Nuovi scarponi Scarpa e La Sportiva a confronto

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Nuovi scarponi Scarpa e La Sportiva a confronto

Messaggioda Fausto Merli » ven feb 28, 2014 23:38 pm

per un uso di alpinismo tecnico invernale, cosa ne pensate di questi 2 nuovi prodotti:

1)
http://www.scarpa.net/mont-blanc-pro-gtx.html

sono dubbioso sulla termicità, mi sembra interessante la soluzione che mantiene ferma la caviglia nella zona del tallone.
Mi sembra anche bello snodato nella zona di flessione.

------

2)
http://www.lasportiva.com/index.php?id=2543&tt_products[backPID]=2540&tt_products[product]=1007&cHash=1cf11cba632581a55f178c9fb039d77d#.UxEM6YVW81I

non elencano nessuna tecnologia per far si che il tallone non si muova all'interno..
per il resto sembra un buon prodotto

che ne pensate?
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Re: Nuovi scarponi Scarpa e La Sportiva a confronto

Messaggioda Fausto Merli » dom mar 02, 2014 22:02 pm

tutti alpinisti in questo forum è?
:roll:
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Nuovi scarponi Scarpa e La Sportiva a confronto

Messaggioda Yota » lun mar 03, 2014 10:39 am

Ciao, allora,Ti dico la mia, che non è certamente la certezza assoluta, quindi discutibile e controvertibile:
Allora , Tu parli di ALPINISMO INVERNALE, dove, quale, quota, lunghezza, difficoltà, dislivello, bivacchi, e chi più ne ha più ne metta
Perchè, se per caso ( non conosco il Tuo livello e le Tue salite)
avessi intenzione di fare per esempio queste vie in ALTA quota
esempio il PILONE CENTRALE al Bianco, in INVERNALE, ( tra FARE UN'invernale
e una estiva , come salita c'è moooooolta differenza) specialmente se si parla di ALTA QUOTA, e avvicinamento lungo e tutt'altro che facile, come questo
per arrivare alla base del Pilone Centrale( Hai già dovuto farti una bella salita per arrivare all'attacco, e devi ancora cominciare e siamo d'inverno in alta quota, dove le temperature possono raggiungere 1 25-30gradi sottozero,
quindi non si scherza, e congelamenti ai piedi con taglio delle dita c'è ne sono, e non poche, perchè i piedi, a bassissime temperature, essendo una zona periferica, come le mani, sono le prime parti aggredite dal freddo!!!
Questa lunga premessa era per dirti che dipende tutto da cosa intendi
e vorresti fare per (((Alpinismo Invernale)))Io personalmente dovessi andare
a scalare in ALTA QUOTA INVERNALE prenderei qualcosa di più PERFORMANTE a livello piedi, che con 150 grammi in più so che i miei piedi
sono più al caldo e protetti che con uno scarpone più leggero e meno performante come TERMICITA' per esempio come questi due modelli :
Phantom Guide o Phantom 6000( ancor più performante)
http://www.scarpa.net/alta-montagna.html
O altri modelli come il FITWELL 5000 .
http://www.asports.it/showItem.asp?id=1322&v=70

Logicamente il tutto dipende da quello che uno ha intenzione di fare:
Un conto è un'invernale a 2000-2500 di quota
Un conto è un'invernale a 4000 che finisca quasi a 5000 ( punta del Bianco 4810m)

I tuoi due scarponi a mio parere, si equivalgono, anche come termicità,
Gli Sportiva sono un pelino più leggeri, ma se non è zuppa è pan bagnato!
Quindi, la cosa più importante è la calzata dei tuoi piedi in questi
scarponi, molto importante ( dipende dai tuoi piedi, quindi provarli entrambi ai piedi, con le calze apposite che adopererai ( le calze sono importanti) assolutamente non comprarli on line, fatto salvo di averli provati e sperimentati in negozio, quindi conoscendo perfettamente il numero!
Mai dimenticarsi che è lo scarpone che deve adattarsi ai tuoi piedi e non
i tuoi piedi adattarsi agli scarponi, e poi come dice il grande KURT DIEMBERGER
( e io sono perfettamente d'accordo ), nel dubbio del numero dello scarpone,
meglio 1/2 numero in più che 1/2 in meno!!! Ciao.


