Cassetta di pronto soccorso per spedizione in alta quota.

Messaggioda Roberto » gio apr 06, 2006 13:59 pm

Ricca ha scritto:Premetto che non sono certo un esperto di altaquota, però la strategia dei pernoti in quota nel periodo precedente la spedizioni l'ho sentita nache io, da amici medici (2 differenti), con specializzazione in medicini di montagna, anche se con quantitativi e tempi un po' differenti: mi pare, ma posso richiedere 10gg pasati in quota (sui 2500 minimo, ma soprattutto conta dormirci) nei 90gg precedenti più o meno.
Per il diamox a me hanno detto che il problema più grosso può essere prprio la disidratazione, considerato che già uno si trova nella necissita di assimilire più acqua del solito e contemporaneamente nella difficoltà di "produrla".
Ciao e spero di essere stato minimamente utile.
Il problema è che lo stazionamento a quote alte serve per "allenarsi" alla quota solo se è subito precedente la partenza, perché bastano 10 gg di quota normale, ed i frutti dell' acclimatamento si vanno a figgere.
La stessa cosa è il risultato di 20/30 gg di permeneza in quota sopra i 4000: appena torni a casa ti senti di poter fare la maratona in due ore, ma dopo 15 gg sei tornato quello di sempre.
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Messaggioda calabrones » gio apr 06, 2006 14:24 pm

Roberto ha scritto:
Ricca ha scritto:Premetto che non sono certo un esperto di altaquota, però la strategia dei pernoti in quota nel periodo precedente la spedizioni l'ho sentita nache io, da amici medici (2 differenti), con specializzazione in medicini di montagna, anche se con quantitativi e tempi un po' differenti: mi pare, ma posso richiedere 10gg pasati in quota (sui 2500 minimo, ma soprattutto conta dormirci) nei 90gg precedenti più o meno.
Per il diamox a me hanno detto che il problema più grosso può essere prprio la disidratazione, considerato che già uno si trova nella necissita di assimilire più acqua del solito e contemporaneamente nella difficoltà di "produrla".
Ciao e spero di essere stato minimamente utile.
Il problema è che lo stazionamento a quote alte serve per "allenarsi" alla quota solo se è subito precedente la partenza, perché bastano 10 gg di quota normale, ed i frutti dell' acclimatamento si vanno a figgere.
La stessa cosa è il risultato di 20/30 gg di permeneza in quota sopra i 4000: appena torni a casa ti senti di poter fare la maratona in due ore, ma dopo 15 gg sei tornato quello di sempre.


Questo perche' il cuore ed il sangue cambiano le loro caratteristiche molto in fretta 1-2 settimane; vale anche per il semplice allenamento aerobico, volgarmente detto fiato...
I muscoli e le ossa invece mantengono le loro caratteristiche molto piu' a lungo, mesi se non anni... Lo sapra' chi si allena coi sovraccarichi, prendere 2 Kg di massa e' abbastanza facile, perderli e' una cosa di mesi ;)

Non tiratemi le pietre...
Ma una cosa da non sottovalutare per andare in alta quota, puo' essere quella di non aver peso corporeo superfluo, aumenta il dispendio energetico ed il consumo d'ossigeno, quindi affrontare la spedizione in peso forma puo' tornare utile :)

Ciao
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Messaggioda Roberto » gio apr 06, 2006 15:03 pm

Altro problema da non sottovalutare è la perdita di fibre muscolari in quota e la dieta, spesso povera di proteine, che si mantiene a quelle quote.
Non è una casa da prontosoccorso, ma portare delle proteine in polevere o, ancora meglio, delle compresse di carnetina, aiuta a canservare un po di tono muscolare, specie se si resta in quota (intendo oltre i 5000) per periodi abbastanza lunghi.
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Messaggioda yena » mer apr 12, 2006 9:13 am

l'acido acetil salicilico è un antiaggregante. blocca l'aggregazion piastrinica.... quindi è ottimo per ci problemi di arterioscerosi in quanto evita la formazion di trombi che posso embolizzzare od occludere un vaso. però riducodo l'attività piastrinica riducono anche la capacità del sangue di formare il tappo piastrinico che blocca l'emorragia. in montagna penso sia una funzione abbastanza utile. :wink:
Leggi i miei articoli sulla patologia arrampicatoria www.patologia-arrampicatoria.it
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