Ricard ha scritto:Bello sto topic, ne approfitto per qualche domanda.
1.E' vero che uno degli sport dove si rischia di perdere maggiormente forza è il nuoto?
Vi sono tante diverse espressioni della forza. Nel nuoto, soprattutto sulle lunghe distanze e a causa dei lunghi allenamenti, prevale la forza resistente e soprattutto espressa al'interno di uno stereotipo dinamico fisso (cioè il movimento è sempre lo stesso). Insomma non è il massimo per un alpinista. Preciso un concetto legato alla biomeccanica: gli effetti dell'allenamento sono sempre molto specialistici, e questo è tanto più vero quanto più intensti e protratti nel tempo sono gli allenamenti. Bene, o meglio male: basta variare anche di poco gli angoli degli arti interessati all'applicazione della forza, rispetto a quella per la quale sono stati allenati, che questa cali in maniera notevolissima. Cerco di spiegarmi ancora meglio: un alpinista ha infiniti gradi angolari nella posizione degli arti per esprimere la forza, un nuotatore ne ha pochi e obbligati (dalla tecnica eseguita). Perciò il nuoto non è allenante per l'alpinismo, lo sarebbe molto di più, per la varietà di stimoli meccanici motori, ad esempio fare il muratore o lavorare la terra! Inoltre nel nuoto manca la componente elastica e quella esplosiva della forza (tranne che al momento della partenza dai blocchi, ovviamente). Se dovessi indicare una disciplina a un falesista o a uno che fa gare di arramopicata o bouldering e che si voglia divertire in piscina, gli consiglierei i tuffi piuttosto che il nuoto!
Ricard ha scritto:2.Uno sport da affiancare come allenamento all'arrampicata: arti marziali?
Chi fa ad esempio judo sollecita parecchio le fibre bianche e mi dicono che aumenti pure parecchio il fiato, altre discipline favoriscono l'elasticità, in generale poi si punta molto sulla dimensione psichica (autocontrollo, conoscenza del proprio corpo).
Una riflessione potrebbe essere fatta se non convenga invece cercare un'attività sportiva non simile ma una complementare, cioè che rilassi e dafatichi quanto è invece affaticato e contratto dal'attività principale arrampicatoria! In questo senso allora anche il nuoto andrebbe benissimo, ma tutto sta nel capire obiettivi, tempi per raggiungerli, caratteristiche del soggetto, tempo da dedicare agli allenamenti, eccetera. Cmq si, le arti marziali hanno le caratteristiche che hai detto.
Ricard ha scritto:3.Gli esercizi statici hanno controindicazioni? Meglio da soli o mischiati a quelli dinamici?
Hanno la controindicazione che generalmente sono poco correlati col modello di prestazione, cioè con l'attività motoria principale che di solito è dinamica e non statica. Negli anni 50 e 60 vi fu un grande interesse per l'allenamento isometrico, ma poi ci si accorse appunto che produceva effetti lontani dalle prestazioni della quasi totalità degli sport. Comunque nell'alpinismo e nell'arrampicata credo invece che possano trovare un certo interesse, perchè sicuramente ci sono momenti di stasi su un appoggio o su una presa nel quale il corpo si trova appunto in contrazione isometrica (calcola cmq che di arrampicata ne so quanto un eschimese del nostro campionato di calcio di serie C). Un'altra caratteristica degli esercizi di isometria è data dall'affaticamento muscolare comportato, oltre che dal carico, dal fatto che nella contrazione statica l'afflusso di sangue è molto più difficoltoso, mancando l'alternanza contrazione-decontrazione che funziona come pompa secondaria per la circolazione del sangue.
Come considerazione finale direi però che l'importante è muoversi e divertirsi, e il consiglio è di farlo sempre e comunque, variando il più possibile le attività ma senza farsi troppi problemi riguardo il tipo di sport che si va a praticare! Non credo ne valga la pena, se non per pochi superman professionisti e nel periodo di gara!
Ciao,
Clyp