ras78 ha scritto:Ciao scusate se riesumo questa vecchissima discussione ma ho appena visionato un video:
https://www.youtube.com/watch?v=hPeZ4B1T4LUPremesso che per accorciare la daisy uso un secondo moschettone, non ho capito bene qual è la differenza tra il primo e il secondo metodo di inserimento dell'asola intermedia (quella da 2kn)
Ti consiglio di cercare altri video o di fare delle prove con del nastro adesivo tipo carta facilmente strappabile e una fettuccia normale. È l'unico modo per essere certi di avere capito. Anche io all'inizio ero confuso. Il metodo empirico
A CASA funziona sempre...
Anche io non sono mai stato un fan della daisy classica. Ma non sono neanche un fan del metodo di Piede, che lui in persona mi ha insegnato (grazie Piede

). Meglio sicuramente della daisy classica, per carità, ma nodi e dyneema non vanno d'accordissimo. Sono casi limite, attenzione, sono ancora qui per raccontarlo e Piede anche, quindi happy days.
Recentemente però mi sono preso la daisy ad anelli. Se interessa la daisy come concetto, tanto vale prenderne una che minimizzi certi rischi anche se "quasi solo teorici". Che io sappia oggi tra i
marchi italiani le fanno Grivel e Climbing Technology. Ci sono sicuramente degli altri. Ci sono sempre degli altri. E poi c'è CAMP che ne ha una versione non ad anelli, ma che in modo (unico in questo caso, che io sappia) originale evita proprio il problema delle daisy classiche evidenziato dal video che hai postato.
La daisy ad anelli si può trasportare all'imbrago senza fare nodi o strani intrecci. Ingombro minimo. Sbagliare è davvero difficile. Se prendi un anello sei a posto e se ne prendi due sei sempre a posto. Se ti vuoi allungare la protezione o se la vuoi accorciare hai tante opzioni diverse. È davvero ben ingegnata anche nel modo in cui la si collega all'imbrago. Quella di Grivel è un po' più morbida di quella di Climbing Technology.
Infine... va da sé che si vive anche senza
Ciao!
Nic