ramponi e piede a piatto:'(

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

ramponi e piede a piatto:'(

Messaggioda stefano91 » gio mar 15, 2007 20:46 pm

Sono duro...madonna come sono duro...possibile che abbia difficoltà sul piede a piatto!!!
ho iniziato da poco e nn ho grossa esperienza di ghiaccio...ma a questo punto......ed invece no!...se lo voglio fare,con le difficoltà date dagli scarponi sempre abbastanza nuovi,lo faccio bene o male...ma se mi distraggo.
.....è pericoloso poi..in apuane nn ne parliamo...

ci sono tecniche particolari o trucchi per migliorare l'apprendimento??
succede a tutti all'inizio di avere queste difficoltà?? :cry:
Ultima modifica di stefano91 il ven mar 16, 2007 15:55 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda stefano91 » gio mar 15, 2007 22:36 pm

su via...nn vi affollate :?
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Messaggioda Roberto » gio mar 15, 2007 22:39 pm

Ma sai che mica ti ho capito .... hai il piede piatto? O quando metti i ramponi piatti inciampi? :?
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Messaggioda stefano91 » gio mar 15, 2007 22:44 pm

Roberto ha scritto:Ma sai che mica ti ho capito .... hai il piede piatto? O quando metti i ramponi piatti inciampi? :?
8O 8O 8O ....nn mi dire roberto che nn conosci le tecniche di ghiaccio!! 8O 8O

il piede piatto è la tecnica di salita con i ramponi di pendi fino a 40-45° di pendenza...cioè la cosa più usata :cry:
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Messaggioda Roberto » gio mar 15, 2007 22:49 pm

stefano91 ha scritto:
Roberto ha scritto:Ma sai che mica ti ho capito .... hai il piede piatto? O quando metti i ramponi piatti inciampi? :?
8O 8O 8O ....nn mi dire roberto che nn conosci le tecniche di ghiaccio!! 8O 8O

il piede piatto è la tecnica di salita con i ramponi di pendi fino a 40-45° di pendenza...cioè la cosa più usata :cry:
Non conosco un sacco di tecniche, anche di arrampicata su roccia, non conosco un macello di nodi .... o meglio, non conosco i nomi dati dai vari bollettini, io vado, un po a naso, un po per culo, è a volte arrivo anche in cima.
Se devo affrontare un pendio di ghiaccio per arrivare all' attacco di una via, metto i ramponi, uso le piccozze e salgo .... piede piatto, o no, in qualche modo all' attacco ci arrivo :wink:
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Messaggioda stefano91 » gio mar 15, 2007 23:24 pm

Roberto ha scritto:
stefano91 ha scritto:
Roberto ha scritto:Ma sai che mica ti ho capito .... hai il piede piatto? O quando metti i ramponi piatti inciampi? :?
8O 8O 8O ....nn mi dire roberto che nn conosci le tecniche di ghiaccio!! 8O 8O

il piede piatto è la tecnica di salita con i ramponi di pendi fino a 40-45° di pendenza...cioè la cosa più usata :cry:
Non conosco un sacco di tecniche, anche di arrampicata su roccia, non conosco un macello di nodi .... o meglio, non conosco i nomi dati dai vari bollettini, io vado, un po a naso, un po per culo, è a volte arrivo anche in cima.
Se devo affrontare un pendio di ghiaccio per arrivare all' attacco di una via, metto i ramponi, uso le piccozze e salgo .... piede piatto, o no, in qualche modo all' attacco ci arrivo :wink:

beh...avrei voglia di darti ragione...ma nn posso.
ho presente tutte le persone che in apuane sono cadute per un errato uso proprio di questa tecnica :?
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Messaggioda Roberto » gio mar 15, 2007 23:28 pm

stefano91 ha scritto:
Roberto ha scritto:
stefano91 ha scritto:
Roberto ha scritto:Ma sai che mica ti ho capito .... hai il piede piatto? O quando metti i ramponi piatti inciampi? :?
8O 8O 8O ....nn mi dire roberto che nn conosci le tecniche di ghiaccio!! 8O 8O

