Che futuro per le diapositive?

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda kiki » ven feb 03, 2006 10:52 am

Zio Vare ha scritto:Per quanto riguarda i sensori full frame io nutro una serie di perplessità, per vari motivi. Innanzitutto Un sensore fullframe ha una grande quantità di pixel, con una relativa grande quantità di dati da memorizzare. Il limite e il punto di forza della 5D è proprio il suo sensore, resa elevatissima, ma una raffica di scatto da entry-level a pellicola. Il sensore più piccolo sarà IMHO sempre apprezzato da chi fa foto sportiva e reportage, grazie ad un numero di pixel non molto elevato ma una velocità incredibile e ai vantaggi nell'uso del teleobiettivo.

Beh, e' solo una questione di elaborazione del dato, non conta la dimensione fisica del sensore. Mi spiego, i sensori piu grandi, a parita' di Mpx ne hanno una densita' minore (stesso numero su superficie maggiore). I pixel di dimensioni maggiori hanno una migliore qualita' in termini di definizione dell'immagine e latitudine di posa (vedi la soluzione di Fiji di avere sensori con pixel di due dimensioni diverse). Una volta "impressa l'immagine", punto per punto, la quantita' di informazione e' la stessa per un sensore full frame, un APS e un CCD da compatta... Infatti le reflex da foto sportiva, hanno un numero di Mpx inferiore delle loro gemelle da still life, sia per canon che per nikon, ma montano lo stesso formato di sensore.

Zio Vare ha scritto:In secondo luogo solo Canon punta sul sensore fullframe, le marche concorrenti continuano a prediligere il formato APS anche per le professionali.

Questo mi hanno spiegato derivare dalla forma dell'innesto finale degli obiettivi. Canon con il sistema EOS (guardavo proprio ieri la D70 di un amico, ed e' vero!!!!) ha una lente posteriore moooolto piu grande degli altri, tutti piu striminziti. Poiche' i sensori hanno bisogno di raggi incidenti particolarmente perpendicolari per limitare riflessi, Canon riesce ad applicare schemi costruttivi piu adatti e a raddrizzare meglio i raggi. Gli altri arrancano... ;) E' difficile garantire una buona incidenza perpendicolare a tutti i raggi, bordi compresi, con lenti piccole su sensori grandi!!!!

Zio Vare ha scritto:Ultima cosa: si sta sviluppando una serie notevole di obiettivi dedicato alle fotocamere con sensore APS, le stesse case costruttrici propongono obiettivi che ormai possono essere utilizzato esclusivamente su quelle fotocamere (vedi i Canon EF-S). Passare ad un formato fullframe su tutta la gamma vorrebbe dire buttare al vento i soldi spesi per lo sviluppo di quelle ottiche, una perdita totale del loro valore anche nel mercato dell'usato, un totale cambiamento di rotta degli obiettivi proposti dalle case "universali" (tamron, sigma, tokina). Mi sembra ci siano troppo interessi in gioco per un ennesimo stravolgimento di sistema.

Secondo me vale di piu l'idea di portare al digitale tutti coloro i quali hanno corredi reflex tradizionali e si troverebbero il corredo sputtanato dal fattore moltiplicativo 1,5-1,6x Per un professionista questo e' inaccettabile!!! Le lenti SOLO per digitali sono di fascia per lo piu bassa, al limite media. E le grandi case, comunque, stanno ridisegnando TUTTI gli schemi delle lenti per meglio adattarsi alle digit (raddrizzare i raggi in prossimita' del sensore) con uno schema che ne lascia invariata la qualita' sulla pellicola. Gli obiettivi per APS invece hanno una copertura proprio inferiore e NON sono utilizzabili sulla pellicola (cerchi d'ombra).

P.S. ZioVare, chiaramente tutto questo NON era per te, ma solo a memoria, perche mi pare tu ne sappia gia una piu del diavolo... :P

gug ha scritto:...zio, scusa l'ignoranza, ma mi spiegheresti la differnza fra sensore full frame e APS? :oops: :oops: :oops:
Per quanto riguarda le ottiche: tutte le ottiche delle reflex digitali di nuova generazione sono intercambiabili con quelle delle 35 mm (a parità di marca)?

