Poco tempo per un 6000...quale il colpo di coda?

Poco tempo per un 6000...quale il colpo di coda?

Messaggioda Liviell » mar ott 28, 2008 9:18 am

Ciao a tutti

un amico fra poco meno di un mese affronterà la sua prima esperienza in quota su una montagna del Sud-America alta all'incirca 6000m.
Purtroppo per vari motivi non ha potuto allenarsi a dovere e adesso si trova in difficoltà perchè manca ormai poco tempo e non si sente in piena forma fisica.

La salita non dovrebbe presentare difficoltà alpinistiche di rilievo che non siano la progressione su pendio innevato e ghiacciaio.

Dato che qui su PM molti di voi hanno esperienza in quota, quale consiglio potreste dare al mio amico per dare l'ultimo "colpo di coda" e arrivare alla partenza un pò più preparato??

Grazie, confido nella vostra esperienza. Ciao :)
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Re: Poco tempo per un 6000...quale il colpo di coda?

Messaggioda Slowrun » mar ott 28, 2008 9:25 am

Liviell ha scritto:Ciao a tutti

un amico fra poco meno di un mese affronterà la sua prima esperienza in quota su una montagna del Sud-America alta all'incirca 6000m.
Purtroppo per vari motivi non ha potuto allenarsi a dovere e adesso si trova in difficoltà perchè manca ormai poco tempo e non si sente in piena forma fisica.

La salita non dovrebbe presentare difficoltà alpinistiche di rilievo che non siano la progressione su pendio innevato e ghiacciaio.

Dato che qui su PM molti di voi hanno esperienza in quota, quale consiglio potreste dare al mio amico per dare l'ultimo "colpo di coda" e arrivare alla partenza un pò più preparato??

Grazie, confido nella vostra esperienza. Ciao :)


.... si spara 4000/5000 metri di dislivello alla settimana .... tempo bello o brutto che sia .... :wink:
Ultima modifica di Slowrun il mar ott 28, 2008 9:26 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Poco tempo per un 6000...quale il colpo di coda?

Messaggioda elenapollo » mar ott 28, 2008 9:26 am

Liviell ha scritto:Ciao a tutti

un amico fra poco meno di un mese affronterà la sua prima esperienza in quota su una montagna del Sud-America alta all'incirca 6000m.
Purtroppo per vari motivi non ha potuto allenarsi a dovere e adesso si trova in difficoltà perchè manca ormai poco tempo e non si sente in piena forma fisica.

La salita non dovrebbe presentare difficoltà alpinistiche di rilievo che non siano la progressione su pendio innevato e ghiacciaio.

Dato che qui su PM molti di voi hanno esperienza in quota, quale consiglio potreste dare al mio amico per dare l'ultimo "colpo di coda" e arrivare alla partenza un pò più preparato??

Grazie, confido nella vostra esperienza. Ciao :)


per tanti motivi pure noi quest'anno preparazione meno di zero.... abbiamo cercato di fare bene là l'avvicinamento...e qui di camminare... in quota qui non è stato possibile... tempo sempre brutto! :roll:
camminare il più possibile e avvicinamento là direi...ma io non faccio testo...son cmq sempre scarsa!!!! :lol:
ma per fortuna non patisco la quota... :oops:
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Messaggioda mandella » mer ott 29, 2008 1:15 am

Mi sembrerebbe una cosa sensata farsi un pò dei quattromila nostrani, magari quelli più alti e senza usare le funivie.
Ad esempio un bel concatenamento di zumstein, gnifetti, parrot, ludwigsohe, ecc... gli consentirebbe di macinare un buon numero di metri di dislivello in quota senza difficoltà tecniche rilevanti (occhio che è ottobre e le giornate son corte).
ciao
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Messaggioda Roberto » mer ott 29, 2008 8:42 am

Allenarsi, fare dislivello, fare fiato... non ci sono parole magiche, arrivare con una buona preparazione atletica è l' unica ricetta.
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Messaggioda Liviell » mer ott 29, 2008 9:43 am

..eh già... grazie per le risposte, effettivamente anche io non vedo altro da fare che cercare di fare dislivello, poi ora il tempo sè messo al peggio e rende tutto più complicato.

