il motivo per cui non ce la si fa è perchè s hanno evidentemente delle carenze..e allora inevitabilmente bisogna colmarle..e allora a questo punto pannello e trave vengono in soccorso...
questo alemno è quello che credo io...

da speleosarah » ven ott 20, 2006 16:16 pm
da cuorpiccino » ven ott 20, 2006 18:55 pm
speleosarah ha scritto:mm..pure secondo me arrampicare in quantità aiuta a progedire..il problema è che poi si arriva ad un punto morto(che per qualcuno è il 7a ma per altri secondo me può essere pure il 6a..)in cui non basta più solo scalare..in pratica non basta più la quantità ma anche la qualità....
il motivo per cui non ce la si fa è perchè s hanno evidentemente delle carenze..e allora inevitabilmente bisogna colmarle..e allora a questo punto pannello e trave vengono in soccorso...
questo alemno è quello che credo io...anche per esperienza...
da lingerie » ven ott 20, 2006 19:15 pm
da rinvio » sab ott 21, 2006 11:54 am
da lingerie » sab ott 21, 2006 13:18 pm
rinvio ha scritto:ciao a tutti,
mi sento di dire la mia anche perchè è stato tralasciato un fattore per me fondamentale, ovvero l'atteggiamento mentale che si ha di fronte alla via o meglio sulla via. tale fattore conta e tanto soprattutto durante i primi anni di arrampicata poi magari con il progredire si trasforma in capacità di concentrazione ecc ecc.
comunque all'inizio la paura domina, e spesso il 6b non lo si fa non per carenza fisica ma per carenza mentale. provate ad immaginare quanta energia toglie la paura; si scala male, si strizzano le prese, non ci si fida dei piedi, si diventa legnosi, insomma consumiamo molta molta energia in più rispetto a quella richiesta dalla via. Non è un caso infatti che chiusa una via per noi dura dura che ci ha fatto dannare, qualora la riprovassimo (cosa rara) magari arriveremo in catena senza quasi faticare.
per cui il mio consiglio inizialmente è quello di allenare soprattutto la testa ma purtroppo non è sufficiente scalare e basta...non basta cioà fare vie su vie da primo magari ben al di sotto del proprio limite per convincersi di allenare la testa. per Allenare la testa, bisogna sforzarsi, spesso violentarsi, non è facile per niente. la nostra voglia di arrivare in catena deve prevalere su tutto. Bisogna alle volte ringhiare quando si scala, e soprattutto scalare anche quando si è stanchi. troppo spesso appena sentiamo un pò di ghisa ci facciamo blokkare da sotto, niente di più sbagliato, il passaggio va impostato anche con la ghisa alle braccia, bisogna andare avanti, spingersi perchè in questo modo si che si allena fisico e testa......non si può immaginare quanto si può restare attaccati alla roccia nonostante due pitbull ci stiano mordendo gli avambracci, (siamo noi che lasciamo la presa il 99%, del resto è raro che la mano si apra da sola, siamo noi che molliamo). Non importa se cadiamo al passo successivo però intanto quello prima l'abbiamo fatto ed abbiamo dato una bella spinta a corpo e soprattutto testa. Bisogna saper respirare, gestire i riposi, capire la via, dividerla in sequenze magari anche personali, rallentare dove è facile, velocizzare (il ritmo intendo) sul difficile.
boh ho detto la mia,
fatemi sapere che ne pensate
cià
da the_serpent2006 » sab ott 21, 2006 14:56 pm
da giannimiao » sab ott 21, 2006 15:11 pm
the_serpent2006 ha scritto:L'allenamento è essenziale, come in qualsiasi altro sport,e a ogni livello secondo le capacità di ciascuno.
da Herman » sab ott 21, 2006 23:14 pm
the_serpent2006 ha scritto:Io l'ho alzato decisamente da quando arrampico non meno di 4 volte a settimana, integrando con sedute au pesi. Ma bisogna essere iper-motivati, e soprattutto divertirsi.
da Titanium » dom ott 22, 2006 15:12 pm
Herman ha scritto:the_serpent2006 ha scritto:Io l'ho alzato decisamente da quando arrampico non meno di 4 volte a settimana, integrando con sedute au pesi. Ma bisogna essere iper-motivati, e soprattutto divertirsi.
e avere un pacco di tempo... non meno di 4 volte alla settimana + pesi... almeno l'ottoa lo fai vero?
da speleosarah » dom ott 22, 2006 22:32 pm
rinvio ha scritto:ciao a tutti,
mi sento di dire la mia anche perchè è stato tralasciato un fattore per me fondamentale, ovvero l'atteggiamento mentale che si ha di fronte alla via o meglio sulla via. tale fattore conta e tanto soprattutto durante i primi anni di arrampicata poi magari con il progredire si trasforma in capacità di concentrazione ecc ecc.
