Che te lo spiego a fare Drugo? Si dice tanto delle Dolomiti che se esci di via puoi ritrovarti come se nulla fosse su un VI ma nulla a che fare con certe zone della bergamasca (Presolana o Maslana escluse) dove se esci di via piu' che un copperhead te serve la guida spirituale di un santo. E dato che non sono molto credente specialmente in certe situazioni, qualche chiodo e un paio di hook gli ho sempre nello zaino (come il k-way

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Riguardo ai discorsi ipotetici vorrei capire quali sono le ipotesi e quali le tesi dato che storicamente arrampicata libera e arrampicata artificiale si son sempre evolute contemporaneamente dapprima senza distinzione e poi ,anche se ognuna per la propria strada, sempre su binari paralleli. La libera per salire itinerari aperti in artificiale, l' artificiale per spingere oltre i limiti della libera.
Ma invece mi pare di capire che ci sia un immaginario collettivo distorto, un immaginario che vede "l' artificialista" come un arrampicatore a cui piace progredire staffa su staffa, tirando il tirabile, quasi un ferratista estremo. Quando invece questo non è affatto vero, la componente dell' arrampicata libera è comunque fondamentale e predominante anche nell' artificiale,stile di arrampicata al quale si fa ricorso laddove la libera sia impossibile.