Però, una domanda ancora:

..facendo allenamento soprattutto in palestra (nei giorni infrasettimanali), quale tipo di training si dovrebbe fare? per es.: E' meglio fare una preparazione atletica generica che riguardi un pò tutto il corpo o è meglio fissare gli sforzi solo sulle gambe (quindi tapis-roulant, step, ciclette) ?

Grazie della disponibilità
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Messaggioda Roberto » mer ott 29, 2008 10:26 am

La vedo dura riprodurre lo sforzo di ore di dislivello con il sacco pesante sulle spalle... in toria il tappeto rotolante, ma non è certo un ora di palestra che ti risolve il problema.
Comunque, se uno ha abitudine a camminare in montagna, nei primi giorni di acclimatamento, andando per gradi, la forma si acquista rapidamente.
Ho notato che, nonostante abbia sempre cercato di arrivare al giorno della partenza in forma, quando poi sono alla prima salita per attrezzare un campo, ecco che mi sento fiacco, come se non avessi fatto un gran che prima.
La fatica si fa sentire ugualmente e mi viene da pensare che tutto quello che ho penato i mesi precedenti serva a ben poco, se rapportato alle condizioni reali in cui uno si viene a trovare in quota.
Quindi, in pochi giorni di fatiche esagerate, mi ritrovo finalmente acclimatato ed allenato.
Insomma, i primi giorni in quota sono la chiave di molti problemi, affrontarli nel modo giusto, è già un bel passo in avanti.
Ovvio che occorre una preparazione di base di un certo livello.
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Messaggioda Liviell » mer ott 29, 2008 11:36 am

Certo, capisco, lo so che ormai non si possono fare grandi cose però era così per capire dove puntare gli ultimi sforzi.
Anche secondo me il tappeto rotolante è la miglior cosa...

Non mi sembra che avrà molti giorni per l'acclimatamento, questo forse potrebbe rappresentare un'ostacolo, però questa persona in realtà è già molto sportiva di suo, quindi non dovrebbe avere problemi...

Inoltre, per la minima esperienza che ho in quota, la convinzione e quindi il lato psicologico della salita aiuta e non poco, a volte può risultare fondamentale. O sbaglio?
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Messaggioda bugspietri » dom nov 02, 2008 12:19 pm

Liviell ha scritto:Certo, capisco, lo so che ormai non si possono fare grandi cose però era così per capire dove puntare gli ultimi sforzi.
Anche secondo me il tappeto rotolante è la miglior cosa...

Non mi sembra che avrà molti giorni per l'acclimatamento, questo forse potrebbe rappresentare un'ostacolo, però questa persona in realtà è già molto sportiva di suo, quindi non dovrebbe avere problemi...

Inoltre, per la minima esperienza che ho in quota, la convinzione e quindi il lato psicologico della salita aiuta e non poco, a volte può risultare fondamentale. O sbaglio?


1. Per l'allenamento un mese è veramente nulla...come già detto può fare un po' di fiato correndo, un po' di resistenza marciando tanto dislivello...un po' di pseudo acclimatamento passando qualche giorno prima della partenza alle quote più alte che può (certo la stagione non aiuta!)
2. avere pochi giorni di acclimatamento può essere un bel problema... l'acclimatamento è principalmente questione di tempi e sforzo (e cambia moltissimo da persona a persona)! importante non esagerare con gli sforzi i primi giorni....sennò poi paghi!
3.l'essere sportivi aiuta sul piano del benessere fisico e sulla capacità di resistere alla fatica con poca ossigenazione ma non aiuta granchè sulla velocità di acclimatamento che è per l'80% questione genetica!
4.su di me il lato psicologico non ha mai influito molto...forse perchè sono tenace per natura e a volte anche un po' incosciente...quindi mi abbatto molto difficilmente!
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Messaggioda Roberto » dom nov 02, 2008 23:14 pm

Liviell ha scritto:Certo, capisco, lo so che ormai non si possono fare grandi cose però era così per capire dove puntare gli ultimi sforzi.
Anche secondo me il tappeto rotolante è la miglior cosa...