comunque all'inizio la paura domina, e spesso il 6b non lo si fa non per carenza fisica ma per carenza mentale. provate ad immaginare quanta energia toglie la paura; si scala male, si strizzano le prese, non ci si fida dei piedi, si diventa legnosi, insomma consumiamo molta molta energia in più rispetto a quella richiesta dalla via. Non è un caso infatti che chiusa una via per noi dura dura che ci ha fatto dannare, qualora la riprovassimo (cosa rara) magari arriveremo in catena senza quasi faticare.
per cui il mio consiglio inizialmente è quello di allenare soprattutto la testa ma purtroppo non è sufficiente scalare e basta...non basta cioà fare vie su vie da primo magari ben al di sotto del proprio limite per convincersi di allenare la testa. per Allenare la testa, bisogna sforzarsi, spesso violentarsi, non è facile per niente. la nostra voglia di arrivare in catena deve prevalere su tutto. Bisogna alle volte ringhiare quando si scala, e soprattutto scalare anche quando si è stanchi. troppo spesso appena sentiamo un pò di ghisa ci facciamo blokkare da sotto, niente di più sbagliato, il passaggio va impostato anche con la ghisa alle braccia, bisogna andare avanti, spingersi perchè in questo modo si che si allena fisico e testa......non si può immaginare quanto si può restare attaccati alla roccia nonostante due pitbull ci stiano mordendo gli avambracci, (siamo noi che lasciamo la presa il 99%, del resto è raro che la mano si apra da sola, siamo noi che molliamo). Non importa se cadiamo al passo successivo però intanto quello prima l'abbiamo fatto ed abbiamo dato una bella spinta a corpo e soprattutto testa. Bisogna saper respirare, gestire i riposi, capire la via, dividerla in sequenze magari anche personali, rallentare dove è facile, velocizzare (il ritmo intendo) sul difficile.
boh ho detto la mia,
fatemi sapere che ne pensate
cià
da speleosarah » dom ott 22, 2006 22:51 pm
rinvio ha scritto:ciao a tutti,
mi sento di dire la mia anche perchè è stato tralasciato un fattore per me fondamentale, ovvero l'atteggiamento mentale che si ha di fronte alla via o meglio sulla via. tale fattore conta e tanto soprattutto durante i primi anni di arrampicata poi magari con il progredire si trasforma in capacità di concentrazione ecc ecc.
comunque all'inizio la paura domina, e spesso il 6b non lo si fa non per carenza fisica ma per carenza mentale. provate ad immaginare quanta energia toglie la paura; si scala male, si strizzano le prese, non ci si fida dei piedi, si diventa legnosi, insomma consumiamo molta molta energia in più rispetto a quella richiesta dalla via. Non è un caso infatti che chiusa una via per noi dura dura che ci ha fatto dannare, qualora la riprovassimo (cosa rara) magari arriveremo in catena senza quasi faticare.
per cui il mio consiglio inizialmente è quello di allenare soprattutto la testa ma purtroppo non è sufficiente scalare e basta...non basta cioà fare vie su vie da primo magari ben al di sotto del proprio limite per convincersi di allenare la testa. per Allenare la testa, bisogna sforzarsi, spesso violentarsi, non è facile per niente. la nostra voglia di arrivare in catena deve prevalere su tutto. Bisogna alle volte ringhiare quando si scala, e soprattutto scalare anche quando si è stanchi. troppo spesso appena sentiamo un pò di ghisa ci facciamo blokkare da sotto, niente di più sbagliato, il passaggio va impostato anche con la ghisa alle braccia, bisogna andare avanti, spingersi perchè in questo modo si che si allena fisico e testa......non si può immaginare quanto si può restare attaccati alla roccia nonostante due pitbull ci stiano mordendo gli avambracci, (siamo noi che lasciamo la presa il 99%, del resto è raro che la mano si apra da sola, siamo noi che molliamo). Non importa se cadiamo al passo successivo però intanto quello prima l'abbiamo fatto ed abbiamo dato una bella spinta a corpo e soprattutto testa. Bisogna saper respirare, gestire i riposi, capire la via, dividerla in sequenze magari anche personali, rallentare dove è facile, velocizzare (il ritmo intendo) sul difficile.
boh ho detto la mia,
fatemi sapere che ne pensate
cià
da speleosarah » dom ott 22, 2006 22:51 pm
rinvio ha scritto:ciao a tutti,
mi sento di dire la mia anche perchè è stato tralasciato un fattore per me fondamentale, ovvero l'atteggiamento mentale che si ha di fronte alla via o meglio sulla via. tale fattore conta e tanto soprattutto durante i primi anni di arrampicata poi magari con il progredire si trasforma in capacità di concentrazione ecc ecc.
