Possibili "errori" con i rinvii

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda ghisino » lun lug 08, 2013 19:44 pm

dare la colpa alla sosta o darla ad un gommino dal mio punto di vista sono la stessa cosa: una pericolosa e triste involuzione.

L'arrampicata sportiva é sicura finché gli arrampicatori sportivi si comportano in modo sicuro.

attualmente vivo dando corsi di arrampicata, il mio diploma si chiama "éducateur sportif", e l'aspetto più educativo di questo sport, anche nella più sicura delle palestre, mi sembra appunto il fatto che possiamo delibratamente prenderci dei grandissimi rischi, e gestirli con successo, grazie ad una serie di competenze, grazie ad un materiale eccezionale, ma soprattutto all'attgenzione, al senso di responsabilità e alla consapevolezza.

L'arrampicata insegna che diventando adulti possiamo letteralmente prendere tra le nostre mani la nostra vita e quella di altre persone, pur essendo persone comuni dal punto di vista fisico e intellettuale.
L'arrampicata educa al senso di indipendenza e di responsabilità.

L'arrampicata insegna a conoscere i propri limiti e quelli altrui, che io sia un adulto praticante con adulti, un ragazzo che scala sotto la responsabilità di un istruttore, un istruttore che si prende la responsabilità di 12 ragazzi (il numero massimo che ci imponiamo in francia, numero deciso "informalmente" tra noi professionisti e non, sottolineo, imposto dal legislatore)

Dare la colpa al gommino, o alla sosta senza moschettone, significa dire che gli esseri umani comuni sono per forza di cose troppo stupidi o troppo disattenti, e che esistono altri, pochissimi, talmente intelligenti e ingegnosi (i chiodatori, i progettisti) da poter e dover fare il grosso del lavoro per tutti gli altri...

...mi sembra una mentalità meschina e pericolosa, che cerco di combattere ogni volta che lavoro e che non vorrei vedere applicata né a questa disciplina né ad altri ambiti della vita...
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Messaggioda brando » lun lug 08, 2013 20:12 pm

ghisino... come non quotarti :wink:



rf ha scritto:scusate... aritmetica:

punto uno

ogni volta che facciamo un nodo, esiste una percentuale di rischio, sia pur piccola, di fare un errore.

Se raddoppiamo il numero di volte che dobbiamo fare il nodo, raddoppiamo la possibilità.

punto due

le condizioni in cui si fa un qualsivoglia lavoro hanno un margine di errore, come qualcuno ha detto, sta nella natura umana.
Io a terra mi faccio il nodo, in piedi, tranquillo, sono nelle condizioni ottimali per fare al meglio il mio lavoro.

Appeso in sosta sono
-stanco
-emozionato (perché ho fatto il tiro, perché era chiodata lunga, perché sono caduto 6 volte, perché una tipa carina mi stava guardando, perchè anche se scalo ho sempre un po' di paura dell'altezza, per dare alcuni dei 100 motivi possibili)
-affannato, tutto il sangue è ai distretti (muscoli), non al cervello.
-ho le mani intirizzite dallo sforzo (leggi: sono ghiso) e manualità non ottimale
-sono in una posizione scomoda.

In definitiva non sono nelle condizioni oggettive per fare bene il mio lavoro. È ben più probabile che io possa commettere un errore. Tanto più alta quanto più scalo, anche qui matematico

<infatti nomi come Larcher, Hill, Moser etc etc hanno fatto la "cazzata" in sosta e sono caduti dalla sosta. Per fortuna gli è andata (più o meno) bene! E non mi si dica che sono degli improvvisati!!!>

Far manovra è vero, ti obbliga a pensare, ma te lo fa fare quando sei nelle PEGGIORI CONDIZIONI PER FARLO, quando sei "esposto", non sei lucido al 100%, proprio perché sei esposto!

Per cui, secondo me, non ha alcun senso risparmiare un euro sul moschettone che permette a tutti di minimizzare il rischio del levarsi la corda a 20-30 metri di altezza.

Semplice matematica (oltre che buon senso, mi viene da aggiungere)

Perché devo costringere uno a slegarsi e riflettere e rilegarsi quando con un moschettone abbatto il rischio?

