soste senza catene

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

soste senza catene

Messaggioda dapiusc » mer lug 14, 2004 18:03 pm

salve a tutti..... quando arrivo in sosta da primo e mi trovo davanti solo due fittoni come mi comporto per superare la sosta?
che operazioni devo eseguire per passare al corda dentro gli occhielli rimanendo sempre in sicurezza.

grazie a tutti, Dapi
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Messaggioda fabiettofabietto » mer lug 14, 2004 18:12 pm

Ciao ma prima di tutto di che tipo di soste stai parlando????
Mi spiego.
Da primo tu arrivi in sosta e poi che cosa devi fare:
-assicurarti per recuperare il secondo?
-prepararti per scendere?in doppia? in moulinette?
-attrezzare una sosta per recuperare il secondo e ripartire per il tiro successivo?

Hai scritto "che operazioni devo eseguire per passare al corda dentro gli occhielli rimanendo sempre in sicurezza" per poi scendere in doppia???

Mandi
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Messaggioda Roberto » mer lug 14, 2004 18:13 pm

Attrezzi la sosta con due moschettoni ed una fettuccia, poi ti metti in autosicura e recuperi il tuo secondo.
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Messaggioda MarcoS » mer lug 14, 2004 18:47 pm

...potresti per esempio fare un corso con qualcuno di affidabile che ti insegni un po' di cose. così diminuisci la possibilità di fare cazzate irrimediabili. Vedere anche il topic: l'etica vale una vita?
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Messaggioda aculnaig » mer lug 14, 2004 19:00 pm

MarcoS ha scritto:...potresti per esempio fare un corso con qualcuno di affidabile che ti insegni un po' di cose. così diminuisci la possibilità di fare cazzate irrimediabili. Vedere anche il topic: l'etica vale una vita?


Concordo con Marco, non sono queste domande da fare sul forum, anche se otterresti ottime risposte da persone esperte (vedi chi mi ha preceduto).
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Messaggioda Zio Vare » mer lug 14, 2004 20:07 pm

ma parli delle soste "alla francese" che si trovano ormai molto sovente nei monotiri con i due resinati di grandi dimensioni sfalsati uno verticale e uno orizzontale?
In questo caso ti assicuri ad un fittone con un cordino e un moschettone (o con un rinvio) quindi passi la corda doppia prima nel fittone basso, poi in quello alto, fai un nodo (semplice o otto) sulla corda doppia e con un moschettone a ghiera lo colleghi all'anello di servizio dell'imbrago. Sleghi il nodo principale, fai uscire la corda che è ancora doppia nei due resinati, togli il rinvio che ti collega al fittone e ti fai calare.
Se hai la guida Pietra di Luna (sei di Cagliari, immagino che sia la vostra bibbia) la manovra è descritta nelle prime pagine.
Se invece la via è di più tiri lascia perdere tutto quello che ti ho detto e fatti spiegare tutto bene da qualcuno. Il forum non basta di sicuro.
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Messaggioda fscazzol » gio lug 15, 2004 8:08 am

Zio Vare ha scritto:ma parli delle soste "alla francese" che si trovano ormai molto sovente nei monotiri con i due resinati di grandi dimensioni sfalsati uno verticale e uno orizzontale?
In questo caso ti assicuri ad un fittone con un cordino e un moschettone (o con un rinvio) quindi passi la corda doppia prima nel fittone basso, poi in quello alto, fai un nodo (semplice o otto) sulla corda doppia e con un moschettone a ghiera lo colleghi all'anello di servizio dell'imbrago. Sleghi il nodo principale, fai uscire la corda che è ancora doppia nei due resinati, togli il rinvio che ti collega al fittone e ti fai calare.
Se hai la guida Pietra di Luna (sei di Cagliari, immagino che sia la vostra bibbia) la manovra è descritta nelle prime pagine.
Se invece la via è di più tiri lascia perdere tutto quello che ti ho detto e fatti spiegare tutto bene da qualcuno. Il forum non basta di sicuro.


