scuole di arrampicata

Messaggioda Buzz » gio gen 19, 2006 17:33 pm

sono movimenti propedeutici all'arrampicata!
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Messaggioda bradipo » gio gen 19, 2006 17:51 pm

Buzz ha scritto:
bradipo ha scritto:Solo sprovveduti credono di apprendere il metodo Caruso da una persona diversa da Paolo Caruso;

Volete il metodo Caruso...andate da lui non da altri;

Neanche chi gli sta dietro da anni è in grado di trasferire completamente il metodo, di avere quella sensibilità e oculatezza che ha lui;

Solo sprovveduti credono che basti il libro o le cassette;

Solo sprovveduti credono che basti poco tempo per arrivare a sapere e a capire ma soprattutto a far proprie certe tecniche;

SERVE TEMPO, UMILTA', VOGLIA DI IMPARARE E COSTANZA...TANTA!!!


mi pare che tu renda un cattivo servizio al metodo caruso, con queste affermazioni

io non credo affatto che sia vero quello che dici

come ha giustamente affermato biemme:
paolo non ha inventato niente, ma gli va riconosciuto di essere stato l?unico e il primo (in italia, non sò all?estero) ad aver lavorato a lungo e anche in modo scientifico sull?arrampicata, sull?equilibrio dei corpi, sulla respirazione, sul gesto, concentrandovi anni di esperienza pratica e teorica ....


paolo è certamente bravo come istruttore, ma non credo che qualcuno che conosca a fondo il suo metodo e intenda insegnare arrampicata non possa farlo anche migliorandolo (in teoria dico)

d'altro canto qui stiamo parlando di cose che non sappiamo

tu hai fatto un corso base, come fai ad affermare quello che hai detto?

hai dei riscontri?


rispondo a te perchè voglio rimanere in tema: ti rispondo con una domanda (anche se non si dovrebbe!!!); tu conosci qualcuno che al suo posto sia in grado di trasferire il metodo???

intendo trasferire non solo nei concetti base ma proprio starti dietro come fa lui e correggerti e capire che quel cm in più di spostamento ti fa sentire molti kg in meno sulle braccia.

Quando si parla di quel metodo ci vuole molta sensibilità. Che lui ha!!! A me è capitato solo lui, ma se tu mi smentisci, forse tu conosci qualcuno che può tramandare il suo metodo?
E comunque la mia era un avvertenza per tutti coloro che credono a coloro che "vendono" il metodo come se fosse un marchio di fabbrica, come se fossero corsi omologati; aprite gli occhi; attenzione diffidate dalle imitazioni.

In generale credo e SPERO che qualcuno porti avanti il suo discorso con tanta passione e abilità quanta lui ce ne mette; ma sono perplesso che sia proprio come seguire un corso con lui. Magari potrebbe essere anche meglio o potrebbe rappresentare un evoluzione del metodo; chi puo dirlo?!

quindi W il metodo Caruso, diffidate delle imitazioni e speriamo che qualcuno che da anni lo segue sia in grado un giorno di proseguire nel cammino da lui intrapreso.
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Messaggioda Maranga » gio gen 19, 2006 18:39 pm

bradipo ha scritto:...
Solo sprovveduti credono di apprendere il metodo Caruso da una persona diversa da Paolo Caruso;
...


Non esageriamo: P.C. è un ottimo insegnante, ma non una divinità. Vero è piuttosto che alcune persone pensano di insegnare secondo il suo metodo quando magari ne hanno solo letto il libro o visto le videocassette, avendo così del suo metodo una conoscenza parziale.
Poche idee, ma confuse
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Messaggioda Buzz » gio gen 19, 2006 18:39 pm

bradipo ha scritto:
Buzz ha scritto:
bradipo ha scritto:Solo sprovveduti credono di apprendere il metodo Caruso da una persona diversa da Paolo Caruso;

Volete il metodo Caruso...andate da lui non da altri;

Neanche chi gli sta dietro da anni è in grado di trasferire completamente il metodo, di avere quella sensibilità e oculatezza che ha lui;

Solo sprovveduti credono che basti il libro o le cassette;

Solo sprovveduti credono che basti poco tempo per arrivare a sapere e a capire ma soprattutto a far proprie certe tecniche;

