Kinobi ha scritto:steazzali ha scritto:Kinobi ha scritto:
Ne avevamo parlato "di là".
Anche io ho la tua impressione.
A mio modesto parere, in far-east non sono ancora apposto con il trattamento termico, e benchè steazza non abbia suggeristo una risposta, i forgiati a caldo, per me si consumano prima.
E
Eravamo arrivati alla conclusione che l'incrudimento dello stampato a freddo rendeva il materiale più resistente ad usura

Tesi che io non sostengo in toto. In quanto dal Far-East si consumano prima
che siano forgiati a caldo
o stampati a freddo. Quelli forgiati a caldo
anche fatti in Europa o USA, si consumano prima di comunque di quelli a freddo.
Oserei dire, incrudimento possibile, ma soprattutto siamo lontani da buoni trattamenti termici.
Ciao,
E
per chiacchierare... al di fuori dei materiali da alpinsimo.
la tecnologia e l'esperienza dei trattamenti termici su alluminio è molto "giovane" , sicuramente successiva alla seconda guerra mondiale, nella pratica limitata agli ultimi trent'anni, con una forte esplosione negli ultimi venti, quelli del berlusca -l'altroieri-
quella dell'acciaio risale agli etruschi, in europa e alla mezzaluna fertile in asia -Bagdad, dove si è bombardato nell'era dell'alluminio, diolimaledica - vabbhe... migliaia di anni fa. qualcuno dice 12.000 A.C.
millenni di differnza sull'utilizzo di un processo produttivo fanno si che la materia , che potremmo definire "la tempra dei materiali non temprabili" sia giovane, strana, antiintuitiva, insomma un gran casino.
sui libri di metallurgia per spiegare semplicemente la tempra dell'acciaio trovi scritto che:
il reticolo del ferro scaldandosi cambia forma e si dilata, il carbonio entra e se raffreddi veloce non riesce ad uscire del tutto deformado il reticolo e trasformandolo da cubico (struttura facilmente deformabile, una specie di gazebo microscopico) in una cosa spigolosa piena di trinagoli indeformabili-tetragonale. facile e perfettamente visualizzabile.
se guardi la voce tempra dell'alluminio comem spiegazione trovi che scaldando la lega si forma una precipitato incoerente con la matrice - ma-che-cazzo-vuole-dire ???
il precipitato incoerente rende più dura ma più fragile la lega-sfruttiamo un difetto a nostro vantaggio, senza sapere di preciso cosa avvenga e se sarà ripetibile
si assume per buona una tecnologia scandita dai risultati di pochi che un pochino sanno e un pochino provano pagando di tasca propria nel proprio laboratorio, a venti metri dal pc dove progetti.
impensabile credere di poterlo fare a due continenti di distanza.