marcov ha scritto:..insomma credo che alla gente come prima preoccupazione interessi che la corda non si rompa, poi viene il resto. Ma su questo nessuna risposta Tutti i messaggi del kinobi, anche se tecnicamente perfetti, vanno tutti nella direzione "spendete piu' che potete che fate girare il mercato". C'è invece chi ragiona in modo opposto: spendiamo il minimo che garantisca sicurezza. A dare retta a certa gente l'arrampicata diventerebbe uno sport piu' costoso del tennis.... mentre rinvii, imbraghi, giacche a vento, etc etc possono durare anni e anni senza problemi.
Io ho notato x es. una netta dimunzione della qualità nelle scarpette che adesso si usurano molto piu' velocemente di qualche anno fa; cosi' la gente è costretta a comprarne di piu'. Mi pare l'unica etica di chi mercanteggia, ed è abbastanza desolante....

Secondo me, o mi sono spiegato male, o hai capito male.
Le corde in questione sono le cose più economiche che uno può comprare.
Ne consegue che non sono le migliori. Il rapporto prezzo-qualità-soddisfazione cliente secondo me è pessimo.
Con poco di più, trovi una corda che fa al caso con performances molto più elevate, da cui ne consegue, forse, un costo per uscita minore. Trattasi inoltre della scaalta di uno sport ludico, perciò il divertimento è la prima priorità.
E' già stato provato, più volte, calcolatrice alla mano e non con frasi roboanti (per fino quelli di Fuorivia hanno dovuto darmi ragione....), che l'attrezzatura per l'arrampicata, costa ORA, molto MENO di quanto costava 10 anni fa. Che sia diventato più costoso, è perciò errato. Anzi costa MENO.
Filosoficamente sono sempre contrario a comprare la cosa più economica, per due motivi:
- il più economico un giorno verrà delocalizzato, perchè li costa appunto meno. E a me dispiace pensare che un giorno mi delocalizzano.
- è l'espressione del fare a meno, o del fare meno. Ed io penso a fare meglio.
Per le calzature: scrivi a Vibram, che è da anni, Grip può confermare, che gli chiedo una gomma più durevole del Big Bubble che ora vendono.
Ciao,
E