Ziggomatic ha scritto:Kinobi mi è parso accennasse invece ad una tendenza diffusa e quindi mi domandavo se ci fossero ragioni diverse.
1 Gli arrampicatori, sono consciuti per essere un cliente a bassa propensione all'acquisto. Se tu fossi un lavoratore, lavoreresti con i spaccamaroni o con quelli più umani?
2 per i motivi detti prima, e per contingenze del mercato, il guadagno è nullo o tendente al nullo (a dir mio, sottocosto, e ricordati che io parlo con discreta cognizione di causa). Se tu fossi un negoziante, investiresti diciamo un 20 mila dei tuoi euro per avere a che fare con i clienti del punto 1) e potenzialmente (quasi certo) perderci?
Per quanto riguarda le tue domande precedenti su perchè certi scarponi sono amentati e la ferraglia no, io ho una riposta, che però potrebbe non essere parziale. Fino a circa 10 anni, tutto il materiale da scalata era fatto in Europa/USA. Poi è arrivata la Black Diamond (ho postato un bel commento da un forum americano poco tempo fa qui su PM) che ha iniziato a produrre nelle Philippine abbassando i prezzi ed innescando una reazione dove tutti ora producono nel Far East. O quasi tutti, io ho enormi problemi a trovare materiale non Far East (imbraghi in primis, ma anche piccole cose come il magnesio (polverina che ti va sul sangue se hai un dito tagliato, ad esempio...).
Ciò ha permesso un contenimento degli aumenti (globalizzazione).
Questo processo non si è totalemente concluso, per il momento, nella calzatura da montagna, dove ancora per qualche tempo, molti modelli sono fatti in Europa e/o Italia. Se guardi il sito sportiva.com (da non confondere con La Sportiva, noterai modelli "far east" presenti già da tempo per l'export anche da noti produttori.
Quando il processo si sarà consluso (ovvero anche quelli saranno fatti in paesi a più basso costo del lavoro e tassazione), vedrai che anche le calzature da montagna costeranno meno.
Non so se è questo che tu vuoi, ma sarà così (presumo).
Ciao,
E