Parliamo di falesia e "sport climbing", non di patagonia o torri di trango!

punti di vista, mi sa che non andremo mai d'accordo
perchè per mia esperienza (come già detto) quando ti rilassi e allenti l'attenzione puoi sbagliare più facilmente che non quando sei pienamente attento e in tensione... sono gli automatismi ad essere pericolosi
se in esposizione non sei lucido... allora sei nel posto sbagliato, non dovresti essere lì in quel momento
personalmente ho sbagliato due volte in vita mia di fare il nodo all'imbrago, ed entrambe l'ho fatto a terra in falesia, non in parete
e Lynn Hill mi pare sia volata perchè non aveva completato il nodo mentre era a terra in falesia
A volte in montagna l'unica soluzione sono la preghiera o la bestemmia... stessa roba suppergiù

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Messaggioda Kinobi » lun lug 08, 2013 20:48 pm

.
Ultima modifica di Kinobi il dom dic 14, 2014 11:57 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun lug 08, 2013 20:50 pm

rf ha scritto:scusate... aritmetica:

punto uno

ogni volta che facciamo un nodo, esiste una percentuale di rischio, sia pur piccola, di fare un errore.

Se raddoppiamo il numero di volte che dobbiamo fare il nodo, raddoppiamo la possibilità.

punto due

le condizioni in cui si fa un qualsivoglia lavoro hanno un margine di errore, come qualcuno ha detto, sta nella natura umana.
Io a terra mi faccio il nodo, in piedi, tranquillo, sono nelle condizioni ottimali per fare al meglio il mio lavoro.

Appeso in sosta sono
-stanco
-emozionato (perché ho fatto il tiro, perché era chiodata lunga, perché sono caduto 6 volte, perché una tipa carina mi stava guardando, perchè anche se scalo ho sempre un po' di paura dell'altezza, per dare alcuni dei 100 motivi possibili)
-affannato, tutto il sangue è ai distretti (muscoli), non al cervello.
-ho le mani intirizzite dallo sforzo (leggi: sono ghiso) e manualità non ottimale
-sono in una posizione scomoda.

In definitiva non sono nelle condizioni oggettive per fare bene il mio lavoro. È ben più probabile che io possa commettere un errore. Tanto più alta quanto più scalo, anche qui matematico

<infatti nomi come Larcher, Hill, Moser etc etc hanno fatto la "cazzata" in sosta e sono caduti dalla sosta. Per fortuna gli è andata (più o meno) bene! E non mi si dica che sono degli improvvisati!!!>

Far manovra è vero, ti obbliga a pensare, ma te lo fa fare quando sei nelle PEGGIORI CONDIZIONI PER FARLO, quando sei "esposto", non sei lucido al 100%, proprio perché sei esposto!

Per cui, secondo me, non ha alcun senso risparmiare un euro sul moschettone che permette a tutti di minimizzare il rischio del levarsi la corda a 20-30 metri di altezza.

Semplice matematica (oltre che buon senso, mi viene da aggiungere)

Perché devo costringere uno a slegarsi e riflettere e rilegarsi quando con un moschettone abbatto il rischio?

Parliamo di falesia e "sport climbing", non di patagonia o torri di trango!


Io personalmente sono d'accordo.

Peraltro mi risulta che gli studi fatti per ridurre i rischi di errore umano in contesti "critici" (sale operatorie, aeroporti) concordano su una conclusione di ovvio buon senso: visto che gli esseri umani fanno inevitabilmente cappelle, bisogna fare di tutto per non mettere le persone in condizioni di sbagliare.

Se obbligo tutti a fare 10 manovre al giorno, mi sembra probabile che sui grandi numeri prima o poi qualcuno farà un errore.

Statistici saluti
TSdG

Ps la mia considerazione potrebbe essere viziata dal fatto che considero la manovra una grandissima rottura di c@@@@@@i, e se posso tendo a evitare le falesie dove sei costretto a farla.

