Salmix ha scritto:Più che altro il pianta spit potrebbe servirti per allestire delle soste per calarsi in situazioni di emergenza....metti per esempio che perdi l' orientamento in parete, fai delle calate sbagliate e poi non riesci più a risalire allora magari se riesci ad attrezzare delle soste con gli spit puoi venirne fuori senza chiamare l' elicottero....
E' un ragionamento sbagliato

Si.
Se scegli gli itinerari in base alle tue capacità e alla tua esperienza non ti troverai mai in difficoltà.
OVVIO che la sfiga può sempre capitare, ma questo vale non solo in montagna.
Salmix ha scritto:Si inserisce il cuneo del pianta spit all' interno del tassello e poi si batte sul pianta spit appoggiato alla roccia ruotando al contempo...quando il tassello è alla profondita giusta possiamo avvitarci la vite. Ho capito bene?
No.
Avviti il tassello sul piantaspit e il cuneo lo tieni da parte.
Martelli ruotando il piantaspit e ogni tanto togli la polvere dal tassello (non si deve assolutamente intasare) e dal foro.
Quando il foro ha la profondità giusta, lo pulisci bene, infili il cuneo nel tassello e martelli il tutto nel foro.
Poi sviti il piantaspit dal tassello e avviti la piastrina.
Tieni presente che questo attrezzo NON va usato su rocce tenere (arenaria, molassa calcarea, conglomerato, calcare tenero) perché è molto difficile fare il foro correttamente (deve essere cilindrico, non "a tromba", altrimenti il tassello potrebbe non tenere).
Per contro sulle rocce dure per ciascun foro ti fai un discreto mazzo.
Io ti consiglio di lasciar perdere