SERVE TEMPO, UMILTA', VOGLIA DI IMPARARE E COSTANZA...TANTA!!!


mi pare che tu renda un cattivo servizio al metodo caruso, con queste affermazioni

io non credo affatto che sia vero quello che dici

come ha giustamente affermato biemme:
paolo non ha inventato niente, ma gli va riconosciuto di essere stato l?unico e il primo (in italia, non sò all?estero) ad aver lavorato a lungo e anche in modo scientifico sull?arrampicata, sull?equilibrio dei corpi, sulla respirazione, sul gesto, concentrandovi anni di esperienza pratica e teorica ....


paolo è certamente bravo come istruttore, ma non credo che qualcuno che conosca a fondo il suo metodo e intenda insegnare arrampicata non possa farlo anche migliorandolo (in teoria dico)

d'altro canto qui stiamo parlando di cose che non sappiamo

tu hai fatto un corso base, come fai ad affermare quello che hai detto?

hai dei riscontri?


rispondo a te perchè voglio rimanere in tema: ti rispondo con una domanda (anche se non si dovrebbe!!!); tu conosci qualcuno che al suo posto sia in grado di trasferire il metodo???



io no
ma non ho mica la minima idea delle persone con cui ha lavorato paolo in questi anni

come faccio a dire che esistono o non esistono?

per questo ti ho chiesto "hai dei riscontri?"

poi è ovvio, come dice biemme, che è fondamentale "formare i formatori"... ma sinceramente non so se questo lavoro sia a zero oppure sia magari abbastanza avanzato

non dico ne si ne no

dico che io personalmente non lo so.

Ma in assoluto dico che questa evidentemente è una situazione contingente, perchè se un metodo è valido - e questa è una realtà incontrovertibile in tutti i campi dello scibile umano - deve poter essere tramandato.
Altrimenti non è un "metodo".

E' una contraddizione in termini.
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Messaggioda Zio Vare » gio gen 19, 2006 22:25 pm

Io credo che per tramandare un metodo, una didattica, uno stile di lacvoro, dev'esserci ben più di uno stage a cui partecipano degli istruttori, dev'esserci un lungo lavoro di base, magari con degli allievi che passano di livello fino a diventare istruttori, allievi che hanno imparato metabolizzando il metodo e che hanno imparato a trasmetterlo divenendo istruttori. Per fare una cosa del genere credo che il mondo dell'arrampicata sia ancora troppo indietro. In una galassia di corsi da 6 uscite, qualche rudimento di base e poi "arrangiati" non c'è spazio per una mentalità così strutturalizzata, o meglio, lo spazio c'è ma nessuno l'ha ancora riempito.
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Messaggioda Booo » gio gen 19, 2006 23:41 pm

8O Tramandare? Discepoli? Addestrare? Manco fosse na setta dedita ai riti esoterici... :roll: :roll: :roll:
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Messaggioda Zio Vare » ven gen 20, 2006 0:14 am

Ma nella vita hai fatto solo allenamento di biglie su spiaggia?
Io ho aiutato ad allenare per 2 anni una squadra di basket ed era naturale per me far ripetere quegli esercizi con cui più mi avevano martellato e con i quali avevo imparato i fondamentali della pallacanestro.
E' perfettamente naturale che dopo anni di allenamento con determinati istruttori che seguono una certa didattica tu assimili metodi e concetti anche inconsciamente.
Senza pippe mentali sui discepoli e le sette segrete.
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Messaggioda Buzz » ven gen 20, 2006 9:08 am

Zio Vare ha scritto:Ma nella vita hai fatto solo allenamento di biglie su spiaggia?
Io ho aiutato ad allenare per 2 anni una squadra di basket ed era naturale per me far ripetere quegli esercizi con cui più mi avevano martellato e con i quali avevo imparato i fondamentali della pallacanestro.
E' perfettamente naturale che dopo anni di allenamento con determinati istruttori che seguono una certa didattica tu assimili metodi e concetti anche inconsciamente.
Senza pippe mentali sui discepoli e le sette segrete.


lascia perdere
booo non parla delle cose che sa perchè ritiene gli altri non all'altezza dei suoi discorsi e si scoccia;
e allora fa sarcasmo sulle cose che non sa, ma con l'aria di saperne, con il risultato da passare per cretino
cosa che non è.
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Messaggioda Booo » ven gen 20, 2006 9:24 am

Buzz ha scritto:lascia perdere
booo non parla delle cose che sa perchè ritiene gli altri non all'altezza dei suoi discorsi e si scoccia;
e allora fa sarcasmo sulle cose che non sa, ma con l'aria di saperne, con il risultato da passare per cretino
cosa che non è.