Esatto!!
Mi comporto anch'io così
L'alpinista è un inquieto inguaribile: si continua a salire e non si raggiunge mai la meta. Forse è anche questo che affascina: si è alla ricerca di qualcosa che non si trova mai
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Messaggioda Buzz » gio lug 15, 2004 8:50 am

off topic
scalavo tempo fa, in falesia, con un ragazzo californiano
il quale, arrivato in catena, utilizzava il suo materiale per montare una sosta su cui allestire la moulinette.

all'inizio pensai che lo facesse perchè non si fidava del moschettone in catena, poi glielo chiesi,
mi disse che nella sua zona è considerato poco etico utilizzare il materiale di tutti a scopi propri; dato che la moulinette ripetuta consuma i moschettoni lui montava il suo materiale e quindi alla fine lo smontava.

Eccessiva "attenzione" ad un semplice moschettone da ferramenta?

Forse.
Però è indicativo di una mentalità "autosufficiente" nella tecnica e nei materiali, di affrontare anche la semplice arrampicata in falesia.

Troppo spesso mi capita di vedere gente che arrivando in catena e trovando la ghiera non sa fare la "manovra" , si assicura con dei rinvii si slega e si rilega.

Il fatto è che ci sono troppi istruttori improvvisati per troppe persone che iniziano e pensano che le cose da sapere siano 2 o 3.

Con amici che ho "iniziato" all'arrampicata mi sono sempre posto in questo modo: "vieni con me, provi, poi se ti piace, vai a fare un corso".

L'istruttore (quello vero) dovrebbe avere METODO, passare le cose essenziali dall'inizio alla fine, dovrebbe sapere dove l'allievo tende a fare la cazzata, dovrebbe sapere dove insistere e su quali cose stare attento.

Io no.
Io non sono un istruttore.
Se mi chiedi come fare cosa ti rispondo perchè lo so, ma non sono in grado di organizzare la conoscenza in modo sistematico per "passartela".

Io me ne rendo conto.
Molti no, invece. E ti trovi gente che arrampica e ha un bagaglio tecnico limitato a quelle 3-4 situazioni che si ripetono spesso nella sua zona.
Dopodichè appena si esce un pò dal seminato si trova nei casini...
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Messaggioda Zio Vare » gio lug 15, 2004 9:28 am

Buzz ha scritto:off topic
scalavo tempo fa, in falesia, con un ragazzo californiano
il quale, arrivato in catena, utilizzava il suo materiale per montare una sosta su cui allestire la moulinette.

all'inizio pensai che lo facesse perchè non si fidava del moschettone in catena, poi glielo chiesi,
mi disse che nella sua zona è considerato poco etico utilizzare il materiale di tutti a scopi propri; dato che la moulinette ripetuta consuma i moschettoni lui montava il suo materiale e quindi alla fine lo smontava.

Complimenti ai californiani!
Chissà se si diffondesse una abitudine di questo tipo anche da noi. Confesso che ben poche volte ho pensato di non fare una moulinette sulla sosta per non rovinarla :oops:

Buzz ha scritto:Però è indicativo di una mentalità "autosufficiente" nella tecnica e nei materiali, di affrontare anche la semplice arrampicata in falesia.

Troppo spesso mi capita di vedere gente che arrivando in catena e trovando la ghiera non sa fare la "manovra" , si assicura con dei rinvii si slega e si rilega.

Già, "la manovra" è molto semplice ma ci sono molti che non la conoscono.

Buzz ha scritto:Il fatto è che ci sono troppi istruttori improvvisati per troppe persone che iniziano e pensano che le cose da sapere siano 2 o 3.


L'istruttore (quello vero) dovrebbe avere METODO, passare le cose essenziali dall'inizio alla fine, dovrebbe sapere dove l'allievo tende a fare la cazzata, dovrebbe sapere dove insistere e su quali cose stare attento.

