da Gigi64 » sab apr 25, 2009 0:26 am
Allenare solo i muscoli specifici senza allenare gli antagonisti in alcuni casi può dare dei vantaggi, ma col tempo rischia di creare dei problemi posturali che influiscono negativamente prima di tutto sulla salute della persona, in secondo luogo anche sul funzionamento dei muscoli specifici.
Poi l'allenare gli antagonisti spesso serve anche per il funzionamento dei muscoli specifici. Ad esempio è interessante quanto viene citato sul libro "Un movimento di troppo" riguardo al fatto che molti climber tendono ad allenare i flessori delle dita dimenticandosi degli estensori, però l'avere degli estensori deboli favorisce l'allontamanento del gomito dalla parete con l'apertura del braccio e perciò una minor tenuta.
Poi si sa che in un'attività come l'arrampicata dove il peso ha un ruolo fondamentale l'avere sviluppati solo i muscoli che servono e magari gli altri atrofici sembrerebbe portare dei vantaggi, ma personalmente preferisco fare qualcosa meno ma avere un fisico armonico che mi permetta di fare molte cose e mi garantisca una salute migliore. Mi è capitato di vedere gente anche forte nell'arrampicata, magari con dei dorsali molto sviluppati ma con delle gambette scheletriche, sarà un buon modello per l'arrampicata, ma mi sembra un fisico alquanto sbilanciato...
Però, a parte la digressione sul discorso degli antagonisti o dei gruppi muscolari che non servono per l'attività che ci interessa, mi sembra che Jolly intenda il fatto che l'allenarsi intensamente comporta un inevitabile impiego di energie, e per quanto un fisico abbia una buona capacità di recupero, l'affaticamento si fa sentire, perciò dei cali di prestazione sono inevitabili.
Ci sono due tipi di affaticamento. Il primo tipo è specifico per le parti del corpo impiegate nell'allenamento. Il secondo è un affaticamento di ordine generale, un vero e proprio calo di energia.
Il primo si può verificare se ad esempio un giorno fai una seduta intensa di trazioni e il giorno dopo vai a fare un tipo di arrampicata atletica. Mani, bicipiti e dorsali sono in fase di recupero, perciò il rendimento sarà minore.
Il secondo lo si può vedere ad esempio facendo un giorno una corsa intensa e/o lunga, il giorno dopo arrampichi e pur usando muscoli che non c'entrano con l'attività del giorno prima non vai, perchè tutto l'organismo è in fase di recupero.
Questi due casi possono poi essere presenti contemporaneamente e interagire l'uno con l'altro.
La cosa migliore è imparare ad ascoltare il proprio corpo, capire come gestire i propri allenamenti anche e soprattutto in rapporto a se stessi, prendendo magari spunto da tabelle generiche, ma ricordando che non ci sono due individui uguali, e perciò ogni cosa va adattata a se stessi.
In più è importante capire che un miglioramento non è una linea in costante salita ma una linea sinusoidale in salita, perciò con alti e bassi. Accettare i bassi, capire quando è il momento di tirare e quando è il momento di fare dello scarico o del riposo, significa condurre un allenamento intelligente. Viceversa è come sbattere la testa contro un muro per spaccarlo, e oltre che ottenere scarsi risultati, è la via migliore per andare incontro agli infortuni da sovraccarico, e non solo...
Forza SCOTT!!!