da ghisino » lun lug 08, 2013 19:44 pm
da brando » lun lug 08, 2013 20:12 pm
rf ha scritto:scusate... aritmetica:
punto uno
ogni volta che facciamo un nodo, esiste una percentuale di rischio, sia pur piccola, di fare un errore.
Se raddoppiamo il numero di volte che dobbiamo fare il nodo, raddoppiamo la possibilità.
punto due
le condizioni in cui si fa un qualsivoglia lavoro hanno un margine di errore, come qualcuno ha detto, sta nella natura umana.
Io a terra mi faccio il nodo, in piedi, tranquillo, sono nelle condizioni ottimali per fare al meglio il mio lavoro.
Appeso in sosta sono
-stanco
-emozionato (perché ho fatto il tiro, perché era chiodata lunga, perché sono caduto 6 volte, perché una tipa carina mi stava guardando, perchè anche se scalo ho sempre un po' di paura dell'altezza, per dare alcuni dei 100 motivi possibili)
-affannato, tutto il sangue è ai distretti (muscoli), non al cervello.
-ho le mani intirizzite dallo sforzo (leggi: sono ghiso) e manualità non ottimale
-sono in una posizione scomoda.
In definitiva non sono nelle condizioni oggettive per fare bene il mio lavoro. È ben più probabile che io possa commettere un errore. Tanto più alta quanto più scalo, anche qui matematico
<infatti nomi come Larcher, Hill, Moser etc etc hanno fatto la "cazzata" in sosta e sono caduti dalla sosta. Per fortuna gli è andata (più o meno) bene! E non mi si dica che sono degli improvvisati!!!>
Far manovra è vero, ti obbliga a pensare, ma te lo fa fare quando sei nelle PEGGIORI CONDIZIONI PER FARLO, quando sei "esposto", non sei lucido al 100%, proprio perché sei esposto!
Per cui, secondo me, non ha alcun senso risparmiare un euro sul moschettone che permette a tutti di minimizzare il rischio del levarsi la corda a 20-30 metri di altezza.
Semplice matematica (oltre che buon senso, mi viene da aggiungere)
Perché devo costringere uno a slegarsi e riflettere e rilegarsi quando con un moschettone abbatto il rischio?
Parliamo di falesia e "sport climbing", non di patagonia o torri di trango!
da Kinobi » lun lug 08, 2013 20:48 pm
da tacchinosfavillantdgloria » lun lug 08, 2013 20:50 pm
rf ha scritto:scusate... aritmetica:
punto uno
ogni volta che facciamo un nodo, esiste una percentuale di rischio, sia pur piccola, di fare un errore.
Se raddoppiamo il numero di volte che dobbiamo fare il nodo, raddoppiamo la possibilità.
punto due
le condizioni in cui si fa un qualsivoglia lavoro hanno un margine di errore, come qualcuno ha detto, sta nella natura umana.
Io a terra mi faccio il nodo, in piedi, tranquillo, sono nelle condizioni ottimali per fare al meglio il mio lavoro.
Appeso in sosta sono
-stanco
-emozionato (perché ho fatto il tiro, perché era chiodata lunga, perché sono caduto 6 volte, perché una tipa carina mi stava guardando, perchè anche se scalo ho sempre un po' di paura dell'altezza, per dare alcuni dei 100 motivi possibili)
-affannato, tutto il sangue è ai distretti (muscoli), non al cervello.
-ho le mani intirizzite dallo sforzo (leggi: sono ghiso) e manualità non ottimale
-sono in una posizione scomoda.
In definitiva non sono nelle condizioni oggettive per fare bene il mio lavoro. È ben più probabile che io possa commettere un errore. Tanto più alta quanto più scalo, anche qui matematico
<infatti nomi come Larcher, Hill, Moser etc etc hanno fatto la "cazzata" in sosta e sono caduti dalla sosta. Per fortuna gli è andata (più o meno) bene! E non mi si dica che sono degli improvvisati!!!>
Far manovra è vero, ti obbliga a pensare, ma te lo fa fare quando sei nelle PEGGIORI CONDIZIONI PER FARLO, quando sei "esposto", non sei lucido al 100%, proprio perché sei esposto!
Per cui, secondo me, non ha alcun senso risparmiare un euro sul moschettone che permette a tutti di minimizzare il rischio del levarsi la corda a 20-30 metri di altezza.
Semplice matematica (oltre che buon senso, mi viene da aggiungere)
Perché devo costringere uno a slegarsi e riflettere e rilegarsi quando con un moschettone abbatto il rischio?
Parliamo di falesia e "sport climbing", non di patagonia o torri di trango!
da rf » lun lug 08, 2013 21:07 pm
da giudirel » lun lug 08, 2013 21:17 pm
Kinobi ha scritto:Nella mia pagina facciadilibro spiego perchè questo incidente è molto duro da digerire per me, e per mi miei figli, e per tutti.