Idiosincrasici ri-saluti
TSdG
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Messaggioda rf » lun lug 08, 2013 21:07 pm

boh, forse non ho preso il discorso dalla parte giusta, non so...

qualcuno ha detto nell'incedere della discussione che la sosta col moschettone è meglio, e io ho stra-quotato adducendo delle ragioni (che ovviamente reputo sensate) e qualcuno ha dato delle ragioni per dire il contrario. Che si basano su concetti assolutamente corretti, ma che, secondo me, non hanno senso perché lo spirito dell'attività e la realtà dei fatti sono intrinsecamente diversi.

Quando vado in falesia non voglio pensare a manovre e orpelli e tecniche. Una volta chiarite le nozioni di base (nodo, discensore, rinviare etc), mi interessa dedicare il massimo possibile delle mie energie fisiche e mentali a fare dei tiri. Quando vado in montagna infatti scalo su gradi più bassi perché so che devo stare concentrato su altri fattori, non sono in terreno attrezzato e non sto praticando l'arrampicata sportiva in falesia!

Quando dico "io" intendo rappresentare quello che il falesista medio pensa, non quello che penso io realmente. La mia non è una presa di posizione, ma una presa di coscienza di quello che la gente che va in falesia realmente pensa. Giusto o sbagliato che sia.

Dicevo, falesia dove invece voglio arrivare in catena e clippare il moschettone di sosta con l'ultima caloria che ho in corpo. Vado in falesia infati per "spingere" proprio perché deve essere attrezzata in maniera il più possibile sicura. Non voglio dire "bene, adesso arrivo in sosta, metto due ghiera, li collego in sosta mobile perché gli spit sono ottimi ancoraggi, mi fisso con la dasy, mi slego, sistemo le corde e mi attrezzo per la calata". Ma dai, non faccio i tiri (per me) duri con la n.d.a.!!! E nessuno va a provare i tiri con l'attrezzatura REALMENTE necessaria per fare una manovra in grazia del Signore. Infatti tutti si appendono a una catena di rinvii con metodo "ad cazzum".

Trovo quindi pazzesco mettere un ostacolo (che AGGIUNGE RISCHIO!) in più per "tenere alta la soglia di attenzione" (concetto giusto e sacrosanto) quando la tecnologia (sosta con moschettone, che tra l'altro kinobi mette a disposizione sottocosto!) ha già pronta la soluzione.

Quando uno fa un tiro duro (nel senso di "al limite delle sue possibilità", può essere anche solo un 6a) quando arriva in sosta non è di fatto lucido, è così e basta. Anche se qualcuno vuole insegnargli che dovrebbe (e sicuramente sarebbe meglio), ma non è così.

Abbassare la soglia di rischio è per me ovvio, alzarla "perché sempre attenti bisogna stare" mi pare assurdo.

A questa stregua togliamo l'abs, l'esp e il servofreno alle macchine, in modo che tutti stiano più attenti...
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Messaggioda giudirel » lun lug 08, 2013 21:17 pm

Kinobi ha scritto:Nella mia pagina facciadilibro spiego perchè questo incidente è molto duro da digerire per me, e per mi miei figli, e per tutti.
Ma sorpattutto non mi rassegno al fatto che gli arrampicatori, con le dovute ecezzioni che confermano la regola, sono un popolo di taccagni pidocchiosi. Un bambino non può pagare per un popolo di pidocchiosi taccagni.
E se ho offeso qualcuno, intendevo esattamente quello.

Ciao,
E


Nel senso che se ci fosse stato il moschettone di sosta non si sarebbe verificata la coincidenza delle incredibili sfighe che ha portato all'incidente?
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.
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Messaggioda hirundo » lun lug 08, 2013 21:24 pm

Kinobi ha scritto:
ghisino ha scritto:dare la colpa alla sosta o darla ad un gommino dal mio punto di vista sono la stessa cosa: una pericolosa e triste involuzione.

L'arrampicata sportiva é sicura finché gli arrampicatori sportivi si comportano in modo sicuro.

attualmente vivo dando corsi di arrampicata, il mio diploma si chiama "éducateur sportif", e l'aspetto più educativo di questo sport, anche nella più sicura delle palestre, mi sembra appunto il fatto che possiamo delibratamente prenderci dei grandissimi rischi, e gestirli con successo, grazie ad una serie di competenze, grazie ad un materiale eccezionale, ma soprattutto all'attgenzione, al senso di responsabilità e alla consapevolezza.