Allora, i sensori cosidetti fullframe sono di dimensione identica a quelli 35mm, quindi 24x36mm. i sensori Digital APS sono il 99% e sono piu piccoli, circa 12x18.
Qui c'e' un buon link dove vedere tutti i sensori e le loro dimensioni
(allego anche una immagine per non ha voglia di leggersi l'articolo :P)
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Messaggioda Zio Vare » ven feb 03, 2006 10:54 am

gug ha scritto:...la differnza fra sensore full frame e APS? :oops: :oops: :oops:

Per quanto riguarda le ottiche: tutte le ottiche delle reflex digitali di nuova generazione sono intercambiabili con quelle delle 35 mm (a parità di marca)?

tra un sensore APS ed un sensore fullframe cambiano le dimensioni: per fullframe si intende un sensore di dimensioni pari al fotogramma della pellicola 35mm (24mmx36mm). Le dimensioni del sensore di dimensioni APS sono inferiori, diciamo per capirci una via di mezzo tra il sensore delle compatte e il formato 35mm.
Per quanto riguarda le ottiche non sono tutte intercambiabili. Ti faccio il caso Canon che conosco: per le reflex con formato APS sono stati sviluppati obiettivi appositi, chiamati EF-S. Vanno bene su 350D e 20D. Non si possono utilizzare sulle reflex a pellicola e sulle reflex digitali fullframe. Le ottiche Canon EF invece possono essere utilizzate su tutte le fotocamere, a pellicola e digitali, con qualsiasi dimensione del sensore. Il dubbio era questo?
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Messaggioda Luca A. » ven feb 03, 2006 11:46 am

Mi inserisco molto timidamente perché vedo che qui la discussione è molto tecnica e ci sono dei veri esperti.
Io non ci capisco molto, ma accenno anche al problema del passaggio da pellicola a digitale.
Io (come molti di voi, sicuramente) ho un archivio di qualche migliaio di diapositive 35 mm (quasi tutte Pale di San Martino :D ). Sto incontrando grossissimi problemi nel tentare di scannerizzarle (o come diavolo si dice). Ho uno scanner Epson di risoluzione ottica 2400x4800.
La qualità non è mai accettabile, la luce nemmeno... ci perdo delle ore e il risultato è un disastro. E' un problema solo mio? Qualcuno sa dare dei consigli alla portata di un dilettante inesperto?
Grazie fin d'ora.
Luca
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Messaggioda Zio Vare » ven feb 03, 2006 11:56 am

Luca A. ha scritto: Sto incontrando grossissimi problemi nel tentare di scannerizzarle (o come diavolo si dice). Ho uno scanner Epson di risoluzione ottica 2400x4800.
La qualità non è mai accettabile, la luce nemmeno... ci perdo delle ore e il risultato è un disastro. E' un problema solo mio? Qualcuno sa dare dei consigli alla portata di un dilettante inesperto?
Grazie fin d'ora.
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Detto brutalmente: con uno scanner del genere (immagino sia un piano con adattatore per pellicole) non ci caverai mai fuori un ragno dal buco, soprattutto con le diapositive che necessitano di scanner con una gamma dinamica molto elevata per leggere bene le ombre.
O prendi un filmscanner dedicato o al limite ci sono due scanner piani capaci di acquisire anche film (dalla diapo al 6x6) che hanno qualità accettabile e costano sui 450 euro, sono l'Epson 4990 e il Canon 9950F. Ovviamente trovi fimscanner anche nel mercato dell'usato.
L'altra alternativa è la scansione ad alta qualità in laboratorio. metti in preventivo in questo caso 50 centesimi a scansione.
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Messaggioda Donatello » ven feb 03, 2006 11:58 am

Luca A. ha scritto:Mi inserisco molto timidamente perché vedo che qui la discussione è molto tecnica e ci sono dei veri esperti.
Io non ci capisco molto, ma accenno anche al problema del passaggio da pellicola a digitale.
Io (come molti di voi, sicuramente) ho un archivio di qualche migliaio di diapositive 35 mm (quasi tutte Pale di San Martino :D ). Sto incontrando grossissimi problemi nel tentare di scannerizzarle (o come diavolo si dice). Ho uno scanner Epson di risoluzione ottica 2400x4800.
La qualità non è mai accettabile, la luce nemmeno... ci perdo delle ore e il risultato è un disastro. E' un problema solo mio? Qualcuno sa dare dei consigli alla portata di un dilettante inesperto?
Grazie fin d'ora.
Luca


