Che grado hai?

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Che grado hai?

Messaggioda Titanium » mar ago 31, 2004 14:30 pm

Ho provato un paio di volte a fare questa domanda a me stesso e difficilmente sono riuscito a dare risposta. Me lo sono chiesto dopo aver provato con corda dall'alto vie di difficoltà superiore a quelle su cui riesco quasi sempre, ed essere riuscito ad arrivare in catena. A quel punto mi chiedo "ho il grado di questa via?". Immancabilmente mi rispondo di no.

Arrampico da pochissimi mesi, quindi tutto questo discorso è coagulato in un delta che va dal 5a al 6a+, eppure l'interrogativo mi lascia a ragionare.

Cosa vuol dire avere un grado? Riuscire sempre (o quasi) su vie di quel grado? Riuscire lavorando la via, riuscire a vista, o riuscire iperlavorando la via (anziché provarla magari una decina di volte in 3 giornate provarla 100 volte in 4 mesi)?

Avere un grado può significare tante cose, soprattutto in relazione all'utilizzo che, con noi stessi, vogliamo fare dell'informazione? Secondo me in buona misura sì: poiché personalmente miro a fare vie in montagna, ritengo di avere un grado quando significa che potrei affrontare una via della medesima difficoltà in montagna. Se riesco a cucci e spintoni su un 6b non posso di certo pensare di affrontare una via, in ambiente, magari di 400 metri e con un certo numero di tiri intorno a quel grado.

E tutto questo per nonparlare di chi discerne dal tipo di arrampicata: ho l'8a in strapiombo ma su placca poi ho difficoltà a fare il 6c+.

Insomma, questa discussione è nata un paio di giorni fa con un esimio esponente della falesia di Badolo (settore alto, il mitico Vittorio): voi cosa ne pensate?
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Messaggioda Buzz » mar ago 31, 2004 14:39 pm

secondo me hai il grado che ti permette di salire il 90% delle vie di quel grado a vista, indipendentemente dalla chiodatura, a prescindere dal tipo di roccia

o, come diceva gullich, quello che riusciresti a salire slegato.
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Messaggioda bradipo » mar ago 31, 2004 14:55 pm

Lavorare una via? e che significa? imparare i passaggi a memoria! Vai a vista e da primo....così facendo ho scoperto che sono più bravo di quello che sapevo di essere! Meglio saper fare tutti i 5 del mondo a vista anzichè i 7 iperlavorati e magari poi fallire a vista proprio sui 5.
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Messaggioda Maranga » mar ago 31, 2004 15:04 pm

bradipo ha scritto:Lavorare una via? e che significa? imparare i passaggi a memoria! Vai a vista e da primo....così facendo ho scoperto che sono più bravo di quello che sapevo di essere! Meglio saper fare tutti i 5 del mondo a vista anzichè i 7 iperlavorati e magari poi fallire a vista proprio sui 5.


Il tuo discorso non fila.. allora se suonassi il pianoforte non dovresti studiare nessun pezzo difficile ed eseguire solo la roba che ti viene a prima vista! E' studiando e lavorando su cose impegnative che si migliora. Con questo non voglio dire che devi andare a Massone a lavorare Underground se sei in difficolta' sui 5a, ma, come ci siamo detti in altre occasioni, che c'e' il giusto compromesso!
Per tornare al discorso del thread secondo me uno puo' ritenere onestamente il proprio grado quello che fa diciamo 8-9 volte su 10 a vista (in falesia).
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Messaggioda julius » mar ago 31, 2004 15:06 pm

Personalmente,ritengo che AVERE UN GRADO (se ho capito il senso) significa essere "padroni" di quella certa difficoltà, ossia riuscire QUASI sempre a farla e soprattutto in posti e con tipi di arrampicata differenti. Quindi non il "picco" di difficoltà che può riuscire sporadicamente o dopo lungo studio a suon di tentativi (=lavorato o super lavorato).
Avete notato quanti climber habitué di una sola falesia dove magari sono riusciti a ripetere dei bei 6c e 7a, non appena si recano in un posto diverso magari fan fatica sul 6a ? In tal caso..HANNO il 6c o il 6a ? Io propenderei di più per il secondo...sbaglio?
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Messaggioda Camel » mar ago 31, 2004 15:09 pm

Io mi sono congedato da Caporalmaggiore ! 8)
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Messaggioda Vertical » mar ago 31, 2004 15:14 pm

Camel ha scritto:Io mi sono congedato da Caporalmaggiore ! 8)


:lol: :lol: :lol:
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Messaggioda fab » mar ago 31, 2004 15:15 pm

io non ci capisco niente! Ultimamente ho fatto una marea di 6a a vista e in teoria penso che questo sia il mio grado... però li ho fatti tutti su calcare.. in posti diversi falesie diverse regioni diverse, ma sempre calcare o affini era... Per la prima e unica volta questa estate sono andato sul granito, e li per ovvi motivi avevo problemi pure sui 5b!
Ora però anche con quell'esperienza negativa io rimango convinto che il mio grdo sia il 6a, semplicemente perchè nelle falesie che frequento oppure che sono andato, tranne per quell'isolata eccezzione, mi muovo su quel grado!!!
Poi è vero anche come si diceva nell'altro topic... becchi una via tipo la via della crepa a roccantica e vengon via tutte le certezze, ma poi scopri che li ci lasciano le certezze tutti quelli che la provano, e tiri un bel sospiro di sollievo!

