da AlbertAgort » lun lug 03, 2006 12:50 pm
da eraclito » lun lug 03, 2006 13:00 pm
AlbertAgort ha scritto:come da oggetto. nello sfregamento con corda, ad esempio in manovre di autosicura , sfregamenti variecc.., il kevlar si consuma (si brucia ) meno rispetto al nylon?
da Zio Vare » lun lug 03, 2006 13:18 pm
da AlbertAgort » lun lug 03, 2006 14:07 pm
Zio Vare ha scritto: la resistenza al calore è maggiore.
da aeron » lun lug 03, 2006 14:13 pm
da cuorpiccino » lun lug 03, 2006 14:16 pm
da AlbertAgort » lun lug 03, 2006 14:26 pm
cuorpiccino ha scritto:Se aveste provato ad appuntire i cordini in kevlar per passarli nelle clessidre, avreste scoperto che non prende fuoco e non si scioglie come il nylon.
da steazzali » lun lug 03, 2006 14:28 pm
da gigi72 » lun lug 03, 2006 14:30 pm
AlbertAgort ha scritto:come da oggetto. nello sfregamento con corda, ad esempio in manovre di autosicura , sfregamenti variecc.., il kevlar si consuma (si brucia ) meno rispetto al nylon?
da Danielrock » lun lug 03, 2006 14:58 pm
AlbertAgort ha scritto:come da oggetto. nello sfregamento con corda, ad esempio in manovre di autosicura , sfregamenti variecc.., il kevlar si consuma (si brucia ) meno rispetto al nylon?
da AlbertAgort » lun lug 03, 2006 15:13 pm
Danielrock ha scritto:
.... priva con un accendino ad accendere il Kevlar!!! ... brucereai fl a calza ... ma l'interno nn prende fuoco nemmeno dopo 5 minuti di fiamma!!!
da vito » lun lug 03, 2006 16:32 pm
da chalkbag » lun lug 03, 2006 18:17 pm
da steazzali » lun lug 03, 2006 19:35 pm
chalkbag ha scritto:Probabilmente è una minchiata, ma da qualche parte ho letto (forse prorio in un topic qui nel forum) che il kevlar diventa più rigido (e quindi più fragile) con l'invecchiamento e nei punti di maggiore tensione come ad esempio nei nodi.
Vi risulta che ci sia qualcosa di vero?
da biemme » lun lug 03, 2006 20:25 pm
chalkbag ha scritto: ......La cosa mi ha colpito perchè ho pensato ai doppi nodi inglesi che mi ero fatto da un mesetto sui dei cordini nuovi.
Premesso che parlare di invecchiamento e di tensioni senza una scala di riferimento è, se non stupido, inutile, resta il fatto che la cosa mi ha provocato una leggera contrazione alla bocca dello stomaco....
Vi risulta che ci sia qualcosa di vero?
da Silvio » lun lug 03, 2006 20:40 pm
biemme ha scritto:ciao,
non trovo il link, ma se n'era parlato a lungo,
il kevlar è tenace quanto il dyneema, ma essendo una fibra aramidica (e non polietilenica come tutti i nylon, dyneema compreso), non si surriscalda bensì si degrada, mentre il dyneema ha un punto di fusione molto basso (150°C).
In compenso, il dyneema sopporta i raggi solari molto più del kevlar, tanto da sconsigliare l?uso di kevlar trovati abbandonati in parete.
Le ultime vele da parapendio e deltaplano privilegiano infatti cordini di collegamento in dyneema piuttosto che in kevlar proprio per questo motivo della maggiore resistenza ai raggi UV.
Per il resto, il dyneema è una particolare fibra (HT) di polietilene (comune nylon) che garantisce tenute pari se non maggiori del kevlar (17-19 Kn di resistenza nominale x diametri in vendita a 5,5mm o 6mm?.. cordini in nylon di pari diametro hanno un carico di rottura sui 6/7 Kn).
Come fattori di riduzione da nodi, il dyneema ne risente meno del kevlar, ma il livello di entrambi è comunque elevato e soddisfacente, soprattutto se paragonato a corde e cordini in nylon.chalkbag ha scritto: ......La cosa mi ha colpito perchè ho pensato ai doppi nodi inglesi che mi ero fatto da un mesetto sui dei cordini nuovi.
Premesso che parlare di invecchiamento e di tensioni senza una scala di riferimento è, se non stupido, inutile, resta il fatto che la cosa mi ha provocato una leggera contrazione alla bocca dello stomaco....