L'arrampicata insegna che diventando adulti possiamo letteralmente prendere tra le nostre mani la nostra vita e quella di altre persone, pur essendo persone comuni dal punto di vista fisico e intellettuale.
L'arrampicata educa al senso di indipendenza e di responsabilità.

L'arrampicata insegna a conoscere i propri limiti e quelli altrui, che io sia un adulto praticante con adulti, un ragazzo che scala sotto la responsabilità di un istruttore, un istruttore che si prende la responsabilità di 12 ragazzi (il numero massimo che ci imponiamo in francia, numero deciso "informalmente" tra noi professionisti e non, sottolineo, imposto dal legislatore)

Dare la colpa al gommino, o alla sosta senza moschettone, significa dire che gli esseri umani comuni sono per forza di cose troppo stupidi o troppo disattenti, e che esistono altri, pochissimi, talmente intelligenti e ingegnosi (i chiodatori, i progettisti) da poter e dover fare il grosso del lavoro per tutti gli altri...

...mi sembra una mentalità meschina e pericolosa, che cerco di combattere ogni volta che lavoro e che non vorrei vedere applicata né a questa disciplina né ad altri ambiti della vita...


Kinobi ha scritto:Scusate...
Tito non c'è più per alcuni motivi.

Il primo è che non usava la roba sua.
Il secondo che la roba che usava, pare assemblata male.
Il terzo che la sosta non aveva il moschettone. Se lo avesse avuto, si calava ed era ancora qui con il resto dei rinvii attaccati agli spit.
...


A Tito, come tanti fanno con i loro compagni, è stato chiesto di usare materiale non suo che lui non aveva ispezionato. Avrebbe dovuto fare, ciò che nessuno fa, mai: guardare i peli sul materiale altrui. E' come quando il tuo amico di molla la sacca porta corda, e ti dice "usa la mia" (magari dicendoti "non usare il capo segnato che lo devo tagliare"). Tu prendi la corda, ti leghi e vai in catena.
Il fatto che la roba fosse stata assemblata male, è ininfluente.
Quando si arriva in sosta, inutile dirlo, la comodità di un moschettone è una comodità. Cervello in mode "off" e ti cali. Cervello in mode "on" e devi fare la moulinette. Spesso vedi il tuo amico che non vuole fare la moulinette, e ti tocca farla a te. E' un fatto statistico, più rischi, prima o poi finisci il tuo plafond e capita l'errore. In sosta non ci mettono i moschettoni, per fine budget o perchè te li ciulano. O le due cose assieme. O ce li avevano messi, ma si sono consumati.

Nella mia pagina facciadilibro spiego perchè questo incidente è molto duro da digerire per me, e per mi miei figli, e per tutti.
Ma sorpattutto non mi rassegno al fatto che gli arrampicatori, con le dovute ecezzioni che confermano la regola, sono un popolo di taccagni pidocchiosi. Un bambino non può pagare per un popolo di pidocchiosi taccagni.
E se ho offeso qualcuno, intendevo esattamente quello.


Ciao,
E


Ma come si fa a scrivere na cosa del genere? Cosa centra? Mah..

Arrampicare in falesia non è esente da pericoli, certo ne ha meno di andar a far vie in montagna e alpinismo vero e proprio ma ne ha sicuramente di più di far corda o boulder in sale indoor, premesso che ci si può ammazzare anche in quelle. Questo tipo di incidenti sono causati da disattenzione, punto. Non esistono falesie certificate "danger-free" come lo può essere al 99% una palestra dove in sosta trovi sempre un moschettone e rinvii sostituiti ogni tot mesi. Ormai me compreso si va in falesia come se si stesse andando alla bocciofila e si pensa soltalto al tiro da liberare o menate varie e ci si dimentica che si è appesi ad una corda di 10 millimetri per la maggior parte del tempo. Quello che voglio dire è che bisogna sempre stare con le antenne bene alzate e controllare tutto e tutti, e che anche a quello più rompicoglioni può succedere qualcosa, appunto perché si è all'aria aperta, in ambiente, e fa parte del gioco. Condivido in toto quello scritto da ghisino. L'unica cosa che farei è cercar di far vedere a più persone possibile i video e le cause di questo incidente.

