scuole di arrampicata

Messaggioda yinyang » lun gen 23, 2006 16:49 pm

tclimb_2 ha scritto: il vantaggio di essere il primo (in italia)


perchè (in italia)?
a proposito, all'estero come funziona? qualcuno è a conoscenza di qualche "metodo"?
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Messaggioda bradipo » lun gen 23, 2006 16:58 pm

tclimb_2 ha scritto:
bradipo ha scritto:
Ma perchè c'è sempre sta malizia in giro!!!! Che centrano sponsorizzazioni varie??
L'arrampicata può essere insegnata???? questo è l'argomento! Non le sponsorizzazioni! E caruso ha dimostrato di si: può essere insegnata. Tutto qui.


io non ci vedo nessuna malizia. e poi e' un dato di fatto, potevano prendere ad esempio il libro di gullich, che e' fatto benissimo, o quello di un francese di cui non ricordo mai il nome, tutti precedenti il suo ed invece, vuoi perche gli stava simpatico, vuoi perche e' italiano, vuoi perche' e' uno sport emergente (come sta succedendo per lo snowboard), vuoi perche caruso e' una guida e istruttore cai, hanno preso il suo metodo.
certo che l'arrampicata puo' essere insegnata, e mr. caruso ha avuto la bravura, l'arguzia o chiamala come ti pare, di tirare fuori un metodo buono, strutturato e fatto bene. ha avuto in definitiva, il vantaggio di essere il primo (in italia).
ripeto, senza nessuna malizia, e poi anche se da parte sua ce ne fosse stata, mica sta vendendo un cattivo prodotto no?


Ma che vuoi mettere a paragone il libro di Gullich col libro di Caruso???
(MO URLO EH!!!!)
Il tuo modo di esprimerti è chiaramente malizioso e oltretutto impreciso! Ma non voglio infierire già ti stanno attaccando da tutte le parti e non vorrei metterti in crisi.
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Messaggioda Booo » lun gen 23, 2006 21:23 pm

Minchia Bradipo, emilio fido te fa na pippa! Pare che ti dia li sordi da come ne parli!!
C'è sempre chi se deve da fà er culo de più... e chi de meno!
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Messaggioda tclimb_2 » mar gen 24, 2006 9:37 am

Booo ha scritto:Minchia Bradipo, emilio fido te fa na pippa! Pare che ti dia li sordi da come ne parli!!


sara' mica l'editore di caruso? :D
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Messaggioda tclimb_2 » mar gen 24, 2006 9:58 am

bradipo ha scritto:
Ma che vuoi mettere a paragone il libro di Gullich col libro di Caruso???
(MO URLO EH!!!!)
Il tuo modo di esprimerti è chiaramente malizioso e oltretutto impreciso! Ma non voglio infierire già ti stanno attaccando da tutte le parti e non vorrei metterti in crisi.


ma che vuoi paragonare gullich a caruso?

MO UROL EH!

in crisi?

ma cos'e' questa crisi paraparapapapapa
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Messaggioda gug » mar gen 24, 2006 10:03 am

bradipo ha scritto:
tclimb_2 ha scritto:
bradipo ha scritto:
Ma perchè c'è sempre sta malizia in giro!!!! Che centrano sponsorizzazioni varie??
L'arrampicata può essere insegnata???? questo è l'argomento! Non le sponsorizzazioni! E caruso ha dimostrato di si: può essere insegnata. Tutto qui.


io non ci vedo nessuna malizia. e poi e' un dato di fatto, potevano prendere ad esempio il libro di gullich, che e' fatto benissimo, o quello di un francese di cui non ricordo mai il nome, tutti precedenti il suo ed invece, vuoi perche gli stava simpatico, vuoi perche e' italiano, vuoi perche' e' uno sport emergente (come sta succedendo per lo snowboard), vuoi perche caruso e' una guida e istruttore cai, hanno preso il suo metodo.
certo che l'arrampicata puo' essere insegnata, e mr. caruso ha avuto la bravura, l'arguzia o chiamala come ti pare, di tirare fuori un metodo buono, strutturato e fatto bene. ha avuto in definitiva, il vantaggio di essere il primo (in italia).
ripeto, senza nessuna malizia, e poi anche se da parte sua ce ne fosse stata, mica sta vendendo un cattivo prodotto no?