:D :D :D
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Messaggioda Silvia L. » ven gen 20, 2006 9:33 am

Un paio di spunti per il dibattito:

- perche' nessuno parla di Gigi Mario e la sua scuola di Scaramuccia ma solo del metodo Caruso?

- quale deve essere il risultato di una buona scuola? E' quantificabile con una formula o e' un generico "migliorare"?

- ci sono persone che ritenete uscite da una buona scuola e che per voi hanno raggiunto il risultato ottimale? (Insomma, prove tangibili della bonta' di una scuola)

Personalmente credo che non ci sia una scuola "migliore" valida tutti: insegnare a scalare ( e motivare ) a un 15-enne che poi si prende una fissa da paura sull'arrampicata e in 3 anni arriva a fare l'8a e' ben diverso che trasmettere qualcosa ad una ragazza 30-enne di citta' che fa il corso solo perche' il moroso ce l'ha trascinata

Aggiungo poi che ci sono persone per le quali l'approccio "spirituale" e' interessante, altre che sono molto piu' "tecnico-scientifiche" e che lo detestano cordialmente, come magari non amano le discipline orientali.

E poi... si possono passare ore a fare ripetute sulla plastica, lolotte, piedi interni, esterni, lanci etc etc ma se non si va di tanto in tanto "al limite" DA SOLI, magari con un compagno di scalata al nostro stesso grado, non si migliorera' MAI :cry:
Questo vale per chi vuole fare solo plastica e per chi scala anche su roccia.
Sulla roccia poi e' pure peggio perche' se non la sai leggere difficilmente ti alzerai in modo decente. Ma imparare a leggere la roccia e' un fatto di esperienza diretta (e di correzione di miopia &co :lol: :lol: ), che si acquisisce solo dopo mesi di pratica costante.

Insomma per me l'istruttore ci sta all'inizio, poi diventa l'allenatore.
E averne uno personale non e' facile. Soprattutto a poco prezzo.
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Messaggioda Booo » ven gen 20, 2006 9:36 am

Giusto un commento serio: classificare la realtà nelle categorie assolute di meglio e peggio è un'utopia. Giudichiamo in base alle nostre scelte che riteniamo ovviamente essere le migliori PER NOI. Non sapremo mai cosa sarebbe successo se avessimo seguito o avessimo avuto la possibilità di seguire una strada diversa. Quindi il beneficio del dubbio va sempre mantenuto. Altrimenti si cade nel fondamentalismo e si è portati a ritenere che quella scelta individuale debba essere la migliore per TUTTI.
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Messaggioda Booo » ven gen 20, 2006 9:40 am

Silvia L. ha scritto:Insomma per me l'istruttore ci sta all'inizio, poi diventa l'allenatore.
E averne uno personale non e' facile. Soprattutto a poco prezzo.


Gli amici più forti e volenterosi servono anche a questo! :wink: Oltre che a farti da papero quando non arrivi in catena! :oops:
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Messaggioda Silvia L. » ven gen 20, 2006 9:50 am

Booo ha scritto:
Silvia L. ha scritto:Insomma per me l'istruttore ci sta all'inizio, poi diventa l'allenatore.
E averne uno personale non e' facile. Soprattutto a poco prezzo.