Saluti
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Messaggioda pablo75 » lun lug 08, 2013 21:46 pm

d'accordo in tutto con hirundo e ghisino.

comprendo che il tragico incidente possa togliere la necessaria lucidità e distacco, ma temo si stia dimenticando che nella tragica circostanza si sta parlando non solo di un minorenne, ma di un bimbo di soli dodici anni che in quanto tale, sebbene campione del mondo, era l'ultimo a dover avere il compito/onere/responsabilità di ispezionare il materiale, suo o non suo, e questo sia per il materiale di scalata, sia per quello con cui era attrezzata quella falesia

taccagni e spilorci ce n'è ovunque in giro, e purtroppo non solo nelle attività del tempo libero, perchè abbondano soprattutto tra professionisti che progettano e costruiscono asili, scuole, strade, mezzi pubblici di trasporto e via dicendo
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Messaggioda ncianca » lun lug 08, 2013 21:59 pm

pablo75 ha scritto:d'accordo in tutto con hirundo e ghisino.

comprendo che il tragico incidente possa togliere la necessaria lucidità e distacco, ma temo si stia dimenticando che nella tragica circostanza si sta parlando non solo di un minorenne, ma di un bimbo di soli dodici anni che in quanto tale, sebbene campione del mondo, era l'ultimo a dover avere il compito/onere/responsabilità di ispezionare il materiale, suo o non suo, e questo sia per il materiale di scalata, sia per quello con cui era attrezzata quella falesia

taccagni e spilorci ce n'è ovunque in giro, e purtroppo non solo nelle attività del tempo libero, perchè abbondano soprattutto tra professionisti che progettano e costruiscono asili, scuole, strade, mezzi pubblici di trasporto e via dicendo

Sono pienamente d'accordo.
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Messaggioda brando » lun lug 08, 2013 22:00 pm

rf ha scritto:boh, forse non ho preso il discorso dalla parte giusta, non so...

qualcuno ha detto nell'incedere della discussione che la sosta col moschettone è meglio, e io ho stra-quotato adducendo delle ragioni (che ovviamente reputo sensate) e qualcuno ha dato delle ragioni per dire il contrario. Che si basano su concetti assolutamente corretti, ma che, secondo me, non hanno senso perché lo spirito dell'attività e la realtà dei fatti sono intrinsecamente diversi.

Quando vado in falesia non voglio pensare a manovre e orpelli e tecniche. Una volta chiarite le nozioni di base (nodo, discensore, rinviare etc), mi interessa dedicare il massimo possibile delle mie energie fisiche e mentali a fare dei tiri. Quando vado in montagna infatti scalo su gradi più bassi perché so che devo stare concentrato su altri fattori, non sono in terreno attrezzato e non sto praticando l'arrampicata sportiva in falesia!

Quando dico "io" intendo rappresentare quello che il falesista medio pensa, non quello che penso io realmente. La mia non è una presa di posizione, ma una presa di coscienza di quello che la gente che va in falesia realmente pensa. Giusto o sbagliato che sia.

Dicevo, falesia dove invece voglio arrivare in catena e clippare il moschettone di sosta con l'ultima caloria che ho in corpo. Vado in falesia infati per "spingere" proprio perché deve essere attrezzata in maniera il più possibile sicura. Non voglio dire "bene, adesso arrivo in sosta, metto due ghiera, li collego in sosta mobile perché gli spit sono ottimi ancoraggi, mi fisso con la dasy, mi slego, sistemo le corde e mi attrezzo per la calata". Ma dai, non faccio i tiri (per me) duri con la n.d.a.!!! E nessuno va a provare i tiri con l'attrezzatura REALMENTE necessaria per fare una manovra in grazia del Signore. Infatti tutti si appendono a una catena di rinvii con metodo "ad cazzum".

Trovo quindi pazzesco mettere un ostacolo (che AGGIUNGE RISCHIO!) in più per "tenere alta la soglia di attenzione" (concetto giusto e sacrosanto) quando la tecnologia (sosta con moschettone, che tra l'altro kinobi mette a disposizione sottocosto!) ha già pronta la soluzione.

