Ti rispondo non per comprare le tue scarpe, ma per descriverti la mia esperienza sull'argomento.
Tempo fa io mi sono trovato in una situazione penso simile alla tua... Nel mio caso si trattava di comprare un paio di scarpette un po più performanti rispetto alle Focus (La Sportiva) che avevano accompagnato i miei primi passi nell'arrampicata.
Ho provato anch'io le Miura, tra l'altro ottime scarpe, ma avevo un problema simile al tuo, ovvero o prendevo numeri che mi facevano "poco" male ma mi lasciavano un po di "aria" tra l'alluce e la punta, oppure se scendevo a numeri dove questa aria non c'era non riuscivo a tenerle nemmeno un minuto.
Alla fine ho trovato una buona calzata per il mio piede nelle Katana, di cui adesso ne posseggo 2 paia.
Per il numero da scegliere sentivo consigli di quanti mi dicevano (tra l'altro in buona fede) di prenderle "almeno" 3 numeri meno, "perchè mollano", "perchè poi diventano ciabatte", ecc, ecc, ecc...
Beh, sono partito con 3 numeri in meno, dopo 2 giorni le ho riportate in negozio!

Le ho provate una volta in palestra e la suola non si era segnata, più che altro come cercavo di caricare un appoggio il piede sembrava esplodere...
Le ho cambiate con 2 numeri e 1/2 in meno, io ho il 43 e ho preso il 40 e 1/2, e già per quelle ho dovuto penare non poco, ma sentivo che a differenza delle prime riuscivo a portarle.
Ti dirò che a distanza di un anno e alcuni mesi non sono diventate ciabatte (e ho scalato parecchio con quelle scarpe). Quando ho acquistato il secondo paio (per un'offerta) ho provato ancora 3 numeri meno, ma nonostante nel frattempo mi si sia formato un piccolo callo sulla nocca dell'alluce che non mi fa sentire più il dolore in quel punto, l'effetto era come la prima volta! Per questo ho ripreso un altro paio del 40 e 1/2, e contiuo a trovarmi più che bene!
Per dirti, pensa che anche col primo paio quando mi è capitato di scalare sotto al sole forte quest'estate non riuscivo quasi a tenerle su (piede gonfio per il caldo), ed erano già strarodate da un bel pezzo (e già con diverse risuolature), perciò io non ho visto sto gran allargamento...
In totale, generalizzare lo trovo sbagliato, anche se viene fatto in buona fede. Ogni piede è diverso, la morfologia, alcuni si "comprimono" di più e altri di meno, l'ossatura, e tante altre variabili. Segui i consigli delle stesse case che consigliano una scarpa aderente ma "portabile", e questo anche per la salute del piede sulla lunga distanza se scali molto!
Un buon metodo "classico" a mio avviso può essere di trovare prima la scarpa (intesa come "modello") che percepisci meglio come "vestibilità" sul piede (senti che ti lascia meno spazi vuoti senza premere particolarmente su alcuni punti), poi provi i numeri di mezzo in mezzo sino a trovare quello che non riesci a portare, dopodichè risali a mezzo numero in più. Il tutto senza badare troppo ai consigli altrui, compresi quelli dei commessi (il mio socio abituale ha dovuto quasi buttare via un paio di scarpe e cambiarne un altro paio per i consigli di un commesso con la fama di essere piuttosto esperto!).
Ciao e... buona scelta!
