...calata con secchiello

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

...calata con secchiello

Messaggioda nazareno » lun mag 15, 2006 9:30 am

buon giorno a tutti,
ieri pomeriggio mi è capitata una cosa non molto piacevole sulla seconda catena di una via di due tiri spittata. io ed il mio amico siamo partiti con l'intento di fare una via appunto di due tiri tutta spittata. io da primo arrivo alla prima catena recupero lui e tutto ok. riparte lui da primo arriva alla seconda catena e recupera me. a questo punto succede il patatrak!! crisi di panico per lui ...vuole riscendere subito ...lo vedo ansimante. io trattengo la calma (...forse dovevo assestare un bel cazzottone in testa al mio amico!?...), ...a questo punto visto che i due tiri in totale potevano sviluparre una lunghezza di non più di 50 metri (la nostra corda era di 70 m.), decido di collegare il secchiello al mio anello di servizio corda passata in catena, mi sono posizionato sotto la catena è ho calato il mio amico fino alla base della parete. Il mio dubbio è se ho fatto una cazzata visto che è la prima volta che ho usato il secchiello in questo modo. per di più e per la fretta bastarda di scendere il mio amico non ha mai rinviato durante la calata. infine ho recuperato la corda e mi sono fatto le due doppie (incazzato nero :evil: )
vi prego ditemi quali errori ho commesso :!:
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Messaggioda Aldino » lun mag 15, 2006 10:04 am

L'unico errore l'hai fatto nella scelta del compagno.
Per il resto la tecnica di calata che hai usato va bene, a patto che chi cala non sia molto più leggero di chi viene calato.
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Messaggioda Herman » lun mag 15, 2006 10:18 am

Un'alternativa poteva essere calarlo con un mezzo barcaiolo su una ghiera in catena?
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Re: ...calata con secchiello

Messaggioda Donatello » lun mag 15, 2006 10:21 am

Boh, se ho capito bene, cazzate non mi pare ne abbia fatte... e anche il rinviare durante la discesa lo trovo una cosa inutile.

Comunque in questo caso preferirei utilizzare il mezzo barcaiolo sulla sosta, frena di più e permette più libertà di movimento.
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Messaggioda Luca A. » lun mag 15, 2006 10:25 am

Dò ragione a Herman: considerando che si trattava di persona in crisi di panico, potenzialmente poco collaborante, eccetera, poteva essere più consigliabile il buon vecchio mezzobarcaiolo su moschettone in catena.
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mi guiderai ai nostri antichi attacchi
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Messaggioda nazareno » lun mag 15, 2006 10:32 am

...in effetti anche il mezzo barcaiolo poteva andare ma non so perchè il secchiello è stata la prima cosa a cui ho pensato: ripeto il momento era particolare, il mio compagno respirava affannosamente in preda al panico e in maniera molto confusionale .. non faceva altro che prendere i suoi rinvii, ...moschettoni e quant'altro portava all'imbrago cercando di utilizzarli in qualche modo per scendere subito ....totalmente in TILT!!!

..ecco il secchiello quindi può essere usato anche in questo modo senza comprometterne la sicurezza.
..però sono curioso di sapere "fisicamente" che differenza di carico subisce in tal modo il secchiello rispetto al suo uso in una normale mulinette dal basso.
1. caso: io sono in catena e calo il compagno alla base tramite secchiello.
2. caso: io sono alla base della parete e calo il mio compagno dalla catena.
In entrambi i casi il secchiello subisce sempre lo stesso peso???
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Messaggioda Donatello » lun mag 15, 2006 10:42 am

Teoricamente non c'è differenza a livello di sforzi, il secchiello lavora sempre nella stessa maniera, ma è molto più scomodo visto che avrai notato che il peso del compagno ti porta inevitabilmente verso la sosta che essendo a meno di 1 metro ed ancoratra alla roccia porterà tutto il tuo corpo a schiacciarsi verso la parete, con notevole "disagio"
Poi c'è il problema che nel caso in cui si fosse reso necessario bloccare la calata, l'esecuzione dell'asola di bloccaggio è molto più scomoda e comunque ti limita totalmente in qualsiasi altra operazione...

