dissipatore camp

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

dissipatore camp

Messaggioda tatone » ven lug 08, 2011 17:28 pm

tempo fa (molto tempo fa) ho buttato (o usato x cordini da doppia) il cordino che usavo col dissipatore x ferrata della camp (6 fori, di cui 5 da 12mm e uno da 10mm, come da foto).
ovviamente chi si ricorda il diametro?
dite che 11mm va bene?

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Messaggioda Kinobi » ven lug 08, 2011 18:33 pm

Vado a memoria.
Foro piccolo (tutti passati9 se usi la corda da 9 mm.
Altri fori corda da 10 mm.

Discalimer: cerca un consiglio professionale, il mio non è un consiglio professionale. Comprati un set da ferrata ben fatto certificato evitando i fai da te.
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Messaggioda tatone » sab lug 09, 2011 15:29 pm

alla fine ho seguito il tuo consiglio...più che altro perchè da sport specialist non avevano corde del 10 al metro

ho preso questo (Simond Goliath)

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Messaggioda yongyutu » ven lug 22, 2011 10:01 am

Sure. That's what I thought.


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Messaggioda eugen » sab lug 28, 2012 11:47 am

Riesumo questa discussione perchè la mia richiesta è praticamente identica. :D
Ho un dissipatore Kong KISA senza libretto d'istruzioni, qualcuno sa dove recuperarlo? Il funzionamento è abbastanza chiaro, volevo giusto togliermi un paio di dubbi.
Ho cercato sul sito della Kong, la scheda dell'oggetto direi che non è fatta benissimo, questo è quello che c'è scritto:

L'utilizzatore dovrà determinare, con attenzione, l'uso più appropriato dell'attrezzo e la lunghezza della corda da far scorrere.
Gli assetti più appropriati possono variare in funzione del proprio peso e dei diversi tipi e delle differenti condizioni della corda.


http://www.kong.it/doc408.htm

E' per quello che spero che sul libretto di istruzioni (se ne esiste uno più dettagliato di questo) ci siano maggiori indicazioni!
L'intenzione sarebbe quella dell'autore del topic, ovvero usare il dissipatore + cordino, poi per ora non è mia intenzione fare ferrate (la cosa più simile può essere un sentiero attrezzato :)) è più una curiosità "teorica" sul corretto utilizzo che altro.

Grazie in anticipo, se riesco poi magari posto una foto di come penso sia il corretto assemblaggio!
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Messaggioda gatto alpestro » sab lug 28, 2012 17:06 pm

Mi sembra che i disegni del foglietto illustrato siano piuttosto chiari. L'avvertimento dato vuol mettere in guardia l'utilizzatore su due cose:
- che ci deve essere un pezzo di corda che scorre nel dissipatore lasciata libera dalla parte "opposta" a quella assicurata alla parete.
- che questa corda non deve essere troppo corta, altrimenti esce. E' indicato un valore da rispettare.

Ovviamente la Kong non sa come si userà il dissipatore, e con quanto peso attaccato, con che diametro di corda, con corda asciutta o bagnata, o con che fattore di caduta (sulle ferrate si arriva a 5), quindi lascia decidere all'utilizzatore.


Per andare in ferrata conviene comprarsi il set omologato, perchè l'attrezzo lavora tutto insieme, non solo il dissipatore, quindi ci devono essere anche i giusti moschettoni e il giusto modo di collegarlo all'imbrago. Usare un set non omologato significa illudersi di esser sicuri. Molto meglio limitarsi al cordino statico per appendersi e far conto solo su di se stessi, come una volta.
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Messaggioda eugen » lun lug 30, 2012 9:26 am

Ciao, grazie della risposta!
Sul fatto che i disegni siano chiari sono pienamente d'accordo con te, quello che mi chiedevo era sulla quantità. Mi sembra che per un attrezzo del genere siano pochi due disegni per illustrare il funzionamento, se compro un moschettone (che è sicuramente meno soggetto ad errori nel suo utilizzo) trovo 20 figure sul manuale, cose da fare e da non fare, qua solo 2. Pensavo perciò esistesse una versione completa del manuale di istruzioni (o di un dissipatore uguale ma di altra marca, come quello nella foto a inizio topic) fatto un pelino meglio.


gatto alpestro ha scritto:Per andare in ferrata conviene comprarsi il set omologato, perchè l'attrezzo lavora tutto insieme, non solo il dissipatore, quindi ci devono essere anche i giusti moschettoni e il giusto modo di collegarlo all'imbrago.