Gli amici più forti e volenterosi servono anche a questo! :wink: Oltre che a farti da papero quando non arrivi in catena! :oops:


SEEE te piacerebbe!!! Gli amici a volte so' infamoni e mica te la passano liscia se non ci arrivi in catena: te fanno lascia' il moschettone!
E poi, con quello che me costa sopporta' il Medio per migliora' a scala' !!!! :lol: :lol: :lol:

Scherzi a parte e' per me e' proprio questo il meccanismo che passata la soglia della autonomia "di sicura" in falesia ti fa migliorare meglio di qualsiasi scuola: un gruppo di amici-compagni di viaggio nell'arrampicata, che, anche spronandoti (anche con le brutte, tipo non recuperando i rinvii) a metterti al limite ti fanno crescere.
Magari non saranno sempre gli stessi, cambieranno e/o si alterneranno nel tempo, l'importante e' divertirsi. Che in fondo e' l'obiettivo finale, almeno alla nostra eta'.
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Messaggioda Buzz » ven gen 20, 2006 10:26 am

silvia,
ma in tutti gli sport è vero questo!

qui nessuno dice, o almeno non mi è parso,
che l'unico approccio corretto all'arrampicata sia quello spirituale

:-) figuriamoci

(lo chiamo così per distinguerlo da quello muscolare)

io ho detto che potrebbe essere un modo diverso quello di prenderla un pò più comoda, di curare più il piacere del gesto imparando a scalare piuttosto che cercare con ansia il grado.

ma è ovvio che questo tipo di approccio è anche (e sottolineo anche) un fatto culturale, ma,
non esistendo una "scuola" di nessun tipo è tutto lasciato al caso.

Ma il problema non era questo.
Il problema iniziale da me posto è riassumibile in una domanda molto semplice.

L'arrampicata è come tutti gli altri sport e quindi può essere insegnata?
Se si. (e la mia risposta è si) perchè non viene insegnata?

La succesiva domanda è: come potrebbe essere insegnata?
E mi veniva da fare un accostamento, per il lavoro sui fondamentali da automatizzare e sul fisico, da tonificare e flessibilizzare (parliamo di absolute beginners) ai corsi lunghi di qualche mese, un anno... non escluse ovviamente le uscite su roccia e le lezioni sulle manovre per la sicurezza.

Corsi che se ben strutturati non avrebbero costi eccessivi, potendo essere indirizzati a molti allievi contemporaneamente, nelle palestre, così come in molti altri sport.

Discorso semplicissimo se vuoi da cui poi si è divagato, essendo l'unico metodo conosciuto (?) quello di paolo caruso, nella solita diatriba pro e contro.

Diatriba che a volte, anzichè apparire pro e contro il metodo caruso, sembra pro-contro paolo caruso, il che è francamente ridicolo.
Da entrambi i lati dello schieramento.

Per quanto riguarda Gigi Mario io personalmente non la conosco. Non ho mai conosciuto uno che ha frequentato la sua scuola, per cui non saprei che dire.
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Messaggioda Silvia L. » ven gen 20, 2006 10:41 am

Cerco allora di rientrare nel topic orignale, dando la mia PERSONALE opinione:
l'arrampicata non e' uno sport come gli altri, vista l'ampia gamma di possibilita' che offre e di fattori che entrano in gioco. Pertanto non puo' direttamente essere "insegnata" da qualcuno a qualche altro. Al piu' possono essere trasmessi degli elementi utili alla crescita del percorso personale.

Se vuoi imparare il gesto fisico e le manovre per la sicurezza una scuola "buona" puo' esserci. Non so quale sia la migliore, ma ognuno puo' ricercare la sua.

... egoisticamente infine io mi chiedo: e' auspicabile aumentare la popolazione che arrampica, indipendentemente dal grado che fa? Per me no, vista la piega da "gestione delle mandrie" che stanno prendendo tutte le attivita' all'aperto che possono far guadagnare qualcuno.
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Messaggioda Zio Vare » ven gen 20, 2006 10:44 am

Silvia L. ha scritto:Cerco allora di rientrare nel topic orignale, dando la mia PERSONALE opinione:
l'arrampicata non e' uno sport come gli altri, vista l'ampia gamma di possibilita' che offre e di fattori che entrano in gioco.