Metodo e didattica scarseggiano, almeno nel corso che ho frequentato io. Molto di quello che viene insegnato è lasciato alla discrezione del singolo istruttore. Sarà perché gli istruttori CAI sono volontari, sarà perché se dicono loro qualcosa possono sempre rispondere "ringrazia che ci sono". Sarà quel che sarà... ma "la manovra" io l'ho imparato su un manuale trovato allegato ad una rivista e non me l'hanno mai insegnata al corso! Ci hanno detto come fare e disfare una sosta per una via di più tiri... ma non ci hanno mai spiegato cosa fare in un monotiro senza moschettone aperto(che tutto sommato è anche abbastanza semplice da spiegare).
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Messaggioda MarcoS » gio lug 15, 2004 12:12 pm

Zio Vare ha scritto:Metodo e didattica scarseggiano, almeno nel corso che ho frequentato io. Molto di quello che viene insegnato è lasciato alla discrezione del singolo istruttore. Sarà perché gli istruttori CAI sono volontari, sarà perché se dicono loro qualcosa possono sempre rispondere "ringrazia che ci sono". Sarà quel che sarà... ma "la manovra" io l'ho imparato su un manuale trovato allegato ad una rivista e non me l'hanno mai insegnata al corso! Ci hanno detto come fare e disfare una sosta per una via di più tiri... ma non ci hanno mai spiegato cosa fare in un monotiro senza moschettone aperto(che tutto sommato è anche abbastanza semplice da spiegare).


...capitato in una Scuola un po' sfigatella, mi sa. Ste cose vanno ben messe in un programma di corso, come anche: "come ritirarsi da una via usando la maglia rapida?".
Poi, certo siamop volontari e facciamo questo in pratica "gratis et amore dei" però è vero anche che ad insegnare le cose alla c***o o con un minimo di decenza alla fin fine ci si mette lo stesso tempo...
Se è vero quel che dici, bacchettali ben ben sulle dita i tuoi istruttori.
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Messaggioda Zio Vare » gio lug 15, 2004 12:26 pm

Facendo nomi e cognomi, la scuola è questa
http://www.scuolamotti.it/page03c.html
Il fatto è che quando sei all'inizio non ci pensi a certe cose, se non te le dicono non le si chiede. Con il fatto che non si arrampica mai da primi e sempre da secondi non ci si pone il problema di cosa si fa quando si arriva in cima al monotiro in questione. Il problema però viene fuori dopo :?
Forse dopo 3 anni sarà cambiato qualcosa, non saprei, forse ho beccato l'istruttore sbagliato nel giorno in cui avrebbero dovuto insegnare quella benedetta manovra; sta di fatto che ho imparato cosa fare leggendo Alp.
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Messaggioda Zio Vare » gio lug 15, 2004 12:26 pm

Facendo nomi e cognomi, la scuola è questa
http://www.scuolamotti.it/page03c.html
Il fatto è che quando sei all'inizio non ci pensi a certe cose, se non te le dicono non le si chiede. Con il fatto che non si arrampica mai da primi e sempre da secondi non ci si pone il problema di cosa si fa quando si arriva in cima al monotiro in questione. Il problema però viene fuori dopo :?
Forse dopo 3 anni sarà cambiato qualcosa, non saprei, forse ho beccato l'istruttore sbagliato nel giorno in cui avrebbero dovuto insegnare quella benedetta manovra; sta di fatto che ho imparato cosa fare leggendo Alp.
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Messaggioda fab » gio lug 15, 2004 12:45 pm

Zio Vare ha scritto:Facendo nomi e cognomi, la scuola è questa
http://www.scuolamotti.it/page03c.html
Il fatto è che quando sei all'inizio non ci pensi a certe cose, se non te le dicono non le si chiede. Con il fatto che non si arrampica mai da primi e sempre da secondi non ci si pone il problema di cosa si fa quando si arriva in cima al monotiro in questione. Il problema però viene fuori dopo :?
Forse dopo 3 anni sarà cambiato qualcosa, non saprei, forse ho beccato l'istruttore sbagliato nel giorno in cui avrebbero dovuto insegnare quella benedetta manovra; sta di fatto che ho imparato cosa fare leggendo Alp.
ma non è che avrai sbagliato corso???
mi spiego... se non hai mai arrampicato da primo, probabilmente era un semplice corso base di arrampicata, dove non era in programma alcun tipo di manovre o cose simili... probabilmente nemmeno sono stati li a spiegarti la progressione da primo!!!
Quindi fatto quel corso magari hanno organizzato un secondo corso dove in programma c'era anche qualche manovra... non sono stato al corso quindi le mie sono solo supposizioni! :wink:
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Messaggioda Zio Vare » gio lug 15, 2004 12:48 pm

