaggio per scoprirla [...] L'importante non era quel Nuovo Mondo, che magari poteva anche inabissarsi. [...] L'importante sta nella vita, solo nella vita, nel processo della sua scoperta, in questo processo continuo ed ininterrotto, e non nella scoperta stessa! [...]
da tacchinosfavillantdgloria » mer feb 11, 2015 16:57 pm
da coniglio » mer feb 11, 2015 17:00 pm
da coniglio » mer feb 11, 2015 17:04 pm
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:"Il saggio desidera non desiderare" (cit.)
Taoisti saluti
TSdG
da il Duca » mer feb 11, 2015 17:19 pm
coniglio ha scritto:il Duca ha scritto:coniglio ha scritto:autoconsapevolezza dell'esser(ci)[/i]"...come detto, ancor più del raggiungimento dell'obiettivo.
L'esserci, per muoversi verso la propria autoconsapevolezza, deve presupporre alla fine l'Essere. In fin dei conti anche il povero Heidegger ricade nella metafisica, lui stesso se ne accorge e lascia incompiuto Essere e Tempo. Se togli l'obbiettivo sei sicuro che regga il resto? O il resto per reggere deve comunque e sempre presupporre un obbiettivo (anche se alla fine rimane ideale)?
forse forse giungiamo alla stessa conclusione
partendo però da angolazioni diverse.
il fine non è pertanto il raggiungimento dell'obiettivo (che al max è mezzo).
il fine è la propria autoconsapevolezza (e quindi l'obiettivo in sè).
te la giro diversamente:
come si può desiderare ciò che sappiamo di poter ottenere?
che gusto ci sarebbe?
l'etimologia di desiderare dice tutto [semicit.]
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