Corde, funi tessili nozioni e caratteristiche

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda VYGER » dom giu 09, 2013 18:38 pm

StefanoP74 ha scritto:
Ma il dato più pericoloso di tutto l'argomento non lo menzioniamo ?......va sostituita la corda in questi casi e quindi non utilizzarla più (con una sola caduta come nell'immagine soprastante) oppure no.......guardate che online non ho trovato nessuna c***o di fonte che sà rispondermi al dato più importante..... :wink:


:roll:
Senti, ma...
Un corso CAI?
Un colloquio con un VF istruttore?

Non per essere scortesi. Ma, davvero, è molto meglio se ti fai spiegare le cose da una persona qualificata. Hai l'aria di non sapere molto.
E su un forum potresti ricevere info fuorvianti.
E poi, nella pratica, farti male.
Non per fare lo schiattamuorte, eh?
Comunque [e sarà il mio ultimo intervento].

Stiamo parlando di una corda singola di nylon dinamica per arrampicare, con omologazione UIAA.

a) Nel caso a sx è probabile che la corda si danneggi molto.
b) Nel caso a dx è probabile che la corda non si danneggi un granché.

Su che cosa fare di una corda che ricada nel caso (a), io - personalmente [cosa che non suggerisco a nessuno di fare] taglierei il tratto lesionato [a occhio i primi 3-4 m. di corda] e continuerei ad arrampicare con la corda restante. Sempre se, volando, non mi sia fatto molto male [come probabile]; o non si sia fatto molto male l'assicuratore [altrettanto probabile; un volo con FC 2 è difficile da tenere e, se tenuto, è molto traumatico].
Nel caso (b), anche io questo caso io personalmente [cosa che non suggerisco a nessuno di fare], al massimo sentirei se ci sono lesioni alla corda; e, se ce ne fossero di significative, taglierei come sopra; altrimenti terrei la corda così com'è e buonanotte.

Ultima.
Da qui: http://www.expo.planetmountain.com/Download/pdf/company/catalog/3161.pdf [forse già linkato, considerato che c'è il disegnino che riporti anche tu].

La corda deve essere sostituita il prima possibile quando:
? Ha subito un forte caduta di fattore prossimo a 2.
? Se, dopo essere esaminata, l?anima appare danneggiata.
? Se la calza appare molto rovinata.
? Se è stata a contatto con sostanze chimiche pericolose.
? Se si è in dubbio sulla sua sicurezza.
Ultima modifica di VYGER il dom giu 09, 2013 19:11 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Sbob » dom giu 09, 2013 18:42 pm

Piu' o meno e' come se ti presentassi in un forum di auto e chiedessi "vorrei guidare la macchina, il pedale della frizione e' quello al centro oppure quello a sinistra?".
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Messaggioda StefanoP74 » dom giu 09, 2013 19:24 pm

VYGER ha scritto:



Un colloquio con un VF istruttore?

. Hai l'aria di non sapere molto.


Infatti.....eh lo so ci vorrebbe un colloquio....ma adesso prima che mi chiamano per il corso.....uhh 8O .....ma vicino a me c'è una caserma di pompieri, (15 km) non sò se ci posso andare a chiedere consigli del genere.....

ma io ecco ultime 2 cose e poi chiudo veramente, logicamente farò pratica ma non vedo l'ora che mi chiamano........mah

1) Cosa significa che una corda sostiene un corpo staticamente e una corda che sostiene un corpo dinamicamente ?

2) Fettucce, corde per arrampicarsi e i cordini (sempre dinamici per i nodi autobloccanti): quale è il materiale migliore (nylon, klevar....ecc ecc) che costituendo questi oggetti è idoneo a resistere al calore prodotto dagli attriti ? Se cerchiamo una corda che resista bene al calore, urti, di che materiale sintetico dobbiamo sceglierla ?

Ecco queste sono le ultime due domande.......

Grazie ragazzi per i consigli e per il vostro tempo :wink:
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Messaggioda gatto alpestro » dom giu 09, 2013 20:19 pm

Dovresti capire che nessuno ha il tempo di scriverti un trattato sulle corde, e qui ci sono dei veri esperti, come Kinobi. Come in tutte le cose dovresti chiarirti prima le nozioni base.
Anzitutto questo è un forum alpinistico quindi si parla di corde per alpinismo o al massimo per speleologia. In questo campo non si usa nessuna corda in fibra naturale, ma solo corde in materiali plastici sintetici, come il nylon o il Kevlar.