Purtroppo consigli "miracolosi" non se ne ponnono dare, ovviamente lo scanner che intendi è un "piano" adattato per le dia, e non uno dedicato.
Da tutte le prove che ho fatto e che hanno fatto i miei clienti li dia vengono accettabilmente bene se sono perfette... se sono appena appena sovre/sotto esposte allora il risultato è pessimo.

Ormai i costi di service che fanno questo lavoro sono scesi parecchio e ho visto i risultati mi sembrano molto buoni.
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Messaggioda Luca A. » ven feb 03, 2006 11:59 am

Zio Vare ha scritto:
Luca A. ha scritto: Sto incontrando grossissimi problemi nel tentare di scannerizzarle (o come diavolo si dice). Ho uno scanner Epson di risoluzione ottica 2400x4800.
La qualità non è mai accettabile, la luce nemmeno... ci perdo delle ore e il risultato è un disastro. E' un problema solo mio? Qualcuno sa dare dei consigli alla portata di un dilettante inesperto?
Grazie fin d'ora.
Luca

Detto brutalmente: con uno scanner del genere (immagino sia un piano con adattatore per pellicole) non ci caverai mai fuori un ragno dal buco, soprattutto con le diapositive che necessitano di scanner con una gamma dinamica molto elevata per leggere bene le ombre.
O prendi un filmscanner dedicato o al limite ci sono due scanner piani capaci di acquisire anche film (dalla diapo al 6x6) che hanno qualità accettabile e costano sui 450 euro, sono l'Epson 4990 e il Canon 9950F. Ovviamente trovi fimscanner anche nel mercato dell'usato.
L'altra alternativa è la scansione ad alta qualità in laboratorio. metti in preventivo in questo caso 50 centesimi a scansione.


Grazie :cry: .
Ma volendo ottenere il massimo dallo scanner che ho, qual è il consiglio? C'è qualcosa che posso fare, quali settaggi (quale risoluzione? Quali altre regolazioni?) per ottenere il "meno peggio possibile"?
Ad ogni modo grazie, mi metterò l'animo in pace...
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Messaggioda kiki » ven feb 03, 2006 12:11 pm

Zio Vare ha scritto:
Luca A. ha scritto: Sto incontrando grossissimi problemi nel tentare di scannerizzarle (o come diavolo si dice). Ho uno scanner Epson di risoluzione ottica 2400x4800.
...CUT...

Detto brutalmente: con uno scanner del genere (immagino sia un piano con adattatore per pellicole) non ci caverai mai fuori un ragno dal buco, soprattutto con le diapositive che necessitano di scanner con una gamma dinamica molto elevata per leggere bene le ombre.
O prendi un filmscanner dedicato o al limite ci sono due scanner piani capaci di acquisire anche film (dalla diapo al 6x6) che hanno qualità accettabile e costano sui 450 euro, sono l'Epson 4990 e il Canon 9950F. Ovviamente trovi fimscanner anche nel mercato dell'usato.
L'altra alternativa è la scansione ad alta qualità in laboratorio. metti in preventivo in questo caso 50 centesimi a scansione.


Secondo alcuni si otengo risultati decorosi (non al livello di scanner PRO, chiaramente) con le ottiche per duplicare le dia, se stai pensando di passare ad una reflex digitale, o conosci chi te la puo' prestare...
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Messaggioda Donatello » ven feb 03, 2006 12:12 pm

Luca A. ha scritto:Grazie :cry: .
Ma volendo ottenere il massimo dallo scanner che ho, qual è il consiglio? C'è qualcosa che posso fare, quali settaggi (quale risoluzione? Quali altre regolazioni?) per ottenere il "meno peggio possibile"?
Ad ogni modo grazie, mi metterò l'animo in pace...


Con alcuni scanner (in genere vecchi però) si notava un notevole miglioramento togliendo il telaio della dia.

