ho notato che la motivazione cresce parallelamente all'impegno degli obiettivi, perchè ci si sente partecipi di un miglioramento alimentato dall' entusiasmo.
a volte però la casualità interrompe questa linea, rendendo difficile una continua reinvenzione del gioco, trasformandolo pian piano in "routine".
e così, in montagna, le motivazioni le trovo facendo gite in modo molto meno frequente, ma scegliendole in modo da aumentare i fattori di incognita, esplorazione, preparazione richiesta...
nel frattempo mi piace ficcarmi al mio limite sopra uno spit, in una falesia vicino a casa, dove le dita e la testa paion esser su un'altalena,
o aumentando il ritmo o la distanza sempre di più, ad ogni corsa...non sono allenamenti, ma diventati essi stessi fonti di motivazione