il piede piatto è la tecnica di salita con i ramponi di pendi fino a 40-45° di pendenza...cioè la cosa più usata :cry:
Non conosco un sacco di tecniche, anche di arrampicata su roccia, non conosco un macello di nodi .... o meglio, non conosco i nomi dati dai vari bollettini, io vado, un po a naso, un po per culo, è a volte arrivo anche in cima.
Se devo affrontare un pendio di ghiaccio per arrivare all' attacco di una via, metto i ramponi, uso le piccozze e salgo .... piede piatto, o no, in qualche modo all' attacco ci arrivo :wink:

beh...avrei voglia di darti ragione...ma nn posso.
ho presente tutte le persone che in apuane sono cadute per un errato uso proprio di questa tecnica :?
Chi ti dice che faccio un errato uso della tecnica? Il fatto che non sappia come si chiama, non vuol dire che non la conosca :wink: L' esperienza a volte vale di più di un manuale 8)
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Messaggioda virgulto » ven mar 16, 2007 9:16 am

Il piede piatto nel senso che il rampone deve appoggiare con tutte le punte possibili,e non come nella camminata classica prima il tallone e poi la pianta, o sbaglio...ci vuole molta scioltezza nella caviglia...
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Messaggioda alberto60 » ven mar 16, 2007 9:59 am

Ma che piede piatto. Punte a piatto o tecnica francese.



In questa tecnica dove la grande guida francese Armand Charlet era un vero maestro , tutte le punte dei ramponi devono mordere il pendio .

E' evidente che per poterla fare bisogna torcere molto la caviglia in modo da mettere il piede parallelo al pendio da salire o da scendere . Quindi ci vuole un certo allenamento .

In questa tecnica la progressione non è quasi mai proprio diretta al pendio ma si sale obliquando a zigzag una volta a destra una a sinistra, tenendo sempre la piccozza nella mano a monte .

Ci sono vari passi .

Si parte da una posizione di base fondamentale:
il piede valle è il più arretrato e con la punta un pò rivolta verso valle;
il piede a monte più avanzato con la punta leggermente rivolta a monte;
la piccozza nella mano a monte è piantata nel pendio ed è la più avanti.

L'importante è che i piedi e la piccozza non siano mai contemporanemente sulla stessa linea.

Pensa di disegnare una croce sul pendio i piedi non devono stare nei quadrati posto sulla stessa linea ma in quelli sfalzati e la piccozza ancora più avanti e un pò più in alto sul pendio.

Una vola partiti da questa posizione quando ci si ferma si deve ritornare in questa posizione.

Oltre a questa posizione ci sono dei passi che cambiano a seconda della direzione da tenere , più o meno diretta, oppure della pendenza da affrontare:

- Mezzo passo
-Passa incrociato
- Passo misto. (salita diretta)

ci sono anche altri passi ma la progressione obliqua, il passo incrociato e il passo misto sono quelli fondamentali da conoscere per affrontare in sicurezza un pendio.

Il Passo misto è quello un pò più particolare e permette una salita diretta del pendio.
In questa tecnica un piede è a piatto ,un piede lavora di punta e la piccozza è impugnata dalla mano parallela al piede di punta. Quando il piede che va di punta si è stancato, si può invertire la posizione avendo l'avvertenza di cambiare anche la mano della piccozza che deve sempre stare dal lato del piede di punta.

Discesa:

Si usano gli stessi passi ma se la pendenza lo permette si può andare anche diretti al pendio con un movimento del piede "tacco-punta" cioè si appoggia prima il tacco e poi la punta facendo poi mordere sempre tutte le punte. Le gambe un bo divaricate e i piedi dritti nella direzione di massima pendenza . E' chiaro che per adattarsi alla pendenza bisogna flettere le ginocchia e abbassare il sedere .
La piccozza si può tenere in diversi modi. O a bastone con la punta rivolta indietro oppure con tutte e due le mani , una sulla testa e una presso il puntale e tenuta di traverso un pò più in alto della pancia , pronta ad essere piantata nel pendio in caso di scivolata.
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Messaggioda stefano91 » ven mar 16, 2007 15:43 pm

alberto60 ha scritto:Ma che piede piatto. Punte a piatto o tecnica francese.