Ovviamente i parametri, boh, la risoluzione massima (anche se non influisce sulla qualità), poi per provare lascia tutto come "default".

ma il risultato è pessimo in che senso? (imm. sfuocate, colori sballati...)
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Messaggioda riccardo_mn » ven feb 03, 2006 12:44 pm

La questione è scottante, ma solo per noi temo.
La pellicola ormai gli analisti la danno per morta, questione di tempo.
Ci sono due motivi di spinta forte per il digitale: il mercato professionale, nel quale la spinta viene dalla tremenda velocità di pubblicazione (specie per il fotogiornalismo news e sportivo ma non solo) che il digitale offre rispetto al workflow tradizionale e il mercato consumer, nel quale la spinta viene dai produttori.

Il campo fotogiornalistico e professionale editoriale in genere era il regno della diapositiva, per la resa in sé e per la facilità di pubblicazione: piccolo formato (24x36 mm i tradizionali rullini) per news e sport, medio formato (6x4,5 ? 6x6 ? 6x7 cm) per moda e altro. Forse solo chi faceva matrimoni e ritratti in studio utilizzava le pellicole a stampa professionalmente.

Adesso che la tecnologia permette della qualità molto elevata anche in digitale, pare che nessuna agenzia accetti lavori in pellicola. Anche il medio formato a pellicola sta scomparendo. A giugno di quest?anno ho letto che solo il National Geographic ancora lavorava a diapositiva. Ad oggi le cose potrebbero essere cambiate?
Al momento attuale professionisti che lavorano in pellicola sono rimasti chi scatta bianco e nero fine art e i paesaggisti che utilizzano i grandi formati (banchi ottici 10x15) perché i dorsi digitali per i banchi ottici sono ancora pochi e spaventosamente costosi. Comunque stampano in digitale.

Dall?altro capo arrivano i produttori che spingono il lato consumer: compatte con tanti megapixel e media qualità. Il mercato era in crisi e quando è arrivato il digitale non gli è parso vero. La qualità consumer è migliorata ma la differenza fra compatte e reflex è notevole. Qualche anno fa la resa delle compatte a pellicola poteva variare: ottime compatte facevano ottime foto, altre avevano le lenti di plastica e se sviluppate in minilab, le foto facevano abbastanza pena. Adesso quasi tutte le compatte digitali sono discrete, almeno se il risultato è visto su un monitor 1024 e stampate piccole (ma piccole?). In proporzione perà a parità di qualità costano molto, ma molto di più.

Il problema qualità non è da sottovalutare in termini di ?allenamento dell?occhio?.
Non tutti siamo egualmente sensibili alla qualità. Come nell?audio, chi è attento ed abituato ad una certa qualità la riconosce, la cerca, non accetta facilmente che si torni indietro. Gli altri, la maggioranza, quelli su cui puntano i produttori, il problema non se lo pongono nemmeno. Ad esempio è facile che un occhio non allenato venga attratti dal contrasto e dai colori brillanti anche se non sono fedeli, anche se la gamma tonale è compressa. E le impostazioni delle compatte consumer seguono esattamente questa strada. E se volete sapere la mia opinione è anche bene così. Se io sono fissato per la qualità (e non mi serve professionalmente) il ?freak? sono io, inutile che faccio il superiore.

Sapete che non si tratta di nostalgia: il digitale è fenomenale per tanti aspetti legati alla facilità della condivisione, alla semplificazione della valutazione dell?esposizione, alla facilità di intervento in postproduzione (la ?camera chiara?), alla libertà dalle proporzioni dei formati standard, alla facilità con cui si possono attaccare più immagini per ottenere panorami anche ad alta risoluzione ecc?
Purtroppo non è tutto oro, soprattutto perché a parità di costi si paga con una minore qualità, e ci sono grosse difficoltà legate alla stampa (calibrazione monitor, spazi colore, ecc.) e per esempio alla proiezione.

Non credo che le diapositive spariranno a breve, almeno in Europa, ma prima o poi spariranno. Il cinema forse non basterà, i prezzi saranno elevati ed i laboratori pochi.
Il problema è: potrò ancora scegliere? Mi toglieranno questa possibilità di ricerca della qualità? A onor del vero il mercato dell?audio e del video hanno sempre curato l?alta qualità anche se di nicchia.