Ma che vuoi mettere a paragone il libro di Gullich col libro di Caruso???
(MO URLO EH!!!!)


....assolutamente si: ce li ho tutti e due e fra quello di Caruso e quello di Gullich c'è un abisso a favore del primo, in termini di chiarezza, scientificità, coerenza, e questo anche se Gullich come arrampicatore è stato molto più forte di Caruso.
Signori, qualunque cosa si pensi su Caruso, ciò che ha fatto lui nel sezionare e analizzare tutte le posizioni dell'arrampicata non ha paragoni e tutti i lavori che da ora in avanti verranno fatti partiranno dal suo (come quello che le guide stanno preparando), anche se certamente proseguiranno e completeranno l'analisi.
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Messaggioda bradipo » mar gen 24, 2006 10:09 am

tclimb_2 ha scritto:
Booo ha scritto:Minchia Bradipo, emilio fido te fa na pippa! Pare che ti dia li sordi da come ne parli!!


sara' mica l'editore di caruso? :D


Astuti come volpi! A voi due non si può nascondere proprio nulla!!!! :wink:
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Messaggioda tclimb_2 » mar gen 24, 2006 10:14 am

gug ha scritto:....assolutamente si: ce li ho tutti e due e fra quello di Caruso e quello di Gullich c'è un abisso a favore del primo, in termini di chiarezza, scientificità, coerenza, e questo anche se Gullich come arrampicatore è stato molto più forte di Caruso.


:) e' vero, la fruibilita' del libro di caruso e' indiscutibile.
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Messaggioda camilo » mar gen 24, 2006 15:23 pm

Caruso ha saputo codificare tutti i movimenti dell'arrampicate e ha descritto l'impotanza di evidenziare gli errori commessi dagli allievi, piuttosto che dare generici consigli del tipo: usa bene i piedi, o prendi la tale presa ecc..Inoltre suggerisce degli esercizi propedeutici per sviluppare il senso dell'equilibrio e migliorare la padronanza del corpo, ma non parla di allenamento, argomento che si trova ben trattato nel libro di Gullich (come in molti altri), quindi credo ci sia la necessità di integrare il testo di Caruso con altri se si vuole insegnare la materia in modo completo.
P.S. mi sembra di ricordare che Caruso parla della presa del punto morto, che è una tecnica già descritta da Gullich.[/img][/list][/list][/code][/quote]
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Messaggioda NormalMan » mar gen 24, 2006 19:00 pm

camilo ha scritto:P.S. mi sembra di ricordare che Caruso parla della presa del punto morto, che è una tecnica già descritta da Gullich


PIVELLI...

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Messaggioda cuorpiccino » gio gen 26, 2006 14:30 pm

Ma veramente Caruso ha codificato "tutti" i movimenti dell'arrampicata?

Ha codificato anche come trasferire il movimento coodificato sulla roccia della falesia certificata?

Perché arrampicare è applicare il movimento codificato alla roccia (anche alla plastica se volete). E per riuscire ad insegnare l'applicazione del gesto codificato alla roccia, che voi simpatiche pippe vedete piatta grigia uniforme e liscia, come si fa?
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Messaggioda yinyang » gio gen 26, 2006 14:46 pm

cuorpiccino ha scritto:Ma veramente Caruso ha codificato "tutti" i movimenti dell'arrampicata?

Ha codificato anche come trasferire il movimento coodificato sulla roccia della falesia certificata?