In questa tecnica dove la grande guida francese Armand Charlet era un vero maestro , tutte le punte dei ramponi devono mordere il pendio .

E' evidente che per poterla fare bisogna torcere molto la caviglia in modo da mettere il piede parallelo al pendio da salire o da scendere . Quindi ci vuole un certo allenamento .

In questa tecnica la progressione non è quasi mai proprio diretta al pendio ma si sale obliquando a zigzag una volta a destra una a sinistra, tenendo sempre la piccozza nella mano a monte .

Ci sono vari passi .

Si parte da una posizione di base fondamentale:
il piede valle è il più arretrato e con la punta un pò rivolta verso valle;
il piede a monte più avanzato con la punta leggermente rivolta a monte;
la piccozza nella mano a monte è piantata nel pendio ed è la più avanti.

L'importante è che i piedi e la piccozza non siano mai contemporanemente sulla stessa linea.

Pensa di disegnare una croce sul pendio i piedi non devono stare nei quadrati posto sulla stessa linea ma in quelli sfalzati e la piccozza ancora più avanti e un pò più in alto sul pendio.

Una vola partiti da questa posizione quando ci si ferma si deve ritornare in questa posizione.

Oltre a questa posizione ci sono dei passi che cambiano a seconda della direzione da tenere , più o meno diretta, oppure della pendenza da affrontare:

- Mezzo passo
-Passa incrociato
- Passo misto. (salita diretta)

ci sono anche altri passi ma la progressione obliqua, il passo incrociato e il passo misto sono quelli fondamentali da conoscere per affrontare in sicurezza un pendio.

Il Passo misto è quello un pò più particolare e permette una salita diretta del pendio.
In questa tecnica un piede è a piatto ,un piede lavora di punta e la piccozza è impugnata dalla mano parallela al piede di punta. Quando il piede che va di punta si è stancato, si può invertire la posizione avendo l'avvertenza di cambiare anche la mano della piccozza che deve sempre stare dal lato del piede di punta.

Discesa:

Si usano gli stessi passi ma se la pendenza lo permette si può andare anche diretti al pendio con un movimento del piede "tacco-punta" cioè si appoggia prima il tacco e poi la punta facendo poi mordere sempre tutte le punte. Le gambe un bo divaricate e i piedi dritti nella direzione di massima pendenza . E' chiaro che per adattarsi alla pendenza bisogna flettere le ginocchia e abbassare il sedere .
La piccozza si può tenere in diversi modi. O a bastone con la punta rivolta indietro oppure con tutte e due le mani , una sulla testa e una presso il puntale e tenuta di traverso un pò più in alto della pancia , pronta ad essere piantata nel pendio in caso di scivolata.

grazie Alberto,
ho scritto piede piatto...ma volevo scrivere piede a piatto...come dal francese pied à plat...cmq...bene o male la tecnica la conosco e l'ho provata in 3 uscite...il mio problema è che ho difficoltà a torcere la caviglia e se ci sto molto attento (leggasi:guardando ogni tanto i piedi) salgo correttamente,mentre se salgo senza pensare specificamente alla cosa penso di avere tutte le punte dentro ed invece capita che escano,soprattutto perchè nn giro abbastanza il piede che sale...questo solo nella prograssione base,il passo misto lo faccio naturalmente,scendere scendo senza problemi...sui traversi un po' ripidi tendo anche li ad inclinare poco il piede a valle,ma è più raro.

accetto ogni consiglio didattico su come automatizare la salita con i ramponi...nn posso fare uscite in apuane con questo rischio(fortunatamente è l'unico problema che ho mai incontrato,ma è troppo grosso).
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Messaggioda dademaz » ven mar 16, 2007 16:16 pm

stefano91 ha scritto:
alberto60 ha scritto:Ma che piede piatto. Punte a piatto o tecnica francese.



In questa tecnica dove la grande guida francese Armand Charlet era un vero maestro , tutte le punte dei ramponi devono mordere il pendio .

E' evidente che per poterla fare bisogna torcere molto la caviglia in modo da mettere il piede parallelo al pendio da salire o da scendere . Quindi ci vuole un certo allenamento .

