Io credo di usare solo magnesite cinese e spagnola. Le trovo in linea di massima identiche. Di sicuro non mi sono mai trovato le mani "unte"

Piuttosto, tra le mie fobie da "primo mondo" mi sono sempre interrogato sull'opportunità di respirare la magnesite. In fondo quando scalo la respiro a grandi dosi, la mangio, me la porto in macchina e in casa sui vestiti, etc. Sono certo che il ripetitore che ho davanti a casa mi ucciderà prima della magnesite, ma l'uomo occidentale non è molto furbo e io non sono un'eccezione. Mi sono interrogato e la risposta più completa che ho trovato è sull'etichetta di magnesite cinese, con tanto di analisi chimica accreditata da laboratorio italiano. Ormai non credo più neanche ai premi Nobel, ma volendo accontentarsi della "pillola rossa", almeno lì si trovano le risposte che uno cerca. Viviamo in un mondo UNI, EN, CE, ISO, etc. certificazioni, spesso obbligatorie, che in buona fede (si fa per dire) costano tempo e denaro e hanno lo scopo di dare delle "garanzie". Le cose "fatte da noi" si affidano molto a questi "standard riconosciuti". Ed infatti ho notato come il produttore che può sbatterti un certificato in faccia, preferisca fare così. E fa bene. Tanto l'utente medio non capisce una fava né di chimica né di certificazioni. Inchiostro e carta sprecati, tant'è. Però... volendo invece per forza prendere la "pillola blu"... apriti cielo... ignorance is bliss.
Comunque ho capito il discorso di Giorgio. Non parla di "qualità"

Egli va OT come è d'uso nel forum (

) e fa un discorso più ampio. Il made in china è una nostra invenzione. Verrebbe quasi da dire che il made in china è made in italy, made in france, made in germany, made in usa, made in perfida, etc. Insomma ce lo siamo cercato e lo abbiamo voluto noi. Perché di fatto si traduce in made "dove costa meno", "made dove a pagare sono gli altri", "made dove non vedo che cosa costa davvero", etc. Discorso troppo ampio che va giusto una ticchia oltre la problematica della magnesite cinese

Volendo proprio fare una rivoluzione global/no-global forse non partirei dalla magnesite, che si può quasi considerare il derivato più inutile di una commodity importante, molto legata ad una "risorsa naturale" con tutti gli annessi e connessi che questo implica, non credo sia un discorso semplice. Sempre nell'ottica dello stile di vita dell'uomo occidentale anche io cerco di vivere etico, comprare a km zero, etc. Ma anche questo ha un costo che io non vedo che va oltre all'alleggerimento del mio portafoglio. Esiste in fisica il principio "divulgativo" (ovvero la minchiata che si spara sempre tra fisici sfigati) che nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Ci penso ogni volta che credo di fare bene, o meglio di non fare male. L'equazione è sempre bilanciata. Io ci penso, ma vivrei molto meglio facendomi i cazzi miei.
Ave,
Nic