Perché arrampicare è applicare il movimento codificato alla roccia (anche alla plastica se volete). E per riuscire ad insegnare l'applicazione del gesto codificato alla roccia, che voi simpatiche pippe vedete piatta grigia uniforme e liscia, come si fa?


forse non ho capito bene, ma tu stai parlando di strategia e tattica non di codifica di movimenti, mi sbaglio?
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Messaggioda cuorpiccino » gio gen 26, 2006 18:57 pm

yinyang ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:Ma veramente Caruso ha codificato "tutti" i movimenti dell'arrampicata?

Ha codificato anche come trasferire il movimento coodificato sulla roccia della falesia certificata?

Perché arrampicare è applicare il movimento codificato alla roccia (anche alla plastica se volete). E per riuscire ad insegnare l'applicazione del gesto codificato alla roccia, che voi simpatiche pippe vedete piatta grigia uniforme e liscia, come si fa?


forse non ho capito bene, ma tu stai parlando di strategia e tattica non di codifica di movimenti, mi sbaglio?

Non so proprio se sto parlando di strategia e tattica, credo di qualche cosa ancora prima (o dopo?) con strategia e tattica provi a prevedere ciò che ti aspetta, ma questo consta di due aspetti, uno è la quantità di movimenti che conosci, l'altra è la lettura della roccia. Pensa ad una salita a vista, la combinazione ti porta ad elaborare una tattica o strategia, pensando a dei movimenti, individuando possibili punti di riposo o semi riposo e i tratti dove, comunque, devi "andare" per non stancarti. Se hai culo la metà della via la azzecchi (tanto per dire, diciamo la metà du ciò che vedi) il resto lo devi improvvisare, combinando quello che hai davanti al naso al tuo bagaglio gestuale, combattendo la fatica.
Quello che voglio dire è che codificare i movimenti va bene per iniziare, per dare ad un principiante un imput, ma poi credo che bisogna continuare lavorando in un altro modo.
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Messaggioda yinyang » gio gen 26, 2006 19:00 pm

cuorpiccino ha scritto:Quello che voglio dire è che codificare i movimenti va bene per iniziare, per dare ad un principiante un imput, ma poi credo che bisogna continuare lavorando in un altro modo.


ah ok, su questo sono perfettamente d'accordo, e forse un "metodo" dovrebbe comprendere una "seconda parte" che ne tratti ampiamente
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Messaggioda bradipo » ven gen 27, 2006 11:54 am

yinyang ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:Quello che voglio dire è che codificare i movimenti va bene per iniziare, per dare ad un principiante un imput, ma poi credo che bisogna continuare lavorando in un altro modo.


ah ok, su questo sono perfettamente d'accordo, e forse un "metodo" dovrebbe comprendere una "seconda parte" che ne tratti ampiamente


Ed è proprio così! Una scuola ti deve fornire le basi....poi il percorso te lo crei tu....dopo ....e affrancandoti dalla scuola stessa.
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Messaggioda cuorpiccino » ven gen 27, 2006 12:35 pm

bradipo ha scritto:
yinyang ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:Quello che voglio dire è che codificare i movimenti va bene per iniziare, per dare ad un principiante un imput, ma poi credo che bisogna continuare lavorando in un altro modo.


ah ok, su questo sono perfettamente d'accordo, e forse un "metodo" dovrebbe comprendere una "seconda parte" che ne tratti ampiamente


Ed è proprio così! Una scuola ti deve fornire le basi....poi il percorso te lo crei tu....dopo ....e affrancandoti dalla scuola stessa.