"""""""Dai principi si deduce una probabilità, ma il vero o una certezza si ottengono solo dai fatti.""""""""
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Messaggioda Yota » lun mar 03, 2014 12:11 pm

Mi ero dimenticato di postarti questo interessante sito( del centro di Medicina di Chamonix sui CONGELAMENTI, spesso sottovalutati da chi compie alpinismo invernale :


NUOVO TRATTAMENTO :

Un nuovo protocollo per la cura dei congelamenti è in corso all?ospedale di Chamonix e permetterebbe di ridurre in modo evidente i rischi di amputazione. Si fonda sul fatto che il meccanismo fisiopatologico del congelamento, quando è in fase di riscaldamento, si decompone in due fasi: una fase di riscaldamento cellulare precoce (alcune ore) che inevitabilmente distrugge una parte dei tessuti e una fase secondaria tardiva (48 ore) che chiama in gioco dei fenomeni di necrosi secondaria progressiva. Questo nuovo trattamento agisce dilatando i piccoli vasi e disostruendo dei microtrombi le arteriose coinvolte. Questo protocollo purtroppo può essere somministrato solo per vie venose ed è difficile da realizzare sul terreno. In caso di congelamento allo stadio 3 o 4 un ricovero ospedaliero nel più breve tempo possibile in un centro di riferimento è determinante. Questo trattamento fornisce buoni risultati solo se effettuato nelle prime 48 ore.


DOVE FARSI CURARE?

Il congelamento è UNA PATOLOGIA NON BEN CONOSCIUTA dagli ospedali in pianura.

I casi gravi hanno bisogno di un centro specializzato come l?ospedale di Chamonix o, almeno, di un parere specialistico per telefono o per telemedicina.

L?invio di una semplice foto digitale ad un esperto può essere sufficiente per fare a distanza una diagnosi, una prognosi o dare qualche consiglio su cosa fare.

Il comportamento da assumere dipende dal luogo in cui si trova la vittima.

Durante una spedizione all?estero, con un congelamento di grado 3 o 4 secondo la classificazione presentata qui sopra, bisogna pensare ad un rimpatrio urgente.

In Francia o in Europa, l?Ospedale di Chamonix, sede dell?IFREMMONT (Istituto di Ricerca e di Formazione in Medicina di Montagna), ha esperienza in materia di congelamenti e può ricoverare chi ne è vittima.

Se no, consultare un pronto soccorso e informarsi consultando il sito www.ifremmont.com o chiamando il numero di informazioni montagna (SOS MAM : 0 826 14 8000).

http://www.ifremmont.com/index.php?opti ... 91&lang=it
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Messaggioda Fausto Merli » lun mar 03, 2014 12:52 pm

grazie yota, ottima analisi
ci vogliono anche persone come te su questo forum, dove la maggior parte si diverte solo a cazzeggiare!!!
In effetti non avevo spiegato bene il campo di utilizzo
Intendevo canali e alpinismo tecnico facile sulle nostre alpi a quote massime di 3000 metri ( magari anche in notturna) in inverno
Niente 4000.
Per quello avevo valutato questi 2 nuovi modelli senza scomodare i phantom o i batura.
Però essendo nuovi e credo usati da quasi nessuno è difficile capire se sono almeno caldi per l'uso che dovrei fare.
Ad esempio i vecchi nepal extreme e similari non erano di certo noti per la termicità...sarebbe da capire questo cube quanto ha migliorato.
Per i nuovi mount blanc pro della Scarpa invece non so nulla..
ciao grazie
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Messaggioda Yota » lun mar 03, 2014 12:53 pm

Ti aggiungo ancora le parole prese dal suo capitolo :
(((((Progressione su neve e ghiaccio in ambiente invernale))))
E qui parla Kurt Diemberger, che avendo salito 7 ottomila altri settemila
un infinità di pareti Nord e scalate invernali nelle Alpi, può dire
la sua con esperienza, e quindi conoscenza data la grandissima esperienza
sul campo :

