MARATONA e alpinismo/arrampicata etc

Messaggioda Omselvadegh » mar set 15, 2009 15:34 pm

sono d'accordo che i muscoli che usi in cbici sono diversi da quelli che si usano correndo, ti quoto per lo stretching, ma gli auto massaggi li vedo solo se uno corre 50 km 100km per distanze brevi.

io prima facevo yoga tutte le mattine, ora ho piantato li, ma quando lo facevo ndavo a correre e mi facevano meno "male" le gmabe a fine sessione

per la bici secondo me non centra quale gruppo muscolare (certo sempre restando negli arti inferiori) utilizzi. nel polpaccio (quello che assieme al bicipite femporale si indurisce prima) il movimento di spinta è all'inicrca lo stesso imo :wink:
SE NON TI PIACE INCASTRARE CHE c***o VIVI A FARE?
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Messaggioda pasasò » mar set 15, 2009 15:35 pm

ales :lol: :lol: ...

tempi di reazione non proprio ottimali comunque... 8)

forse dovevo scrivere automassaggi ed allungamento muscolare invece di stretching?

:lol:
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Messaggioda ales » mar set 15, 2009 15:42 pm

pasasò ha scritto:tempi di reazione non proprio ottimali comunque... 8)



:?: non ho capito...
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Messaggioda cinzi » mer set 16, 2009 7:04 am

pasasò ha scritto:Io faccio stretching e automassaggi con olio di arnica

buone corse!


Che benefici ha l'olio di arnica? Mi interessa perchè domenica ho camminato a lungo su un sentiero un po' ripido ed ho tuttora l'acido lattico nei quadricipiti e nei polpacci. E mi capita spesso, anche se faccio tanto sport in settimana...
:cry:
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Messaggioda pasasò » mer set 16, 2009 8:45 am

Ales nothingsorrydontuorribieppy! :wink:

Cinzi, scoppiazzando in internet... l?Arnica contiene un olio essenziale molto pregiato e sostanze tanniche. Questa complessa composizione di principi attivi sviluppa azioni lenitive, coadiuvanti, antireumatiche ed al tempo stesso stimolanti dei muscoli.
Non aspettarti benefici stratosferici ma io ho una crema all'olio di arnica che tengo in frigorifereo e dopo attività fisica e stretching il massaggio ai muscoli con essa da sensazioni molto tonificanti e rigeneranti, anche per via del contrasto caldo-freddo. Ti potrebbe essere utile dopo lunghe passeggiate, anche perchè oltre all'accumulo di acido lattico i dolori sono dovuti a microtraumi vari.
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Messaggioda cinzi » mer set 16, 2009 12:18 pm

vabbene :wink: allora proverò a comprarlo in erboristeria, poi ti saprò dire.


Ma c'è un modo per smaltire l'acido lattico?
Ad esempio, il giorno dopo è bene fare sport? Quali?
Grazie dei consigli perchè questo problema irrisolto mi trattiene dal fare più dislivello (oltre i 1000 metri soffro i postumi)
:roll:
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Messaggioda ales » mer set 16, 2009 12:43 pm

cinzi ha scritto:vabbene :wink: allora proverò a comprarlo in erboristeria, poi ti saprò dire.


Ma c'è un modo per smaltire l'acido lattico?
Ad esempio, il giorno dopo è bene fare sport? Quali?
Grazie dei consigli perchè questo problema irrisolto mi trattiene dal fare più dislivello (oltre i 1000 metri soffro i postumi)
:roll:


un rimedio che mi hanno insegnato quando giocavo a pallone, per accelerare il recupero, soprattutto durante la preparazione, è di fare la doccia fredda ai muscoli affaticati, di solito sono le gambe, quindi è più che sopportabile.

Tuttora lo faccio dopo le prime giornate sulla neve o dopo i primi trek della stagione, ed è utile davvero. Per me almeno.
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Messaggioda pasasò » mer set 16, 2009 12:57 pm