comunque all'inizio la paura domina, e spesso il 6b non lo si fa non per carenza fisica ma per carenza mentale. provate ad immaginare quanta energia toglie la paura; si scala male, si strizzano le prese, non ci si fida dei piedi, si diventa legnosi, insomma consumiamo molta molta energia in più rispetto a quella richiesta dalla via. Non è un caso infatti che chiusa una via per noi dura dura che ci ha fatto dannare, qualora la riprovassimo (cosa rara) magari arriveremo in catena senza quasi faticare.
per cui il mio consiglio inizialmente è quello di allenare soprattutto la testa ma purtroppo non è sufficiente scalare e basta...non basta cioà fare vie su vie da primo magari ben al di sotto del proprio limite per convincersi di allenare la testa. per Allenare la testa, bisogna sforzarsi, spesso violentarsi, non è facile per niente. la nostra voglia di arrivare in catena deve prevalere su tutto. Bisogna alle volte ringhiare quando si scala, e soprattutto scalare anche quando si è stanchi. troppo spesso appena sentiamo un pò di ghisa ci facciamo blokkare da sotto, niente di più sbagliato, il passaggio va impostato anche con la ghisa alle braccia, bisogna andare avanti, spingersi perchè in questo modo si che si allena fisico e testa......non si può immaginare quanto si può restare attaccati alla roccia nonostante due pitbull ci stiano mordendo gli avambracci, (siamo noi che lasciamo la presa il 99%, del resto è raro che la mano si apra da sola, siamo noi che molliamo). Non importa se cadiamo al passo successivo però intanto quello prima l'abbiamo fatto ed abbiamo dato una bella spinta a corpo e soprattutto testa. Bisogna saper respirare, gestire i riposi, capire la via, dividerla in sequenze magari anche personali, rallentare dove è facile, velocizzare (il ritmo intendo) sul difficile.
boh ho detto la mia,
fatemi sapere che ne pensate
cià
da the_serpent2006 » lun ott 23, 2006 0:09 am
da cialtrone » lun ott 23, 2006 0:17 am
Oh!Titanium ha scritto: Sarà che il meteomerda gli ha ricacciato nelle dita la tonante potenza che avrebbe sfogato nello stritolare capezzoli di roccia su un ottoccippiù!
da Herman » lun ott 23, 2006 0:29 am
the_serpent2006 ha scritto:Dire il grado non interessa a nessuno, dico solo che allenandosi si migliora in modo impressionante rispetto alla miriade della massa di climbers che ravano sul 6a o sul 6b una volta a settimana.
the_serpent2006 ha scritto:Tutti quelli che hanno un livello buono si allenano almeno quanto me o di piu', o l'hanno fatto in passato per arrivare a dei buoni livelli che poi possono essere mantenuti con una pratica meno costante. Chi lo nega è solo un mistificatore ( e ce ne sono sul forum, sono sempre i soliti noti che dicono di non allenarsi, quando arrampicano a tempo pieno....)
da cialtrone » lun ott 23, 2006 0:35 am
Herman ha scritto:amenità correttissime
da Herman » lun ott 23, 2006 1:56 am
cialtrone ha scritto:Herman ha scritto:amenità correttissime
Oh, cristo !!!!!!!
Ti è andato a fuoco il gatto spaziale?
![]()
da lingerie » lun ott 23, 2006 8:59 am
[/quote]the_serpent2006 ha scritto:[quote="Herman
e avere un pacco di tempo... non meno di 4 volte alla settimana + pesi... almeno l'ottoa lo fai vero?
Arrampico il martedi e giovedi dalle 12 alle13.30 (pausa pranzo sul lavoro) e il mercoledi' dalle 19 alle 22 in palestra, poi o il sabato o la domenica o tutti e due.
I giorni che non arrampico o corro o faccio pesi.
Dire il grado non interessa a nessuno, dico solo che allenandosi si migliora in modo impressionante rispetto alla miriade della massa di climbers che ravano sul 6a o sul 6b una volta a settimana.
Tutti quelli che hanno un livello buono si allenano almeno quanto me o di piu', o l'hanno fatto in passato per arrivare a dei buoni livelli che poi possono essere mantenuti con una pratica meno costante. Chi lo nega è solo un mistificatore ( e ce ne sono sul forum, sono sempre i soliti noti che dicono di non allenarsi, quando arrampicano a tempo pieno....).
Anche i grandissimi per arrivare al top lavorano duramente; fanno della pratica sportiva la loro vita e si allenano ore ed ore ogni giorno.
A partire dai vari Edlinger, Berhault, Gullich che hanno posto le basi dell'arrampicata sportiva, fino ai campioni dei giorni nostri.
da Titanium » lun ott 23, 2006 14:19 pm
cialtrone ha scritto:Oh!Titanium ha scritto: Sarà che il meteomerda gli ha ricacciato nelle dita la tonante potenza che avrebbe sfogato nello stritolare capezzoli di roccia su un ottoccippiù!
Meteommmmerda acchì?
E comunque, 'sto serpenteduemilasei è veramente un portento.
Sicuramente un ingegniere...
Ciao Tit, neh? Quando ti vedo?
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