Anche qui son d'accordo sul fatto che è meglio il set omologato, non lo metto in dubbio :D (ripeto, era solo una curiosità teorica)

L'unica cosa su cui non sono d'accordissimo è sul fatto del cordino statico...trovo meglio usare il cordino+dissipatore e far conto solo su sè stessi, come una volta, però con qualche speranza in più in caso di incidente.
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Messaggioda gatto alpestro » lun lug 30, 2012 22:26 pm

Difficilmente troverai qualcuno che ti dà un consiglio con piena conoscenza di causa. Il dissipatore è un oggetto poco usato. Una volta lo si comperava per costruire set da ferrata. Adesso i set si comperano già fatti, dotati di aggeggi fantascientifici a strappo e monouso. So che qualcuno lo mette sulle soste quando arrampica in solitaria, per sostituire la mancata azione frenante (dissipante) del compagno di cordata in caso di volo.

Il problema è tararlo giusto perchè scorra al raggiungimento di una certa forza di strappo, fino ad esaurirla senza che la corda che scorre arrivi a fondo corsa troppo in fretta trasformandosi in una statica. Ma come si faccia a sapere su quale forza tararlo a seconda di come lo si usa, proprio non lo so. I disegni ti danno appunto un'idea di come passare la corda per ottenere certi valori di forza dissipabile.

Per quanto riguarda la ferrata, tra costruire un cordino col dissipatore e usare un set omologato la differenza di peso è minima. Il cordino statico si usa solo per appendersi e nei traversi, dove lavora praticamente teso. Ovviamente se voli sul verticale si rompe, quindi non devi volare o devi fare il passaggio in modo da poterti sempre calare sul cavo o sulla catena con la tua forza fisica fino al punto in cui il cordino va in tensione, e solo allora appenderti. Così si faceva una volta.I pratica facevi tu stesso da dissipatore!
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Messaggioda Falco5x » mar lug 31, 2012 8:21 am

Credo due cose: 1- in ferrata non si deve mai volare per nessun motivo, e basta; 2- nel malaugurato caso, la pancia in quanto oggetto elastico offre un ulteriore margine di sicurezza rispetto a quello offerto dal dissipatore, il che sembrerebbe abbastanza tranquillizzante. Però nel malaugurato caso di volo, prima che il complesso pancia+dissipatore entri in funzione di solito il ferratista viene trafitto da qualche fittone o si sfracella su un gradino. Il che riporta al suggerimento 1.
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Messaggioda eugen » mar lug 31, 2012 9:47 am

Grazie ancora per le risposte! Ho anche trovato un articolo su prove fatte alla torre di Padova, con kit comprati e kit autocostruiti, danno un'idea sul margine di corda da lasciare lasco e su quello che succede se non lo si fa 8)

http://www.caimantova.it/arrampicata/re ... azione.asp
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Messaggioda gatto alpestro » mar lug 31, 2012 19:18 pm

@Eugen
Grazie a te per l'ottimo articolo che riporti.
Sono pienamente d'accordo con Falco quando dice che in ferrata non si deve volare mai. Credo che ci si debba andare anche il meno possibile.

Rimango sempre sorpreso di quanti esperti e grandi alpinisti muoiono perchè cadono da ferrate che affrontano slegati. Ricordo l'anno scorso il gestore del rifugio Roda di Vael, Bruno Deluca, morto sull'unico passaggio esposto della ferrata del Masarè; mi pare anzi che oggi sia il primo anniversario.
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Messaggioda giubi_pd » mar lug 31, 2012 20:21 pm

gatto alpestro ha scritto:@Eugen
Grazie a te per l'ottimo articolo che riporti.
Sono pienamente d'accordo con Falco quando dice che in ferrata non si deve volare mai. Credo che ci si debba andare anche il meno possibile.

Rimango sempre sorpreso di quanti esperti e grandi alpinisti muoiono perchè cadono da ferrate che affrontano slegati. Ricordo l'anno scorso il gestore del rifugio Roda di Vael, Bruno Deluca, morto sull'unico passaggio esposto della ferrata del Masarè; mi pare anzi che oggi sia il primo anniversario.


uhmmm.. io sapevo che era salito su una via sua, nelle vicinanze della ferrata e che era caduto; mi pareva che mi avesse riportato questo il gestore del principe chiacchierando la sera successiva all'incidente..
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