ciao Cinzi,
la questione dell'acido lattico è abbastanza complessa e scomoda la fisiologia, io ti rispondo cercando di ricordarmi di quando facevo mezzofondo e mi espongo alla possibilità di errori e correzioni...
io credo che dopo due giorni dall'attività non si possa parlare di eccessiva presenza di acido lattico nei muscoli, in quanto comunque il lattato in eccesso dovrebbe essere stato ampiamente smaltito ma di altre cause, microtraumi in primis.
Comunque in linea generale l'acido lattico inizia a prodursi quando il corpo non riesce ad ottenere energia sotto altre fonti (aerobiche) e quindi usa la via "anaerobica", per pochi secondi alattacida poi lattacida. Oltre a pensare quindi a come smaltire tale scoria del processo energetico bisogna pensare a come non accumularla. L'allenamento specifico va proprio ad incidere su questo fattore (innalzamento della soglia anaerobica) facendo da un lato sì che l'aumento di acido lattico avvenga dopo rispetto a soggetti non allenati (concentrazione di acido lattico su consumo di ossigeno) e dall'altro che la concentrazione di acido lattico tollerato sia maggiore.
Questo un po' è quello che mi ricordo che sta dietro a ciò che scriveva sopra Omsevadegh in merito alle mitiche ripetute che vanno proprio ad incidere su questi aspetti.
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Messaggioda pasasò » mer set 16, 2009 13:11 pm

ales ha scritto:
cinzi ha scritto:vabbene :wink: allora proverò a comprarlo in erboristeria, poi ti saprò dire.


Ma c'è un modo per smaltire l'acido lattico?
Ad esempio, il giorno dopo è bene fare sport? Quali?
Grazie dei consigli perchè questo problema irrisolto mi trattiene dal fare più dislivello (oltre i 1000 metri soffro i postumi)
:roll:


un rimedio che mi hanno insegnato quando giocavo a pallone, per accelerare il recupero, soprattutto durante la preparazione, è di fare la doccia fredda ai muscoli affaticati, di solito sono le gambe, quindi è più che sopportabile.

Tuttora lo faccio dopo le prime giornate sulla neve o dopo i primi trek della stagione, ed è utile davvero. Per me almeno.


sentito dire che il processo vasodilatazione (acqua calda) e vasocostrizione (acqua fredda) fosse diffuso in alcuni sport come toccasana per il recupero muscolare... nel calcio ma soprattutto nel rugby. In atletica mai sentito nessuno che lo utilizzasse, nella mia squadra...

però mi viene da pensare: se il muscolo è intriso di acido lattico, sostanza che viene sintetizzata dall'ossigeno, non è meglio favorire l'afflusso di ossigeno e quindi di sangue nel muscolo usando acqua calda che è vasodilatatrice?

serve un esperto! subito!!!
:wink:
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Messaggioda granparadiso » mer set 16, 2009 14:29 pm

Omselvadegh ha scritto:il giorno dopo in quanto riesci a fare i 10?


non lo so, il giorno dopo di solito lavoro

:wink:

i 10 più veloci che ho corso li ho fatti in 48'
ma al tempo ero molto più costante :wink:
babbo....
è....
quindi le montagne tengono su il cielo!

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Messaggioda cinzi » mer set 16, 2009 21:41 pm

Pasasò hai ragione:
l'indolenzimento muscolare ritardato (DOMS, Delayed onset muscle soreness) non è dovuto all'eccesso di acido lattico bensì a microlacerazioni del tessuto muscolare
da wikipedia:
Continuare con l'allenamento dei muscoli indolenziti può causare un prolungamento dei sintomi; secondo alcuni è dunque consigliabile non allenarsi in presenza del DOMS o comunque allenare solo i muscoli non soggetti.
Per alleviare i sintomi si è spesso consigliato di effettuare stretching, sebbene vi siano tesi che ne sostengono la negatività. È stato dimostrato, infatti, che la stessa attività di stretching muscolare può causare il DOMS.
Un rimedio meno discusso riguarda praticare l'idroterapia, alternando getti di acqua calda a getti di acqua fredda sulla parte interessata. :idea: :idea:



Tralaltro l'indolenzimento muscolare è causato dalla discesa, non dalla salita a causa dell'allungamento dei muscoli impegnati a frenare il corpo accelerato dalla gravità
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Messaggioda ciocco » mer set 16, 2009 22:03 pm

Ritorno ora nel forum dopo un paio di mesi e... che bell'argomento!
Ho abbandonato da un anno la corsa vinto dalla pigrizia e dalla saturazione dovuta a più di 20 anni di pratica.
Così alla rinfusa...:
In preparazione della maratona non ho mai corso più di 300km al mese arrivando a finirla in 2h 57'. Può sembrare un buon risultato ma in realtà non lo è se si considera che allora correvo la mezza in 1h 15' e infatti calavo alla distanza per scarso chilometraggio in allenamento...
Poi dal 2004 ho iniziato ad arrampicare e allora basta agonismo ma continuavo a correre 3 volte a settimana e a week end alterni (quelli in cui non andavo in montagna)
Nello stesso periodo ho iniziato a correre le ultra maratone (100km Firenze-Faenza, 50km di Romagna, raid del Verdon 130km in 4 tappe, 100km nel deserto dell'Akakus) e per me erano meno impegnative da preparare, soprattutto a livello mentale perchè bastava partire presto la domenica mattina e fare 5/6 ore sulle colline circostanti alternando passo e corsa.
@ Pasasò: come prima esperienza non servono allenamenti troppo tecnici ma allungare progressivamente il chilometraggio e magari una volta a settimana fare una seduta correndo a ritmi variati a sensazione senza riferimenti di tempi o distanze predefinite.
Prima della 42 sarebbero utili 3/4 uscite oltre i 30km con una di 35.

