Riporto quanto uso io (ma poi dovrai valutare se accettare consigli da uno sconosciuto

)
doppio inglese per chiudere l'anello che uso per il bloccante (e non lo apro più). Il
baffo di 5 cm va bene, viene in genere suggerita una lunghezza pari a 10 volte il diametro del cordino. ma potrebbe bastare benissimo un nodo semplice per il carico che deve tenere.
per le soste e clessidre, ho invece spezzoni aperti, che chiudo con:
-clessidre: nodo guide semplice (tiene un volo, non si apre. Non credo sia neanche possibile là fuori caricare il cordino a trazione lenta con un volo ai carichi che lo farebbero aprire per scivolamento dei capi)
-soste (se non uso -come preferisco- la corda di cordata): asola inglobata, che ha il pregio di serrarsi più stretta quando viene trazionata. se proprio devo fare una sosta semi mobile, per chiudere un anello c'è un nodo il cui nome non ricordo che è come il semplice, solo con un giro in più.
EDIT: che altrimenti non si capiva a cosa mi riferivo
proseccoTauro ha scritto:amici del prosecco ( a tutte le ore)
rimanendo in tema doppie, per il cordino autobloccante ho sempre usato quello in nylon del 7 mm
ma visto che ho preso un pezzo di kevlar 5,5 mm, lo cambierei con quello
dubbio nodo: leggendo qua e là vedo che va per la maggiore il triplo nodo inglese

( esce un nodo esagerato..)
però adesso legegndo un vecchio scritto di Bressan della sezione di Padova ( forse dove testano i materiali?)
dice testualmnete parlando del kevlar: nodo doppio inglese, lasciando uscire dai capi al meno 5 cm
voi cosa usate? è davvero necessario un triplo inglese, o abbasta il doppio inglese?
mi riferisco sia all'anello da usare per la discesa in doppia, che anelli in kevlar per protezioni e soste..
buon prosecco a tutti