Quando uno fa un tiro duro (nel senso di "al limite delle sue possibilità", può essere anche solo un 6a) quando arriva in sosta non è di fatto lucido, è così e basta. Anche se qualcuno vuole insegnargli che dovrebbe (e sicuramente sarebbe meglio), ma non è così.

Abbassare la soglia di rischio è per me ovvio, alzarla "perché sempre attenti bisogna stare" mi pare assurdo.

non hai capito quello che scrivo: non sto dicendo di non mettere il moschettone per costringere la gente a stare all'erta, sto dicendo che se ci stai (anche poco) con la testa allora far manovra non è un problema, e se non ci stai con la testa allora non dovresti arrampicare, per lo meno in quel momento, perchè stai mettendo a rischio te stesso e, forse, altri

ma a mia opinione è il concetto di falesia "danger-free" e "cervello-off" ad esser sbagliato
è come se uno andasse in circuito con la macchina pensando di non rischiare "perchè tanto non è la strada"

prima Kinobi parlava del materiale prestato... sarò in controtendenza, ma ci sono state volte in cui ho valutato male il materiale altrui e mi sono rifiutato di usarlo, mettendo il mio

mi sa che sono fuori moda, ho la brutta abitudine di pensare di tanto in tanto
rf ha scritto:A questa stregua togliamo l'abs, l'esp e il servofreno alle macchine, in modo che tutti stiano più attenti...

magari, prima di dare in mano a chiunque automobili anti-stupido, insegnare a guidare senza quegli optional non sarebbe male...
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Messaggioda rf » lun lug 08, 2013 22:32 pm

brando ha scritto:...
e se non ci stai con la testa allora non dovresti arrampicare
...
...


se mio nonno aveva le ruote, era un tramvai, e se eravamo tutti intelligenti, non eravamo nella cacca! ;-)

Ti ripeto, non è un giudizio, una presa di posizione. È che in falesia ci vanno in tanti, e nell'insieme "tanti" sono rappresentate tutte le possibili categorie dell'uomo, persone intelligenti, ladri, gente stupida, cretini patentati e futuri nobel per l'astrofisica. Quindi, giacché esiste la sosta col moschettone, la piazzo li, in modo che quella percentuale si gente che "non ci sta con la testa" sia comunque tutelata nell'attesa di cambiamenti epocali.

La tua opinione (che in buona sostanza condivido) non conta niente, di fatto i cretini sono ugualmente ripartiti in tutte le possibili categorie socioeconomiche, e siccome siamo in democrazia...


e poi concordo al 100% con TSdG, le soste senza moschettone sono una rottura di qazzo mai vista

ps: che sia chiaro che non faccio nessun riferimento al recente incidente, lo prendo solo come spunto per dire la mia sulle soste con moschettone e successive speculazioni!
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun lug 08, 2013 23:04 pm

Per me l'errore filosofico - absit iniuria - è quello di sottintendere che esistano due categorie di persone: gli sprovveduti che fanno errori e "quelli che hanno la testa" che non li fanno.

Quando mi sembra abbondantemente dimostrato che TUTTI commettiamo sbagli. Naturalmente c'è chi è più prudente, responsabile ed esperto e ha meno probabilità di farne, e altri inesperti o avventati che rischiano di più. Ma la storia dell'alpinismo è purtroppo piena di grandi campioni e professionisti della montagna morti per banali disattenzioni.

E questo vale naturalmente per tutte le categorie professionali: piloti, chirurghi eccetera eccetera.i

Quindi ribadisco, e poi smetto di appesantire il thread con le mie considerazioni, che tutto quello che si può fare per ridurre le possibilità di errore andrebbe fatto senz'altro.