Non mi sembra che avrà molti giorni per l'acclimatamento, questo forse potrebbe rappresentare un'ostacolo, però questa persona in realtà è già molto sportiva di suo, quindi non dovrebbe avere problemi...

Inoltre, per la minima esperienza che ho in quota, la convinzione e quindi il lato psicologico della salita aiuta e non poco, a volte può risultare fondamentale. O sbaglio?

La determinazione può dare un poderoso aiuto, dipende dal carattere.
Per farti un esempio, io soffro di emicrania cronica e quando vado in spedizione i primi 10/15 giorni sono terribili. Ho praticamente mal di testa continuo, interrotto dall' effetto dei farmaci (e con farmaci non intendo i normali antidolorifici, antinfiammatori e analgesici), mi sento uno straccio e tutta la preparazione va a farsi fottere. Eppure vado lo stesso, mi faccio la mia dose di carichi per attrezzare il campo avanzato e, se il tempo lo permette, scalo e da primo.
La voglia, la determinazione e, la consapevolezza che dopo 10 giorni finalmente starò bene, mi aiutano ad andare avanti e resistere.
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Messaggioda Liviell » lun nov 03, 2008 9:29 am

Sono d'accordo con te Roberto, e poi non si possono fare previsioni, solo sul posto ci si confronterà con se stessi e con la propria convinzione di farcela.
D'accordissimo con Bugspietri quando dici di non esagerare i primi giorni, se non poi paghi! Durante la mia piccola esperienza ho visto gente salire come treni i primi giorni per poi cedere maldestramente il giorno della punta perchè sfiniti...

Comunque grazie, se aveste ancora qualche consiglio o aneddoto da raccontare...non fate complimenti :wink:

Ciao :)
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Messaggioda bugspietri » lun nov 03, 2008 10:30 am

Roberto ha scritto: io soffro di emicrania cronica e quando vado in spedizione i primi 10/15 giorni sono terribili. Ho praticamente mal di testa continuo, interrotto dall' effetto dei farmaci (e con farmaci non intendo i normali antidolorifici, antinfiammatori e analgesici), mi sento uno straccio e tutta la preparazione va a farsi fottere. Eppure vado lo stesso, mi faccio la mia dose di carichi per attrezzare il campo avanzato e, se il tempo lo permette, scalo e da primo.
La voglia, la determinazione e, la consapevolezza che dopo 10 giorni finalmente starò bene, mi aiutano ad andare avanti e resistere.


A me succede lo stesso sopratutto dormendo oltre la soglia dei 4000m...però me la cavo calandomi un quintale di aspirine i primi giorni! Il problema è che così assopisco possibili sintomi di mal di montagna...e questa cosa non mi piace affatto! Credo che il problema principale sia una malformazione dei turbinati del naso che creano sacche di sinusite e sbalzi di pressione all'interno...sono già stato operato una volta e c'è stato un lievissimo miglioramento, anche se dovrei farmi operare nuovamente! Di notte tendo ad andare in apnea e mi sveglio verso mattina con emicranie terribili! QUEST'ESTATE PROVERO' A VEDERE SE OTTENGO DEI RISULTATI POSITIVI CON I CEROTTI DA NASO...quelli per non russare e che usano anche molti sportivi per respirare meglio!
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Messaggioda Roberto » lun nov 03, 2008 17:31 pm

bugspietri ha scritto:
Roberto ha scritto: io soffro di emicrania cronica e quando vado in spedizione i primi 10/15 giorni sono terribili. Ho praticamente mal di testa continuo, interrotto dall' effetto dei farmaci (e con farmaci non intendo i normali antidolorifici, antinfiammatori e analgesici), mi sento uno straccio e tutta la preparazione va a farsi fottere. Eppure vado lo stesso, mi faccio la mia dose di carichi per attrezzare il campo avanzato e, se il tempo lo permette, scalo e da primo.
La voglia, la determinazione e, la consapevolezza che dopo 10 giorni finalmente starò bene, mi aiutano ad andare avanti e resistere.