In questa tecnica la progressione non è quasi mai proprio diretta al pendio ma si sale obliquando a zigzag una volta a destra una a sinistra, tenendo sempre la piccozza nella mano a monte .

Ci sono vari passi .

Si parte da una posizione di base fondamentale:
il piede valle è il più arretrato e con la punta un pò rivolta verso valle;
il piede a monte più avanzato con la punta leggermente rivolta a monte;
la piccozza nella mano a monte è piantata nel pendio ed è la più avanti.

L'importante è che i piedi e la piccozza non siano mai contemporanemente sulla stessa linea.

Pensa di disegnare una croce sul pendio i piedi non devono stare nei quadrati posto sulla stessa linea ma in quelli sfalzati e la piccozza ancora più avanti e un pò più in alto sul pendio.

Una vola partiti da questa posizione quando ci si ferma si deve ritornare in questa posizione.

Oltre a questa posizione ci sono dei passi che cambiano a seconda della direzione da tenere , più o meno diretta, oppure della pendenza da affrontare:

- Mezzo passo
-Passa incrociato
- Passo misto. (salita diretta)

ci sono anche altri passi ma la progressione obliqua, il passo incrociato e il passo misto sono quelli fondamentali da conoscere per affrontare in sicurezza un pendio.

Il Passo misto è quello un pò più particolare e permette una salita diretta del pendio.
In questa tecnica un piede è a piatto ,un piede lavora di punta e la piccozza è impugnata dalla mano parallela al piede di punta. Quando il piede che va di punta si è stancato, si può invertire la posizione avendo l'avvertenza di cambiare anche la mano della piccozza che deve sempre stare dal lato del piede di punta.

Discesa:

Si usano gli stessi passi ma se la pendenza lo permette si può andare anche diretti al pendio con un movimento del piede "tacco-punta" cioè si appoggia prima il tacco e poi la punta facendo poi mordere sempre tutte le punte. Le gambe un bo divaricate e i piedi dritti nella direzione di massima pendenza . E' chiaro che per adattarsi alla pendenza bisogna flettere le ginocchia e abbassare il sedere .
La piccozza si può tenere in diversi modi. O a bastone con la punta rivolta indietro oppure con tutte e due le mani , una sulla testa e una presso il puntale e tenuta di traverso un pò più in alto della pancia , pronta ad essere piantata nel pendio in caso di scivolata.

grazie Alberto,
ho scritto piede piatto...ma volevo scrivere piede a piatto...come dal francese pied à plat...cmq...bene o male la tecnica la conosco e l'ho provata in 3 uscite...il mio problema è che ho difficoltà a torcere la caviglia e se ci sto molto attento (leggasi:guardando ogni tanto i piedi) salgo correttamente,mentre se salgo senza pensare specificamente alla cosa penso di avere tutte le punte dentro ed invece capita che escano,soprattutto perchè nn giro abbastanza il piede che sale...questo solo nella prograssione base,il passo misto lo faccio naturalmente,scendere scendo senza problemi...sui traversi un po' ripidi tendo anche li ad inclinare poco il piede a valle,ma è più raro.

accetto ogni consiglio didattico su come automatizare la salita con i ramponi...nn posso fare uscite in apuane con questo rischio(fortunatamente è l'unico problema che ho mai incontrato,ma è troppo grosso).


:D :D :D oh stefano...mi spiace ma a questo punto meglio che tu dia all'ippica!!!! :D :D :D :D (scherzo ovviamente).

...sicuramente la tecnica è importante...ma l'applicazione di teoremi passa dalla pratica...indi vai e fai esperienza e se poi al posto di infilare 12 punte ne infili 10 e sei sicuro, vai tranquillo che di certo non cadi!

un po' come gradinare...tecnica ormai in disuso...c'erano dei maestri in tale arte, ed altri che facevano pietà, ma questi secondi riuscivano cmq a salire ed in sicurezza! :wink:

ciao
Davide
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Messaggioda stefano91 » ven mar 16, 2007 16:21 pm

dademaz ha scritto:
stefano91 ha scritto:
alberto60 ha scritto:Ma che piede piatto. Punte a piatto o tecnica francese.