Scusa fab per forza che è un corso base. Da qualche parte bisogna pur cominciare. La situazione delle altre 2 scuole di Torino (Gervasutti del CAI centrale e CAI UGET) credo sia sostanzialmente la stessa. Non si arrampica mai da primi, ma questo non significa che non debbano spiegare determinate manovre.
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Messaggioda fab » gio lug 15, 2004 13:09 pm

Zio Vare ha scritto:Scusa fab per forza che è un corso base. Da qualche parte bisogna pur cominciare. La situazione delle altre 2 scuole di Torino (Gervasutti del CAI centrale e CAI UGET) credo sia sostanzialmente la stessa. Non si arrampica mai da primi, ma questo non significa che non debbano spiegare determinate manovre.
mha! io penso che persone agli albori di questo sport non abbiano nemmeno la predisposizione a capirle le manovre... nel senso che per loro fino a quel punto l'arrampicata è un gioco, spesso di sopravvivenza, nel senso che ravano in modo assurdo per non cadere... figurati se gli spieghi come passare la corda in una ghiera bloccata, che attenzione possono prestare, io la prima cosa che penserei in quel momento è :" tanto a me che me frega io perora salgo da secondo... poi ci penso".
Secondo me è questo l'inghippo!! :wink:
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Messaggioda MarcoS » gio lug 15, 2004 13:29 pm

al nostro corso base di arrampicata libera (AL1) arrampicano da primi quasi dall'inizio, ovviamente su difficoltà adeguate e, altrettanto ovviamente, senza forzare troppo chi non se la sente.
Sta di fatto che il "ravanare" cerchiamo di impedirlo fin da subito.

Poi: non è assolutamente vero che
persone agli albori di questo sport non abbiano nemmeno la predisposizione a capirle le manovre
tutto dipende COME vengono insegnate le cose. Certo c'è chi magari fa più fatica di altri a imparare certe cose ma questo è normale e fisiologico.
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Messaggioda biemme » gio lug 15, 2004 14:17 pm

ciao,
penso per prima cosa che sia importante distinguere se un corso (di guide o del cai non importa) è di arrampicata o di alpinismo (diversi obiettivi = diversi metodi di insegnamento) e comunque, in entrambi i casi, se il corso è di base, non farei mai fare una manovra del genere a un principiante a 3 metri da terra, figuriamoci in catena.

Se poi si tratta solamente di farla vedere o dimostrarla agli allievi e fargliela simulare a terra, potrebbe anche starci, ma allora secondo me le cose da far vedere sarebbero troppe e tutte insieme, e troppa carne al fuoco sappiamo dove finisce?.. piuttosto, sarebbe ben più importante e formativo che in un caso del genere, l?istruttore vada a mettere una bella ghiera sull?anello che non s?apre, e pensi a quel punto a curare (e cioè spiegare, dimostrare in pratica e correggere poi gli errori) i fondamentali del metodo e della tecnica di arrampicata ?e una volta che l?allievo è arrivato in catena, se proprio deve arrivarci, anzichè farlo appendere come un salame (magari dopo avergli insegnato la ?manovra? alla perfezione) lo si faccia invece arrampicare anche in discesa da dove è salito?che vedo che non è più di moda? magari un giorno potrà servire a qualcuno a non chiamare il 118, incrodato da qualche parte :wink: , altro che parlar loro di scarpe 3 numeri in meno, gradi, catene, maillon, fittoni cementati, spit, manovrine & astuzie degli opuscoli di alp, pangullich, ecc.ecc?.per quello c?è sempre tempo per apprendere?o disapprendere

ciao a tutti
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Messaggioda MarcoS » gio lug 15, 2004 15:12 pm

biemme ha scritto:ciao,
.....se il corso è di base, non farei mai fare una manovra del genere a un principiante a 3 metri da terra, figuriamoci in catena.