Ma sorpattutto non mi rassegno al fatto che gli arrampicatori, con le dovute ecezzioni che confermano la regola, sono un popolo di taccagni pidocchiosi. Un bambino non può pagare per un popolo di pidocchiosi taccagni.
E se ho offeso qualcuno, intendevo esattamente quello.
Ciao,
E
da hirundo » lun lug 08, 2013 21:24 pm
Kinobi ha scritto:ghisino ha scritto:dare la colpa alla sosta o darla ad un gommino dal mio punto di vista sono la stessa cosa: una pericolosa e triste involuzione.
L'arrampicata sportiva é sicura finché gli arrampicatori sportivi si comportano in modo sicuro.
attualmente vivo dando corsi di arrampicata, il mio diploma si chiama "éducateur sportif", e l'aspetto più educativo di questo sport, anche nella più sicura delle palestre, mi sembra appunto il fatto che possiamo delibratamente prenderci dei grandissimi rischi, e gestirli con successo, grazie ad una serie di competenze, grazie ad un materiale eccezionale, ma soprattutto all'attgenzione, al senso di responsabilità e alla consapevolezza.
L'arrampicata insegna che diventando adulti possiamo letteralmente prendere tra le nostre mani la nostra vita e quella di altre persone, pur essendo persone comuni dal punto di vista fisico e intellettuale.
L'arrampicata educa al senso di indipendenza e di responsabilità.
L'arrampicata insegna a conoscere i propri limiti e quelli altrui, che io sia un adulto praticante con adulti, un ragazzo che scala sotto la responsabilità di un istruttore, un istruttore che si prende la responsabilità di 12 ragazzi (il numero massimo che ci imponiamo in francia, numero deciso "informalmente" tra noi professionisti e non, sottolineo, imposto dal legislatore)
Dare la colpa al gommino, o alla sosta senza moschettone, significa dire che gli esseri umani comuni sono per forza di cose troppo stupidi o troppo disattenti, e che esistono altri, pochissimi, talmente intelligenti e ingegnosi (i chiodatori, i progettisti) da poter e dover fare il grosso del lavoro per tutti gli altri...
...mi sembra una mentalità meschina e pericolosa, che cerco di combattere ogni volta che lavoro e che non vorrei vedere applicata né a questa disciplina né ad altri ambiti della vita...Kinobi ha scritto:Scusate...
Tito non c'è più per alcuni motivi.
Il primo è che non usava la roba sua.
Il secondo che la roba che usava, pare assemblata male.
Il terzo che la sosta non aveva il moschettone. Se lo avesse avuto, si calava ed era ancora qui con il resto dei rinvii attaccati agli spit.
...
A Tito, come tanti fanno con i loro compagni, è stato chiesto di usare materiale non suo che lui non aveva ispezionato. Avrebbe dovuto fare, ciò che nessuno fa, mai: guardare i peli sul materiale altrui. E' come quando il tuo amico di molla la sacca porta corda, e ti dice "usa la mia" (magari dicendoti "non usare il capo segnato che lo devo tagliare"). Tu prendi la corda, ti leghi e vai in catena.
Il fatto che la roba fosse stata assemblata male, è ininfluente.
Quando si arriva in sosta, inutile dirlo, la comodità di un moschettone è una comodità. Cervello in mode "off" e ti cali. Cervello in mode "on" e devi fare la moulinette. Spesso vedi il tuo amico che non vuole fare la moulinette, e ti tocca farla a te. E' un fatto statistico, più rischi, prima o poi finisci il tuo plafond e capita l'errore. In sosta non ci mettono i moschettoni, per fine budget o perchè te li ciulano. O le due cose assieme. O ce li avevano messi, ma si sono consumati.
Nella mia pagina facciadilibro spiego perchè questo incidente è molto duro da digerire per me, e per mi miei figli, e per tutti.
Ma sorpattutto non mi rassegno al fatto che gli arrampicatori, con le dovute ecezzioni che confermano la regola, sono un popolo di taccagni pidocchiosi. Un bambino non può pagare per un popolo di pidocchiosi taccagni.
E se ho offeso qualcuno, intendevo esattamente quello.
Ciao,
E
da pablo75 » lun lug 08, 2013 21:46 pm
da ncianca » lun lug 08, 2013 21:59 pm
pablo75 ha scritto:d'accordo in tutto con hirundo e ghisino.
comprendo che il tragico incidente possa togliere la necessaria lucidità e distacco, ma temo si stia dimenticando che nella tragica circostanza si sta parlando non solo di un minorenne, ma di un bimbo di soli dodici anni che in quanto tale, sebbene campione del mondo, era l'ultimo a dover avere il compito/onere/responsabilità di ispezionare il materiale, suo o non suo, e questo sia per il materiale di scalata, sia per quello con cui era attrezzata quella falesia
taccagni e spilorci ce n'è ovunque in giro, e purtroppo non solo nelle attività del tempo libero, perchè abbondano soprattutto tra professionisti che progettano e costruiscono asili, scuole, strade, mezzi pubblici di trasporto e via dicendo
da brando » lun lug 08, 2013 22:00 pm
rf ha scritto:boh, forse non ho preso il discorso dalla parte giusta, non so...
qualcuno ha detto nell'incedere della discussione che la sosta col moschettone è meglio, e io ho stra-quotato adducendo delle ragioni (che ovviamente reputo sensate) e qualcuno ha dato delle ragioni per dire il contrario. Che si basano su concetti assolutamente corretti, ma che, secondo me, non hanno senso perché lo spirito dell'attività e la realtà dei fatti sono intrinsecamente diversi.