In questa tecnica dove la grande guida francese Armand Charlet era un vero maestro , tutte le punte dei ramponi devono mordere il pendio .

E' evidente che per poterla fare bisogna torcere molto la caviglia in modo da mettere il piede parallelo al pendio da salire o da scendere . Quindi ci vuole un certo allenamento .

In questa tecnica la progressione non è quasi mai proprio diretta al pendio ma si sale obliquando a zigzag una volta a destra una a sinistra, tenendo sempre la piccozza nella mano a monte .

Ci sono vari passi .

Si parte da una posizione di base fondamentale:
il piede valle è il più arretrato e con la punta un pò rivolta verso valle;
il piede a monte più avanzato con la punta leggermente rivolta a monte;
la piccozza nella mano a monte è piantata nel pendio ed è la più avanti.

L'importante è che i piedi e la piccozza non siano mai contemporanemente sulla stessa linea.

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Una vola partiti da questa posizione quando ci si ferma si deve ritornare in questa posizione.

Oltre a questa posizione ci sono dei passi che cambiano a seconda della direzione da tenere , più o meno diretta, oppure della pendenza da affrontare:

- Mezzo passo
-Passa incrociato
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ci sono anche altri passi ma la progressione obliqua, il passo incrociato e il passo misto sono quelli fondamentali da conoscere per affrontare in sicurezza un pendio.

Il Passo misto è quello un pò più particolare e permette una salita diretta del pendio.
In questa tecnica un piede è a piatto ,un piede lavora di punta e la piccozza è impugnata dalla mano parallela al piede di punta. Quando il piede che va di punta si è stancato, si può invertire la posizione avendo l'avvertenza di cambiare anche la mano della piccozza che deve sempre stare dal lato del piede di punta.

Discesa:

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La piccozza si può tenere in diversi modi. O a bastone con la punta rivolta indietro oppure con tutte e due le mani , una sulla testa e una presso il puntale e tenuta di traverso un pò più in alto della pancia , pronta ad essere piantata nel pendio in caso di scivolata.

grazie Alberto,
ho scritto piede piatto...ma volevo scrivere piede a piatto...come dal francese pied à plat...cmq...bene o male la tecnica la conosco e l'ho provata in 3 uscite...il mio problema è che ho difficoltà a torcere la caviglia e se ci sto molto attento (leggasi:guardando ogni tanto i piedi) salgo correttamente,mentre se salgo senza pensare specificamente alla cosa penso di avere tutte le punte dentro ed invece capita che escano,soprattutto perchè nn giro abbastanza il piede che sale...questo solo nella prograssione base,il passo misto lo faccio naturalmente,scendere scendo senza problemi...sui traversi un po' ripidi tendo anche li ad inclinare poco il piede a valle,ma è più raro.

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:D :D :D oh stefano...mi spiace ma a questo punto meglio che tu dia all'ippica!!!! :D :D :D :D (scherzo ovviamente).

...sicuramente la tecnica è importante...ma l'applicazione di teoremi passa dalla pratica...indi vai e fai esperienza e se poi al posto di infilare 12 punte ne infili 10 e sei sicuro, vai tranquillo che di certo non cadi!

un po' come gradinare...tecnica ormai in disuso...c'erano dei maestri in tale arte, ed altri che facevano pietà, ma questi secondi riuscivano cmq a salire ed in sicurezza! :wink:

ciao
Davide

grazie,
io ho preso contatto col ghiaccio da poco anche perchè prima per le apuane ero troppo piccolo.
Se mi dite che queste difficoltà sono normali mi risollevo...certo che se poi alla 4° uscita ho continuato ad aver problemi nn so se poi mi ammetteranno ancora alle uscite;sono minorenne e poi se mi succede qualcosa son cazzi del capogita :roll:
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Messaggioda dademaz » ven mar 16, 2007 16:44 pm

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stefano91 ha scritto:
alberto60 ha scritto:Ma che piede piatto. Punte a piatto o tecnica francese.



In questa tecnica dove la grande guida francese Armand Charlet era un vero maestro , tutte le punte dei ramponi devono mordere il pendio .

