da chacha0178 » ven nov 16, 2007 23:43 pm
Ciao,
è rara la frattura dell'astragalo, di solito sono cadute dall'alto, età media 30 anni.
Se nella caduta c'è un'importante dorsiflessione del piede (la punta verso l'alto) forzata è facile fratturarsi l'astragalo. Di solito alla dorsiflessione del piede si accompagnano i più vari tipi di rotazione del piede (pronazione, supinazione, abduzione, adduzione... etc.. etc..): la cosa importante da chiarire è che più complesso è il movimento d'accompagnamento alla dorsiflessione e più elevata è l'energia meccanica al momento dell'impatto... ebbene, più sono cazzi.
La sede di frattura più rognosa a carico dell'astragalo è il collo, perchè è da li che passano le arterie che vanno alla testa: ma questo è intuibile: se uno lo decapitano la testa rimane senza sangue...
Ma se questo processo di "ghigliottinaggio" avviene in modo parziale, le arterie possono sopravvivere, poi di solito abbiamo tre arterie che passano per il collo dell'astragalo quindi l'importante è che non si rompano tutte e tre.
In particolare, se la frattura è composta (ossia c'è una crepa ma i margini restano adiacenti) non bisogna operare: immobilizzare in leggera flessione plantare, gesso per 2 mesi, successiva riabilitazione inizialmente senza carico, cauta... progredendo a poco a poco. Caricare comunque il prima possibile perchè lo stimolo meccanico sollecita l'osso a mineralizzarsi e la frattura guarirà prima. Non esagerare mai. Piano, piano, fatevi guidare dal vostro dolore. Usate antidolorifici, anche in quantità industriale ma cercate di fare i movimenti con il minimo dolore possibile. Per intenderci è come quando si fa stretching: si sente tirare e fa male ma non è lo stesso male di quando prendi una sberla... idem: deve tirare e fare male perchè è anchilosato, fermo. La caviglia non è più disinvolta nei movimenti...
Se invece è stato necessario utilizzare dei mezzi di sintesi per rimettere a posto l'astragalo, beh... allora sono guai seri. Le statistiche parlano chiaro: elevato rischio di necrosi. Ma non è che la fisioterapi sbagliata, un intervento migliore, la magnetoterapia etc..etc... potevano cambiare le carte in tavola... nel momento in cui si ha la frattura iniziano una serie di processi predestinati dal tipo di frattura. Se le tre arteriole di cui parlavamo prima sono partite non c'è tanto da fare. La testa riceve del sangue anche dalla cartilagine periarticolare, che di solito si spatascia nell'impatto e va incontro a necrosi. Inesorabilemente se siete destinati alla necrosi ci andrete incontro. E' bene metterselo chiaro in testa. Fare il possibile (riposo, riposo e riposo a gamba all'aria) per non peggiorare le cose, fare fisioterapia con pazienza e senza esagerare ma seguendo i segnali del proprio corpo. Pregare.
Il chirurgo che vi opera può fare molto, ma c'è da dire che in italia quasi tutti gli ortopedici non sono bravi, professoroni compresi, anzi, più titoli hanno e di solito peggio sono.
Spezzo una lancia a favore del trentino -alto-adige dove sono italiani di nome ma non di fatto.
Spero di essere d'aiuto. Se avete dubbi scrivete qui. Ciao.