Quando vado in falesia non voglio pensare a manovre e orpelli e tecniche. Una volta chiarite le nozioni di base (nodo, discensore, rinviare etc), mi interessa dedicare il massimo possibile delle mie energie fisiche e mentali a fare dei tiri. Quando vado in montagna infatti scalo su gradi più bassi perché so che devo stare concentrato su altri fattori, non sono in terreno attrezzato e non sto praticando l'arrampicata sportiva in falesia!
Quando dico "io" intendo rappresentare quello che il falesista medio pensa, non quello che penso io realmente. La mia non è una presa di posizione, ma una presa di coscienza di quello che la gente che va in falesia realmente pensa. Giusto o sbagliato che sia.
Dicevo, falesia dove invece voglio arrivare in catena e clippare il moschettone di sosta con l'ultima caloria che ho in corpo. Vado in falesia infati per "spingere" proprio perché deve essere attrezzata in maniera il più possibile sicura. Non voglio dire "bene, adesso arrivo in sosta, metto due ghiera, li collego in sosta mobile perché gli spit sono ottimi ancoraggi, mi fisso con la dasy, mi slego, sistemo le corde e mi attrezzo per la calata". Ma dai, non faccio i tiri (per me) duri con la n.d.a.!!! E nessuno va a provare i tiri con l'attrezzatura REALMENTE necessaria per fare una manovra in grazia del Signore. Infatti tutti si appendono a una catena di rinvii con metodo "ad cazzum".
Trovo quindi pazzesco mettere un ostacolo (che AGGIUNGE RISCHIO!) in più per "tenere alta la soglia di attenzione" (concetto giusto e sacrosanto) quando la tecnologia (sosta con moschettone, che tra l'altro kinobi mette a disposizione sottocosto!) ha già pronta la soluzione.
Quando uno fa un tiro duro (nel senso di "al limite delle sue possibilità", può essere anche solo un 6a) quando arriva in sosta non è di fatto lucido, è così e basta. Anche se qualcuno vuole insegnargli che dovrebbe (e sicuramente sarebbe meglio), ma non è così.
Abbassare la soglia di rischio è per me ovvio, alzarla "perché sempre attenti bisogna stare" mi pare assurdo.
rf ha scritto:A questa stregua togliamo l'abs, l'esp e il servofreno alle macchine, in modo che tutti stiano più attenti...
da rf » lun lug 08, 2013 22:32 pm
brando ha scritto:...
e se non ci stai con la testa allora non dovresti arrampicare
...
...
da tacchinosfavillantdgloria » lun lug 08, 2013 23:04 pm
da brando » lun lug 08, 2013 23:19 pm
brando ha scritto:l'unica mi pare sia pensare sempre a quello che si fa, sapendo che prima o poi comunque sbaglieremo (siamo umani) e potremmo non poterla raccontare
brando ha scritto:...selezione naturale...
da alemaiale » lun lug 08, 2013 23:58 pm
da rf » mar lug 09, 2013 1:51 am
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:...
Quando mi sembra abbondantemente dimostrato che TUTTI commettiamo sbagli. ...
TSdG
da uli » mar lug 09, 2013 8:00 am
Kinobi ha scritto:Scusate...
Tito non c'è più per alcuni motivi.
Il primo è che non usava la roba sua.
Il secondo che la roba che usava, pare assemblata male.
Il terzo che la sosta non aveva il moschettone. Se lo avesse avuto, si calava ed era ancora qui con il resto dei rinvii attaccati agli spit.
da Kinobi » mar lug 09, 2013 8:23 am
da rf » mar lug 09, 2013 8:30 am
uli ha scritto:il "rischio" della manovra su anello e' lo stesso che si corre legandosi alla base della falesia, e' una manovra che svolta correttamente non presenta rischi.
uli ha scritto:se non si e' in grado di svolgere correttamente la manovra, ovvero di assumersi le proprie responsabilita', meglio cambiare sport.
uli ha scritto: io cosi' ho fatto per 2 anni con mio figlio e ora che gli sto insegnando a esegurila NON mi faro' sentire in colpa per avergli fatto fare una cosa PERICOLOSA.
uli ha scritto:se effettivamente il materiale usato era assemblato male, non vedo il motivo di cercare altre cause
da sö drèc » mar lug 09, 2013 10:13 am
da Pié » mar lug 09, 2013 10:37 am
uli ha scritto:...
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