"""""""""""""""""" E' molto importante che gli scarponi siano oltre che larghi, abbastanza più lunghi del piede, altrimenti ci si ritrova immediatamente con le dita gelate!
Quanto più lunghi? Almeno un numero in più del normale, almeno, poi dipende anche dall'anatomia del piede e dalla costruzione dello scarpone, ma per finire, se avete dei dubbi sul numero, e quindi siete indecisi nella scelta, il mio consiglio è che è meglio abbondare, tra i due è meglio che sia mezzo numero più lungo che mezzo numero più corto!"""""""""""""""""""""""""""""""
Così parlò il grande DIEMBERGER.
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Messaggioda Yota » lun mar 03, 2014 13:23 pm

Ciao Fausto, ma io nel mio piccolo se posso cerco sempre di """Cercare"""
di aiutare chi chiede( Cazzeggiare non fa parte della mia persona)
Allora, siccome hai aggiunto qualche informazione , e non ti interessa ancora (per adesso, poi mai dire dire mai avendo esperienza e salite e preparazione adeguata,( siccome io ti parlavo del Pilier Central al Bianco o di uno Sperone Walker alle Jorasses Via Cassin ( pensa che il fortissimo GOGNA a cui si deve la PRIMA SOLITARIA alla Via Cassin allo Sperone WALKER ( estiva naturalmente)
lo SALI' allora con ( altri tempi i materiali sono cambiati e alleggeriti) SCARPONI DOPPI PESANTI ( ho il suo libro in cui ne parla)
Per dirti, io quando una 15 di anni fa salii il SuperCouloir du Mont Blanc du Tacul ( da secondo) era in INVERNALE,( febbraio) e qui siamo sui 4000m
ed io come scarponi avevo i mitici ( allora) KOFLACH, ( ne ho ancora diversi modelli della KOFLACH, non ricordo il modello esatto che adoperai!
Però, però logicamente in alta e altissima quota, il materiale RIVESTE grande importanza, specialmente se parliamo di INVERNALI IN ALTA QUOTA, allora è MEGLIO avere il MEGLIO :

((( Raggiungere la cima è facoltativo, tornare indietro è obbligatorio)))
""E io aggiungerei con tutte le dita delle mani e dei piedi""


Allora, visto e considerato quello che dici che attualmente vuoi fare e fai,
ABBINANDOLI con un'OTTIMA GHETTA i tuoi " modelli su cui chiedi riscontri
( ed io ho diversi altri scarponi MA non quei tuoi 2 Modelli) Quindi, non esiste la mia esperienza diretta ) Però a mio modesto parere sono due buoni scarponi e vanno bene per quel che vuoi fare Te, ( abbinandoli con ottime calze( importante) e ottime Ghette( importante) Poi, alla fine della fiera
a me paiono due buoni scarponi che si EQUIVALGONO come Ti ho già detto,e se c'è differenza penso sia trascurabile: Ciao.
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Messaggioda Fausto Merli » lun mar 03, 2014 13:41 pm

grazie :wink:
si direi che senza esagerare con modelli con ghetta esterna ( phantom ecc..) quelli che ho elencato io sono i modelli leggermente inferiori
adesso mi hai messo la pulce sulla misura per uno scarpone invernale
premesso che io in inverno uso calza apposita spessa, ed ovviamente vado in negozio a provare lo scarpone con quella..
la mia regola attuale ( io ho un 42 di scarpe da città, e di scarpone di solito prendo 43) è di calzarlo slacciato..spingo avanti il piede fino a quando non tocco in punta..ecco adesso devo avere almeno circa 1cm e mezzo di spazio ditero al tallone..
( bo di solito ci inflo un dito e deve starci comodo)
spero sia la procedura giusta per uno scarpone invernale
ciao grazie
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Messaggioda Yota » lun mar 03, 2014 16:20 pm