A me succede lo stesso sopratutto dormendo oltre la soglia dei 4000m...però me la cavo calandomi un quintale di aspirine i primi giorni! Il problema è che così assopisco possibili sintomi di mal di montagna...e questa cosa non mi piace affatto! Credo che il problema principale sia una malformazione dei turbinati del naso che creano sacche di sinusite e sbalzi di pressione all'interno...sono già stato operato una volta e c'è stato un lievissimo miglioramento, anche se dovrei farmi operare nuovamente! Di notte tendo ad andare in apnea e mi sveglio verso mattina con emicranie terribili! QUEST'ESTATE PROVERO' A VEDERE SE OTTENGO DEI RISULTATI POSITIVI CON I CEROTTI DA NASO...quelli per non russare e che usano anche molti sportivi per respirare meglio!
Scordatelo :(
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Messaggioda Trittiko » lun nov 03, 2008 18:32 pm

un amico fra poco meno di un mese affronterà la sua prima esperienza in quota su una montagna del Sud-America alta all'incirca 6000m.
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Perdonate la mia totale ignoranza alpinistica ma...si può davvero affrontare un 6000 senza allenamento?
O meglio, riformulo la frase, questo tuo amico non è allenato attualmente ma è già pratico di salite in quota? E se così è, se la sente di partire per un viaggio del genere senza allenamento?

Lo chiedo per il semplice fatto che personalmente non farei mai una cosa del genere non solo perchè non ho mai nemmeno fatto un 3000 ma perchè, se anche avessi già fatto delle cose del genere, non so se partirei per un 6000 senza allenamento!

Un 6000 non mi sembra cosa da poco, fosse anche il leggera salita (e come fa un 6000 ad essere in "leggera" salita lo so solo io...) sei davvero in alta montagna là! Se le cose si mettono male e non sei allenato, oltre che preparato, beh, non ci voglio nemmeno pensare.....
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Messaggioda genk » lun nov 03, 2008 20:30 pm

beh ma dipende da che 6000 fai, dove sei, le reali condizioni fisiche...io per esempio ho amici che anche se stanno fermi per diverso tempo (anche 2 mesi senza magari correre o fare qualche giro) vanno come le bestie lostesso...magari più di me che son 2 mesi che vado sempre a correre e a fare dislivello...poi credo influisca anche il metodo di salita...il tempo che si ha...molte cose, secondo me non si può dire così a priori, certo partire con un buon allenamento è meglio
http://nonnos-house.miniville.fr/

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Messaggioda bugspietri » lun nov 03, 2008 22:06 pm

SE NON E' TECNICAMENTE IMPEGNATIVO SI FA!!!
Ovviamente bisogna acclimatarsi più che bene e salire con la dovuta lentezza e cautela!!! 500m di dislivello al giorno MAX (e qualche giorno di pausa qua e là)...sennò se non sei veramente allenato ed acclimatato paghi!
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Messaggioda Liviell » mar nov 04, 2008 9:20 am

Buongiorno!

...mah, dunque, il mio amico non è che non si stia allenando ma considerando la meteo avversa e il fatto che sta in città e come tutti...lavora, non può fare altro che andare un pò in palestra. In ogni caso è di per se una persona molto sportiva che va da anni in montagna e pratica quasi tutte le discipline alpine..quindi ha esperienza...ma non in alta quota, o meglio, non sopra i 4000. Oltre tutto va con gente stra esperta e pratica di alta-quota, infatti la preoccupazione sarebbe il fatto che queste persone, essendo appunto molto allenate, cerchino di salire troppo in fretta (ovviamente perchè si sentono in forma) a discapito di quello che invece per farcela gli basterebbero un paio di giorni in più.

Anche io penso che per farcela su un 6000 (senza particolari difficoltà tecniche) non sia necessario essere degli atleti, anzi, basta prendersela con calma...e basta.

Per questo, la domanda del topic era una richiesta di eventuali consigli pratici per dare un ultimo strappo, un ultimo "colpo di coda" appunto.
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