Speriamo che oltre alla già ottima registrazione dell?immagine anche gli altri anelli della catena della fotografia digitale crescano in qualità, in facilità di fruizione ed in ragionevolezza di costi anche per noi freaks, i fissati: dall?occhio fino ma dal portafoglio sgonfio.
Riccardo

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Messaggioda giannimiao » ven feb 03, 2006 12:44 pm

gug ha scritto:Però vedo tante foto digitali, fatte con compatte (come quelle postate sopra) che sono molte spanne sopra la qualità delle compatte 35 mm.


Non mi intendo molto di digitale, ma come compatta
ho sempre usato una YASHICA T5 con obiettivo Zeiss (e' un Tessar e non un Sonnar...) ma ho sempre ottenuto ottime diapo.
Ciao!
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Messaggioda riccardo_mn » ven feb 03, 2006 15:03 pm

giannimiao ha scritto: ... come compatta ho sempre usato una YASHICA T5 con obiettivo Zeiss (e' un Tessar e non un Sonnar...) ma ho sempre ottenuto ottime diapo.

Mi dici niente...
Si narra che la T5 fosse l'unica compatta (escluse le "esotiche" costosissime) con la quale si potevano scattare diapositive.
Ce l'ho anche io ed è notevole. Peccato la mancanza di qualunque regolazione sull'esposizione perchè il programma che utilizza predilige troppo i tempi veloci facendo lavorare l'obiettivo a diaframma tutto aperto cosa che non è il massimo per l'"occhio d'aquila" (perde di nitidezza ai bordi).
Riccardo

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Messaggioda riccardo_mn » ven feb 03, 2006 15:21 pm

kiki ha scritto:
Zio Vare ha scritto:In secondo luogo solo Canon punta sul sensore fullframe, le marche concorrenti continuano a prediligere il formato APS anche per le professionali.

Questo mi hanno spiegato derivare dalla forma dell'innesto finale degli obiettivi. Canon con il sistema EOS (guardavo proprio ieri la D70 di un amico, ed e' vero!!!!) ha una lente posteriore moooolto piu grande degli altri, tutti piu striminziti. Poiche' i sensori hanno bisogno di raggi incidenti particolarmente perpendicolari per limitare riflessi, Canon riesce ad applicare schemi costruttivi piu adatti e a raddrizzare meglio i raggi. Gli altri arrancano... ;) E' difficile garantire una buona incidenza perpendicolare a tutti i raggi, bordi compresi, con lenti piccole su sensori grandi!!!!


Non ti lasciare fuorviare dalle dimensioni della lente posteriore che sono molto variabili a seconda dello schema ottico di obiettivi della stessa casa Canon o altre che siano. I raggi perpendicolari sono necessari non tanto limitare i riflessi ma per "riempire" in modo ottimale il singolo recettore/pixel di fotoni. Non è un problema di dimensione delle lenti, ma di caratteristiche di maggiore o minore convergenza della lente (o meglio di caratteristiche dello schema ottico in generale).

kiki ha scritto:... coloro i quali hanno corredi reflex tradizionali e si troverebbero il corredo sputtanato dal fattore moltiplicativo 1,5-1,6x Per un professionista questo e' inaccettabile!!! Le lenti SOLO per digitali sono di fascia per lo piu bassa, al limite media.


Il fattore di moltifplicazione dato dal formato più piccolo è scomodo solo per le focali grandangolari. I professionisti dello sport lo hanno salutato con favore ed estremo sollievo per costo e peso. Avete notato che non ci sono più obiettivi lunghissimi ai bordi dei campi di calcio? Il 300 f2.8 sostituisce il 400 f2.8: chili e chili in meno!

Il problema del full frame è più commerciale che tecnologico.
C'è chi dice che i sensori rischiano di essere più risolventi della pellicola e quindi di non necessitare della stessa dimensione (è noto che gli obiettivi per 35mm hanno tolleranze più strette degli obiettivi medio formato ad esempio).
Altrove si legge che che la produzione e lo sviluppo di un sensore abbia costi "militari"... Quindi più grande solo se la tecnologia migliora e i costi si abbassano. Infatti i sensori per medio formato costano ancora quanto un'automobile.