@ chi chiedeva come smaltire l'acido lattico:
A)-Io personalmente il giorno dopo facevo un'uscita di corsa mooolto blanda oppure un giretto in bici sempre senza strafare oppure nuoto fino a quando una volta mi sono strappato il polpaccio facendo una virata...

B)- Rimedio della nonna: un pò di bicarbonato in una vasca con acqua tiepida (mai provato non avendo la vasca...)

C)- L'ultramaratoneta Roberto Ghidoni nel suo libro "Il cammino del lupo" racconta che dopo gli allenamenti lunghissimi si immerge fino alla vita in una botte di acqua gelida... provare per credere!

Scusate la lungaggine... ora sparirò per un altro paio di mesi!
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Messaggioda granparadiso » mer set 16, 2009 22:32 pm

ciocco ha scritto:ora sparirò per un altro paio di mesi!


:roll:
e perche? le tue argomentazioni sono interessanti :wink:
babbo....
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Messaggioda pasasò » gio set 17, 2009 10:17 am

come prima esperienza non servono allenamenti troppo tecnici ma allungare progressivamente il chilometraggio e magari una volta a settimana fare una seduta correndo a ritmi variati a sensazione senza riferimenti di tempi o distanze predefinite.
Prima della 42 sarebbero utili 3/4 uscite oltre i 30km con una di 35


credo che farò in toto così...

però tu ciocco riuscivi a gestire contemporaneamente maratone ed ultra (complimenti nè..) con l'alpinismo?
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Messaggioda ciocco » gio set 17, 2009 19:18 pm

Riuscivo a gestirli contemporaneamente perchè abitando comunque lontano dalle montagne durante la settimana facevo solo corsa la sera dopo il lavoro e in montagna andavo a week end alterni.
Poi comunque lo sport (corsa alpinismo o altro) lo vivo e l'ho sempre vissuto come momento di svago e non come finalità principale delle mie giornate.
Nel mondo del podismo romagnolo sostenevano che se avessi avuto un'altra testa chissà che avrei combinato e io rispondevo che ero più che contento della mia testa e di ciò che facevo!
Avevo e ho tuttora un lavoro un pò impegnativo (sono agricoltore) che faccio con passione e dedizione e quindi al di fuori di questo vorrei possibilmente solo rilassarmi.
Mi è sempre piaciuto far tardi la sera, mi piace il buon cibo e il buon bere, mi piace il sesso che ho praticato anche subito prima delle gare (una volta sono arrivato alla partenza di una 10km all'ultimo momento e senza mutande sotto i pantaloncini con tutta la gioielleria che ballonzolava di quà e di là... :oops: ), 'nsomma, sport = svago.


:roll:



...adesso che ci penso...


corsa, alpinismo, lavoro, vita godereccia...

...qualcosa era fatale che non mi riuscisse di concigliare in mezzo a tutto ciò...

...il matrimonio... :(
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Messaggioda ciocco » ven set 18, 2009 22:42 pm

Nei posti dove mi trascini tu più che le mutande mi serve il pannolone!!

:lol:
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Messaggioda cinzi » dom set 27, 2009 21:21 pm

pasasò ha scritto:Cinzi, scoppiazzando in internet... l?Arnica contiene un olio essenziale molto pregiato e sostanze tanniche. Questa complessa composizione di principi attivi sviluppa azioni lenitive, coadiuvanti, antireumatiche ed al tempo stesso stimolanti dei muscoli.
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Caro Passasò ho seguito il tuo consiglio ed ho comprato l'olio di arnica (ehehe ogni scusa per andare in erboristeria è buona :P )
oggi ho fatto 1300 m di dislivello e mi sono spalmata l'unguento
ti saprò dire se ho sofferto in ogni caso i postumi :wink:
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Messaggioda Omselvadegh » sab ott 10, 2009 11:46 am

allora sti postumi?
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Messaggioda cinzi » sab ott 10, 2009 12:35 pm

no pochissimi....
sarà merito dell'olio?? :roll:
domani ci riprovo :wink:
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