cristiano_bonetti ha scritto:Io continuo ad essere in disaccordo ... il mio sport è l'arrampicata, non faccio sollevamento pesi; un inverno di due anni fa non ho scalato per tre mesi facendo solo allenamento a secco, sono andato in falesia a marzo consapevole di avere molta più forza (misurata a secco) beh, facevo fatica a chiudere un grado e mezzo sotto il mio massimale ...
Avete mai visto al Rock Master dare i premi secondo quanto uno è forte al trave?
Ti tracciano una via o un boulder e ti dicono ... chi arriva più in alto è bravo ... non chi sospende sulla tacca da 0,5 è bravo ...
L'arrampicata è più complessa di una trazione su un braccio o una sospensione su due dita, ci va la testa, la resistenza, la tecnica ? senò si va sotto il tiro, si tira il bicipite e si dice ?ma che cacchio la salgo a fare ? tanto lo so che sono forte? ?
Per me l?allenamento a secco è funzionale al mio miglioramento come scalatore, non è mai fine a se stesso ? altrimenti si arriva al paradosso di riposare la domenica in falesia per essere carichi il lunedì sulla plastica per l?allenamento (l?ho visto fare).
Beh, ovviamente il discorso e' piu' ampio. Ho cercato di stare entro le due righe visto che di solito vado oltre le due pagine... ma se mi provochi
Per come la vedo io l'allenamento puo' solo migliorare la forma fisica e niente altro. Io mi alleno per migliorare la forza, forza resistente e resistenza. L'unico modo per misurare eventuali miglioramenti e' misurarli a secco. Diciamo che forse il mio concetto di "a secco" e' un po' piu' ampio. Quando mi alleno uso poco trave e pg, mentre uso tantissimo il pannello. In un certo senso quindi arrampico sempre.
Dedico una sessione alla settimana solo all'arrampicata a vista ed una al lavorato indoor o outdoor. Altre due sessioni le dedico invece all'allenamento vero e proprio. Quando poi ringraziando iddio arrivano le ferie arrampico tutto il tempo su roccia e faccio di tutto un po' cercando sopratutto di divertirmi.
Nelle due sessioni che dedico all'arrampicata e' difficile dire cosa e come mi alleno. In un certo senso mi illudo di "riscuotere", in realta' cerco solo di mettere in pratica l'esperienza che piano piano accumulo approfittando se possibile di una forma che durante i cicli di allenamento ha i suoi alti e bassi. Di fatto il vero riscontro ce l'ho durante le ferie nei giorni in cui decido di spingere i gradi.
Hai ragione nel dire che l'arrampicata non e' solo forma fisica. Ho piu' volte buttato nel cesso momenti di forma eccezionale perche' non c'ero con la testa per un motivo o per l'altro. Ma proprio perche' tutto cio' che non e' forma fisica puo' essere influenzato da cosi' tanti fattori esterni non controllabili o poco controllabili che secondo me i miglioramenti si misurano in prima istanza a secco e poi sulla roccia.
Infatti forse vale la pena di precisare che all'inizio uno si misura solo con la roccia visto che difficilmente si inizia con un programma di allenamento. Sarebbe il modo migliore per distruggere una passione sul nascere. Vale anche la pena di precisare che una scheda di allenamento ha senso solo per chi come me non ha molte possibilita' di scalare su roccia o per chi fa gare o per chi e' cosi' ossessionato a tal punto da dare priorita' all'allenamento a secco piuttosto che all'arrampicata, come l'esempio che hai riportato (GRAM-issimo!).
Per tornare in tema quando si tratta di arrampicare la forma fisica e' per me solo uno strumento per arrampicare meglio. Non e' in nessun modo lo strumento piu' importante, ma e' l'unico che posso allenare, migliorare e misurare in modo cosi' metodico. Il resto penso che possa solo derivare dall'esperienza o nella migliore delle ipotesi dall'insegnamento di qualcuno con piu' esperienza di te.
Infine, va da se' che il vero miglioramento in arrampicata lo si vede sulla roccia. Come ho detto, io lo cerco nei giorni in cui mi sento pronto a spingere i gradi. Ma ho visto troppa gente spingere i gradi in modo ossessivo per scalare il 7a per poi continuare di fatto a giocarsela tra il 6b ed il 6c.
Il miglioramento sulla roccia e' per me piu' complesso ed e' fatto piu' che altro di sensazioni positive indipendentemente dal grado che arrampico. E' difficile da spiegare, ancora piu' difficile da misurare...
L'esempio piu' eclatante l'ho avuto in questi giorni. Rispetto all'ultima climbing trip i gradi restano invariati, ma la sensazione sugli stessi gradi e' di gran lunga migliore rispetto a quattro mesi fa. Sulla roccia quindi non e' cambiato niente, ma la forma e' evidentemente migliorata e la consapevolezza di questo ha aiutato tutto il resto.