Canon stessa ha poche macchine full frame ed altre con fattore 1.5 e 1.6.
Le foto fatte con i grandangolari sul full frame pare che siano comunque così così specie ai bordi.
E' una scelta. Probabilmente hanno stimato che vada bene così specie per tipi di foto tipo fotogiornalismo dove non si sta a vedere la curvatura di campo.

Il futuro probabilmente porterà al ridisegno di grandangolari e a sensori più grandi, solo se si abbassino di brutto i costi.
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Messaggioda meki » ven feb 03, 2006 15:37 pm

io ne aggiungo una: e il bianco e nero??????????
mi tengo anche l'analogica proprio per questo.
Secondo me il digitale non sopperirà mai del tutto e per tutto l'analogico...un po come i tansistor e le valvole impiegate ancora oggi, con risultati migliori, nell'amplificazione e nelle radio-ricetrans.

è divertente, per me che son pivello, giochicchiare con un Dsrl...ma è diverso l'approccio e la realizzazione rispetto al 35mm

speriamo che contuinino a camminare insieme.. :roll: dubito però
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Messaggioda Zio Vare » ven feb 03, 2006 15:42 pm

meki ha scritto:io ne aggiungo una: e il bianco e nero??????????

per il B&N dipende molto dal tuo approccio, se ti piace pacioccare in camera oscura con i chimici probabilmente photoshop non ti basterà visto che il B&N più di altre tecniche dà risultati diversi a seconda della pellicola, della ripresa, dello sviluppo e della stampa.
Continuo a dire che questo articolo è fatto moooolto bene
http://www.nadir.it/tec-crea/pellicola-digitale.htm
al penultimo paragrafo parla proprio del B&N.
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Messaggioda kiki » ven feb 03, 2006 15:52 pm

riccardo_mn ha scritto:Non ti lasciare fuorviare dalle dimensioni della lente posteriore che sono molto variabili a seconda dello schema ottico di obiettivi della stessa casa Canon o altre che siano. I raggi perpendicolari sono necessari non tanto limitare i riflessi ma per "riempire" in modo ottimale il singolo recettore/pixel di fotoni. Non è un problema di dimensione delle lenti, ma di caratteristiche di maggiore o minore convergenza della lente (o meglio di caratteristiche dello schema ottico in generale).


[MODE polemicone :D ON]
Beh, insomma, il problema in realta' dovrebbe essere nella tecnologia di produzione del sensori, in cui ogni singolo pixel e' inserito in una spece di microcella che riflette parte del raggio nel caso questo non sia particolarmente perpendicolare, da cui perdita di definizione (motivo per cui su obiettivi economici non appositamente studiati montati su digitali, scaturiscono risultati scadenti!!!)
[MODE polemicone :D OFF]

riccardo_mn ha scritto:Il fattore di moltifplicazione dato dal formato più piccolo è scomodo solo per le focali grandangolari. I professionisti dello sport lo hanno salutato con favore ed estremo sollievo per costo e peso. Avete notato che non ci sono più obiettivi lunghissimi ai bordi dei campi di calcio? Il 300 f2.8 sostituisce il 400 f2.8: chili e chili in meno!

VERISSIMO, ma a parte casi specifici o corredi partono da valori di grandangolo, e poi si crea uno sfalsamento di tutte le lunghezze focali... un ritrattista si trova "perso" il classico 100mm che diventa un troppo stretto (spesso) 150mm... (iusto come esempio)

riccardo_mn ha scritto:Il problema del full frame è più commerciale che tecnologico.
...CUT...

Mmmmmm e' anche un grande problema tecnologico... pare sembra mi dicono che i fogli su cui vengo prodotti i sensori siano molto delicati, con grandi scarti di produzione, e sui sensori (che per foglio hanno meno unita') siano piu delicati ancora!!!!
Di sicuro poi si vuole tenere la tecnologia "elitaria" per poter avere delle macchine che vendono a 7-8000?...

riccardo_mn ha scritto:Il futuro probabilmente porterà al ridisegno di grandangolari e a sensori più grandi, solo se si abbassino di brutto i costi.


