Allenarsi fa scendere il livello

Allenarsi fa scendere il livello

Messaggioda cuoredipietra » ven apr 24, 2009 18:41 pm

Dal sito jollypower:
"Bisogna comunque aspettarsi durante questi periodi un cospicuo calo di prestazioni in parete"
jolly fa riferimento a cicli di allenamento della muscolazione con pesi

Ovviamente l'allenamento da bodibilder, che è finalizzato all'ipertrofia, non è indicato per un arrampicatore, ma secondo me è importante mantenere un livello di allenamento dei grandi gruppi muscolari che vada un po oltre qualche semplice esercizio blando o che sia limitato alla stimolazione dell'allenamento specifico.
sto parlando di pettorali, addominali, braccia che se adegauatamente allenati servono a ridurre il rischio di infortuni (questo jolly lo dice) e inoltre fanno sì che la corporatura non si sviluppi in modo non omogeneo
tipo quelli che hanno delle spalle e una schiena sviluppatissimi e il resto no con la conseguente postura gobbuta
e comunque piu in generale vale sempre il principio che per rendere bene un muscolo deve essere allenato anche il suo antagonista..

però giolli sembra competente :!: quindi mi chiedo: c'ho veramente un calo delle prestazioni se continuo ad allenare anche il resto della muscolazione?
..il vecchio Jack Burton guarda il ciclone scatenato proprio nell'occhio e dice: "Mena il tuo colpo più duro, amico. Non mi fai paura!"
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Messaggioda Gigi64 » sab apr 25, 2009 0:26 am

Allenare solo i muscoli specifici senza allenare gli antagonisti in alcuni casi può dare dei vantaggi, ma col tempo rischia di creare dei problemi posturali che influiscono negativamente prima di tutto sulla salute della persona, in secondo luogo anche sul funzionamento dei muscoli specifici.

Poi l'allenare gli antagonisti spesso serve anche per il funzionamento dei muscoli specifici. Ad esempio è interessante quanto viene citato sul libro "Un movimento di troppo" riguardo al fatto che molti climber tendono ad allenare i flessori delle dita dimenticandosi degli estensori, però l'avere degli estensori deboli favorisce l'allontamanento del gomito dalla parete con l'apertura del braccio e perciò una minor tenuta.
Poi si sa che in un'attività come l'arrampicata dove il peso ha un ruolo fondamentale l'avere sviluppati solo i muscoli che servono e magari gli altri atrofici sembrerebbe portare dei vantaggi, ma personalmente preferisco fare qualcosa meno ma avere un fisico armonico che mi permetta di fare molte cose e mi garantisca una salute migliore. Mi è capitato di vedere gente anche forte nell'arrampicata, magari con dei dorsali molto sviluppati ma con delle gambette scheletriche, sarà un buon modello per l'arrampicata, ma mi sembra un fisico alquanto sbilanciato...

Però, a parte la digressione sul discorso degli antagonisti o dei gruppi muscolari che non servono per l'attività che ci interessa, mi sembra che Jolly intenda il fatto che l'allenarsi intensamente comporta un inevitabile impiego di energie, e per quanto un fisico abbia una buona capacità di recupero, l'affaticamento si fa sentire, perciò dei cali di prestazione sono inevitabili.

Ci sono due tipi di affaticamento. Il primo tipo è specifico per le parti del corpo impiegate nell'allenamento. Il secondo è un affaticamento di ordine generale, un vero e proprio calo di energia.
Il primo si può verificare se ad esempio un giorno fai una seduta intensa di trazioni e il giorno dopo vai a fare un tipo di arrampicata atletica. Mani, bicipiti e dorsali sono in fase di recupero, perciò il rendimento sarà minore.
Il secondo lo si può vedere ad esempio facendo un giorno una corsa intensa e/o lunga, il giorno dopo arrampichi e pur usando muscoli che non c'entrano con l'attività del giorno prima non vai, perchè tutto l'organismo è in fase di recupero.
Questi due casi possono poi essere presenti contemporaneamente e interagire l'uno con l'altro.

La cosa migliore è imparare ad ascoltare il proprio corpo, capire come gestire i propri allenamenti anche e soprattutto in rapporto a se stessi, prendendo magari spunto da tabelle generiche, ma ricordando che non ci sono due individui uguali, e perciò ogni cosa va adattata a se stessi.
In più è importante capire che un miglioramento non è una linea in costante salita ma una linea sinusoidale in salita, perciò con alti e bassi. Accettare i bassi, capire quando è il momento di tirare e quando è il momento di fare dello scarico o del riposo, significa condurre un allenamento intelligente. Viceversa è come sbattere la testa contro un muro per spaccarlo, e oltre che ottenere scarsi risultati, è la via migliore per andare incontro agli infortuni da sovraccarico, e non solo...
Forza SCOTT!!!
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Messaggioda cristiano_bonetti » mer apr 29, 2009 17:35 pm

In generale va seguito il principio del carico/scarico, durante la fase di carico il livello di affaticamento è più alto e in falesia si è generalmente più stanchi ...
C'è anche da dire che per recuperare un allenamento molto duro ai muscoli grossi ci vuole del tempo, ad esempio io faccio gli esercizi per la forza il martedì e, a volte, dopo aver riposato il mercoledì, il giovedì faccio il pan Gullich e non he ho ... e devo ripiegare con una seduta di sospensioni facendo lavorare solo le dita e l'avambraccio ...
Ogni volta che parli di un grado che non fai prima devi fare almeno 100 trazioni ...
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