E' evidente che per poterla fare bisogna torcere molto la caviglia in modo da mettere il piede parallelo al pendio da salire o da scendere . Quindi ci vuole un certo allenamento .

In questa tecnica la progressione non è quasi mai proprio diretta al pendio ma si sale obliquando a zigzag una volta a destra una a sinistra, tenendo sempre la piccozza nella mano a monte .

Ci sono vari passi .

Si parte da una posizione di base fondamentale:
il piede valle è il più arretrato e con la punta un pò rivolta verso valle;
il piede a monte più avanzato con la punta leggermente rivolta a monte;
la piccozza nella mano a monte è piantata nel pendio ed è la più avanti.

L'importante è che i piedi e la piccozza non siano mai contemporanemente sulla stessa linea.

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Una vola partiti da questa posizione quando ci si ferma si deve ritornare in questa posizione.

Oltre a questa posizione ci sono dei passi che cambiano a seconda della direzione da tenere , più o meno diretta, oppure della pendenza da affrontare:

- Mezzo passo
-Passa incrociato
- Passo misto. (salita diretta)

ci sono anche altri passi ma la progressione obliqua, il passo incrociato e il passo misto sono quelli fondamentali da conoscere per affrontare in sicurezza un pendio.

Il Passo misto è quello un pò più particolare e permette una salita diretta del pendio.
In questa tecnica un piede è a piatto ,un piede lavora di punta e la piccozza è impugnata dalla mano parallela al piede di punta. Quando il piede che va di punta si è stancato, si può invertire la posizione avendo l'avvertenza di cambiare anche la mano della piccozza che deve sempre stare dal lato del piede di punta.

Discesa:

Si usano gli stessi passi ma se la pendenza lo permette si può andare anche diretti al pendio con un movimento del piede "tacco-punta" cioè si appoggia prima il tacco e poi la punta facendo poi mordere sempre tutte le punte. Le gambe un bo divaricate e i piedi dritti nella direzione di massima pendenza . E' chiaro che per adattarsi alla pendenza bisogna flettere le ginocchia e abbassare il sedere .
La piccozza si può tenere in diversi modi. O a bastone con la punta rivolta indietro oppure con tutte e due le mani , una sulla testa e una presso il puntale e tenuta di traverso un pò più in alto della pancia , pronta ad essere piantata nel pendio in caso di scivolata.

grazie Alberto,
ho scritto piede piatto...ma volevo scrivere piede a piatto...come dal francese pied à plat...cmq...bene o male la tecnica la conosco e l'ho provata in 3 uscite...il mio problema è che ho difficoltà a torcere la caviglia e se ci sto molto attento (leggasi:guardando ogni tanto i piedi) salgo correttamente,mentre se salgo senza pensare specificamente alla cosa penso di avere tutte le punte dentro ed invece capita che escano,soprattutto perchè nn giro abbastanza il piede che sale...questo solo nella prograssione base,il passo misto lo faccio naturalmente,scendere scendo senza problemi...sui traversi un po' ripidi tendo anche li ad inclinare poco il piede a valle,ma è più raro.

accetto ogni consiglio didattico su come automatizare la salita con i ramponi...nn posso fare uscite in apuane con questo rischio(fortunatamente è l'unico problema che ho mai incontrato,ma è troppo grosso).


:D :D :D oh stefano...mi spiace ma a questo punto meglio che tu dia all'ippica!!!! :D :D :D :D (scherzo ovviamente).

...sicuramente la tecnica è importante...ma l'applicazione di teoremi passa dalla pratica...indi vai e fai esperienza e se poi al posto di infilare 12 punte ne infili 10 e sei sicuro, vai tranquillo che di certo non cadi!