Le corde per alpinismo sono dinamiche, ovvero si allungano come degli elastici ed allungandosi si scaldano: in questo modo dissipano l'energia della caduta senza ricorrere a diametri enormi, con conseguente risparmio di peso. Per questo non si dice quanti chili reggono, ma quanta energia dissipano espressa in Newton senza rompersi. Infatti un uomo di 70 chili che cade genera una energia molto maggiore di un peso di 70 chili appeso staticamente ad una corda. E qui avrai già intuito la differenza tra statico e dinamico. Una corda statica non si allunga, una dinamica si. Le corde statiche si usano quando non si prevede che ci si voli sopra, o quando non si vuole che si allunghino, come in speleologia dove si usano soprattutto per risalire.

Altra cosa da sapere subito è che quando una coda è molto corta, mettiamo uno due metri, anche se classificata come dinamica DI FATTO non può allungarsi di molto quindi l'energia che dissipa è poca: si considera quindi al pari di una statica. Ecco perchè anelli di codino o fettuccia si considerano sempre statici, e si rendono dinamici con artifici come cuciture a strappo, dissipatori, eccetera.

Non confondere le proprietà della corda in se stessa (ovvero usata legata ad un punto fisso) con quello che la corda fa quando viene usata con un certo tipo di assicurazione. Il fattore di caduta non è una proprietà della corda, ma un modo per descrivere come avviene una caduta in una situazione reale di assicurazione.

Ecco, queste sono due nozioni di base, il resto lo trovi su internet, o anche cercando nelle discussioni sul forum. Devi chiarirti concetti come fattore di caduta, numero massimo di cadute, scorrimento della calza, assorbimento di acqua, corda intera, mezza corda, corda gemellare, perdita di resistenza al nodo, assicurazione statica o dinamica, ... Avanti con Google!
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Messaggioda Sbob » dom giu 09, 2013 20:49 pm

gatto alpestro ha scritto:Le corde per alpinismo sono dinamiche, ovvero si allungano come degli elastici ed allungandosi si scaldano: in questo modo dissipano l'energia della caduta senza ricorrere a diametri enormi, con conseguente risparmio di peso.

L'elasticità delle corde dinamiche non serve tanto per aiutare la corda a resistere, quanto ad evitare che si rompa l'arrampicatore.
Se ad esempio usassi una bella corda di kevlar da dieci centimetri di diametro, al fondo della caduta il tuo bacino si fermerebbe istantaneamente, il reso del corpo probabilmente proseguirebbe la sua caduta verso il basso...

Usare diametri grossi in questo senso può essere male: se ad esempio usi due intere come fossero gemellari, in caso di caduta sarebbero troppo poco elastiche e potresti farti del mare.

Per questo non si dice quanti chili reggono, ma quanta energia dissipano espressa in Newton senza rompersi. Infatti un uomo di 70 chili che cade genera una energia molto maggiore di un peso di 70 chili appeso staticamente ad una corda.

Non vorrei sembrare pedante, ma i Newton si usano per misurare la forza (ovvero "quanti chili reggono").
La forza d'arresto (che viene espressa in Newton) dice qual è il picco di forza che subirai in seguito ad una caduta fattore 2.
Tanto più quel numero è basso, tanto più la corda è elastica e ti fermerà progressivamente.


Altra cosa da sapere subito è che quando una coda è molto corta, mettiamo uno due metri, anche se classificata come dinamica DI FATTO non può allungarsi di molto quindi l'energia che dissipa è poca: si considera quindi al pari di una statica. Ecco perchè anelli di codino o fettuccia si considerano sempre statici, e si rendono dinamici con artifici come cuciture a strappo, dissipatori, eccetera.

Quello che conta è sempre il rapporto tra lunghezza della corda e caduta: se sei attaccato ad una sosta con un metro di corda, sali di un metro e poi cadi, quel poco di corda è sufficiente per reggere quel poco di caduta che puoi fare. La differenza tra statico e dinamico anche in un caso del genere conta (motivo per cui in sosta è meglio legarsi con la corda che con un pezzo di dyneema)

Cuciture e simili si fanno nei casi in cui il tratto di corda che viene stimolato è molto corto rispetto alla caduta (fattori superiori a 2), cosa che succede ad esempio nelle ferrate (scorri lungo il cavo d'acciaio per tanti metri, e hai solo un metro di cordino tra te e il moschettone)
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Messaggioda StefanoP74 » dom giu 09, 2013 21:48 pm

Bene ho trovato quello che cercavo, ringrazio tutti i partecipanti per il tempo e lo spazio concessomi, stamperò queste informazioni e le conserverò per uno studio che mi porterà alla pratica futura.

