Aequa ha scritto:osservazione giusta. ma così allora la differenza tra una scarpa da boulder e una da arrampicata classica ( a parte il lallone un po' rinforzato) sta solo nell'aderenza la piede?
Uhm, mi sa che hai frainteso un po'.
La scarpa è data per boulder fondamentalmente per le sue caratteristiche di
forma (se guardi bene nella descrizione è data PD75). Il che significa che è
una scarpa con la punta rastremata sull'alluce e rivolta verso il basso.
Questo tipo di conformazione, oltre ovviamente ad altri fattori, consente
un migliore utilizzo di appoggi piccoli/piccolissimi, permettendo di ottimizzare
le spinte su punti ben definiti. Una scarpa del genere su una placca di aderenza sarebbe poco a suo agio, mettiamola così.
Sintetizzando: per sfruttarla al meglio ci si dovrebbe trovare su muri verticali a buchi/tacche, o su strapiombi, e difficoltà elevate, dove la precisione dell'appoggio è la concentrazione delle spinte è di essenziale importanza. Ovviamente questo comporta che la scarpetta sia molto aderente al piede e che non ci siano scivolamenti. Per la mia esperienza
personale, ti posso dire che questo, per quanto riguarda "La Sportiva",
normalmente lo ottieni con numeri mooooolto piccoli. Quando sono uscite le Testarossa, sono sceso fino al 37,5 di numero per poterle "sentire" come
suggerivano i promoter... io porto il 43 di scarpa...
Se pensi di usare una scarpetta del genere su una via da 10 tiri...
in bocca al lupo
A parte le battute, se non le prendi precise precise come numero, ho come il vago sentore che siano sprecate... a meno che tu non faccia gradi assurdi.