un po' come gradinare...tecnica ormai in disuso...c'erano dei maestri in tale arte, ed altri che facevano pietà, ma questi secondi riuscivano cmq a salire ed in sicurezza! :wink:

ciao
Davide

grazie,
io ho preso contatto col ghiaccio da poco anche perchè prima per le apuane ero troppo piccolo.
Se mi dite che queste difficoltà sono normali mi risollevo...certo che se poi alla 4° uscita ho continuato ad aver problemi nn so se poi mi ammetteranno ancora alle uscite;sono minorenne e poi se mi succede qualcosa son cazzi del capogita :roll:



stefano capisco i tuoi patemi...ma stai sereno...è come dire che uno cammina (normalmente) con i piedi a papera...forse non è il massimo da vedere ma probabilmente, visto che è il suo modo di muoversi, è sicuro nel procedere. stesso vale in ogni attività montana...certo la pratica affina la tecnica ma poi ognuno la reinterpreta in base al proprio modo di muoversi.
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Messaggioda fabri » ven mar 16, 2007 17:07 pm

stefano91 ha scritto:grazie,
io ho preso contatto col ghiaccio da poco anche perchè prima per le apuane ero troppo piccolo.
Se mi dite che queste difficoltà sono normali mi risollevo...certo che se poi alla 4° uscita ho continuato ad aver problemi nn so se poi mi ammetteranno ancora alle uscite;sono minorenne e poi se mi succede qualcosa son cazzi del capogita :roll:



In poche parole...cammina...cammina...cammina...

Dopo 3 uscite ti demoralizzi? :D :D
Magari inizia da pendenze modeste. Ho visto tanti provare i passi su pendenze un po' troppo "pendenti" :D In questo caso per mettere tutte le punte dei ramponi dentro, devi avere la caviglia di gomma.
Poi come ti hanno detto se il rampone non è perfettamente piatto, e qualche punta non entra completamente, non è un problema. Quanto al fatto che le cadute siano dovute al piede a piatto ho i miei dubbi. Ci sono tante altre cause, molto prima di questa.

Se alla gita poi non ti ammettono....dimmelo che interveniamo sul capogita..
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Messaggioda alberto60 » ven mar 16, 2007 17:22 pm

Stefano , come ti hanno detto gli altri se proprio non mordono tutte le punte non è un grosso problema.
L'importante è stare attenti a non agganciare con i ramponi le ghette o i pantaloni, allo zoccolo di neve che si può formare soprattutto se non hai l'antizoccolo, a eventuali placche a vento sul pendio.
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Messaggioda stefano91 » ven mar 16, 2007 20:05 pm

beh...se degli asperti come voi mi dicono che è normale infondo aver queste difficoltà mi risollevo :D TKS ....ero solo stato un po' demoralizato dalle tirate d'orecchi (probabilmente didatticamente accentuate :roll: ) dei mie amici-istruttori.....
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Messaggioda fabri » ven mar 16, 2007 20:21 pm

stefano91 ha scritto:beh...se degli asperti come voi mi dicono che è normale infondo aver queste difficoltà mi risollevo :D TKS ....ero solo stato un po' demoralizato dalle tirate d'orecchi (probabilmente didatticamente accentuate :roll: ) dei mie amici-istruttori.....


Chi è il più cattivo dei tuoi amici/amiche istruttori...fuori i nomi... :D
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Messaggioda stefano91 » ven mar 16, 2007 20:27 pm

fabri ha scritto:
stefano91 ha scritto:beh...se degli asperti come voi mi dicono che è normale infondo aver queste difficoltà mi risollevo :D TKS ....ero solo stato un po' demoralizato dalle tirate d'orecchi (probabilmente didatticamente accentuate :roll: ) dei mie amici-istruttori.....


Chi è il più cattivo dei tuoi amici/amiche istruttori...fuori i nomi... :D

Diciamo che sono persone a cui devo tanto,ansi di più....soprattutto al mio carissimo amico Paolo che è istruttore nazionale alla "alpi apuane",se nn ci fosse lui io la montagna la vedrei col cannocchiale...mi sta tormentando con questa storia...ma dato che finora i suoi metodi didattici con me sono stati ineccepibili,se lui mi dice così un motivo ci sarà! :roll:
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Messaggioda n!z4th » ven mar 16, 2007 23:08 pm

Io non ho tecniche.Salgo.

Sbaglio qualcosa?
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Messaggioda fabri » sab mar 17, 2007 10:09 am

n!z4th ha scritto:Io non ho tecniche.Salgo.

Sbaglio qualcosa?


NO, niente.....

Sbaglia il compagno che si lega con te....
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