Se poi si tratta solamente di farla vedere o dimostrarla agli allievi e fargliela simulare a terra, potrebbe anche starci, ma allora secondo me le cose da far vedere sarebbero troppe e tutte insieme, e troppa carne al fuoco sappiamo dove finisce?.. piuttosto, sarebbe ben più importante e formativo che in un caso del genere, l?istruttore vada a mettere una bella ghiera sull?anello che non s?apre....


sbagliato.
e quando le impara ste robe se non al corso? per conto suo? allora siamo da capo, se uno deve cazzeggiare sulla roccia che vada a ravanare con gli amici.
Ovvio che la famigerata "manovra" la si fa fare a secco più e più volte, finché non siamo sicuri che sia stata appresa correttamente. Se l'allievo, nel momento decisivo, per qualsiasi motivo non si sentisse sicuro lo si fa scendere dai due rinvii che comunque ha all'imbrago...e si ripassa la manovra.

?e una volta che l?allievo è arrivato in catena, se proprio deve arrivarci, anzichè farlo appendere come un salame (magari dopo avergli insegnato la ?manovra? alla perfezione) lo si faccia invece arrampicare anche in discesa da dove è salito?

anche questo è importante e, quando possibile, lo si fa.


[/quote]
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Messaggioda ftc » gio lug 15, 2004 18:59 pm

scusate per voi cosa vuol dire un corso "base"?
secondo me un corso base è un corso che ti permette, magari facendo il 3a, di andare da solo in falesia senza farti male.
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Messaggioda biemme » gio lug 15, 2004 19:19 pm

MarcoS ha scritto: sbagliato. e quando le impara ste robe se non al corso? per conto suo? allora siamo da capo, se uno deve cazzeggiare sulla roccia che vada a ravanare con gli amici......


ciao,
non mi preoccupa tanto che la mia idea sia sbagliata (ne ho talmente tante di molto + balorde!), quanto che tu sia convinto di aver ragione !

Il senso del mio intervento (che così come lo hai tagliuzzato, non rende più l?idea) non era tanto di sminuire l?importanza di saper fare questa benedetta manovra di calata in falesia (alla pari del saper bloccare una corda su un secchiello, svincolare una gigi o saper fare altre 500 manovrine simili, semplici e sicure) bensì quello di saper dare priorità e massimo rilievo, in un corso base, sia in chiave teorica che pratica, a questioni fondamentali per la FORMAZIONE di un principiante che si aspetta di essere introdotto a praticare in sicurezza una certa attività psico-fisica in un certo ambiente, rispetto a una miriade di altre cose, anch?esse senz?altro da non trascurare, ma da trattare magari a livello di INFORMAZIONE, in quanto non possono essere approfondite e sperimentate tutte insieme e tutte in egual misura in un corso di sei uscite e sei lezioni (e senza cazzeggiare, che mica stiamo a perdere tempo e a ravanare con gli amici qui!!).

Per me saper distinguere tra formazione e informazione è molto importante, soprattutto nei corsi di basso livello, che per molti dei partecipanti spesso rappresentano un vero e proprio battesimo ad un ambiente nuovo o sconosciuto, con molte implicazioni psicologiche, prima ancora che materiali e tecniche, tali da portarli a memorizzare pochi e chiari concetti .

Purtroppo, cai o non cai, guide o non guide, girano ancora molti ?maestri di montagna? che la menano sulla necessità di dover conoscere tutti i nodi del creato, saper costruire un ½ barcaiolo con la destra, con la sinistra, con un piede, poi con l?altro, ma quando debbono insegnare come si arrampica ad un principiante, partono ancora dalla convinzione che l?arrampicata è una scienza istintiva che non richiede metodo, dicendogli tutt?al più ?alza quei piedi!!??.e mentre una manovrina la potrò pure apprendere, finito il corso, da un catalogo della petzl, sarà molto difficile imparare ad arrampicare leggendo un manuale.

ciao
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