insomma, non ci sono controindicazioni a livello di "sicurezzo", ma diverse in termini di "praticità".
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Messaggioda MarcoS » lun mag 15, 2006 10:46 am

potresti anche consigliare al tuo amico di portarsi dietro delle benzodiazepine, la prossima volta... 8)
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Messaggioda nazareno » lun mag 15, 2006 11:37 am

grazie a tutti
:wink:
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Re: ...calata con secchiello

Messaggioda bergheil » lun mag 15, 2006 11:38 am

nazareno ha scritto:buon giorno a tutti,
ieri pomeriggio mi è capitata una cosa non molto piacevole sulla seconda catena di una via di due tiri spittata. io ed il mio amico siamo partiti con l'intento di fare una via appunto di due tiri tutta spittata. io da primo arrivo alla prima catena recupero lui e tutto ok. riparte lui da primo arriva alla seconda catena e recupera me. a questo punto succede il patatrak!! crisi di panico per lui ...vuole riscendere subito ...lo vedo ansimante. io trattengo la calma (...forse dovevo assestare un bel cazzottone in testa al mio amico!?...), ...a questo punto visto che i due tiri in totale potevano sviluparre una lunghezza di non più di 50 metri (la nostra corda era di 70 m.), decido di collegare il secchiello al mio anello di servizio corda passata in catena, mi sono posizionato sotto la catena è ho calato il mio amico fino alla base della parete. Il mio dubbio è se ho fatto una cazzata visto che è la prima volta che ho usato il secchiello in questo modo. per di più e per la fretta bastarda di scendere il mio amico non ha mai rinviato durante la calata. infine ho recuperato la corda e mi sono fatto le due doppie (incazzato nero :evil: )
vi prego ditemi quali errori ho commesso :!:



Nel caso in cui il secondo colto dal panico fosse assicurato dal primo con una piastrina tipo GI-GI ad asole chiuse cosa dovrebbe fare il primo per calarlo? Ditemi se sbaglio: con la piatrina in tensione non si riesce a calare; il primo dovrebbe quindi bloccare la corda con un barcaiolo su un moschettone in sosta, poi (con difficoltà) sganciare la piastrina e infine trasformare il barcaiolo in un mezzo barcaiolo e iniziare a calare. Ho sbagliato qulache cosa ? :oops: :oops: :oops:
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Re: ...calata con secchiello

Messaggioda MarcoS » lun mag 15, 2006 11:49 am

bergheil ha scritto:
nazareno ha scritto:buon giorno a tutti,
ieri pomeriggio mi è capitata una cosa non molto piacevole sulla seconda catena di una via di due tiri spittata. io ed il mio amico siamo partiti con l'intento di fare una via appunto di due tiri tutta spittata. io da primo arrivo alla prima catena recupero lui e tutto ok. riparte lui da primo arriva alla seconda catena e recupera me. a questo punto succede il patatrak!! crisi di panico per lui ...vuole riscendere subito ...lo vedo ansimante. io trattengo la calma (...forse dovevo assestare un bel cazzottone in testa al mio amico!?...), ...a questo punto visto che i due tiri in totale potevano sviluparre una lunghezza di non più di 50 metri (la nostra corda era di 70 m.), decido di collegare il secchiello al mio anello di servizio corda passata in catena, mi sono posizionato sotto la catena è ho calato il mio amico fino alla base della parete. Il mio dubbio è se ho fatto una cazzata visto che è la prima volta che ho usato il secchiello in questo modo. per di più e per la fretta bastarda di scendere il mio amico non ha mai rinviato durante la calata. infine ho recuperato la corda e mi sono fatto le due doppie (incazzato nero :evil: )
vi prego ditemi quali errori ho commesso :!:



Nel caso in cui il secondo colto dal panico fosse assicurato dal primo con una piastrina tipo GI-GI ad asole chiuse cosa dovrebbe fare il primo per calarlo? Ditemi se sbaglio: con la piatrina in tensione non si riesce a calare; il primo dovrebbe quindi bloccare la corda con un barcaiolo su un moschettone in sosta, poi (con difficoltà) sganciare la piastrina e infine trasformare il barcaiolo in un mezzo barcaiolo e iniziare a calare. Ho sbagliato qulache cosa ? :oops: :oops: :oops:




mezzo barcaiolo con asola di bloccaggio a monte del gigi, autobloccante a valle del gigi per poterlo scaricare (poi dipende se il compagno è in grado di intervenire atttivamente o no)
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Re: ...calata con secchiello

Messaggioda Donatello » lun mag 15, 2006 11:50 am

bergheil ha scritto:
Nel caso in cui il secondo colto dal panico fosse assicurato dal primo con una piastrina tipo GI-GI ad asole chiuse cosa dovrebbe fare il primo per calarlo? Ditemi se sbaglio: con la piatrina in tensione non si riesce a calare; il primo dovrebbe quindi bloccare la corda con un barcaiolo su un moschettone in sosta, poi (con difficoltà) sganciare la piastrina e infine trasformare il barcaiolo in un mezzo barcaiolo e iniziare a calare. Ho sbagliato qulache cosa ? :oops: :oops: :oops:


in questo caso consiglio di fare un autobloccante a valle della piastrina, in modo da poter scaricarla e sostituirla con un mezzo barcaiolo...

Non è agevolissimo, ma credo sia il metodo migliore.
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Re: ...calata con secchiello

Messaggioda paolo75 » lun mag 15, 2006 14:06 pm

Donatello ha scritto:
bergheil ha scritto:
Nel caso in cui il secondo colto dal panico fosse assicurato dal primo con una piastrina tipo GI-GI ad asole chiuse cosa dovrebbe fare il primo per calarlo? Ditemi se sbaglio: con la piatrina in tensione non si riesce a calare; il primo dovrebbe quindi bloccare la corda con un barcaiolo su un moschettone in sosta, poi (con difficoltà) sganciare la piastrina e infine trasformare il barcaiolo in un mezzo barcaiolo e iniziare a calare. Ho sbagliato qulache cosa ? :oops: :oops: :oops:


in questo caso consiglio di fare un autobloccante a valle della piastrina, in modo da poter scaricarla e sostituirla con un mezzo barcaiolo...

Non è agevolissimo, ma credo sia il metodo migliore.



Riuscite in poche parole a spiegare come scaricare il peso sul nodo autobloccante? l'ho visto al corso ma una sola volta e senza riprovarlo, e non lo ricordo... :oops: :roll:
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Messaggioda Pi-ero » lun mag 15, 2006 14:27 pm

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Messaggioda trek2005 » lun mag 15, 2006 14:32 pm

...al di la della tecnica di discesa (che conosco poco) quello che mi incuriosisce maggiormente è cosa può trasformare una persona normale che va ad arrampicare in uno "spaventato cosmico" che rischia di farsi la pelle e di farla anche al suo compagno di cordata.
Intendo dire proprio da un punto di vista scientifico e psicologico.
Io ho arrampicato poco e per fortuna non mi è mai successo.
Mi capita che nelle situazioni di "pericolo" utilizzila tecnica dei "piedi di piombo": ovvero preparo le cose che mi servono e conscio della scarsa lucidità del momento, le ricontrollo almeno 1-2 volte prima di metterle in uso.
chi combatte può perdere, chi non combatte ha già perduto....
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Messaggioda n!z4th » lun mag 15, 2006 14:43 pm

esprimo mio parere:

io avrei prediletto il mezzo barcaiolo per il semplice fatto che in caso di emergenza avresti potuto smettere di calarlo e, facendo un' asola di bloccaggio, magari andarlo a recuperare.

questo credo sia la cosa piu pratica anche xke come diceva "non-so-chi" non vieni schiacciato sulla parete.


per quanto riguarda la crisi improvvisa credo possano essere molteplici le spiegazioni.

ti chiedo solo di pensare se sei stato tu a forzarlo nell'intraprendere la scalata oppure è stato tutto spontaneo.infine magari la spiegazione è da attribuire alle vertigini che nei primi 25 metri non si sono verificate xke l'altezza non era sufficiente.

ringrazia Iddio che la crisi non l'abbia avuta mentre recuperava te nel bel mezzo della salita oppure, nonostante l'abbia avuta, è riuscito a controllarsi.

la prossima volta andiamo io e te. :wink:
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Messaggioda Pi-ero » lun mag 15, 2006 15:11 pm

n!z4th ha scritto: esprimo mio parere:

io avrei prediletto il mezzo barcaiolo per il semplice fatto che in caso di emergenza avresti potuto smettere di calarlo e, facendo un' asola di bloccaggio, magari andarlo a recuperare.