IMHO hai una visione limitata e limitante degli altri sport
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Messaggioda Buzz » ven gen 20, 2006 10:50 am

Silvia L. ha scritto:Cerco allora di rientrare nel topic orignale, dando la mia PERSONALE opinione:
l'arrampicata non e' uno sport come gli altri, vista l'ampia gamma di possibilita' che offre e di fattori che entrano in gioco. Pertanto non puo' direttamente essere "insegnata" da qualcuno a qualche altro. Al piu' possono essere trasmessi degli elementi utili alla crescita del percorso personale.


su questo non sono assolutamente d'accordo
per la semplice ragione che altri sport sono altrettanto, se non più complessi, dell'arrampicata.

Silvia L. ha scritto:
... egoisticamente infine io mi chiedo: e' auspicabile aumentare la popolazione che arrampica, indipendentemente dal grado che fa? Per me no, vista la piega da "gestione delle mandrie" che stanno prendendo tutte le attivita' all'aperto che possono far guadagnare qualcuno.


questo è un altro discorso, ma non c'entra
ma basta chiodare altre grotti e il problema delle mandrie non sussiste, no?
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Messaggioda Zio Vare » ven gen 20, 2006 10:59 am

Silvia L. ha scritto:... egoisticamente infine io mi chiedo: e' auspicabile aumentare la popolazione che arrampica, indipendentemente dal grado che fa?

Silvia ma tu pensi che se ci fossero dei corsi "a lungo termine", più strutturati, che richiedono maggior impegno, più tempo e volontà di parteciparvi la gente aumenterebbe di colpo? Non è pù semplice e veloce fare un corso di qualche settimana con 5-6 uscite su roccia? La situazione che porta molte persone ad arrampicare con poche conoscenze di arrampicata e qualche nozione di sicurezza è quella odierna.
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Messaggioda Silvia L. » ven gen 20, 2006 11:04 am

Zio Vare ha scritto:
Silvia L. ha scritto:Cerco allora di rientrare nel topic orignale, dando la mia PERSONALE opinione:
l'arrampicata non e' uno sport come gli altri, vista l'ampia gamma di possibilita' che offre e di fattori che entrano in gioco.

IMHO hai una visione limitata e limitante degli altri sport



... sara'... cosi' faccio il paio con chi ce l'ha della arrampicata...

Comunque...fai boulder? hard grit? Falesia? Con tiri di resistenza o no? Arrampichi in montagna d'estate? ... anche in montagna in invernale e' arrampicare? ti piacciono i camini, le placche, i diedri o gli strapiombi? Sai prendere/tenere indistintamente tacche, tacchette, svasi, svasoni, mono/bi/tri/diti e ronchie? arrampichi su granito, calcare, conglomerato, arenaria o cosa altro? su plastica? E quali prese? Sint Roc, armaduk o cosa? arrampichi in artificiale? Sai piantare un chiodo, uno spit o un rurp? E mettere un dado, un tricam, un friend su una roccia qualsiasi? E un fittone? Sai vedere se lo spit e' messo male e comunque se cadi ti schianti sul terrazzino di sotto? Arrampichi solo quando si sta da dio o anche quando il tempo fa schifo?
Sai usare il grigri, l'8, la piastrina e il secchiello? E il robot etc? sai fare le doppie? Sai le regole che indicano una salita a vista, rotpunk, yoyo etc? Te ne frega qualcosa di chi e' stato il primo salitore di un itinerario in libera o no? e di chi lo ha attrezzato? Sei d'accordo a non scavare le prese? In tutti i casi possibili?
... e si potrebbe continuare a lungo. Limitatamente, ovviamente.

In una scala possibile ti direi che per come la vedo io gli altri sport (ne ho fatti, stranamente) hanno una ampiezza paragonabile a quella dell'insieme dei numeri interi. L'arrampicata in proporzione ha quella dei numeri reali.
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Messaggioda yinyang » ven gen 20, 2006 11:08 am

Silvia L. ha scritto:In una scala possibile ti direi che per come la vedo io gli altri sport (ne ho fatti, stranamente) hanno una ampiezza paragonabile a quella dell'insieme dei numeri interi. L'arrampicata in proporzione ha quella dei numeri reali.


mah...anch'io non sono tanto d'accordo con te Silvia
ieri in tele ho visto un servizio sui nostri migliori pattinatori (la Poli e compagno)...secondo me avrebbero qualcosa da dirti sulla complessità del loro sport :wink:
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