Io corro da quando ero un ragazzino, ed è un'attività che mi piace tantissimo.
Sembra che la corsa non abbia benefici diretti sull'arrampicata essendo due tipi di sforzi fisici piuttosto differenti, però sicuramente porta benefici di ordine generale che indirettamente influiscono positivamente anche sull'arrampicata.
La corsa porta sicuramente ad avere un efficiente sistema cardiovascolare, una stabilizzazione ottimale degli organi interni per le sollecitazioni meccaniche a cui sottopone, e un controllo del peso, cosa sicuramente utile anche nell'arrampicata!
Per mia esperienza e per il parere di altri climber che corrono (e sono tanti coloro che praticano contemporaneamente queste due attività), posso dire che il recupero fisico della corsa si sente particolarmente ed è più lungo quando si fanno lunghe percorrenze. Ovviamente questo è relativo a se stessi e allo stato del proprio allenamento.
Una certa dose di affaticamento post-corsa, se è consistente, incide sicuramente su eventuali prestazioni arrampicatorie, ma come inciderebbe su una seduta in sala pesi o in qualsiasi altra attività fisica.
Piuttosto può essere consigliabile un chilometraggio più limitato ma con una corsa più intensa, ma attenzione, anche qui se l'intensità è portata al limite massimo l'affaticamento si farà comunque sentire.
Io ad esempio mi accorgo che attualmente il mio limite chilometrico oltre cui soffro un affaticamento consistente nei giorni successivi è di circa 15 km. Arrivo a fare anche percorsi di 17-18 km, addirittura due anni fa superavo una volta alla settimana i 20 (più una seconda uscita più blanda), arrivando a punte di 22-23 km, però mi accorgevo che per un paio di giorni avevo meno energie fisiche per le altre attività sportive.
Attualmente alterno un allenamento di 14-15 km a ritmo abbastanza tranquillo (per me di circa 5' al km o poco più) con uno di 10-11 km ma più intenso (circa 4 minuti e mezzo o poco meno al km). Cerco di mantenere 2 allenamenti alla settimana, ma spesso ne faccio uno solo (ho visto che questo è il minimo per non iniziare a soffrire la perdita di allenamento).
Cerco comunque di distanziare l'uscita arrampicatoria dalla corsa di almeno un giorno. Se poi capita un periodo in cui magari per il maltempo o per altri motivi non riesco ad arrampicare allora... "mi sfogo" un po di più con la corsa, magari aumentando la distanza e/o cercando di migliorare i miei tempi. Viceversa se c'è un periodo nel quale cerco di alzare il mio livello nell'arrampicata, magari perchè mi sto lavorando un tiro al mio limite, allora cerco di ridurre gli sforzi nella corsa.
Penso che per chi cura particolarmente la prestazione nell'arrampicata e vuole comunque correre, un paio di uscite alla settimana con un una distanza sui 7-8, massimo 10 km, e a un buon ritmo (ma senza forzare al massimo), potrebbe essere una buona soluzione.
Attenzione però, questo vale per chi corre da un po di tempo e questi km li fa abbastanza agevolmente. Per chi inizia chilometraggi di questo genere implicano già un impegno molto alto, da ricordare che si inizia da pochissimi km a ritmo molto blando e poi si sale piano piano, prima aumentando la distanza e solo successivamente il ritmo.
Poi ci sono anche altri fattori che si potrebbero includere in questa discussione, ad esempio se si corre in piano o in salita (o saliscendi), se si corre su un terreno agevole o accidentato, elementi che aumentano o diminuiscono lo sforzo, e non ultimo il fattore soggettivo (probabilmente ci sarà qualcuno che soffre di più e qualcuno che soffre di meno l'affaticamento della corsa nell'arrampicata, però cerchiamo di discutere in ordine generale di principi che possono valere più o meno per tutti), ma questo allungherebbe a dismisura quanto si sta discutendo...