Ripetitivi saluti
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Messaggioda brando » lun lug 08, 2013 23:19 pm

ma che mi ripeto a fare? :?

brando ha scritto:l'unica mi pare sia pensare sempre a quello che si fa, sapendo che prima o poi comunque sbaglieremo (siamo umani) e potremmo non poterla raccontare


ora smetto, quello che volevo dire l'ho detto, poi chi vuole capisca

brando ha scritto:...selezione naturale...
A volte in montagna l'unica soluzione sono la preghiera o la bestemmia... stessa roba suppergiù

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Messaggioda alemaiale » lun lug 08, 2013 23:58 pm

visto che l'argomento è riferito all'incidente di tito dico solo:
1) Il gommino dovrebbe essere cucito insieme alla fettuccia. Non si dovrebbe vendere il pezzo separato.
2) Le falesie definite " palestre di roccia " dovrebbero essere luoghi con vie attrezzate a spit o resinati con protezioni distanti max. 3 m e soste con moschettone. La cura e la manutenzione dell'area dovrebbe essere seguita dalle associazioni locali. E sovvenzionata da federazione o fondi.
3) QUANDO NON SAI DISTINGUERE UN RINVIO DA UNA VACCA NON TOCCARE NULLA E CHIEDI CONSIGLIO A CHI SAI CHE A ESPERIENZA NEL CAMPO
4) QUANDO DIVENTI ISTRUTTORE SAI CHE QUEL QUALCOSA IN PIù CHE TI DISTINGUE DA CHI è ALLIEVO NON é IL GRADO. E CHE TU CONOSCI MANOVRE E TECNICHE DI SICUREZZA. E PRIMA DI FAR SALIRE L'ALLIEVO. SALI TU E VERIFICHI LA VIA E L'ATTREZZATURA.
SE TU FAI IL 6a e IL TUO ALLIEVO FA 8a A VISTA VUOL DIRE CHE TU NON SEI L'ISTRUTTORE GIUSTO. A MENO CHE TU E L'ALLIEVO NON ANDATE A SCALARE SU VIE MAX. 6a

12 ANNI 90 non cambia nulla. Tu metti in sicurezza te stesso e l'alievo prima di tutto!!!!!!
Sempre!!!!!
Non vendi i gommini a chi ti chiede poi come si montano.....
Non lasci andare un atleta durante un stage a vagare per la falesia ad attrezzare vie come vuole. Lo segui

Se fai queste cose tu non hai commesso un'errore tecnico. E uguale ad aver preso una pistola e aver sparato contro un'innocente!!!!
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Messaggioda rf » mar lug 09, 2013 1:51 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:...
Quando mi sembra abbondantemente dimostrato che TUTTI commettiamo sbagli. ...
TSdG


ma sei pazzo? Non hai letto il forum? ;-)
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Messaggioda uli » mar lug 09, 2013 8:00 am

scusami, sono molto turbato: ho un figlio piccolo che scala e lo affido anche ad altri in mia assenza, non fa certo l'8 ma scala comunque da primo e per un incidente tanto basta.

non avrei voluto intervenire ma proprio sono in disaccordo totale con due di queste tue affermazioni

Kinobi ha scritto:Scusate...
Tito non c'è più per alcuni motivi.

Il primo è che non usava la roba sua.
Il secondo che la roba che usava, pare assemblata male.
Il terzo che la sosta non aveva il moschettone. Se lo avesse avuto, si calava ed era ancora qui con il resto dei rinvii attaccati agli spit.



mio figlio, quando e' con altri usa roba non sua, essendo lui piccolo (avrei voluto scrivere minorenne, ma non voglio farne una questione "legale", cmq 10 anni di mio figlio o 12 o 14 credo poco cambi) e' responsabilita' di chi gli da il materiale assicurarsi che sia in buone condizioni e correttamente assemblato

non voglio e non posso sentirmi in colpa quando affido mio figlio a persone che ho selezionato (io) come "competenti" per portare mio figlio a scalare che gli dicono di portare solo imbrago scarpette e casco.

sono il primo a gridare a gran voce la COMODITA' del moschettone in sosta e a denunciare che la sua assenza e' solo dovuta a TACCAGNERIA ma nella maniera piu' assoluta non si puo' imputare un incidente all'assenza del moschettone in sosta, altrimenti si affermerebbe che tutti coloro che sinora hanno scalato su vie con sosta ad anello sono dei miracolati

il "rischio" della manovra su anello e' lo stesso che si corre legandosi alla base della falesia, e' una manovra che svolta correttamente non presenta rischi.