Vi risulta che ci sia qualcosa di vero?
sulla pericolosità dei nodi tenuti ?fissi? su anelli in kevlar, di cui parli, non mi porrei il problema, perché gli spezzoni in kevlar li porto dietro sempre chiusi con un nodo semplice, così da poterli infilare anche semplici (clessidrini, chiodi occupati, ecc.) e poi giuntare, senza dover calare santi e madonne per sciogliere un nodo ?saldato? quando mi trovo in posizioni precarie
ciao
biemme
ps : in trazione lenta, un vecchio e usato anello in kevlar giuntato con un galleggiante doppio (nodo doppio guide), ha ceduto a 1518 daN...un anello in kevlar nuovo giuntato con un doppio inglese, a 2.018,... direi che sono dati + che confortanti a prescindere dal nodo e dall'uso ....
da biemme » lun lug 03, 2006 20:55 pm
Silvio ha scritto: ....ma sarai mica un tennico della materia ???
![]()
![]()
da AlbertAgort » lun lug 03, 2006 21:05 pm
biemme ha scritto: quelli che arrampicano con le mani nude, coi picconi e coi rampini ? ecco, quelli![]()
da Silvio » lun lug 03, 2006 21:08 pm
biemme ha scritto:Silvio ha scritto: ....ma sarai mica un tennico della materia ???
![]()
![]()
ehilà silvio,
io tennico ?
![]()
a tennis già ero una sega con la caviglia originale, figurati adesso, col pezzo di ricambio che già festeggia 12 anni... mi rimane solo da praticare qualche sport minore.....roba strana tipo alpinismo, scialpinismo, arrampicata...sai ? quelli che arrampicano con le mani nude, coi picconi e coi rampini ? ecco, quelli
![]()
ciao (scusa, ma è il caldo...)
biemme
da sax » mar lug 04, 2006 1:42 am
biemme ha scritto:ciao,
non trovo il link, ma se n'era parlato a lungo,
il kevlar è tenace quanto il dyneema, ma essendo una fibra aramidica (e non polietilenica come tutti i nylon, dyneema compreso), non si surriscalda bensì si degrada, mentre il dyneema ha un punto di fusione molto basso (150°C).
In compenso, il dyneema sopporta i raggi solari molto più del kevlar, tanto da sconsigliare l?uso di kevlar trovati abbandonati in parete.
Le ultime vele da parapendio e deltaplano privilegiano infatti cordini di collegamento in dyneema piuttosto che in kevlar proprio per questo motivo della maggiore resistenza ai raggi UV.
Per il resto, il dyneema è una particolare fibra (HT) di polietilene (comune nylon) che garantisce tenute pari se non maggiori del kevlar (17-19 Kn di resistenza nominale x diametri in vendita a 5,5mm o 6mm?.. cordini in nylon di pari diametro hanno un carico di rottura sui 6/7 Kn).
Come fattori di riduzione da nodi, il dyneema ne risente meno del kevlar, ma il livello di entrambi è comunque elevato e soddisfacente, soprattutto se paragonato a corde e cordini in nylon.chalkbag ha scritto: ......La cosa mi ha colpito perchè ho pensato ai doppi nodi inglesi che mi ero fatto da un mesetto sui dei cordini nuovi.
Premesso che parlare di invecchiamento e di tensioni senza una scala di riferimento è, se non stupido, inutile, resta il fatto che la cosa mi ha provocato una leggera contrazione alla bocca dello stomaco....
Vi risulta che ci sia qualcosa di vero?
sulla pericolosità dei nodi tenuti ?fissi? su anelli in kevlar, di cui parli, non mi porrei il problema, perché gli spezzoni in kevlar li porto dietro sempre chiusi con un nodo semplice, così da poterli infilare anche semplici (clessidrini, chiodi occupati, ecc.) e poi giuntare, senza dover calare santi e madonne per sciogliere un nodo ?saldato? quando mi trovo in posizioni precarie
ciao
biemme
ps : in trazione lenta, un vecchio e usato anello in kevlar giuntato con un galleggiante doppio (nodo doppio guide), ha ceduto a 1518 daN...un anello in kevlar nuovo giuntato con un doppio inglese, a 2.018,... direi che sono dati + che confortanti a prescindere dal nodo e dall'uso ....
Il Forum è uno spazio dincontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dellalpinismo, dellarrampicata e dellescursionismo.
La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.