Ciao, beh, sono d'accordo, ma comunque l'asola di bloccaggio l'avrebbe potuta fare con il secchiello...

n!z4th ha scritto:per quanto riguarda la crisi improvvisa credo possano essere molteplici le spiegazioni.

ti chiedo solo di pensare se sei stato tu a forzarlo nell'intraprendere la scalata oppure è stato tutto spontaneo.infine magari la spiegazione è da attribuire alle vertigini che nei primi 25 metri non si sono verificate xke l'altezza non era sufficiente.

ringrazia Iddio che la crisi non l'abbia avuta mentre recuperava te nel bel mezzo della salita oppure, nonostante l'abbia avuta, è riuscito a controllarsi.

Beh, ho visto gente entrare in panico da altezza anche ben sotto i 25 metri... :?
Comunque un'alternativa (se non si ha certezza sul compagno...[e non si vuole/può rinunciare alla salita]) è quella di farsi assicurare con il gri gri.. almeno se entra in panico e si mette entrambe le mani tra i capelli disperato, non si finisce giu!!! 8O 8O

n!z4th, stavo guardando la tua firma...mi sa che hai almeno un altro problema: si chiamano vocali! :lol:
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Messaggioda ehi man » lun mag 15, 2006 15:14 pm

trek2005 ha scritto:...al di la della tecnica di discesa (che conosco poco) quello che mi incuriosisce maggiormente è cosa può trasformare una persona normale che va ad arrampicare in uno "spaventato cosmico" che rischia di farsi la pelle e di farla anche al suo compagno di cordata.
Intendo dire proprio da un punto di vista scientifico e psicologico.
Io ho arrampicato poco e per fortuna non mi è mai successo.
Mi capita che nelle situazioni di "pericolo" utilizzila tecnica dei "piedi di piombo": ovvero preparo le cose che mi servono e conscio della scarsa lucidità del momento, le ricontrollo almeno 1-2 volte prima di metterle in uso.


mi sa che quando ti arriva una crisi vera fai fatica a controllarti, e anche a ricontrollar le cose 1-2 volte.
se vai in bambola capita di far cose veramente senza senso, ed è meglio avere un compagno che ti pari il culo.
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Messaggioda trek2005 » lun mag 15, 2006 15:21 pm

ehi man ha scritto:
trek2005 ha scritto:...al di la della tecnica di discesa (che conosco poco) quello che mi incuriosisce maggiormente è cosa può trasformare una persona normale che va ad arrampicare in uno "spaventato cosmico" che rischia di farsi la pelle e di farla anche al suo compagno di cordata.
Intendo dire proprio da un punto di vista scientifico e psicologico.
Io ho arrampicato poco e per fortuna non mi è mai successo.
Mi capita che nelle situazioni di "pericolo" utilizzila tecnica dei "piedi di piombo": ovvero preparo le cose che mi servono e conscio della scarsa lucidità del momento, le ricontrollo almeno 1-2 volte prima di metterle in uso.


mi sa che quando ti arriva una crisi vera fai fatica a controllarti, e anche a ricontrollar le cose 1-2 volte.
se vai in bambola capita di far cose veramente senza senso, ed è meglio avere un compagno che ti pari il culo.


forse è così, forse non sono mai andato vermante in bambola ma ho solo attraversato momenti in cui l'attenzione doveva essere alle stelle, anche se mi ricordo di qualche occasione in cui ho sudato freddo...
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Messaggioda Donatello » lun mag 15, 2006 15:28 pm

Comunque uno che fa un tiro da primo, ti recupera... e poi va in tilt mi lascia pensare... ma non ha dato una spiegazione sull'accaduto?
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