se non si e' in grado di svolgere correttamente la manovra, ovvero di assumersi le proprie responsabilita', meglio cambiare sport. o stiamo suggerendo l'obbligo di corde che automaticamente si annodano in modo corretto all'imbrago per sollevare l'arrampicatore dalla responsabilita' di legarsi correttamente?

l'anello in sosta e' una enorme comodita' che fa risparmiare tempo, fatica? e, nel caso delle orride soste liguri coi 2 resinati senza catena, evita di torcere inutilmente la corda ma non e' quella cosa preposta a ridurre i rischi dell'arrampicata

in caso di dubbi sulla capacita' a svolgere correttamente la manovra da parte di inesperti/giovani/quant'altro gli si da' una ghiera e gli si fa usare quella (richiede la stessa competenza che rinviare la corda e se uno e' giunto in catena...). nostra responsabilita' recuperarla poi. io cosi' ho fatto per 2 anni con mio figlio e ora che gli sto insegnando a esegurila NON mi faro' sentire in colpa per avergli fatto fare una cosa PERICOLOSA.

se vogliamo fare una campagna per la "moschettonizzazione" delle soste sono sempre stato in prima linea (dopo avere sbottato su un forum con alcuni liguri, a me bastava la catena con anello, gli ho anche bonificato 100 euri, credo che se tutti facessero come me i moschettoni ci sarebbero)

se effettivamente il materiale usato era assemblato male, non vedo il motivo di cercare altre cause
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Messaggioda Kinobi » mar lug 09, 2013 8:23 am

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Messaggioda rf » mar lug 09, 2013 8:30 am

uli ha scritto:il "rischio" della manovra su anello e' lo stesso che si corre legandosi alla base della falesia, e' una manovra che svolta correttamente non presenta rischi.


scusa, quello che dici (in generale) ha senso, ma sul rigore non accetto compromessi: ho spiegato che il rischio è come minimo doppio, per cui non è lo stesso. È una manovra che intrinsecamente è rischiosa: ti sleghi e devi rilegarti. Cosa che intrinsecamente comporta rischio, anche se sei un robot.

uli ha scritto:se non si e' in grado di svolgere correttamente la manovra, ovvero di assumersi le proprie responsabilita', meglio cambiare sport.


seriamente: facciamo un corso di vita reale?!? LA gente fa quello che gli pare anche se non lo sa fare (a cominciare dalla politica, l'amministrazione pubblica e via discorrendo...)

uli ha scritto: io cosi' ho fatto per 2 anni con mio figlio e ora che gli sto insegnando a esegurila NON mi faro' sentire in colpa per avergli fatto fare una cosa PERICOLOSA.


no, fai benissimo. io personalmente, che odio "insegnare" a scalare, se so che si aggregano principianti o persone che non conosco, prima gli dico che non sono graditi, poi, se proprio insistono, non vado MAI in una falesia senza moschettoni, ogni volta che uno fa manovra perdo qualche capello (e adesso sono quasi pelato...)

uli ha scritto:se effettivamente il materiale usato era assemblato male, non vedo il motivo di cercare altre cause


sacrosanto, infatti io ho subito detto: parlo delle soste, non di Traversa.
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Messaggioda sö drèc » mar lug 09, 2013 10:13 am

Torno a ?parlare ? (controvoglia) per segnalare un pessimo comportamento che sembrerebbe andare di moda, infatti nel giro di dieci pochi giorni,in due falesie diverse, ho notato il medesimo modus operandi.
Il primo sale..non arriva in catena?quindi si cala su di un rinvio?poi parte il socio salendo dalla parte
dei rinvii?.!!! 8O 8O
Questo non è il periodo per farmi i caxxi miei quindi mi sono sentito in ?dovere?di intervenire?nel caso specifico gli ho fatto rinviare con l?altra corda i due spit sotto l?ultimo?per poi spiegagli che non è il caso di fare certe manovre?.

Almeno quando basta il buon senso ?. Usiamolo?. :!:
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Messaggioda Pié » mar lug 09, 2013 10:37 am

uli ha scritto:...


Uli.. (sei l'"uli" che intendo io vero?) penso che sia la prima volta che sono in toto d'accordo con te! :lol:

Kinobi, vorrei davvero capire la dinamica, per capire quale sia stato il controllo mancato e farlo mio
evviva la burtleina!
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