Saluti a tutti e buonaserata :)
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Messaggioda Sbob » dom giu 09, 2013 22:54 pm

Piuttosto che stampare gli interventi sparsi e inevitabilmente imprecisi che abbiamo fatto qua, ti consiglio di leggere ad esempio le dispense sulla catena di sicurezza di alcuni corsi CAI, ad esempio queste: http://www.caisem.org/public/Didattica/ALPINISMO/La%20catena%20di%20sicurezza.pdf
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun giu 10, 2013 7:46 am

già, già...
ormai non si manda affanculo proprio più nessuno.

vabbè, mi ci mando io...
così
per statistica
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Messaggioda Luca A. » lun giu 10, 2013 15:07 pm

il buonismo . dilaga .
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
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Messaggioda Callaghan » lun giu 10, 2013 15:12 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:già, già...
ormai non si manda affanculo proprio più nessuno.

vabbè, mi ci mando io...
così
per statistica


ti regalo una fiala da 100 ml di paraffina liquida.
usala quando vuoi, cosi vai anche a cagare in autonomia, e la statistica ringrazia
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun giu 10, 2013 15:45 pm

Callaghan ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:già, già...
ormai non si manda affanculo proprio più nessuno.

vabbè, mi ci mando io...
così
per statistica


ti regalo una fiala da 100 ml di paraffina liquida.
usala quando vuoi, cosi vai anche a cagare in autonomia, e la statistica ringrazia


ahi, cosa vile è l'infierire, su chi da sé all'affanculo s'è di già indirizzato...

ergo, tienti la fiala in caldo
che qualora stanco della macro cannuta 44 magnum, alla bisogna pure tu al suo ausilio potrai ricorrere.

e la concimazione sarà assicurata
ovviamente
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Messaggioda VYGER » lun giu 10, 2013 20:01 pm

Comunque, secondo me, stefanop38 doveva fare una cosa tipo un compito in classe; non aveva voglia di sbattersi e ha girato al forum le domande che gli hanno fatto i d-istruttori.

La prossima volta, parcella...

:lol:
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Messaggioda StefanoP74 » lun giu 10, 2013 21:33 pm

VYGER ha scritto:
La prossima volta, parcella...

:lol:


Si, per riscuotere però dovete recarvi qui:

Viale San Martino , 20043 Arcore, Italia

ci abita uno stronzo che ha tanti soldi.....


:lol:
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Messaggioda VYGER » lun giu 10, 2013 21:34 pm

StefanoP74 ha scritto:
VYGER ha scritto:
La prossima volta, parcella...

:lol:


Si, per riscuotere però dovete recarvi qui:

Viale San Martino , 20043 Arcore, Italia

ci abita uno stronzo che ha tanti soldi.....


:lol:


Ma paga?
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Messaggioda StefanoP74 » lun giu 10, 2013 21:45 pm

VYGER ha scritto:
StefanoP74 ha scritto:
VYGER ha scritto:
La prossima volta, parcella...

:lol:


Si, per riscuotere però dovete recarvi qui:

Viale San Martino , 20043 Arcore, Italia

ci abita uno stronzo che ha tanti soldi.....


:lol:


Ma paga?


Ma certo dovete avere pazienza poverino finchè non và in gattabuia pagherà pagherà, ma cavolo ha tutto lui:

https://www.youtube.com/watch?v=4yniPK63MFM

al massimo gli pignorerete i suoi beni!!
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Messaggioda VYGER » lun giu 10, 2013 21:54 pm

Ciao...
Qui mi sa che prima pignorano i miei...
Vabbe'...
Tanto no tiengo dinero.

:smt003
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Messaggioda gatto alpestro » mar giu 11, 2013 11:07 am

Sbob ha scritto:
gatto alpestro ha scritto:Le corde per alpinismo sono dinamiche, ovvero si allungano come degli elastici ed allungandosi si scaldano: in questo modo dissipano l'energia della caduta senza ricorrere a diametri enormi, con conseguente risparmio di peso.

L'elasticità delle corde dinamiche non serve tanto per aiutare la corda a resistere, quanto ad evitare che si rompa l'arrampicatore.
Se ad esempio usassi una bella corda di kevlar da dieci centimetri di diametro, al fondo della caduta il tuo bacino si fermerebbe istantaneamente, il reso del corpo probabilmente proseguirebbe la sua caduta verso il basso...

Usare diametri grossi in questo senso può essere male: se ad esempio usi due intere come fossero gemellari, in caso di caduta sarebbero troppo poco elastiche e potresti farti del mare.