Ciao Fausto, senti, io ti dico per mia esperienza e poi quello che dice il grande Diemberger lo sottilineo:
Con calze OTTIMALI per alpinismo invernale, indossate, a mia modesta esperienza 1 cm di gioco è l'ottimale ( 1,5 cm in più sono ancora passabili, ma sono gia TANTI, perchè logicamente bisogna trovare un compromesso, , logicamente dipende dalla calzata del tuo piede nel suddetto scarpone ( importantissimo) però a calza indossata 1 cm di spazio NON è poco, perchè se esageri, diciamo che potrai non sentirti a tuo agio, specialmente se dovessi fare dei tratti di arrampicata su roccia solo con scarponi ( più è lungo,e più avrai perdita di sensibilità in arrampicata su roccia, e quindi qualche problema in più ) Per me L?OTTIMO è 1 cm. a calze APPOSITE indossate, poi logicamente, come già detto anche da DIEMBERGER e mi trova d'accordo, se sono nel dubbio, e NON riesco ad uscirne ( dove averle provate anche MEZZ'ORA nei piedi ( ENTRAMBI) facendo tutti i movimenti che posso fare con scarponi INDOSSATI, tra un es. 43 e un 43,5 scelgo il 43,5! Logicamente, aumentando troppo di numero, vai incontro ad altri problemi, quindi bisogna scegliere il numero con la massima OCULATEZZA!
Infatti, guarda quanti comprano, e poi vendono per ( ANNUNCI : Comprati scarponi troppo giusti ), Generalmente si tendono a comprare scarponi troppo giusti,
che poi provocano vari problemi, ( fanno male, circolazione Sanguigna ect.)
Quindi, calma ,oculatezza,e tempo, oltretutto costano cari!!! Ciao.
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Messaggioda Fausto Merli » lun mar 03, 2014 18:03 pm

sei stato chiarissimo yota, grazie 1000 :wink:

adesso se qualcuno ha gia avuto il piacere di indossare uno dei 2 modelli che ho citato ad inizio topic...e vuole scrivere 2 impressioni, ben venga
grazie :wink:
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Messaggioda spank » mar lug 15, 2014 10:54 am

Qualche notizia in più relativa al modello mont blanc pro gtx????
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Messaggioda grip » mar lug 15, 2014 16:52 pm

:arrow:
Ultima modifica di grip il gio lug 17, 2014 4:39 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda tanin » mar lug 15, 2014 20:14 pm

Io ho il modello 2013 e poso dirti che, 10 gg fa durante un'esercitazione di paranchi, rimanendo quasi fermo in pochi mq. dopo ca. 3-4 ore incominciavo ad avere i piedi che sentivano freddo. Io proverò anche a cambiar le calze (avevo lì adoperato quelle x-shock per sci alpinismo) però non lo vedo uno scarpone per temperature "molto fredde". Per il resto è una pantofola!!!
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Messaggioda undertaker777 » mer lug 16, 2014 12:56 pm

grip ha scritto:
spank ha scritto:Qualche notizia in più relativa al modello mont blanc pro gtx????



chiedi a Rocciaforever




susu... che ne parli bene o che ne parli male, l'importante è che ne parli... o no :?:


:roll:
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Messaggioda rocciaforever » mer lug 16, 2014 16:06 pm

grip ha scritto:
spank ha scritto:Qualche notizia in più relativa al modello mont blanc pro gtx????



chiedi a Rocciaforever


ma gli hai già mandato un MP? :smt045 :smt044
"Il segreto del successo è la perseveranza verso lo scopo" B.D.


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Messaggioda undertaker777 » mer lug 16, 2014 16:25 pm

prima o poi ti bananano :smt069



però è divertente :smt038
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Messaggioda chisquare91 » mar lug 22, 2014 17:35 pm

Se vi interessa vendo un paio di scarponi SCARPA triolet pro gtx tg 44 praticamente nuovi!!! Li ho usati solo nelle due uscite su ghiccio con il corso di alpinismo del CAI.

Fatemi sapere!! sono davvero belli e comodi
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