Comunque io ripeto che il grado è indicativo non bisogna fissarcisi... posto che vai gradi, roccia, chiodatura che trovi... quindi è quasi inutile puntigliare sui gradi che ognuno di noi fa! Io li uso semplicemente come metro di miglioramento!
Sotto l'8c so tutti sentieri...

...sob...!
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Messaggioda Vertical » mar ago 31, 2004 15:20 pm

fab ha scritto:Io li uso semplicemente come metro di miglioramento!


io li uso più che altro come metro per non lasciare su roba... :roll: :lol:
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Messaggioda giannimiao » mar ago 31, 2004 15:21 pm

fab ha scritto:Comunque io ripeto che il grado è indicativo non bisogna fissarcisi... posto che vai gradi, roccia, chiodatura che trovi... quindi è quasi inutile puntigliare sui gradi che ognuno di noi fa! Io li uso semplicemente come metro di miglioramento!


Esatto!
L'importante e' divertirsi!!
Tanto non esistera' mai un grado "oggettivo" ed "universale" ma sara' sempre "soggettivo" e "locale".
Ciao!
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Messaggioda pf » mar ago 31, 2004 15:23 pm

Metodo empirico.
Ti metti su un monotiro del grado che pensi di avere, e lo sali a vista saltando un rinviaggio su due.
Il risultato è abbastanza bastonante per la propria autostima, ma clamorosamente coincidente con la dura realtà di una via in montagna o di una visita in una nuova falesia magari chiodata in maniera non ascellare
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Messaggioda Titanium » mar ago 31, 2004 16:15 pm

pf ha scritto:Metodo empirico.
Ti metti su un monotiro del grado che pensi di avere, e lo sali a vista saltando un rinviaggio su due.
Il risultato è abbastanza bastonante per la propria autostima, ma clamorosamente coincidente con la dura realtà di una via in montagna o di una visita in una nuova falesia magari chiodata in maniera non ascellare


Un po' fuori tema, ma sai che è da un po' di tempo (poco, due o tre puntate in falesia) che sulle vie che sento sicure (e qui forse sta l'errore) metto i primi 2 rinvii e poi ne metto uno su due o uno su tre (sempre facendo attenzione a tenermi margine x non arrivare a terra nel caso di un volo), e questo per abituarmi a non entrare nel panico appena vedo che il rinvio scende sotto la pancia.

E devo dire che anche su vie davvero tranquille di 5a o meno, finisco per stringere più di quanto dovrei.

Comunque sia è vero che il grado non ha grande importanza, ma solo se finalizzato a se stesso. A me interessa progredire nel grado (ma sarebbe + giusto dire progredire nell'arrampicata) perché mi interessa arrivare al punto di poter quantomeno pensare (a buona ragione, la sicurezza non c'è mai) di fare determinate vie in montagna.

E infine, sono d'accordo con quanto detto, e cioè che il grado che "Uno ha" sia strettissimamente correlato al grado che ottiene nella maggioranza dei casi e a vista. Però in questo senso... :wink: una certa parte di frequentatori di falesie si vedrebbe decurtato il palmares di un discretissimo numero di gradi... :twisted:
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Messaggioda giannimiao » mar ago 31, 2004 16:26 pm

Titanium ha scritto: A me interessa progredire nel grado (ma sarebbe + giusto dire progredire nell'arrampicata) perché mi interessa arrivare al punto di poter quantomeno pensare (a buona ragione, la sicurezza non c'è mai) di fare determinate vie in montagna.

vado un po' OT ma:
Per imparare ad andare in montagna bisogna... andare in montagna!!!
Non fare l'errore (chiaramente e' un mio parere) di cercare in falesia un grado che ti permetta di affrontare la montagna, che e' fatta di piu' di un sol numero con un + o un -.
l'argomento sarebbe vasto.
Ciao!
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Messaggioda bradipo » mar ago 31, 2004 16:54 pm