Sicuro, ma la tecnologia ha gia' costi bassi, bisogna vedere quando le case decideranno di abbassarli per l'utente ;)
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Messaggioda meki » ven feb 03, 2006 16:29 pm

Zio Vare ha scritto:
meki ha scritto:io ne aggiungo una: e il bianco e nero??????????

per il B&N dipende molto dal tuo approccio, se ti piace pacioccare in camera oscura con i chimici probabilmente photoshop non ti basterà visto che il B&N più di altre tecniche dà risultati diversi a seconda della pellicola, della ripresa, dello sviluppo e della stampa.
Continuo a dire che questo articolo è fatto moooolto bene
http://www.nadir.it/tec-crea/pellicola-digitale.htm
al penultimo paragrafo parla proprio del B&N.


bello l'articolo. :wink: grazie!
però, per me che sono nato nato con il pc (...ehm , il vic20) giocare con photoshop è normale e se vogliamo anche banale...
click qua, click la...non va CTRL+Z ecc.
in camera oscura, ehm, mi perdo.
e come me tanti altri immagino...
Sto leggendo un bel manuale di fotografia preso in biblioteca e datato 1979: dando un'0cchiata alle foto penso e credo, guardando la Dslr di non arrivare mai a fare foto B/N tanto sopraffine...
alcuni effetti imo sono riproducibili solo in fase di stampa con cognizione di causa.
poi, ammetto che sono un forte niubbo
:wink:
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Messaggioda riccardo_mn » mar feb 07, 2006 12:23 pm

Approfondiamo: ogni elemento sensibile ha una piccola lente per far convergere in modo ottimale i raggi sulla parte sensibile.
Ho trovato una bella immagine:

Immagine

Quindi per l'elemento sensibile (e quindi per il sensore) più il raggio arriva dritto e meglio è.
Il problema sussiste poco con i teleobiettivi, in cui il percorso dei raggi è molto dritto, invece molto con i grandangolari.
Questo è un diagramma del percorso dei raggi in un fish-eye (il grandangolare più grandangolare possibile) e i raggi si incurvano di brutto...:

Immagine

I risultati scadenti possono quindi ottenersi non solo per obiettivi economici ma anche per ottiche straordinariamente buone ma progettate per la pellicola che non richiedeva queste più stringenti condizioni.
Di qui probabilmente la scelta di utilizzare dei sensori più piccoli ad evitare i bordi: le zone più critiche dove i raggi arrivano più inclinati.
Siamo ancora in una fase di transizione: c'è comunque la necessità di ottiche progettate apposta, con raggi più dritti e con focali più corte.

Ma su tutto questo siamo d'accordo, quello che dicevo è che non si può stimare solo dalla dimensione della lente posteriore se questa condizione di raggi sufficientemente paralleli sia soddisfatta oppure no.

kiki ha scritto:
riccardo_mn ha scritto:Il problema del full frame è più commerciale che tecnologico...

... e' anche un grande problema tecnologico... i fogli su cui vengo prodotti i sensori siano molto delicati, con grandi scarti di produzione ...


Vero, infatti praticamente diciamo la stessa cosa.
Sono tecnologicamente molto difficili da fare, ma non impossibili. Però proprio per questa difficoltà sono molto molto costosi, quindi ancora riservati ad ambiti scientifici e militari e commercialmente non ancora convenienti per la grande produzione.

Un po' come gli obiettivi con lenti a superficie asferica. Prima erano riservati ad apparecchi costosissimi, poi hanno perfezionato delle tecniche di molatura che ne hanno reso la produzione più economica e quindi ne hanno permesso la produzione e commercializzazione in ottiche dal costo abbordabile.
Riccardo

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Messaggioda Zio Vare » mar feb 07, 2006 16:05 pm

molto interessante l'immagine che mostra come riceve la luce l'elemento sensibile.
Sugli obiettivi immagino che i nuovi vengano progettati per ottimizzare le prestazioni in ambito digitale, infatti parecchi obiettivi che possono anche andare bene sul pieno formato della pellicola portano sigle riguardo al disegno dell'ottica appositamente studiato per il digitale. Mi chiedo però a questo punto che tipo di sensore utilizzano le fotocamere medio formato con il dorso digitale di cui si vede parlare sulle riviste (non ne ho mai vista un dal vivo). Con un sensore molto grande questo provlema aumenta ancora di più?
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Messaggioda kiki » mar feb 07, 2006 16:24 pm

riccardo_mn ha scritto:Approfondiamo: ogni elemento sensibile ha una piccola lente per far convergere in modo ottimale i raggi sulla parte sensibile.
Ho trovato una bella immagine:

Immagine

CUT...


complimenti, bellissima immagine, per chi ha un po di fantasia spiega davvero tutto!!!.
Come cappello aggiungo solo che la pellicola, al contrario dei sensori, ha una superfice estremamente irregolare, e che quindi non ha problemi di "ottimizzazione dei raggi", e la grana e' ancora di forse un ordine di grandezza inferiore al singolo pixel.

Zio Vare ha scritto:Mi chiedo però a questo punto che tipo di sensore utilizzano le fotocamere medio formato con il dorso digitale di cui si vede parlare sulle riviste (non ne ho mai vista un dal vivo). Con un sensore molto grande questo provlema aumenta ancora di più?


E questa domanda non e' davvero niente male ;) ma non ne ho risposta (il mio portafoglio mi tiene estremamente lontano dal 6x6 e cuginetti ;)
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Messaggioda riccardo_mn » gio feb 09, 2006 13:57 pm

Zio Vare ha scritto: Mi chiedo però a questo punto che tipo di sensore utilizzano le fotocamere medio formato con il dorso digitale


Ho studiato un po' sui siti dei guru (Michael Reichmann, Norman Koren, Rob Galbraith ed altri) e la situazione riguardo la dimensione dei pixel (nel senso di singolo elemento fotosensibile), dimensione dei sensori e qualità dell'immagine è la seguente: come spesso accade in tecnologia è il risultato di un equilibrio fra parametri che provocano fenomeni diversi.

Pixel piccoli: soffrono di ridotto range dinamico, rumore (quindi basso rapporto segnale/rumore), e ridotta sensibilità. La ragione è che essendo piccoli rispondono a meno fotoni e possono tenere pochi elettroni. La qualità soffre se più piccoli di 4 micron.

Pixel grandi: hanno ovviamente buon range dinamico, basso rumore e buona sensibilità ma sono introducono più facilmente fenomeni di aliasing: artefatti legati alla loro frequenza spaziale di campionamento che può risultare bassa per soggetti con dettagli (e soprattutto pattern, schemi ricorrenti) molto fini. Per questo ci sono i filtri anti aliasing che però sono costosi e riducono la risoluzione.

Sensori piccoli: sono problematici in quanto a diffrazione. Se il "buco" del diaframma attraverso il quale passa la luce è troppo piccolo si verificano aberrazioni dovute alla diffrazione che penalizzano la risoluzione. E' il motivo per il quale sulle compatte digitali , che hanno un sensore piccolo, non si può chiudere il diaframma a più di f8, se non f5.6.

Sensori grandi: costano un occhio. Il problema è dovuto alla resa, agli scarti di produzione. Pare che un sensore da 11mm di diametro (tipo quello di una buona compatta, che è 1/16 dell'area di un fotogramma 26x36) ha una resa del 90%. Invece un sensore full frame (44mm) ha una resa del 18%! Di qui i costi, a meno che non si inventino metodi produttivi nuovi.

Quindi parrebbe che per un sensore di alta qualità si debbano avere pixel nel range 6-9 micron su bei sensori. Al di sotto quindi compatte con pixel piccoli e sensori piccoli, sui 6-7 micron le reflex con sensore ridotto o full frame (ma il full frame ancora con alti costi), nella fascia alta del range i pixel grandi ed i sensori grandi dei dorsi presenti e futuri per le macchine medio formato.

Certo si fa per parlare, non è certo roba per noi, al momento i costi sono ancora notevoli. Pensate a quanto potrà costare il dorso Phase One da 39 megapixels (immagine da 224 mega)! Ma, come commenta Reichmann, per quanto una bestia tale possa venire a costare, già adesso non è infrequente che dei professionisti fatturino al cliente 10.000 dollari per giorno di shooting...
Riccardo

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