Per questo non si dice quanti chili reggono, ma quanta energia dissipano espressa in Newton senza rompersi. Infatti un uomo di 70 chili che cade genera una energia molto maggiore di un peso di 70 chili appeso staticamente ad una corda.

Non vorrei sembrare pedante, ma i Newton si usano per misurare la forza (ovvero "quanti chili reggono").
La forza d'arresto (che viene espressa in Newton) dice qual è il picco di forza che subirai in seguito ad una caduta fattore 2.
Tanto più quel numero è basso, tanto più la corda è elastica e ti fermerà progressivamente.


Carissimo Sbob , mi sa che fai le critiche senza leggere bene quello che c'è scritto. I Newton esprimono la forza (ovvero un chilo che accelera di 1m/s al quadrato), ma il peso è una forza, la forza di gravità appunto, quindi cosa ho detto di sbagliato? Ovvio che ci si riferisce al picco di arresto, ma un conto è il picco di arresto di una corda statica e un'altro conto è quello della corda dinamica, che allungandosi si scalda tutta ( e non in un solo punto) come l'elastico del bungee-Jumping, per cui si risparmia sul peso (quanto pesa una corda di Kevlar del 10, e quanto è rigida?) e si ottiene l'effetto ammortizzante di cui giustamente dici. Ho semplificato molto le cose ma non mi sembra di aver detto scemenze. Volevo evitare che il nostro amico cadesse nel solito equivoco del principiante, ovvero, siccome questa corda che compro al supermercato regge cento chili, allora posso usarla per arrampicare perchè io ne peso settanta! L'equivoco è proprio quello di non tenere conto delle forze che si generano nella caduta, e di ritenere il peso dell'arrampicatore come un dato sempre uguale (ossia confonderlo con la massa), sia in sosta che in caduta. Altra cosa che volevo fargli capire è che la tenuta della corda dinamica dipende anche dalla sua lunghezza "in opera", non solo da quanto c'è scritto in etichetta. Ho semplificato, ma lo scopo era quello di far venire dubbi e stimolare l'approfondimento, che qui non è possibile per ragioni di spazio.
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Messaggioda Sbob » mar giu 11, 2013 11:44 am

gatto alpestro ha scritto:Carissimo Sbob , mi sa che fai le critiche senza leggere bene quello che c'è scritto. I Newton esprimono la forza (ovvero un chilo che accelera di 1m/s al quadrato), ma il peso è una forza, la forza di gravità appunto, quindi cosa ho detto di sbagliato?

Mi riferivo a quando dicevi "quanta energia dissipano espressa in Newton".


Ovvio che ci si riferisce al picco di arresto, ma un conto è il picco di arresto di una corda statica e un'altro conto è quello della corda dinamica, che allungandosi si scalda tutta ( e non in un solo punto) come l'elastico del bungee-Jumping

La differenza tra dinamica e statica non e' la distribuzione del riscaldamento: sia in una statica che in una dinamica l'intera corda contribuisce a dissipare energia, semplicemente la prima lo fa piu' rapidamente con picchi di forza piu' elevati.

per cui si risparmia sul peso (quanto pesa una corda di Kevlar del 10, e quanto è rigida?) e si ottiene l'effetto ammortizzante di cui giustamente dici.

Sulla questione peso non saprei se e' sempre vero, tuttavia non e' il vero motivo per scegliere una corda dinamica: il problema e' la resistenza del cristiano che ci sta appeso, degli ancoraggi, etc...
Se trovassi un materiale ultraresistentesuperleggero ma non elastico, non andrebbe comunque bene come corda.

ritenere il peso dell'arrampicatore come un dato sempre uguale (ossia confonderlo con la massa)

A fare proprio i pignoli, finche' sei sul pianeta terra tra i due c'e' una relazione costante. Solo che oltre alla forza peso la corda deve reggere la forza per decelerare la massa.



Lo so, sono spaccaballe... ma e' una deformazione professionale :wink:
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Messaggioda fabyor » sab lug 13, 2013 5:28 am

StefanoP74 ha scritto:Bene ho trovato quello che cercavo, ringrazio tutti i partecipanti per il tempo e lo spazio concessomi, stamperò queste informazioni e le conserverò per uno studio che mi porterà alla pratica futura.

Saluti a tutti e buonaserata :)


Nella malaugurata ipotesi tu vada a fare il "volontario" o "discontinuo" in qualche distaccamento vvf di Roma o provincia Cerca urgentemente il primo istruttore saf vvf disponibile e mettiti nelle sue mani perche ne hai bisogno. Lui a sua volta dovra mettersi nelle mani di dio...
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