Si ok maranga!!! Daccordo sul provare cose sempre più difficili, ogni tanto va bene. Io ritengo che comunque il navigare sui gradi facili faccia comunque bene anche perchè una volta "esaurito" e quindi acquisito quel grado di difficoltà è proprio la mente che si spinge oltre per provare. Quelle volte che comunque ho provato cose abbastanza più difficili mi sono letteralmente spompato e comunque non è che mi abbiano fatto crescere più di tanto. Sai nel mio caso, forse più degli altri, la mente mi gioca il 99% del tutto. Se io quel giorno non sto tranquillo salgo male anche sui 4 gradi. Ecco perchè insisto dicendo che l'arrampicata da primi e a vista fa "cultura"!!! Ti consente di iniziare a masticare bene: come nei neonati, non gli dai subito la Fiorentina da mezzo chilo alta tre dita.
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Messaggioda Herman » mar ago 31, 2004 18:39 pm

pf ha scritto:Metodo empirico.
Ti metti su un monotiro del grado che pensi di avere, e lo sali a vista saltando un rinviaggio su due.


Wenden docet 8)

Il grado è una cosa abbastanza relativa e come hanno detto in tanti dipende dalla falesia, a me piace definirlo come quello che sali a vista. Però se me lo chiedono sarei in difficoltà a rispondere senza condire di se,ma, però :wink:
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Messaggioda meki » mer set 01, 2004 12:01 pm

Buzz ha scritto:secondo me hai il grado che ti permette di salire il 90% delle vie di quel grado a vista, indipendentemente dalla chiodatura, a prescindere dal tipo di roccia

o, come diceva gullich, quello che riusciresti a salire slegato.


nel mio piccolo concordo pienamente..in particolare con gullich
mi sorprende sempre quell'uomo li
nel dubbio stringi.Immagine
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Messaggioda ct-7b » mer set 01, 2004 16:37 pm

anch'io, quoto gullich...il tuo grado è quello che riesci a salire per il 90% delle volte a vista e da primo
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Messaggioda yena » gio set 02, 2004 14:35 pm

il domandone ce l'ho io !
come si fà a definire il grado che ha ki arrampica praticamente sempre da secondo?
mica è uguale andar da primo e da secondo: primo sei sicuro e secondo hai già visto i movimenti salienti, quidi kessifà? distinguiamo da primo e da secondo, :?: oppure togliam un grado da 6c a 5c ?
Leggi i miei articoli sulla patologia arrampicatoria www.patologia-arrampicatoria.it
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Messaggioda yinyang » gio set 02, 2004 14:48 pm

yena ha scritto:il domandone ce l'ho io !
come si fà a definire il grado che ha ki arrampica praticamente sempre da secondo?
mica è uguale andar da primo e da secondo: primo sei sicuro e secondo hai già visto i movimenti salienti, quidi kessifà? distinguiamo da primo e da secondo, :?: oppure togliam un grado da 6c a 5c ?


quello è il grado sportivo! cioè non c'è la componente psicologica...praticamente fai ginnastica!

grado: grado a vista da primo
grado sportivo: grado massimo da secondo

:D :wink:
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Messaggioda Titanium » gio set 02, 2004 14:56 pm

Secondo me si rischia di sottilizzare troppo a questo punto. Anche perché se prendiamo come buona l'idea di Gullich che il grado sia quello che saliresti a vista senza corda, a questo punto entrano però in ballo altre variabili come: il peso della corda ed i movimenti in più che questa ti fa fare, soprattutto per rinviare. E allora si deve nuovamente scomodare l'idea se la chiodatura faccia grado o meno.

Esempio banale (anzi 2, ma veloci): c'è una via di 5+ a Badolo che è semplice, salita a vista senza problemi, ma una delle ultime rinviate ti obbliga sempre ad una fatica esagerata pe ril grado della via, perché devi rimanere attaccato per la presa più piccola ch incontri in ttti i 22 metri e ti trovi negli unici 4 metri leggermente strapiombanti. Io salto la rinviata e vabbè.

ma se spostiamo il problema più su, c'è una via di 6a che faccio in catena senza resting da secondo ma non per il problema psicologico; semplicemente perché da primo non ho la forza per fermarmi e rinviare. Tant'è che le cose vanno meglio se da primo la provo con i rinvii già nel chiodo.

Sarebbe bello arrampicare davvero slegati e mettere se stessi alla prova. I pochi che lo fanno credo arrivino completamente alla definizioe di "quale grado abbiano". Solo che suppongo che chi arriva a simili vette (fate voi se di coraggio, di capacità, o di idiozia) non si ponga più (o quantomeno nonsolo) il problema del grado...

P.S.
Vi affascina l'idea di salire slegati? A me, ammetto di sì. Già ho visto come cambia il mio atteggiamento salendo su vie facilissime e ben note ma impiegando (a parte i primi due) un rinvio su tre.
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