Bisogna vedere quali sono le tue aspettative, i tuoi traguardi, la tua "fretta" nel raggiungerli.
Arrivati ad un certo punto puoi affrancarti da una scuola, nel senso che puoi andare ad arrampicare con cognizione di causa, conosci le manovre, i gradi, sai giudicare la via che hai davanti.
Ma credo che il modo migliore sarebbe comunque avere una persona che ti segue (seriamente e non solo per spillarti i soldi) in modo personale, in palestra e in falesia.
Prendi il presidente, ha fatto un 6c, sarà facile, sarà chiodato non lungo, ma prima non andava manco da primo sui 6a. E il passaggio non è dato da una scuola ma da un lavoro (miracolo?) sulla persona.
Per questo dico sempre di rubare con gli occhi e guardare quelli che sanno scalare (non che si tengono come maiali, ma che sanno proprio scalare). Si impara sempre qualcosa.
Tanto per fare un esempio, scambiarsi consigli, per correggere impostazioni ed errori, è un'usanza diffusa tra i boulderisti (almeno quelli che frequento io), ogni passaggio nuovo che si sale è una piccola scuola del gesto e fare boulder non aumenta solo la forza, ma è un laboratorio gestuale immenso (io poi mi diverto per quel poco che lo pratico).
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Messaggioda yinyang » ven gen 27, 2006 12:43 pm

cuorpiccino ha scritto:Tanto per fare un esempio, scambiarsi consigli, per correggere impostazioni ed errori, è un'usanza diffusa tra i boulderisti (almeno quelli che frequento io), ogni passaggio nuovo che si sale è una piccola scuola del gesto e fare boulder non aumenta solo la forza, ma è un laboratorio gestuale immenso (io poi mi diverto per quel poco che lo pratico).


questa cosa dovrebbero farla anche i falesisti! :cry:
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Messaggioda bradipo » ven gen 27, 2006 12:49 pm

cuorpiccino ha scritto:
bradipo ha scritto:
yinyang ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:Quello che voglio dire è che codificare i movimenti va bene per iniziare, per dare ad un principiante un imput, ma poi credo che bisogna continuare lavorando in un altro modo.


ah ok, su questo sono perfettamente d'accordo, e forse un "metodo" dovrebbe comprendere una "seconda parte" che ne tratti ampiamente


Ed è proprio così! Una scuola ti deve fornire le basi....poi il percorso te lo crei tu....dopo ....e affrancandoti dalla scuola stessa.

Bisogna vedere quali sono le tue aspettative, i tuoi traguardi, la tua "fretta" nel raggiungerli.
Arrivati ad un certo punto puoi affrancarti da una scuola, nel senso che puoi andare ad arrampicare con cognizione di causa, conosci le manovre, i gradi, sai giudicare la via che hai davanti.
Ma credo che il modo migliore sarebbe comunque avere una persona che ti segue (seriamente e non solo per spillarti i soldi) in modo personale, in palestra e in falesia.
Prendi il presidente, ha fatto un 6c, sarà facile, sarà chiodato non lungo, ma prima non andava manco da primo sui 6a. E il passaggio non è dato da una scuola ma da un lavoro (miracolo?) sulla persona.
Per questo dico sempre di rubare con gli occhi e guardare quelli che sanno scalare (non che si tengono come maiali, ma che sanno proprio scalare). Si impara sempre qualcosa.
Tanto per fare un esempio, scambiarsi consigli, per correggere impostazioni ed errori, è un'usanza diffusa tra i boulderisti (almeno quelli che frequento io), ogni passaggio nuovo che si sale è una piccola scuola del gesto e fare boulder non aumenta solo la forza, ma è un laboratorio gestuale immenso (io poi mi diverto per quel poco che lo pratico).


Ma sono d'accordissimo! Io non so quale sia il miracolo per essere passato dai 6a ai 6c, ma al di là del grado e dei numeri, sicuramente gli saranno state date drittesulla lettura, sull'interpretazione. Magari trovare una persona, un compagno di cordata + bravo di te che ti svegli al di là degli interessi economici, ma + che degli interessi economici, parlerei di sincerità; mi spiego meglio: ho sempre notato tanta avarizia da parte degli esperti nel fornire il nocciolo del problema al rampollo; non serve sempre la pappa pronta...anzi !!! Ma se il rampollo non capisce dove sbaglia qualcuno glielo deve dire...e deve essere sicuro di cio che dice se no fa peggio!!!
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